17-20/07/2010 Qualche giorno di vacanza in Val di Peio: dal lago Lagostiel al Monte Vioz
Approfittando di qualche giorno di ferie, con Claudio ci siamo trasferiti a Peio nel bel e attrezzato
campeggio “Val di Sole” in pieno parco nazionale dello Stelvio.
Domenica, dopo un rinfrescante temporale notturno, partiamo verso la testata della Val del Monte.
Lasciamo l'auto al parcheggio di Fontanino di Celentino (1675 m) e ci riempiamo le borracce con
la famosa acqua ferruginosa che lì vi sgorga, poi c'incamminiamo lungo la sterrata che risale la
bastionata rocciosa su cui è stata eretta la Diga di Pian Palù. Giungiamo a Malga Giumella (1950
m) e imbocchiamo il sentiero 124 - il “Sentiero della Fauna” - che ci conduce in località Saline
(2066 m). Da questa località prendiamo il sentiero 141 che sale al Lago di Lagostiel e alla val
Ganosa.
Gli scorci verso la val Montozzo e sulla lunga cresta di Ercavallo, che culmina con il Corno
dei Tre Signori, sono mozzafiato.
Usciamo dal verde lariceto e per irte praterie giungiamo al lago di Lagostiel (2450 m), purtroppo il
cielo è nuvoloso e la luce non è delle migliori. Riparati dal vento e in compagnia di una simpatica
mucca scozzese pranziamo.
Finito il pranzo c'incamminiamo verso la val Piana, uno dei possibili accessi di salita alla Punta San
Matteo. Essa è una piccola valle glaciale percorsa da un rio che nasce dalla vedretta di Val Piana.
Ci fermiamo a coccolare le mucche e poi puntiamo alla malga bivacco Paludei (2106 m) dove
facciamo un breve pausa al sole, il mio sguardo indugia verso il valico della Sforzellina.. da lì si
domina il Gavia... sarà sicuramente meta di una gita futura.
Scendiamo verso il lago di Pian Palù passando per l'omonima malga (1826 m). Il sentiero ora
lambisce la sponda destra del lago, superiamo l'incrocio con il sentiero proveniente dal rifugio
Bozzi e ci fermiamo vicino alle rive per un sonnellino.
Risvegliati dalla fresca brezza, per ripido sentiero, ritorniamo al Fontanino soddisfatti di aver
esplorato un altro piccolo angolo di paradiso del Parco Nazionale dello Stelvio.
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"Tu hai una tale voce, o grande montagna, da annullare gli inganni e i dolori, voce non da tutti compresa, ma che i grandi, e i saggi e i buoni interpretano, e profondamente sentono, e fanno sentire agli altri". P.B. Shelley
"Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
Stupor maggior che l'uomo nato, in belva or cerchi esser cangiato."