Zeman81, 02/08/2010 13.32:
Non che io avessi niente da nascondere ma so che Sex ha letto le cose che ho scritto sul MEF.
Per cui gli ho scritto una mail.
La metto anche qui dato che ho scritto tutto quel che penso al riguardo.
E’ raro che venga da Dom perché c’è troppa gente per non essere un bar, ho sempre caldo e guardare dei film di merda mi piace più o meno quanto ascoltare i Baustelle. Voglio bene a tutti e rispetto l’ idea di ammazzarsi così la serata, beninteso. A me ingastrisce, io devo stare all’aria aperta in inverno, figurarsi in estate.
Ieri volevo venire solo per salutare Bad e te, e con te per poter parlare di Celentanity come da accordi telefonici.
Mi è spiaciuto che non ci siamo detti niente ma non era il contesto giusto.
Come detto, io non riesco a tenere niente per me, se una cosa non mi piace, lo dico. Fine.
Se devo dire “bravo!” alle persone sempre e comunque diventerei stucchevole.
Bada, io parlo di Celentanity, sentendomi in diritto di farlo perché voglio bene a te, a chi ha partecipato, e a me che ne ho fatto parte. Se però davanti ad una cosa che io non riconosco come bella, per di più di cui io ho fatto parte, mi mettessi a dire che “mi piace” di default, mi sentirei un po’ stupido.
Venerdì scorso ho suonato. E’ stato emozionante, MA NON E’ stato tecnicamente ineccepibile. Sono io il primo a dirlo. Che altri vengano da me e me lo confermino non mi fa star bene, ma ci sta. Son sinceri. E prendo appunti, prendo nota. So cosa bisogna migliorare la prossima volta.
Ieri ho fatto leggere un mio lunghissimo scritto ad una persona schietta. E lei mi ha detto cosa ne pensava, tessendo complimenti e dispensando critiche. Ho dimenticato i complimenti, ho riletto le critiche centomila volte. Erano tutte corrette, a ben guardare.
In più credo che ci sia anche tanta “moda” dietro. Ho visto i ragazzi del MEF carichi a palettoni.
Per forza, non m’aspettavo altro.
Alcuni di loro son cresciuti con i vostri corti, hanno visto SPARK, hanno visto i loro amici recitare (per bravura o per caso) e avevano sbrusia di far parte di qualcosa di simile.
Mi sarei meravigliato enormemente se avessero detto che faceva loro cagare.
Dovevano fare i complimenti quasi per contratto. Anche io lo avrei fatto, se fossi stato al loro posto.
Poi sai, in queste cose, uno istintivamente e molto spesso senza accorgersene punta a difendersi.
Se hai letto sul MEF, ho scritto che la Linda m’ha detto:”Zeman, è una stronzata, va presa come tale.”
Ma non è vero un cazzo. Se domani qualcuno ci dicesse:”Siete dei geni!” tu, Linda (o chi per te, niente di strettamente personale), ripeteresti questo? Non credo. Spero di no.
Però vedi? E’ come se ti stessi difendendo, come se stessi dicendo:”Invece è bello”.
Se però butti il carico in avanti dicendo che “è una stronzata” o mettendo degli “invece” sei già sotto di un gol e per di più stai difendendo una sconfitta senza cercare di recuperare. Boh.
Io se a una cosa credo, mando tutti a fanculo e basta. Divento autoreferenziale a ciocco.
Ma non lo faccio dicendo che ho suonato bene, che ho recitato bene o che ho scritto bene.
Guardo solo me e mi giudico da solo.
Mi prendo i meriti dove li ho, o dove credo ce ne siano, e mi schernisco dove so d’essere stato scarso. Stessa cosa faccio per la produzione in genere.
SPARK è fatto bene, è onesto. Che però io sappia recitare meglio della F.Bergamini o di Buso non è vero, e nemmeno dico il falso. Tuttavia funziona perché c’è la storia, perché c’è il bianco e nero, perché c’è una buona colonna sonora, perché ci sono delle inquadrature fichissime, ecc…
ADESSO, che è una nostra canzone, è molto bella. Che però io il basso lo suoni con maestria non è vero: lo suono in maniera originale, ma non da fenomeno (e mi pesa; non credere che io abbia soddisfazione nel dire:”Fa lo stesso se non sono un mostro, perché tanto sono originale”). Tuttavia funziona perché l’effetto finale è buono, perché è una cosa che si sente poco in giro, è inaspettata, perché è nata dal cuore e si percepisce anche all’esterno, ecc…
LA TERZA SETTIMANA DI AGOSTO, che è un mio racconto, è la cosa più bella che ho scritto, ma se la ragazza cui l’ho mandato mi dice:”E’ bellissimo, ma a volte mi veniva la voglia di andare avanti” non ci posso far niente: è vero, ne veniva anche a me… Tuttavia funziona perché ha una storia pazzesca, un contorno allucinante ed è scritto magistralmente (o per lo meno, il meglio “magistralmente” che possa fare io)
CELENTANITY
A me la sigla è piaciuta come mi piacciono le amichevoli estive dove il Milan vince facile. Peccato che non facciano testo. Nel senso che magari si vedono cose buone ma vanno contestualizzate e va detto:”Bòn, rimangono lì, non fan parte di un contesto più grande o più importante”. Lasciano il tempo che trovano, sono l’invito alla festa, ma è la festa che conta.
La prima parte mi è sembrata, come scritto sul MEF, un filmino da parrocchia. Ma in senso buono. Io non bado a montaggi, contromontaggi, fantamontaggi, non ne capisco un cazzo, giudico l’emozione perché non posso fare altro. Per cui lungi da me criticare il modus operandi che hai adottato.
L’emozione che mi ha dato è stata quella di un filmino da parrocchia di quelli che si fanno ai campeggi estivi, dove si fa la parodia di qualcosa. Divertenti, carini. Niente di più niente di meno.
Anche le difese che ne han fatto Vantin o Bad mi son sembrate un po’ deboli.
Quel “invece è bellissimo” di cui ti ho parlato prima. Se uno mi dicesse, come accennavo prima:”Guarda, ok, questo recita male, quell’altra cosa è pensata di merda, quell’altra cosa ancora non c’entra una benemerita minchia, MA -secondo me- funziona perché1 perchè2 e perché 3”, allora ok, accetto come risposta. Invece non ne ho lette.
Quando si inizia a dire, come è stato detto, che è tutto è perfetto, tutto è ok, allora i casi sono 2:
1)siamo davanti ad un capolavoro storico e io, ahimé, non me ne sono accorto in tempo;
2)tutto perfetto non è.
Ma è uno dei pochi casi in cui la verità non è nel mezzo.
Jean mi ha detto:”Non ti è piaciuta la prima parte perché non ci sei tu, la seconda ti piacerà sicuramente”.
No, Jean non ha capito: io la seconda parte, per lo meno ora, non la guardo neanche. Non ne ho la voglia adesso.
Poi magari tra un po’ me ne viene, e tra un po’ lo riconoscerò come una cosa fantastica.
Però se devo dire la mia, e devo dirla ora, me la gioco così.
I “mi piace” sotto qualcosa che non mi piace ho smesso di metterli.
Non ci posso fare niente.
Spiego anche alcuni motivi del perché non mi è piaciuto.
Io Jean lo adoro come scrittore, ma lo adoro veramente, per me ha una profondità che ha solo lui, ricercata senza essere ami troppo. Non so come faccia, è un equilibrio sottilissimo. Lo adoro come intrattenitore, lo adoro come uomo da baracca. Come attore non l’ho mai capito. E anche qui bada: lo dico io che faccio cagare, ma vabbè, che cazzo devo dire?
Di amici miei che ho visto recitare ce ne sono alcuni che mi piacciono, altri no.
Ma così a pelle, non parlo tecnicamente. Buso mi piace, la Frà Bergamini mi piace, tu Sex mi piaci molto, Derre per me è proprio tagliato per farlo, Verra non mi piace, io non mi piaccio, ecc…[Ma questo non è nemmeno il mio campo, qui vado troppo a usta, se fossimo tutti suonatori direi, e si capirebbe bene che non sono presuntuoso, perché non mi piacciono. Per dire: Max e Berta sono entrambi miei cari amici e suonano tutti e due con me. Preferisco sentir suonare la chitarra a Berta piuttosto che a Max. E non credo di offendere nessuno. Stiamo parlando di gusti personali e nulla più.]
Non piacendomi Jean come attore, non ce lo vedo a fare Celentano, che già di per sé non si capisce se ci sia o ci faccia.
Figurati doverlo imitare, e figurati se chi lo fa non mi piace come recita.
Son stato uno dei primi a dire che Jean era perfetto per fare Celentano. Mi sono bellamente sbagliato.
Vantin è mostruoso, M-O-S-T-R-U-O-S-O. Però per me non è il suo campo. Come carisma recitativo è troppo superiore a tutto quello che ha intorno. Anche nel video de Trick che abbiamo visto ieri sera cresce di due teste tutti. Vantin per farlo venire fuori bisogna fargli far qualcosa dove sia il protagonista assoluto (ma evitare che sia lui a far la regia e la sceneggiatura; altri scempi come quello della rassegna di Pavullo vanno evitati) di qualcosa di incredibilmente grottesco e con gente alla sua altezza. In CELENTANITY la sua figura è talmente forte che mi appare quasi fuori luogo.
Gli altri sono travolti dalla potenza della storia, e da Jean e Vantin.
Della prima parte, quello che mi è piaciuto di più è stato Derre, ho detto tutto.
Sono tutte chiacchiere del cazzo.
Fondamentalmente ho costruito un castello di parole dove non c’era bisogno. Probabilmente sono quello che, con questa mail, ha parlato più di ogni altro di Celentanity senza che nessuno avesse esplicitamente richiesto la mia opinione.
Però ci tenevo a dir la mia che sennò passo da stronzo, da supponente, ecc. Non volevo offendere nessuno, tant’è che questa mail la copincollo sul mef.
La mia stima verso le tue opere è immutata, ci mancherebbe solo che non lo fosse!
E sarò ben contento di partecipare a qualsiasi cos’altro sarà in ballo.
C’è un modo però che distrugge tutte le mie critiche.
Se lo scopo principe è uno, e non è quello di ricevere dei commenti (tu hai scritto che una volta che qualcuno commenta -indipendentemente da quel che dica- ti senti vincitore. Sex, perdonami, io non ti credo :-) ) ma è far vedere a Celentano in persona quello che è stato fatto allora è diverso. In quel caso vinci. Ma dovesse guardarlo e dovesse dirti qualcosa, vengo a Carpi, mi inchino e ti pago una cena di quelle principesche.
Con affetto
PS Rimane tutto vero quanto da me scritto nella mail che ti mandai dopo la realizzazione di Celentanity.
Grazie ancora dell'attenzione e per avermi voluto nel cast.