00 30/06/2010 14:31


Tutto previsto, purtroppo. Ad Agadir in Marocco la Commissione baleniera internazionale (IWC) non ha raggiunto alcun tipo di accordo per proteggere le balene. E' stata solo un'altra riunione fatta di sole chiacchiere. Intanto, Giappone, Norvegia e Islanda continuano a massacrare migliaia di esemplari.
"I governi riuniti ad Agadir dovrebbero vergognarsi - commenta Giorgia Monti, resposnsabile campagna Mare di Greenpeace Italia - di essersi ritirati a discutere a "porte chiuse" per nascondere le loro discussioni sterili che non hanno permesso di fare nessun passo avanti nella protezione delle balene. Ma non possono certo nascondere la vergogna della caccia baleniera e della loro incapacità per cercare di fermarla.

E’ giunto il momento per tutti quei Governi che si schierano per la conservazione delle balene – come l’Italia – di mettere immediatamente in atto azioni politiche decise per porre fine alla falsa caccia per ragioni scientifiche del Giappone nel Santuario dell’Oceano Antartico e la caccia della Norvegia e dell’Islanda, portata avanti in totale violazione della moratoria esistente. Da oltre trent’anni - continua Monti - Greenpeace lotta in difesa delle balene. I nostri due attivisti - Junichi e Toru - rischiano più di un anno di carcere per aver denunciato la corruzione e il contrabbando di carne del programma giapponese di caccia alle balene. Cosa sono disposti a fare i paesi che dicono di voler proteggere le balene?"