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Giamaica, Cuba e il turismo sessuale delle italiane

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    fabioeur
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    SITE ADMINISTRATOR
    00 30/05/2010 08:53
    Ho parlato con alcuni amici qui a Roma che mi dicevavo che piu' di un'amica di ragazze che conoscono loro sono state una o più volte in Giamaica.

    Ieri notte anche a Radio RAI se ne parlava di questo.

    Da un po' di anni c'è un boom di presenze di donne italiane tra i 25 e i 40 anni in Giamaica; per lo più single o divorziate, ma qualcuna anche fidanzata....

    E facendo una ricerca ho trovato due articoli:

    "Una ricerca di due sociologhe britanniche mette a fuoco
    il rigoglioso fenomeno dei viaggi del sesso al femminile

    PASTI CALDI IN CAMBIO DI AMORE: il turismo sessuale delle donne

    La Giamaica è la meta preferita delle signore di mezza età
    100 dollari la "tariffa" chiesta da guide ventenni per "servizi extra"
    di ALESSANDRA RETICO

    CI SONO QUELLE come Debbie e Cloe che lo ammettono senza falsi pudori: vogliono solo divertirsi. Altre come Carrie e Anna che invece si innamorano, e si illudono d'essere riamate. Come loro, tante donne di mezza età, bianche, americane o europee, anche con fisici non proprio da pin-up che, stanche di mariti svogliati, suocere e pentole, giunte nel mezzo del cammin di loro vita cercano quello che si sono sempre negate: sesso e spensieratezza. Lo trovano a buon prezzo in Giamaica, Cuba e in altri "resort" della Repubblica Dominicana dove in cambio di una settimana in albergo cinque stelle, pasti caldi, un paio di jeans nuovi, un drink alla sera, hanno il "fidanzato" che sognano, vent'anni e fisico attraente, capelli rasta e sensualità da vendere. Letteralmente, anche se sono poche le nuove "turiste del sesso" che ammettono simile commercio.

    Le ragioni, intuibili. Anche in questo campo la differenza tra i sessi rimane ben marcata: mentre esistono, seppur approssimative, cifre e studi che quantificano il ben più noto turismo sessuale maschile in Asia e in America centrale, lo stesso fenomeno al femminile è oscurato - complici le stesse protagoniste - dal luogo comune che vuole le donne incapaci di sfruttamento sessuale. Una ricerca delle sociologhe britanniche Jacqueline Sanchez Taylor e Julia O'Connell Davidson, di cui ha discusso recentemente il Guardian, lo conferma: "Le analisi finora fatte sul turismo sessuale - denunciano le due ricercatrici - non concepiscono la possibiltà che sia la donna a pagare per ottenere servizi sessuali perché chi sfrutta la prostituzione è, per definizione, maschio".

    Intervistando circa 240 donne in vacanza a Negril e in due resort simili nella Repubblica Dominicana, le due sociologhe hanno tirato fuori elementi che descrivono, a dispetto delle aspettative, un turismo sessuale "rosa" rigoglioso e significativo: circa un terzo delle donne intervistate ha detto di aver avuto una relazione con ragazzi locali durante la vacanza, il 60% ha ammesso la presenza di "elementi economici" nei rapporti ma senza dare a regali, cene offerte et similia la connotazione di pagamenti per servizi. Esludono, tutte, di aver pagato dei "prostituiti", semmai molte di loro giustificano il sesso in cambio di denaro come un aiuto economico personale e persino all'economia locale. In Giamaica circa il 17% della popolazione vive sotto la soglia della povertà, turismo e agricoltura sono le uniche risorse. Il 40% per cento di quelli che riescono a studiare, vanno via. Quelli che rimangono, si arrangiano.

    E' così che quando all'aeroporto di Montego Bay arrivano i voli dal Canada o da Londra, schiere di ragazzetti affollano lo scalo in attesa di quelle che chiamano le loro "bottiglie di latte" (causa il colorito extra-pallido delle turiste) da "riempire". Una settimana di sesso equivale a una settimana di pasti caldi e regali. A Negril, dove vengono attratti la maggior parte del milione 300 mila turisti che vanno in Giamaica ogni anno, gira il detto che le donne di mezza età vanno in cerca del "big bamboo": superflua la traduzione, che ha a che fare col presunto "potere" sessuale dei maschi neri.

    Clinton, uno dei tanti "beach boys" di Negril, aspetta come al solito la sua "bottiglia di latte". Stavolta se gli va bene magari riesce a farsi sposare da una occidentale, e a comprarsi un biglietto per uscire dalla povertà. Intanto, al posto degli 80 dollari che guadagnano quelli che lavorano come dipendenti negli hotel, lui riesce ad "alzare" anche 100, 150 dollari al giorno. Una delle sue fidanzate, una professionista 45enne canadese, lo va a trovare almeno quattro volte l'anno e quando non va gli spedisce soldi e regali. Se uno gli chiede che fa nella vita, Clinton risponde che lavora nell'industria del turismo e, se capita che fa sesso, "è perché mica sono gay". La sua attuale fidanzata ha 50 anni, è una statunitense, è una nonna. La accompagna in giro di giorno, le fa compagnia di notte.

    Entrambi, donne e ragazzi, si incontrano con la condivisa giustificazione di farsi accompagnare e fare da guida turistica. Sanno, spesso stabiliscono, anche i compensi per gli "extra". Quando non comprano già una stanza in hotel con guida compresa nel prezzo, o più esplicitamente per un ragazzo con cui avere sesso, le signore incontrano i loro boyfriends appunto all'aeroporto o sulla spiaggia. E negli approcci non si gira tanto attorno. Tra le donne intervistate dalle due sociologhe britanniche, alcune hanno detto di essere turiste del sesso "accidentali" ma, una volta avuta l'esperienza, tornano e ritornano con passione recidiva. Altre lo fanno non solo per sesso, ma per una serie di attenzioni che i ragazzi di Negril riservano loro. Poco importa, dicono, se sono false e interessate. La bugia dell'amore è un affare a basso costo." (LaRepubblica)

    e quest'altro:

    Turismo sessuale al femminile
    Impazza la moda del "Cuban lover"

    Altri tempi in cui i maschi italiani andavano oltre cortina di ferro con la valigia piena di calze per ammaliare le bellezze dell'Est. Ora il 'turismo sessuale' ha cambiato le sue coordinate geografiche e soprattutto si è allargato anche alle donne.
    Già proprio così. Oggi anche il gentil sesso (e perché no) ha l'esigenza di partire per tuffarsi dove l'acqua è un po' più blu. E se prendiamo come presupposto che il sogno sessuale delle italiane è un bel macho di color ebano, eccovi spiegata la moda del 'Cuban lover'.
    I numeri parlano da soli. Sono sempre di più le ladies che staccano la spina dalla propria routine, per dirigersi negli esotici posti caraibici. Pare infatti che i pescatori greci siano ormai in via di estinzione, gli italiani non fanno testo, e spagnoli e francesi stanno perdendo colpi. Per l'esattezza sono Cuba e Giamaica ad essere letteralmente assaltate dalle donne italiche.
    Secondo alcune indiscrezione sembra che ci sia una grossa differenza tra il modo di vivere la vacanza sessuale tra uomini e donne. Pare che quest'ultime, infatti, cerchino più la situazione romantica, come dimostra la consistente crescita di matrimoni fra italiane e cubani che vengono celebrati ogni giorno nell'isola di Fidel Castro.
    Secondo l'ambasciata dell'Avana ce ne sarebbero in media due o tre ogni giorno, anche se più del 70% di questi finisce con un divorzio. Ovviamente, il matrimonio sembra una soluzione troppe estrema. Se da un lato le donne italiane cercano nello straniero quello che non possono avere nel loro Paese (attenzioni, coccole ed energia sessuale), dall'altra i cubani non fanno certo la parte dei santi.
    È risaputo infatti che spesso dietro un atto d'amore può nascondersi un sentimento di disperazione. Ad esempio la maggior parte dei cubani sono pronti a tutto pur di farsi sposare da una straniera e avere una speranza di lasciare l'isola e la loro condizione di povertà.
    In ogni modo, il fenomeno del 'Cuban lover' ha preso talmente piedi che, da 10 anni a questa parte è nata una nuova professione: il Jinetero ('il cavalcatore'), una sorta di gigolo dei carabi. Il guadagno varia a seconda di capacità e stile. Si può ottenere un daiquiri al bar e l'ingresso in discoteca, fino, appunto, al matrimonio.
    D?altronde incontrarsi a Cuba è la cosa più semplice del mondo. Alle turiste basta passeggiare per le città o semplicemente sorseggiare un mojito in un bar. Inutile mettersi a caccia: saranno gli Jineteros a trovarvi. L'unico errore da non commettere è di credere che si rimorchi in discoteca o sulla spiaggia. A Cuba non funziona così: nelle disco più famose si paga in dollari e ai cubani è permesso entrare solo se gli viene pagato l'ingresso. E sulle spiagge accompagnarsi con i turisti è vietato.
    Abrahm Abbot

    Annoiate e stressate dalla monotonia quotidiana cercano sesso con i (superdotati?) locali, canne, droghe e altre emozioni proibite o soltanto un po' di sana tintarella esotica ? ;)

    Un po' di sole o sono profondamente sole rischiando di prendere delle "sole" (oltre che qualche malattia) ?

    Gli uomini buoni vanno in Paradiso, quelli cattivi a Patong
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    Salserissima
    Post: 3.003
    Bemba colora
    00 01/06/2010 23:10
    Credo che sarebbe uno degli ultimi posti in cui andrei a cercare un uomo... [SM=x1272126]


    " La rumba esta comenzando y tiene mucho sabor, que vengan muchos salseros, de Panama y Ecuador. Que vengan de Puerto Rico, de Venezuela y New York, y que vengan los cubanos, pa' que se forme el rumbon."