00 21/09/2010 15:57
Buongiorno a tutti, questo sarà un autunno caldo non soltanto per la politica, ma anche per le inchieste giudiziarie di mafia e politica che si intrecciano con la vicenda del Governo, i giornali fanno finta di non capire, le televisioni nascondono, ma la ragione principale per la quale Berlusconi sta cercando disperatamente di comprare parlamentari per riempire il vuoto che potrebbe lasciare Fini non riguarda i destini del paese, riguarda i suoi destini giudiziari.
Berlusconi e Dell'Utri indagati per strage... è per quel 5% del programma in 5 punti che lui ha proposto alla sua coalizione e che i finiani hanno detto di non condividere, che lui sta cercando i voti da riempire il buco aperto dai finiani e quel 5% si chiama scudo per il Processo Mills e Processo Mediaset, per il Processo Mediatrade recente è difficile immaginare che possano prescriversi in tempi brevi, ma per le nuove accuse di mafia che stanno piovendo un po’ dappertutto... non significa che siano colpevoli, significa che c’è un’indagine per strage nei confronti del Presidente del Consiglio e del Sen. Dell’Utri... sulla normativa di contrasto alla criminalità organizzata, ma questo non bastava a dimostrare che ci fosse un nesso tra Berlusconi e Dell’Utri che fondavano Forza Italia... per la discesa in campo del Cavaliere...
Parole di Spatuzza e evidentemente ci sono anche dei riscontri già trovati dai magistrati... fatto piuttosto agghiacciante che in questo momento il nostro Capo del Governo, tra le altre cose, è indagato per strage insieme al Sen. Dell’Utri.
Partiamo da un assegno di cui si ebbe notizia per caso da un’intercettazione tel, il 5 marzo del 2004 Massimo Ciancimino era sotto intercettazione perché i magistrati di Palermo stavano indagando sul tesoro del padre, ipotizzavano che il figlio si fosse dato da fare per riciclarlo, allora gli hanno messo il telefono sottocontrollo e pochi giorni prima di perquisirgli la casa a Mondello, hanno sentito Massimo parlare con la sorella Luciana, la qualesembra che parteggi più per la destra... vedete com’è eleganza di Micciché nei confronti delle signore, “io ci dissi – dice Luciana – perché sono una merda?” dice Micciché “L’ho mandato a te, siccome so che lo vuoi conoscere” quindi l’invito era indirizzato a te, so che tu Luciana vuoi conoscere Silvio B, il fratello risponde “digli che abbiamo un assegno suo, se lo vuole indietro” se vedi Silvio digli che gli ridiamo quell’assegno, se lo rivolesse…
Luciana ride “chi il Berlusconi?” e Massimo “sì si trova ancora nella vecchia carpetta di papà” Luciana “ma che cazzo dici?” Massimo “certo”, Luciana “del Berlusca?” Massimo “sì di 35 milioni, se lo si può, glielo diamo!”
Nella perquisizione fatta qualche settimana dopo a casa di Ciancimino dai Carabinieri risulta che quella carpetta non fu trovata e l'assegno diventa una specie di leggenda, alcuni dicono “ma è una leggenda metropolitana, è una delle tante fanfaronate di Massimo C, chiacchere che inventa, che condisce…” invece no, l’assegno è venuto fuori, dove? Dalle carte ritrovate della vedova di Ciancimino, la Sig. Epifania Scardino, quest’ultima è stata sentita in estate dalla Procura di Palermo e ha portato una serie di carte, compresa la fotocopia dell’assegno di 35 milioni di lire firmato dal nostro attuale Presidente del Consiglio, ma ha portato anche altre cose dei rapporti societari e affaristici tra l’ex Sindaco mafioso di Palermo e il nostro Presidente del Consiglio, perché è importante questo? Intanto è importante perché ne aveva già parlato Massimo Ciancimino del fatto che suo padre gli aveva confidato che negli anni 70/80 lui, Vito Ciancimino, i costruttori mafiosi Bonura e Buscemi e Stefano Bontate avevano investito un sacco di soldi nelle aziende televisive e edilizie di Berlusconi Milano 2...

C’è la famosa perizia contabile del dirigente di Banca d’Italia Giuffrida fatta per conto della Procura di Palermo in cui si dice che dei soldi che hanno capitalizzato le finanziarie che controllavano la Fininvest tra gli anni 70/80 non si sa da dove arrivino almeno 350 milioni di Euro, calcolati al valore di oggi, misterioso donatore, Berlusconi che si avvale della facoltà di non rispondere, invece di dire chi gli ha dato quei soldi.
Ma si poteva dire: chiacchiere Rapisarda chiacchiera, i pentiti chiacchierano, Massimo Ciancimino chiacchiera, c’era un appuntino trovato nel libro mastro della famiglia mafiosa di San Lorenzo, quella comandata dal boss Salvatore Biondino, autista di Riina...
Nel pizzino a Provenzano, Ciancimino scrive “dei 100 milioni ricevuti da Berlusconi, 75 a Benedetto Spera e 25 a mio figlio Massimo – poi aggiunge sempre nello stesso pizzino Vito Ciancimino parlando con il capo della mafia B Provenzano – caro rag., bisogna dire ai nostri amici di non continuare a fare minchiate e di risolvere i problemi giudiziari” questa volta che vanno al governo che si occupino anche di leggi ad mafiam per noi, non soltanto per loro!
Perché Ciancimino era agli arresti domiciliari, 75 milioni a Benedetto Spera e 25 a mio figlio Massimo di quei 100 milioni ricevuti da Berlusconi, sembra che Vito Ciancimino dica a Provenzano: hai ricevuto quei 100 milioni che ci manda Berlusconi? Bene, 25 li dai a mio figlio, sono per me, 75 li dai a Benedetto Spera, che è il braccio destro di Provenzano.
Cosa sono quei 100 milioni ricevuti da Berlusconi di cui si parla in quel pizzino? C’è un versamento fisso, mensile, trimestrale, semestrale di Berlusconi a Ciancimino? Cos’è quella suddivisione, il 25% va a Ciancimino e il 75% va a Benedetto Spera, in cambio di cosa? Da quanto dura questa abitudine di pagare la mafia da parte di Berlusconi, cosa sono dividendi di vecchie quote azionarie? Sono regali? Tangenti? Mistero, certamente sono qualcosa di diverso rispetto all’assegno degli anni 80 di cui parlano Massimo Ciancimino e sua sorella, perché negli anni 80 Berlusconi non era in politica, era in politica Ciancimino nella DC, per un periodo corrente andreottiana.
La signora Ciancimino ha trovato l’assegno anni '80 quando Ciancimino fa politica e Berlusconi è imprenditore, secondo la datazione che è stata fatta al periodo che va tra il 1979 e il 1983, proprio gli anni in cui arrivano finanziamenti ben più enormi di quello, nelle casse della Fininvest, quindi da una parte le società di Berlusconi riceve enormi capitali, forse anche dalla Sicilia, dall’altra Berlusconi fa un assegno da 35 milioni per Ciancimino... tutto da dimostrare naturalmente, ma è abbastanza curiosa.

... Don Vito è finito in galera e Berlusconi l’ha fatta franca, ha fatto fortuna, è diventato un big dell’impresa e poi della politica, infatti scrive in uno sfogo scritto a macchina “io, Dell’Utri e Berlusconi siamo figli della stessa lupa – aggiunge – io sono un perseguitato, io sono stato condannato e loro Berlusconi e Dell’Utri assolti per questioni geografiche” cosa vuole dire “questioni geografiche”? Aggiunge nei suoi appunti Vito Ciancimino che il vero perseguitato è lui, non Berlusconi e dice “ho aiutato Dell’Utri e Berlusconi nell’impresa edilizia a Milano 2 negli anni 70/80, insieme a altri costruttori mafiosi, come Buscemi, Bonura etc., quello che Berlusconi ha fatto a Milano, io l’ho fatto a Palermo – scrive Ciancimino – ma a lui l’hanno fatto Cavaliere del Lavoro e a me mi hanno arrestato!”
Ps: Martedì 21 settembre alle ore 11.00 la televisione olandese VPRO ritrasmetterà lo speciale di Tegenlicht dedicato a me e al MoVimento 5 Stelle.
M.Travaglio
il Poeta