ci sono stato una settimana, ecco ciò che mi ricordo:
Lisbona sale ai primi posti delle mie preferenze insieme a Budapest e Berlino.
E' una città magica, silenziosa e genuina, la gente è sorridente e accomodante, ci sono dei posti dal sapore unico. Mi ha colpito per tante cose, per la sua tranquillità e il suo silenzio, per gli azulejos (mattonelle di cui sono rivestite gran parte delle case), per dei dolci deliziosi, i pastéis de nata della pasticceria di Belém (da non perdere l'intero quartiere con il mosteiro dos jeronimos e i musei), per l'ottimo caffè, per l'incredibile varietà di gente che la popola, per i pochi turisti che ci sono, per l'efficienza dei servizi, per la vita notturna e i negozi del Bairro Alto, per la bellezza del vecchio quartiere Alfama, per le strade che si arrampicano sui suoi colli (sono 7 come quelli di Roma).
Dopo aver visitato Lisbona in lungo e in largo, ho deciso per qualche giorno di spostarmi un po' nei dintorni della capitale, e ho fatto un salto al mare, a Cascáis, una graziosa località di mare con delle spiagge molto, molto belle. Ho preso la bicicletta (era gratis) e mi sono fatto una lunga pedalata lungo la costa, nel parco naturale del delta del Rio Tejo. Non avevo mai fatto il bagno nell'oceano, è stata una bella esperienza, onde altissime, risacca fortissima, acqua gelida. La spiaggia era incredibilmente bianca e nonostante il sole, il venticello fresco proveniente dall'oceano rendeva piacevole anche abbronzarsi (cosa che io di solito evito come la peste).
Poi sono stato a Sintra, un paesino immerso nel verde ricco di storia e di belle cose da vedere (il castello, la Quinta da Regaleira, che è uno splendido parco da non perdere assolutamente, e altri edifici moreschi molto, molto belli). Ho fatto una lunga passeggiata nei boschi per disintossicarmi un po' dalla vita cittadina fino alle rovine del castello che si trova parecchio in alto.
Poi sono stato ad Evora, un paesino medievale all'interno (faceva un caldo terribile), dove mi ha colpito la cappella delle ossa, un luogo di preghiera surreale, interamente rivestito da ossa umane (pareti, colonne, volta, cornici, finestre, tutto era rivestito di ossa). C'era all'ingresso una simpatica scritta: "nos ossos que aqui estamos, pelos vossos esperamos", ti lascio intuire il macabro significato...
C'era un silenzio agghiacciante.
spero di essere stato utile, e di non aver dimenticato nulla
Fa' come i miei genitori, adotta anche tu un trimone
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