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Il profumo
(titolo originale Das Parfum - Die Geschichte eines Mörders) di
Patrick Süskind del 1985.


Nel di­ciot­te­si­mo se­co­lo visse in Fran­cia un uomo tra le fi­gu­re più ge­nia­li e scel­le­ra­te di quell'epoca non po­ve­ra di ge­nia­li e scel­le­ra­te fi­gu­re. Qui sarà rac­con­ta­ta la sua sto­ria. Si chia­ma­va Jean Bap­ti­ste Gre­nouil­le...

Nato nel quartiere più povero e puzzolente di Parigi, nel Cimetière des Innocents, Grenouille viene abbandonato dalla madre subito dopo la nascita e cresce in un orfanotrofio dove scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire e distinguere gli odori.

"In quel momento il bambino si svegliò. Si svegliò dapprima con il naso. Il piccolo naso si mosse, si tese verso l'alto e fiutò. Inspirò l'aria e la soffiò fuori a piccoli colpi, come avviene con uno starnuto incompleto. Poi il naso si arricciò e il bambino aprì gli occhi."

Crescendo, l'ambizione di Grenouille non è quella di arricchirsi, né ha sete di gloria; persegue, invece, un suo folle desiderio: dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di ingenerare l'amore in chiunque lo fiuti, e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a nulla.


"Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all'orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l'amore dall'odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini".

Ho letto il libro ed è un'opera grandiosa. Uno dei miei preferiti.