Sì, Irene, è un regalo graditissimo. I versi di Antonella Anedda, che per altro conoscevo ed apprezzavo, rappresentano divinamente quella fame di scrivere che talvolta ci prende e della quale, anche se è buia e fa paura, non si può fare a meno.
la tua interpretazione poi, anche con il video, è molto ben congeniata.
grazie di avercela fatta ascoltare!