Scrittura del giorno

Giovedì 27 novembre 2008

Dall’infanzia hai conosciuto gli scritti sacri. — 2 Tim. 3:15.

Ragazzi, vi state impegnando per raggiungere precise mete spirituali? Dove potete trovare aiuto e incoraggiamento a tal fine? Quali benedizioni potete aspettarvi perseguendo obiettivi che onorano Dio? Considerate la vita e la carriera di Timoteo. Timoteo crebbe a Listra, una cittadina della provincia romana della Galazia. Probabilmente venne in contatto con il cristianesimo da adolescente, intorno al 47 E.V., quando Paolo predicò a Listra. Ben presto si fece una buona reputazione tra i cristiani del posto. Quando due anni dopo tornò a Listra e seppe dei progressi che Timoteo aveva fatto, Paolo lo scelse quale suo collaboratore nell’opera missionaria. (Atti 14:5-20; 16:1-3) Man mano che Timoteo maturava, gli furono affidate maggiori responsabilità, tra cui importanti missioni con l’obiettivo di rafforzare i fratelli. Quando verso il 65 E.V., durante la prigionia a Roma, Paolo gli scrisse, Timoteo prestava servizio come anziano cristiano a Efeso.

Venerdì 28 novembre 2008

Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione unitamente a Cristo Gesù saranno anche perseguitati. — 2 Tim. 3:12.

Quando una persona comincia a ubbidire a ciò che la Bibbia insegna, è probabile che incontri degli ostacoli che potrebbero frenarne il progresso. L’apostolo Paolo paragonò queste prove a un fuoco che avrebbe distrutto i materiali da costruzione scadenti ma non materiali come oro, argento e pietre preziose. (1 Cor. 3:10-13; 1 Piet. 1:6, 7) Se volete aiutare uno studente biblico a sviluppare le qualità necessarie per resistere alle prove che può incontrare dovete costruire con materiali che resistono al fuoco. Il salmista paragona “i detti di Geova” ad “argento raffinato in un forno fusorio di terra, purificato sette volte”. (Sal. 12:6) In effetti la Bibbia contiene tutti i materiali preziosi che si possono utilizzare per edificare una fede forte. (Sal. 19:7-11; Prov. 2:1-6) Dovete però usare le Scritture in maniera efficace.

Sabato 29 novembre 2008

[Pentitevi e volgetevi] a Dio, facendo opere degne di pentimento. — Atti 26:20.

Una persona disassociata non viene automaticamente riaccettata nella congregazione dopo che è trascorso un certo periodo di tempo. Prima che possa essere riassociata, la sua condizione di cuore deve cambiare radicalmente. La persona deve riconoscere la gravità del peccato commesso e il biasimo che ha recato su Geova e sulla congregazione. Il peccatore deve pentirsi, chiedere sinceramente perdono a Dio in preghiera e conformarsi alle sue giuste norme. Dovrebbe essere in grado di dimostrare che si è pentito e che sta compiendo “opere degne di pentimento”. Perché dovrebbe anche confessare? Alcuni che hanno peccato potrebbero pensare: ‘Se ne parlo a qualcuno, forse dovrò rispondere a domande imbarazzanti e potrei essere disassociato. Se invece me ne sto zitto, nella congregazione nessuno verrà mai a sapere dell’accaduto’. Un ragionamento del genere trascura il fatto che Geova lo sa, e lui non ignora la trasgressione. — Prov. 15:3.

Domenica 30 novembre 2008

Benedetto è l’uomo robusto che confida in Geova, e di cui Geova è divenuto la fiducia. — Ger. 17:7.

Le Scritture indicano ripetutamente che quelli che sperano in Geova e confidano in lui non ci rimetteranno mai. (Prov. 3:5, 6) È vero che a volte devono sapersi accontentare in relazione alle cose materiali, ma lo considerano un sacrificio piccolo in paragone con le benedizioni che li attendono. Dimostrano così di ‘sperare in Geova’ e di essere fiduciosi che infine egli esaudirà tutti i giusti desideri che i suoi leali hanno nel cuore. (Sal. 37:4, 34) Perciò sono davvero felici fin d’ora. Quando un bambino cammina mano nella mano con suo padre si sente al sicuro. Anche noi ci sentiamo al sicuro camminando con il nostro Padre celeste. Geova disse a Israele: “Io, Geova tuo Dio, afferro la tua destra, Colui che ti dice: ‘Non aver timore. Io stesso di sicuro ti aiuterò’”. (Isa. 41:10, 13) Che immagine toccante! Avendo tale certezza, possiamo davvero guardare al futuro con fiducia.

Lunedì 1° dicembre 2008

La congregazione entrò in un periodo di pace, essendo edificata. — Atti 9:31.

Quando era ancora con gli apostoli, Gesù diede indicazioni circa l’organizzazione della futura congregazione. Gesù insegnò a parole e con le azioni che alcuni avrebbero diretto la congregazione, e che l’avrebbero fatto servendo gli altri componenti. Cristo disse: “Voi sapete che quelli che sono reputati governanti delle nazioni le signoreggiano . . . Non sarà così fra voi; ma chiunque vorrà divenire grande fra voi dovrà essere vostro ministro, e chiunque vorrà essere il primo fra voi dovrà essere schiavo di tutti”. (Mar. 10:42-44) È chiaro che “la congregazione di Dio” non sarebbe stata priva di struttura, composta da individui isolati sparpagliati qua e là. (1 Cor. 11:22) Sarebbe stata invece una struttura organizzata in cui gli individui avrebbero interagito gli uni con gli altri.

Martedì 2 dicembre 2008

Quando siamo oltraggiati, benediciamo; quando siamo perseguitati, sopportiamo; quando siamo diffamati, supplichiamo. — 1 Cor. 4:12, 13.

I veri cristiani vengono osservati dalle persone di questo mondo. (1 Cor. 4:9) Se chi ci sta intorno nota le cose eccellenti che facciamo anche quando veniamo trattati ingiustamente, potrebbe essere più bendisposto verso il nostro messaggio cristiano. (1 Piet. 2:12) Fino a che punto, però, dovremmo favorire la pace? Il più possibile. Paolo dice ai suoi fratelli cristiani: “Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini”. (Rom. 12:18) Le espressioni “se possibile” e “per quanto dipende da voi” indicano che questo non sempre potrebbe essere possibile. Per esempio, non disubbidiremo a un comando di Dio solo per restare in pace con l’uomo. (Matt. 10:34-36; Ebr. 12:14) Tuttavia facciamo tutto quello che è ragionevolmente possibile, senza transigere sui giusti princìpi, per stare in pace “con tutti gli uomini”.

Mercoledì 3 dicembre 2008

Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore. Esaminami, e conosci i miei inquietanti pensieri, e vedi se c’è in me qualche via dolorosa, e guidami nella via del tempo indefinito. — Sal. 139:23, 24.

Essendo creati a immagine di Dio siamo dotati del libero arbitrio. Possiamo scegliere se agire bene o male. Avendo questa libertà siamo chiamati a rendere conto di ciò che facciamo. Davide non voleva essere annoverato fra i malvagi. (Sal. 139:19-22) Non voleva commettere gravi errori. Così, dopo avere meditato sull’immensa conoscenza divina, Davide chiese umilmente a Dio di esaminarlo nell’intimo e di guidarlo nella via della vita. Le giuste norme morali di Dio sono valide per tutti; perciò anche noi siamo chiamati a prendere decisioni giuste. Geova esorta tutti noi a ubbidirgli. Facendolo abbiamo la sua approvazione e riceviamo molti benefìci. (Giov. 12:50; 1 Tim. 4:8) Camminare con Geova ogni giorno ci aiuta ad avere calma interiore, anche quando affrontiamo grossi problemi. — Filip. 4:6, 7

Questo versetto è bellissimo ed incoraggiante, ma vorrei approfondirne il senso con voi. Ho notato che le altre traduzioni rendono "qualche via iniqua" (o in modo simile) anzichè "dolorosa". L'interlineare di Vianello rende come la TNM.
Sapete darmi qualche informazione in più su questo termine ebraico?

P.S.: ma perchè abbiamo aggiunto "inquietanti"?

Giovedì 4 dicembre 2008

L’uomo, nato di donna, è di breve vita e sazio di agitazione. — Giob. 14:1.

Il devoto Giobbe aveva ragione quando disse le parole riportate sopra. Forse siete genitori che si sforzano di dare ai figli una guida dal punto di vista spirituale. I vostri figli devono superare prove a scuola, ma che gioia provate quando si schierano con fermezza a favore di Geova e dei suoi giusti princìpi! Può darsi che incontriate difficoltà e tentazioni al lavoro. È possibile però perseverare in queste e in altre situazioni perché ‘Geova porta ogni giorno il carico per voi’. (Sal. 68:19) Probabilmente ci consideriamo persone comuni, ma ricordiamo che Geova non dimenticherà la nostra opera e l’amore che mostriamo per il suo santo nome. (Ebr. 6:10) Con il suo aiuto possiamo sopportare le prove di fede. Continuiamo dunque a mettere la volontà di Dio al primo posto nelle nostre preghiere e nei nostri progetti. Possiamo quindi avere fiducia di ricevere la benedizione e il sostegno divino mentre perseveriamo in attesa del giorno di Geova.

Venerdì 5 dicembre 2008

Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi. — Ebr. 13:17.

Ci sono molti modi pratici in cui possiamo collaborare con i sorveglianti nominati. Gli anziani hanno forse disposto di tenere adunanze per il servizio di campo in giorni e orari che richiedono cambiamenti nel nostro programma? Sforziamoci di sostenere le nuove disposizioni. Potremmo ricevere benedizioni inaspettate. Il sorvegliante del servizio fa visita al nostro studio di libro di congregazione? Partecipiamo il più possibile all’opera di predicazione quella settimana. Siamo stati incaricati di svolgere una parte alla Scuola di Ministero Teocratico? Facciamo in modo di essere presenti e svolgere la parte. Il sorvegliante dello studio di libro ha annunciato che tocca al nostro gruppo pulire la Sala del Regno? Sosteniamolo pienamente facendo quello che la nostra salute e le nostre forze ci consentono. In questi e in molti altri modi dimostriamo la nostra sottomissione agli uomini che Geova e suo Figlio hanno nominato perché abbiano cura del gregge.

Sabato 6 dicembre 2008

Il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre. — 1 Giov. 2:17.

Geova ha creato gli esseri umani con il desiderio di vivere per sempre. “Il tempo indefinito ha posto nel loro cuore”, dice la Bibbia. (Eccl. 3:11) Se avesse posto in noi questo desiderio e poi l’avesse reso irrealizzabile, Dio non sarebbe stato crudele? Ma non lo è stato, perché “Dio è amore”. (1 Giov. 4:8) Con la risurrezione renderà possibile ottenere la vita eterna anche a quelli che sono morti. Grazie alla speranza della risurrezione possiamo avere un avvenire sicuro. Non dobbiamo cercare freneticamente di sviluppare al presente tutte le nostre potenzialità. Non dobbiamo ‘usare appieno’ questo mondo che sta per scomparire. (1 Cor. 7:29-31) A differenza di coloro che non hanno una speranza vera, noi abbiamo un dono meraviglioso: sappiamo che, se rimarremo fedeli a Geova Dio, avremo tutta l’eternità per lodarlo e godere la vita. Sforziamoci dunque di lodare ogni giorno Geova, grazie al quale la speranza della risurrezione è una cosa certa.

Domenica 7 dicembre 2008

Tutto il mondo giace nel potere del malvagio. — 1 Giov. 5:19.

Parlando di Satana, l’apostolo Paolo dice: “Se, ora, la buona notizia che dichiariamo è infatti velata, è velata fra quelli che periscono, fra i quali l’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda loro”. (2 Cor. 4:3, 4) Satana è “un bugiardo e il padre della menzogna”, ma si spaccia per “angelo di luce”. (Giov. 8:44; 2 Cor. 11:14) Ha il potere e i mezzi per accecare la mente dei governanti del mondo e dei loro sudditi. Propagandando le sue idee e diffondendo miti e menzogne religiose ha ingannato l’umanità. Oggi, da dietro le quinte, le forze demoniche sotto il controllo di Satana il Diavolo influiscono su governanti umani e sull’umanità in generale, inducendoli a commettere azioni inaudite, quali genocidi, atti terroristici e omicidi.

Lunedì 8 dicembre 2008

È meglio un fanciullo bisognoso ma saggio che un re vecchio ma stupido. — Eccl. 4:13.

Nell’Africa occidentale un anziano di congregazione andò a trovare un fratello unto avanti con gli anni e gli chiese: “Come te la passi?” Il fratello, cercando di mimare ogni parola, rispose: “Posso correre, saltare e ballare. Ma”, aggiunse, “non posso volare”. Era chiaro cosa intendeva: ‘Quello che posso fare, lo faccio volentieri, ma quello che non posso fare, non lo faccio’. L’anziano che fece quella visita adesso ha più di 80 anni, e ricorda con piacere l’umorismo e la lealtà di quel fratello. Le qualità spirituali che manifesta una persona anziana lasciano un’impressione duratura. Certo, l’età da sola non produce automaticamente saggezza e qualità cristiane. La Bibbia dice: “I capelli grigi sono una corona di bellezza quando si trovano nella via della giustizia”. (Prov. 16:31) Se siete avanti con gli anni, vi rendete conto dell’effetto benefico che le vostre parole e azioni possono avere sugli altri?

Martedì 9 dicembre 2008

Non credete ad ogni espressione ispirata. — 1 Giov. 4:1.

Gli oppositori si possono presentare sotto forma di falsi amici, falsi accusatori e falsi fratelli. Potrebbero cercare di convincerci che servendo Geova con meno zelo potremmo al tempo stesso perseguire mete mondane. Tuttavia, dato che il Regno di Dio ha il primo posto nella nostra vita, rifiutiamo di scendere a compromessi. (Matt. 6:33; Luca 9:57-62) Inoltre gli oppositori diffondono false accuse sul nostro conto. In alcuni paesi siamo accusati di costituire una minaccia per lo Stato. Alcune accuse sono state confutate con successo nei tribunali. Ma qualunque sia l’esito di ciascuna situazione, preghiamo fiduciosi che Geova guiderà le cose secondo la sua volontà. (Filip. 1:7) L’opposizione potrebbe venire anche da chi dice di servire Geova. Ex Testimoni divenuti apostati potrebbero cercare di indurci a scendere a compromessi in un modo o nell’altro. Ma noi respingiamo gli apostati perché sappiamo che avremo salva la vita non infrangendo le leggi di Dio, ma osservandole.

Mercoledì 10 dicembre 2008

[Dà’] al tuo servitore un cuore ubbidiente. — 1 Re 3:9.

Se vogliamo discernere fra il bene e il male in un mondo in cui regna lo spirito di disubbidienza abbiamo bisogno di “un cuore ubbidiente”. Per aiutarci a coltivarlo Dio ci ha dato la sua Parola, gli ausili per lo studio della Bibbia, le adunanze cristiane e anziani di congregazione premurosi. Ci stiamo avvalendo di questi doni preziosi? Nell’antichità Geova rivelò al suo popolo che l’ubbidienza era anche più importante dei sacrifici animali. (Prov. 21:3, 27; Osea 6:6; Matt. 12:7) Per quale motivo? Dopo tutto era stato Geova a comandare di offrire tali sacrifici. Ebbene, da cosa era motivato l’offerente? Desiderava avere l’approvazione di Dio? O seguiva semplicemente un rito? Se un adoratore desidera sinceramente piacere a Dio vorrà ubbidire a tutti i suoi comandi. Dio non ha bisogno di sacrifici animali, ma l’ubbidienza è una cosa preziosa che possiamo dargli.

Esperidia, 03/12/2008 10.20:

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Sapete darmi qualche informazione in più su questo termine ebraico?

P.S.: ma perchè abbiamo aggiunto "inquietanti"?

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ehm.... la risposta ad Esperidia sarebbe interessata molto anche a me, la si può avere!?

Vittorio_, 10/12/2008 20.09:

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ehm.... la risposta ad Esperidia sarebbe interessata molto anche a me, la si può avere!?

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Aprite un thread ad hoc nella sezione giusta, magari il vostro interrogativo avrà maggiore visibilità e quindi maggiori possibilità di risposta.

Giovedì 11 dicembre 2008

Rimani nelle cose che hai imparato e sei stato persuaso a credere, sapendo da quali persone le hai imparate. — 2 Tim. 3:14.


Timoteo fu allevato in una famiglia religiosamente divisa. Suo padre era greco mentre sua madre, Eunice, e sua nonna, Loide, erano di origine ebraica. (Atti 16:1) Eunice e Loide avevano insegnato a Timoteo fin dall’infanzia le verità delle Scritture Ebraiche. Dopo essersi convertite al cristianesimo, senza dubbio lo persuasero a credere negli insegnamenti cristiani. Timoteo trasse il massimo beneficio da questa eccellente educazione. Paolo infatti osservò: “Rammento la fede che è in te senza ipocrisia, e che dimorò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice”. (2 Tim. 1:5) Se sei privilegiato perché hai genitori e nonni devoti che, come Loide ed Eunice, riconoscono l’importanza di avere obiettivi spirituali, rifletti sui consigli che ti danno. Essi hanno a cuore i tuoi migliori interessi.

Venerdì 12 dicembre 2008

Vi esortiamo, fratelli: Ammonite i disordinati, parlate in maniera consolante alle anime depresse, sostenete i deboli, siate longanimi verso tutti. — 1 Tess. 5:14.

La longanimità ci permette di sopportare pazientemente le provocazioni o i torti nella speranza che la situazione migliori. Dio è longanime. (Rom. 9:22-24) Anche Gesù manifesta questa qualità e noi possiamo beneficiarne. Infatti Paolo scrisse: “Per questo mi fu mostrata misericordia, affinché per mezzo di me quale caso principale Cristo Gesù dimostrasse tutta la sua longanimità a modello di coloro che riporranno la loro fede in lui per la vita eterna”. (1 Tim. 1:16) La longanimità ci aiuta a sopportare quando gli altri dicono o fanno cose avventate o poco gentili. Dato che tutti siamo imperfetti e commettiamo errori, vogliamo sicuramente che gli altri siano pazienti con noi quando sbagliamo nei nostri rapporti con loro. Sforziamoci quindi di “essere longanimi con gioia”. — Col. 1:9-12.

Sabato 13 dicembre 2008

Chiunque confesserà di essere unito a me davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo confesserà di essere unito a lui davanti agli angeli di Dio. Ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. — Luca 12:8, 9.

Quando una persona che teme Geova subisce pressioni dagli oppositori che vorrebbero indurla a smettere di servirlo può rammentare la succitata raccomandazione di Gesù. Queste parole hanno rafforzato i cristiani, specialmente quelli che vivono in paesi dove la vera adorazione è vietata, e che continuano a lodare Dio con discrezione alle adunanze cristiane e nel ministero pubblico. (Atti 5:29) Gesù ci ha dato il miglior esempio possibile in quanto a mostrare “santo timore”. (Ebr. 5:7) Di lui la Parola di Dio profetizzò: “Su di lui deve posarsi lo spirito di Geova, lo spirito . . . del timore di Geova; e da parte sua ci sarà gioia nel timore di Geova”. (Isa. 11:2, 3) Gesù è quindi la persona più qualificata per insegnarci i benefìci del timore di Dio.