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Ed è "caduto" anche Walter Nones

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    Sittlieb
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    Signore della Montagna
    00 04/10/2010 16:50
    da altoadige.gelocal.it/cronaca/2010/10/04/news/kammerlander-nones-esperto-forse-travolto-da-una-valanga...

    BOLZANO. ''Con lui non ho mai fatto spedizioni, ma Walter era un alpinista di grande esperienza, una bella persona, tranquilla ed accorta. E' una cosa molto triste, non so cosa sia accaduto, forse non lo sapremo mai ma secondo me è stato ucciso da una valanga''.

    L'altoatesino Hans Kammerlander, uno dei più grandi alpinisti italiani e mondiali capace di raggiungere la vetta di 13 su 14 Ottomila, ricorda così la figura di Walter Nones, il 39enne appuntato scelto dei Carabinieri che ha perso la vita mentre scalava il Cho Oyu, montagna dell'Himalaya alta 8.188 metri.

    Piu' volte compagno di cordata di Reinhold Messner, Kammerlander ha compiuto diverse imprese come quella di essere stato il primo uomo ad iniziare la discesa con gli sci dal K2, la seconda vetta più alta della terra.

    Un'impresa interrotta sia causa le pessime condizioni meteo sia per lo shock di aver visto un alpinista coreano precipitargli sugli sci e rinvenuto cadavere centinaia di metri più in basso. ''So che gli altri suo due compagni avevano deciso di ritornare al campo base mentre Walter era rimasto su per vedere cosa poteva fare nei giorni seguenti - afferma l'alpinista originario di Campo Tures in Valle Aurina -. Per me il Cho Oyu è stato il primo Ottomila scalato nel 1982 assieme a Messner e ad un tedesco. Siamo risaliti per la via normale sul versante nord.

    Più volte Karl Unterkircher (morto nel luglio 2008 sul Nanga Parbat, ndr) mi aveva parlato in modo più che positivo di Nones descrivendomelo un alpinista esperto. So che voleva salire dalla parete sud-est che ricordo essere molto difficile e parecchio rischiosa. Il mio pensiero in questi momenti va sicuramente alla famiglia di Walter, ma anche a quelle di altri miei colleghi come Unterkircher e Brugger. Anch'io ho vissuto una spedizione tragica, quella del Manaslu nel 1991, ma preferisco non riaprire questa ferita''.


    Nel maggio di nove anni fa Kammerlander durante l'ascensione del Manaslu perse due suoi cari amici, Karl Grossrubatscher, (stava tornando da solo al campo base e in una caduta si ruppe il collo) e Friedl Mutschlechner, colpito a morte da un fulmine. Nel 2006, Kammerlander vide il suo amico Lois Brugger scomparire tra i ghiacci dello Jasemba in Nepal. ''Per 25 anni ho sfidato le montagne ma non avevo figli. Ecco, come nel caso di Walter e di Karl Unterkircher e di molti altri non so cosa possa spingere a queste imprese. Credo che l'esposizione al rischio calerebbe'', ha concluso Kammerlander
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    "Tu hai una tale voce, o grande montagna, da annullare gli inganni e i dolori, voce non da tutti compresa, ma che i grandi, e i saggi e i buoni interpretano, e profondamente sentono, e fanno sentire agli altri". P.B. Shelley

    "Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
    Stupor maggior che l'uomo nato, in belva or cerchi esser cangiato."
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    Sittlieb
    Post: 7.267
    Signore della Montagna
    00 04/10/2010 16:54
    da www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=121363

    Walter Nones muore sull'Himalaya
    durante una salita al Cho Oyu

    ROMA (3 ottobre) - L'alpinista trentino Walter Nones, 39 anni, carabiniere, moglie e due figli di due e cinque anni, è morto questa mattina mentre tentava una salita agli ottomila del massiccio del Cho Oyu nell'Himalaya, per aprire una nuova via sul versante sud-ovest. Il corpo di Nones sarebbe già stato recuperato. In questa spedizione, partita dall'Italia il 6 settembre (rientro previsto per il 20 ottobre) Nones era accompagnato dal collega dell'Arma Giovanni Macaluso, 46 anni, di Bressanone, istruttore nel centro di Selva di Val Gardena, e da Manuel Nocker, 30 anni, aspirante guida alpina di Selva.

    «Non è un'ossessione - aveva spiegato Nones prima di partire - L'alpinismo è passione, divertimento. Se ci saranno le condizioni per portare a termine il progetto alpinistico, bene. Altrimenti si torna indietro senza patemi d'animo». Aveva in mente una nuova linea sulla parete sud ovest del Cho Oyu, tra la via slovacca del 2006 e quella giapponese del 1994, lungo un tratto di roccia tra i 7.000 e i 7.500 metri di altitudine. «Dopo la tragedia del Nanga Parbat (nel 2008 morì il compagno di cordata Karl Unterkircher, ndr), solo ora - aveva detto Nones - ho la mente sufficientemente sgombra per affrontare una nuova spedizione. È chiaro che certe esperienze ti rimangono impresse come un marchio, che la vita è fatta di momenti di gioia e di dolore, ma voglio guardare avanti».

    La notizia della morte è stata data dalla moglie, Manuela, sul blog dell'alpinista. «Walter ha avuto un incidente questa mattina - è il testo del post - Non potremo più riabbracciarlo, possiamo solo ricordarlo per il grande uomo speciale che era. Non ci sono ancora informazioni precise sull'accaduto quindi chiedo rispetto da parte dei mezzi d'informazione nel diffondere la notizia. Quando avrò maggiori informazioni le pubblicherò sul blog. Grazie, Manuela».

    Walter Nones era di Cavalese, in Trentino, ma risiedeva in Valgardena, in Alto Adige. Era appuntato dei carabinieri. Il suo curriculum comprendeva, oltre alla salita al K2 senza ossigeno con una spedizione del 2004, numerose salite nelle Dolomiti, due cime himalayane (Island Peak, 6.189m e Lobuche Peak, 6.119m, dove aprì una nuova via), McKinley (6.194m) e Aconcagua (6.962m). Nel luglio 2008 fu protagonista di un'odissea sul Nanga Parbat conclusa dieci giorni dopo l'inizio dell'ascesa durante la quale Karl Unterkircher, il cui corpo non è mai stato recuperato, morì cadendo in un crepaccio. Nones e il compagno Simon Kehrer vennero recuperati da un elicottero su un pianoro a quota 5.700, raggiunto dai due alpinisti al termine di una discesa dalla montagna avvenuta in condizioni difficilissime.
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    ClaudioTN
    Post: 1.812
    Signore della Montagna
    00 05/10/2010 12:32
    [SM=g27813] e ho ancora in mente il libro scritto da lui e Simon Kehrer sulla tragedia di 2 anni fa del Nanga Parbat quando morì Karl Unterkircher! [SM=x948588]
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    Sperate sempre in ciò che aspettate, ma non aspettate mai ciò in cui sperate. Credete solo in ciò che vi convince, ma lasciatevi convincere solo da ciò in cui credete.

    P. Preuss

    il mio piccolo blog: http://everest82.splinder.com/