00 30/06/2010 16:26


Pioggia d'oro su Danae




Tiziano
Danae, 1544-1546



Il mito di  Danae


La tragica storia di Acrisio ce la racconta Ovidio nelle Metamorfosi.

Il re Acrisio, preoccupato per le sorti del suo regno, si recò a Delfi
per consultare l'oracolo, quello di Apollo, il dio profetico per eccellenza,
il quale gli aveva predetto la nascita di un nipote che sarebbe stata
la sua rovina.
Il re, terrorizzato dalla profezia, rinchiuse la figlia in una torre di bronzo,
in modo che non fosse avvicinata da nessun uomo.
Ma Giove che dall'alto dell'Olimpo seguiva le vicende umane, invaghitosi
della bellissima Danae, si trasformò in pioggia dorata a fecondare Danae. 
L'unione andò a buon fine e Danae partorì Perseo

Anche Danae soffrì di lasciare la luce del cielo,
chiusa entro cella di bronzo, prigioniera di sepolcrale tamano.
E pur era d'onorata progenie, o figlia o figlia,
e in grembo serbava il rampollo di Zeus,
che pioggia d'oro fecondò. (Sofocle, Antigone, 944 - 950)




Jan Gossaert
Danae, 1527



Per comprendere quanto sia grande l'innovazione di Tiziano,
basterà confrontare la sua tela con la Danae del pittore
tedesco Jan Gossaert.
In questo quadro, la figura di Danae è posta al centro
di un'architettura ottagonale. Anche se l'effetto della sabbia
che cade verso il basso, è fortemente suggestivo, non è paragonabile
alla sensualità che promana dalla Danae di Tiziano, distesa come un'amante sul letto disfatto,
con le gambe aperte, in un attegiamento di completa accettazione e soddisfazione.