CREDENTI

PERCHE' LA NATURA A VOLTE E' TANTO OSTILE?

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:34

    Terremoti nel mondo

    Terremoto Haiti 2010

    Il terremoto di Haiti a Port-Au-Prince, quest’anno è stato uno shock per il mondo intero. In un breve momento, l’intera città si è trovata a soqquadro e più di 230.000 persone hanno perso la vita. Ci vorranno anni di sforzi per ricostruire la città, ma il bilancio in vite umane è inimmaginabile.

     

    I terremoti sono incredibilmente distruttivi a causa della loro capacità di portarsi via la vita e la proprietà in un attimo. Anche se le epidemie hanno distrutto parecchie vite durante la storia, i terremoti hanno raggiunto il record a causa dei danni che hanno provocato su questo pianeta rispetto a qualsiasi altra calamità naturale. Fra le dieci sanguinose calamità naturali di tutti i tempi, sei sono terremoti da cui si calcolano un totale impressionante di oltre 2 milioni di decessi.
    Nonostante le perdite incredibili, il terremoto ad Haiti non è stato il terremoto più grande nella storia. In effetti, guardando i record nel corso degli ultimi duemila anni, Haiti impallidisce in confronto ad alcuni dei Conti storici della morte. E ‘importante notare che il terremoto del 2010 ad Haiti è, purtroppo, nell'elenco dei più mortali di tutti i tempi.    

    [Modificato da Coordin. 10/03/2011 15:32]
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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:35

    1556 Terremoto di Shaanxi

    Terremoto di Shaanxi in cina

    Il terremoto di gran lunga il più sanguinoso nella storia si è verificato quasi 500 anni fa, in Cina nella provincia dello Shaanxi. La zona fu colpita da un terremoto di magnitudo 8 che ha finito per uccidere più di 830.000 persone e raso al suolo 840 km di superficie.
    La Piccola Pagoda dell’Oca Selvaggia, ha perso 1,6 metri dalla sua altezza a causa del sisma.
    All’epoca molte persone vivevano in caverne situate in alte scogliere il cui materiale era la creta molto soggetta ad erosione. Quando il terremoto ha colpito, le case crollarono e intrappolarono quasi un milione di persone.

    [Modificato da Coordin. 10/03/2011 15:33]
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    00 27/05/2010 15:36

    526 Terremoto Antiochia – Turchia

    Terremoto Antiochia

    Il terremoto di Antiochia,nel sud est della Turchia, uccise 250.000 persone. E’ considerato come uno dei più letali disastri naturali nella storia e il più mortale prima del secondo millennio. Purtroppo, il terremoto è stato seguito da un incendio che ha finito per distruggere tutti gli edifici risparmiati dal sisma stesso. In Seleucia Pereia, il terremoto ha sollevato il porto di quasi 1 metro da terra, rendendolo inagibile.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:37

    1976 Terremoto di Tangshan – Cina

    TERREMOTO TANGSHAN

    242.000 vite umane distrutte, alle 4 del mattino del 27 luglio 1976, questo terremoto magnitudo 7,8 è stato uno shock per molti nella regione. Essendo situato nel nord est della Cina, la maggior parte dei suoi edifici erano adagiati su un morbido terreno alluvionale a causa di ciò la città di Tangshan fu quasi completamente cancellata. Ci furono molte morti dopo il sisma stesso perché le persone rimasero intrappolate negli edifici crollati. In Cina, quell’anno fu catalogato come maledetto: le vittime delle catastrofi furono 650 000.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:38

    1920 Terremoto Haiyuan – Cina

    TERREMOTO HAIYUAN

    Alle ore 8:06 del 16 dicembre, il terremoto colpì con una ferocia di 7,8, anche se molti sostenettero che il magnitudo fu di 8.5. Nella sola contea di Heiyuan uccise oltre 73.000 persone, ma il calcolo finale fu un bilancio di 240.000 morti. La contea di Heiyuan si trova nel centro nord della Cina, e gli effetti di questo catastrofico terremoto si fecero sentire in lungo ed in largo: alcuni fiumi cambiarono la loro rotta, la terra era piena di grosse fessure e finì anche per innescare una frana che seppellì completamente il villaggio di Sujiahe.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:38

    2010 Terremoto Haiti

    TERREMOTO HAITI

    Colpì alle ore 4:53 del 12 gennaio: il terremoto di magnitudo 7 uccise più di 230.000 persone.
    Haiti fu già bersaglio di altre calamità naturali e quest’ultima non fa eccezione. Da lontano, però, è il più devastante disastro naturale che ha colpito l’isola. Il terremoto di Haiti ha distrutto o gravemente danneggiato tutti gli ospedali a Port-au-Prince, i sistemi di comunicazione, i mezzi di aria, di terra e mezzi di trasporto marittimo, che ha ostacolato il salvataggio e gli aiuti umanitari.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:39

    2004 Terremoto nell’oceano Indiano

    SUMATRA POST TERREMOTO

    Nell’Oceano Indiano, uno dei terremoti più sanguinosi della storia. Poco prima del 26 dicembre 2004, un terremoto enorme si è verificato al largo delle coste di Sumatra. Il terremoto in sé non ha causato alcun decesso umano, ma gli effetti post-tsunami colpirono causando più di 230.000 morti. Grazie alla sua posizione, il terremoto ha colpito quasi 20 paesi e sfollato 1,69 milioni di persone. Pur non essendo il sisma più sanguinoso nella storia, il suo impatto è stato percepito in tutto il mondo. Con una magnitudo di 9.3, è anche il secondo terremoto più grande mai registrato e ha fatto vibrare il pianeta di 1 centimetro.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:40

    Il terremoto del 1138 Aleppo – Siria

    TERREMOTO ALEPPO

    L’ 11 ottobre, la città di Aleppo, in Siria è stato fatta a pezzi da un terremoto di magnitudo 8,5. L’impressione fu che il sisma avesse raso al suolo la città, ma alcuni edifici rimasero in piedi. In ogni caso 230 000 anime morirono a causa di questo terremoto. Oggi la popolazione ascolta la terra e appena si sentono tremori la gente scappa.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:43

    Il terremoto del 893 Ardabil – Iran

    TERREMOTO ARDABIL

    Ardabil si trova nel nord-ovest dell’Iran, vicino al Mar Caspio. A causa della sua posizione oltre all’età di questo terremoto, ci sono pochissime informazioni su ciò che sia accaduto esattamente e tutti i suoi effetti. Secondo l’US Geological Survey, circa 150.000 persone sono state uccise. Nel 1997, un altro terremoto ha colpito, anche se con meno distruzione e perdite umane.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:44

    Il terremoto del 856 Damghan – Iran

    TERREMOTO DAMGHAN

    Solo 40 anni prima dell’incredibile terremoto di Ardabil, Damghan fu distrutto, causando la morte di circa 200.000 persone. All’epoca, Damghan era la capitale dell’Iran, prima che fosse colpita dal terremoto di magnitudo 8,0. Damghan si trova nella parte alta dell’Iran, non lontano da Ardabil. Le due città si trovano sul nastro Alpide l’area più sismicamente attiva. In essa si verifica il 17% dei terremoti più potenti al mondo e il 6% dei tremiti totali del mondo.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 15:46

    Il 1923 Grande Terremoto di Kanto, in Giappone

    TERREMOTO KANTO

    Con 105.000 morti, questo tragico terremoto ha colpito poco prima di mezzogiorno del 1 ° settembre con magnitudo di 8,3 gradi della scala Richter. Nel centro della piana del Kantō sull’isola di Honshū in Giappone, il sisma ha devastato molte zone della regione, come Tokyo, Yokohama, Chiba, Kanagawa, e Shizuoka. Questo terremoto fu aggravato anche da diversi incidenti mortali a causa dell’orario nel quale ha colpito il sisma. Infatti, molti stavano cucinando il pranzo e quindi tantissimi incendi sono scoppiati con una limitata capacità di spegnerli. Un tifone nelle vicinanze nel nord del Giappone non ha aiutato la situazione: si sono generate tempeste di fuoco che hanno sviluppato un vortice di fuoco che ha ucciso circa 38 000 persone.

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    Coordin.
    00 27/05/2010 23:30
    I peggiori disastri naturali per numero di morti, seguita da una lista dei più mortali eventi naturali divisi per categoria, i più terribili terremoti, eruzioni vulcaniche, tsunami, tornado, cicloni, classificati per numero di vittime e distruttività:

    http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_nat…

    Qui c'è una lista dei più terribili incidenti provocati dall'uomo:

    http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_acc…

    Qui quelli che si sono verificati in complessi industriali:

    http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_ind…

    Le più terribili carestie (in ordine cronologico):

    http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_fam…

    Le peggiori pandemie ed epidemie:

    http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_epi…

    Le guerre più mortali:

    http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_war…

    Ci chiediamo: perchè tutto questo?
    [Modificato da Coordin. 10/03/2011 15:36]
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    Coordin.
    00 27/05/2010 23:37
    Rank↓ Evento↓ Luogo↓ Data↓ Numero stimato di morti↓
    1. 1931 China floods China 01931-01-01July, November, 1931 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","1,000,000–2,500,000*[1]
    2. 1887 Yellow River flood China 01887-01-01September, October, 1887 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","900,000–2,000,000[2]
    3. 1556 Shaanxi earthquake Shaanxi Province, China 01556-01-01January 23, 1556 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","830,000[3]
    4. 1970 Bhola cyclone Bangladesh 01970-01-01November 13, 1970 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","500,000[1]
    5. 1839 India Cyclone India 01839-01-01November 25, 1839 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","300,000[citation needed]
    6. 526 Antioch earthquake Antioch, Turkey 00526-05 May 526 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","250,000-300,000
    7. 2010 Haiti earthquake Port-au-Prince, Haiti 02010-01-12January 12, 2010 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","250,000[4]
    8. 1976 Tangshan earthquake Tangshan, Hebei, China 01976-07-28July 28, 1976 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","242,419[1]
    9. 1920 Haiyuan earthquake Haiyuan, Ningxia-Gansu, China 01920-12-16December 16, 1920 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","234,117[1]
    10. 2004 Indian Ocean Tsunami Southeast Asia, South Asia, Arabian Peninsula, East Africa 02004-12-26December 26, 2004 &Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ","Expression error: Unrecognised punctuation character ",".Expression error: Unrecognised punctuation character ","230,210

    * Estimate by Nova's sources are close to 4 million and yet Encarta's sources report as few as 1 million. Expert estimates report wide variance.

    An alternative listing is given by Hough in his 2008 book Global Security.[5]

     

       I più distruttivi disatri naturali del secolo scorso

    Rank↓ Evento*↓ Luogo↓ Data↓ Numero stimato di morti↓
    1. 1931 China floods China 01931-11-00November, 1931 1,000,000- 2,500,000
    2. 1970 Bhola cyclone East Pakistan, Pakistan (now Bangladesh) 01970-01-01November, 1970 500,000
    3. 1976 Tangshan earthquake China 01976-07-28July, 1976 300,000
    4. 2010 Haiti earthquake Haiti 02010-01-12January 2010 250,000
    5. 1920 Haiyuan earthquake China 01920-12-16December 1920 234,000
    6. 2004 Indonesian Tsunami Indonesia 02004-12-26December 2004 233,000
    7. 1923 Great Kanto earthquake Japan 01923-09-00September 1923 142,000
    8. 1991 Bangladesh cyclone Bangladesh 01991-00-001991 138,000
    9. 1948 Ashgabat earthquake Turkmen SSR, Soviet Union (now Turkmenistan) 01948-10-00October 1948 110,000
    10. 2005 Kashmir earthquake Pakistan (disputed region) 02005-10-00October 2005 79,000

    * Does not include industrial or technological accidents.

    Altri disatri naturali


    Rank↓ Evento↓ Luogo↓ Data↓ Numero stimato di morti↓
    1. Iran Blizzard Iran 01972 1972 &0000000000004000.0000004,000
    2. 2008 Afghanistan blizzard Afghanistan 02008 2008 &0000000000000926.000000926
    3. Great Blizzard of 1888 United States 01888 1888 &0000000000000400.000000400
    4. 1993 North American Storm Complex United States 01993 1993 &0000000000000318.000000318
    5. Schoolhouse Blizzard United States 01888 1888 &0000000000000235.000000235
    6. Hakko-da Mountains incident Japan 01902 1902 &0000000000000199.000000199
    7. Armistice Day Blizzard United States 01940 1940 &0000000000000144.000000144
    8. 2008 Chinese winter storms China 02008 2008 &0000000000000133.000000133
    9. 1995 Kazakh Blizzard Kazakhstan 01995 1995 &0000000000000112.000000112
    10. Blizzard of 1978 United States 01978 1978 &0000000000000054.00000054

    Malattie contagiose

    Pandemie che hanno ucciso almeno &0000000001000000.0000001,000,000 di persone:

    Rank↓ Evento↓ Luogo↓ Numero stimato di morti↓ Date↓
    1. Black Death Asia, Europe, Africa &0000000100000000.000000100,000,000 approx. 01300-01-011300s–1720s
    2. Spanish Flu Worldwide &0000000050000000.00000050,000,000-100,000,000 00540-01-011918–1920
    3. Plague of Justinian Asia, Europe, Africa &0000000040000000.00000040,000,000-100,000,000 00540-01-01540–590
    4. Third Pandemic of Bubonic Plague Worldwide &0000000012000000.00000012,000,000 ? 01850-01-011850s–1950s
    5. Antonine Plague Roman Empire &0000000005000000.0000005,000,000 00165-01-01165–180
    6. Asian Flu Worldwide &0000000004000000.0000004,000,000 01957-01-011956-1958
    [Modificato da Coordin. 10/03/2011 15:42]
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    Coordin.
    00 27/05/2010 23:52
    Quale interpretazione dare a tutti questi disastri documentati nella storia?
    Le cose che possono venire alla mente possono essere tante.

    E' la vendetta divina che si scaglia contro una umanità peccatrice?
    Oppure Dio si è dimenticato dell'uomo?
     O forse Dio non riesce ad evitare tali disastri di cui l'uomo è talora responsabile?

    Una cosa appare evidente: tali immani tragedie sono accaduti non solo nella nostra epoca ma anche in epoche precedenti e in misura a volte anche maggiori.

    Per cui non si può collegare tali fenomeni automaticamente alla fine del mondo.
    Anche se Cristo ha fatto cenno a fenomeni del genere dicendo:

    Mar 13,8 Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori.

    Il principio dei dolori può non significare una fine prossima nel giro di pochi decenni. Ma potrebbe abbracciare periodi millenari.
    Se pensiamo che Giovanni apostolo chiamava ultima ORA quella dal giorno del ritorno al cielo di Gesù, dobbiamo constatare che tale ultima ORA sta durando già duemila anni e non sappiamo quanto ancora potrà durare.

    Per poter inoltre offrire una risposta più articolata alle obiezioni di cui sopra, rimandiamo a questo articolo:


    IL PROBLEMA DEL MALE


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    Credente
    00 12/11/2010 23:45

    In questi ultimi tempi assistiamo ad un ripetersi drammatico di catastrofi, che ci fanno chiedere se non stia giungendo la fine del mondo'. Sappiamo tutti che il nostro pianeta è in continuo movimento e trasformazione e ormai è un dato di fatto, scientificamente dimostrato, che l'uomo sta facendo di tutto per squilibrare ulteriormente l'ordine insito nella natura.

    Basti pensare ai danni ecologici, per í veleni che le opere dell'uomo emettono nell'atmosfera, nelle acque e sulla terra, che invece dovrebbero essere rispettate.

    Basti pensare agli arsenali che, in tante nazioni, custodiscono bombe dai potenziali altamente distruttivi. Si afferma che sono così tante e di tale potenza, che potrebbero mettere fine all'esistenza del pianeta. Una 'fine del mondo', quasi programmata, insensatamente... al punto che si è iniziato un processo di 'distruzione' delle stesse... o almeno si spera!

    Ma ci sono tante altre manifestazioni da 'fine del mondo': frane, alluvioni, incendi, terremoti... anche questi molte volte causati, più che dalla natura, dall'incuria dell'uomo.

    Si fatica a pensare che forse il futuro può dipendere anche dalla nostra capacità di 'abbandonare', o forse gestire meglio, i traguardi che si sono raggiunti nella scienza e nella tecnica.

    Per molti è inconcepibile immaginare o progettare un futuro, con una vita più semplice e sobria, quasi fosse un 'tornare indietro': sarebbe come un dover confessare che, quello che si credeva progresso, era di fatto un camminare fuori strada!

    Eppure è come quando si sta aggredendo una montagna... dovrebbe essere saggezza sapersi porre un limite, prima che .... ci frani addosso tutto!

    Credo valga la pena di fermarci tutti un momento per capire se la strada che questa nostra umanità sta percorrendo o sta progettando è davvero, da un lato, 'a misura d'uomo' e, soprattutto, se porta davvero alla salvezza.

    Perché si possa definire davvero una strada giusta, un progetto sano e salutare dovrebbe far progredire l'intera umanità, senza alcuna esclusione, senza divisioni, ma in pienezza di giustizia e nel rispetto verso il creato e soprattutto verso l'uomo.

    Deve essere un progetto che aiuti l'uomo ad essere più uomo e, per noi cristiani, più vicino e `simile' al Maestro Gesù, tanto da potere dire con S. Paolo: 'Per me, vivere è Cristo'. Rispetto e salvaguardia dunque del creato, senza dimenticare che tutto su questa terra è fragile: ha il fine di ospitarci per un attimo, ma non è la 'nostra vera Terra', che verrà solo dopo la morte. Giustamente la Chiesa, chiudendo l'anno liturgico, ci richiama alla nostra provvisorietà 'qui' e alla provvisorietà della terra, che ci è pur stata affidata perché la custodissimo', ma sempre resta `straniera' e noi solo suoi 'ospiti'.

    Ecco dunque che la Parola di Dio ci addita la vera mèta, quell'ultimo GIORNO, che sarà la fine di questo mondo. Racconta S. Luca:

    "In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, Gesù disse: 'Verranno giorni in cui di tutto quello che ammirate non resterà pietra su pietra, che non venga distrutta'. Gli domandarono: 'Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?: Rispose: 'Guardate di non farvi ingannare. Molti verranno nel Mio Nome e dicendo: -Sono io- e – Il tempo è prossimo – non seguiteli. Quando sentirete di guerre e rivoluzioni non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine.' E poi disse: 'Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno fatti terrificanti e segni grandi nel cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi nelle sinagoghe e nelle prigioni, e trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del Mio Nome. Questo vi darà occasione di rendere testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime". (Lc. 21, 5-19)

    Sono parole dure, ma perché vogliono svegliare le nostre anime dal sonno, che a volte assopisce il cuore e non permette di camminare con fedeltà nella nostra fede.

    Ed è giusto che queste parole 'dure' ci vengano dette da Gesù, alla fine di un percorso, nell'anno liturgico, in cui dobbiamo riflettere su quanto cammino abbiamo compiuto verso il Cielo e quanto invece ci siamo lasciati prendere dalla pigrizia, dalla superficialità, o altro...

    Così come dovremmo vigilare su chi ci inganna con falsi discorsi: 'Guardate di non lasciarvi ingannare'. Sappiano come troppi ormai, nella nostra 'moderna' società, tentano di allontanarci da Dio, offrendoci 'veleni' ... molto peggiori degli agenti inquinanti!

    Di Paradiso ce n'è uno solo, quello di Dio; quelli degli uomini sono momenti effimeri, che hanno solo il potere di diventare droga per la dannazione.

    Dobbiamo essere capaci, alla luce della Parola di Dio, nella fiducia della fede, nella potenza della carità, guidati dallo Spirito, di entrare nella 'Storia di Dio', che non conosce 'catastrofi', ma sa solo progettare la civiltà dell'amore.... E, se necessario, con la forza, dono della Grazia, saper tornare indietro sui nostri passi, su quanto abbiamo fatto o progettato, credendolo progresso-modernità, ed era invece un 'essere fuori strada': benessere, forse, ma non salvezza!

    Alla fine di questo anno di Grazia, che il Signore ci ha concesso, trovo necessario un esame di coscienza, alla luce dello Spirito, sui nostri passi verso la santità.

    Rivediamo anzitutto i nostri rapporti con Dio nella preghiera, nei sacramenti e nelle scelte quotidiane... il nostro cammino con i fratelli, a cominciare dai più vicini... Difficile esame, ma necessario, per entrare davvero nella Storia che Dio ha progettato per noi; pronti anche a cambiare il nostro attuale orientamento – conversione – se scoprissimo di essere 'fuori strada'.

    Ricordo un incontro di tanti giovani sul futuro del mondo nella pace.

    Un grande filosofo italiano evidenziata come è nello stile dell'uomo progredire sempre in quello che fa, inventa, e portava come esempio nelle comunicazioni il passaggio dal televisore in bianco e nero ai televisori di ultima generazione... o dai fucili con le baionette alla bombe `intelligenti'!

    In base a tale 'logica' serrata non rimaneva che prevedere sempre più gravi... catastrofi, di cui parla Gesù oggi, proprio per l'incapacità di porre limiti e saper tornare indietro. Mi venne spontaneo, vedendo lo scoramento generale, intervenire: 'Perché non tornare indietro? Torniamo indietro se questa è saggezza. In fondo il mondo, ancora oggi, continua a guardare a chi è capace di salvare e indicare una via di speranza. Così fu San Francesco di Assisi... e tantissimi altri.'

    In un altro convegno incontrai una ragazza con tanto amore alla vita, non disposta ad accettare con rassegnazione lo 'sfacelo' generale: voleva trovare la via della verità e della speranza. Vendette la sua macchina, diede il ricavato ai poveri e si comprò una bicicletta. Incontrandomi disse: 'Padre, che gioia provo! E' come avere le ali! Questo è proiettarsi al domani, non come prima in cui avevo sempre la sensazione di avere i piedi incatenati'.

    proprio cos' che si va incontro alla vita, guardando al domani con la serenità di chi ha i piedi per terra, ma il volto al Cielo.

    Così, quasi un commento alle parole di Gesù, scrive il profeta Malachia:

    "Così dice il Signore: 'Ecco sta per venire il giorno rovente come un fuoco. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commetteranno ingiustizia, saranno come paglia: quel giorno li incendierà, venendo in modo da non lasciare loro né radice, né germoglio. Per voi, invece, cultori del Mio Nome, sorgerà il sole di giustizia". (Mal. 4, 1-2)

    Vorrei, con tutti voi, carissimi, che mi siete stati amici e compagni in questo anno liturgico, come in un cammino fatto alla scuola del Vangelo, rivolgere una preghiera di ringraziamento al Padre, che ci ha donato di vivere al Suo seguito per tutto questo tempo, chiedendoGli di sostenerci nel nuovo anno che, se vuole, ci darà. Con S. Faustina, l'apostola della Misericordia di Dio, preghiamo:

    "Dio eterno, la cui Misericordia è infinita, e in cui il tesoro della compassione è inesauribile,
    rivolgi a me il Tuo sguardo di bontà e moltiplica in me la Tua Misericordia,
    affinché nei momenti difficili non mi perda d'animo,
    non smarrisca la speranza, ma con la massima fiducia,
    mi sottometta alla Tua santa Volontà, che è Amore e Misericordia".

    Antonio Riboldi – Vescovo –
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    Credente
    00 22/02/2011 09:10
    Ma veniamo alla domanda in argomento:
    Perchè la natura a volte è così ostile?
    Una risposta di sintesi ce la fornisce la stessa Parola rivelata.

    Rom. 8,19 La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; 20 essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza 21 di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
    22 Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; 23 essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.

    Da quale momento e perchè la creazione è stata sottomessa alla caducità, ci chiediamo.


    Dio quando terminò la creazione ne sottolineò la perfezione: tutto era buono e perfetto.

    Ma dal momento in cui l'uomo liberamente ha deciso di agire contrapponendosi  a Dio, ha sovvertito la legge della vita e della natura. in cui egli era stato eletto amministratore e coordinatore ,
    L'ordine e l'armonia di cui egli doveva essere saggio dominatore, dotato di intelligenza e di potere sul mondo visibile, per servirsene nel bene, è stato stravolto ed usato, anzi abusato per continui atti di violenza, di egoismi e di ribellione che hanno avuto inizio col il peccato di origine commesso dalla prima coppia umana.
    Da quel momento infatti è iniziato anche lo stravolgimento della natura di cui l'uomo era il vertice.
    Ci dice infatti la Genesi:
    3,17 All'uomo Dio disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare,
    maledetto sia il suolo per causa tua!
    Con dolore ne trarrai il cibo
    per tutti i giorni della tua vita.

    18 Spine e cardi produrrà per te
    e mangerai l'erba campestre...


    Quindi le aberrazioni che la natura produce sono da ricondurre al sovvertimento prodotto dall'uomo nell'ordine e nell'armonia del creato, con il proprio peccato e non a errori imputabili al Creatore, che anzi ha avuto una infinita bontà nel consegnare tutto il mondo in potere dell'uomo e di lasciarlo alla sua facoltà anche dopo il peccato, per continuare ad esercitarvi il dominio pur tra le tante difficoltà e ostilità che la natura gli avrebbe mostrate nel corso della storia umana.
    Anche se una catastrofe potrebbe non essere direttamente connessa con il peccato degli uomini che lo subiscono, è comunque causata dal sovvertimento che altri uomini possono aver introdotto nel mondo.
    Vi sono però anche degli interventi divini che possono essere direttamente riconducibili a correzioni che la Provvidenza adotta nei riguardi di una umanità fortemente depravata. Si ricordi ad esempio il diluvio universale oppure la distruzione di Sodoma e Gomorra.

    Al Capitolo 24 di Isaia, versetti 1-6  il Signore, attraverso Isaia, spiega: la terra è stata profanata dall'uomo e l'alleanza infranta con il peccato. Ecco il brano:

           1    Ecco che il Signore spacca la terra, la squarcia e ne sconvolge la superficie e ne disperde gli abitanti.

           2    Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote, allo schiavo come al suo padrone, alla schiava come alla sua padrona, al compratore come al venditore, al creditore come al debitore, a chi riceve come a chi dà in prestito.

                     3    Sarà tutta spaccata la terra, sarà tutta saccheggiata, perché il Signore ha pronunziato questa parola.

                     4       È in lutto, languisce la terra; è squallido, languisce il mondo, il cielo con la terra perisce.

                    5       La terra è stata profanata dai suoi abitanti, perché hanno trasgredito le leggi, hanno disobbedito al decreto, hanno infranto l'alleanza eterna.

                    6       Per questo la maledizione divora la terra, i suoi abitanti ne scontano la pena; per questo sono bruciati gli abitanti della terra e sono rimasti solo pochi uomini...

    [Modificato da Coordin. 12/03/2011 18:49]
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    Credente
    00 30/05/2012 22:13
    Terremoti avvenuti in Italia dal 1908 ad oggi
    I tanti terremoti avvenuti ci dovrebbero spingere a ripensare completamente il nostro modo di costruire.
    Dovremmo convincerci che tali eventi si possono verificare a distanze di qualche decennio e quindi se la nostra casa non cade oggi, nulla vieta che possa cadere quando l'abiteranno i nostri figli o nipoti.
    E allora si tratta di prendere esempio dai giapponesi che convivono tranquillamente con terremoti anche più forti di quelli che avvengono da noi, avendo adeguato il loro modo di costruire al comportamento del suolo e così facendo limitano al minimo i danni a cose e a persone.
    Il Vangelo non ci insegna ad essere fatalisti ma a saper giocare il nostro ruolo di esseri liberi e responsabili.
    Non dobbiamo pretendere che sia Dio a cambiare le leggi di natura ma dobbiamo essere noi a fare la nostra parte, per quanto possibile, per poter prevenire quanto è prevedibile che accada.
    Perciò dobbiamo imparare molto dalla parabola dell'uomo saggio che non costruì sulla sabbia o peggio CON la sabbia, ma con materiali solidi su basi solide.

    [Modificato da Credente 30/05/2012 22:25]
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    Credente
    00 29/03/2016 19:14

    Le calamità naturali e l’esistenza di Dio:
    la risposta del cristianesimo

    catastrofeDurante un recente intervento, Papa Francesco ha toccato un tema molto sensibile: «Ogni giorno, purtroppo, le cronache riportano notizie brutte: omicidi, incidenti, catastrofi», ha detto. «Gesù conosce la mentalità superstiziosa dei suoi ascoltatori e sa che essi interpretano quel tipo di avvenimenti in modo sbagliato. Infatti pensano che, se quegli uomini sono morti così crudelmente, è segno che Dio li ha castigati per qualche colpa grave che avevano commesso; come dire: “se lo meritavano”. E invece il fatto di essere stati risparmiati dalla disgrazia equivaleva a sentirsi “a posto”. Loro “se lo meritavano”; io sono “a posto”».

    Ed invece, ha proseguito il Papa, «Gesù rifiuta nettamente questa visione, perché Dio non permette le tragedie per punire le colpe, e afferma che quelle povere vittime non erano affatto peggiori degli altri. Piuttosto, Egli invita a ricavare da questi fatti dolorosi un ammonimento che riguarda tutti, perché tutti siamo peccatori; dice infatti a coloro che lo avevano interpellato: “Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo”. Anche oggi, di fronte a certe disgrazie e ad eventi luttuosi, può venirci la tentazione di “scaricare” la responsabilità sulle vittime, o addirittura su Dio stesso. Ma il Vangelo ci invita a riflettere: che idea di Dio ci siamo fatti? Siamo proprio convinti che Dio sia così, o quella non è piuttosto una nostra proiezione, un dio fatto “a nostra immagine e somiglianza”?».

    Non è Dio il responsabile del male del mondo, ci dicono il Papa e il Vangelo. E nemmeno è colpa dei peccati dell’uomo. Lo stesso Gesù, si potrebbe aggiungere, lo ha spiegato: «Passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: “Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?”. Rispose Gesù: “Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio”» (Gv 9,1). Di chi è la responsabilità, allora? Dell’uomo, quando usa male la libertà che gli è stata donata, e lo fa quando è tentato dal Male, dal Maligno, che «ha seminato il male in mezzo al bene, così che è impossibile a noi uomini separarli nettamente»spiega il Papa. La responsabilità è anche della natura, poiché soggetta a leggi evolutive indipendenti le quali -spesso assieme al contributo umano (desertificazione, disboscamento, abusi edilizi, inquinamento ecc.)-, provoca disastri ecologici, malattie e catastrofi. Proprio un recente studio, ad esempio, ha dimostrato che la causa del 70-90% dei tumori non è la “sfortuna”, ma fattori ambientali (inquinamento, di cui l’uomo è colpevole) e scelta di stili di vita errati.

    La vera domanda allora è: perché Dio, buono e onnipotente, non interviene e permette il male? Il Creatore ci ha donato una libertà e una coscienza, abbiamo quindi tutti gli strumenti per scegliere il bene, eppure spesso scegliamo il male. Quello cristiano è un Dio che non impedisce o condiziona la libertà umana, sarebbe una violenza, ma rispetta le scelte della sua creatura, anche se da esse ne segue un male verso altri uomini. Dopo Auschwitz, bisogna chiedersi dov’era l’uomo, la sua umanità, non dov’era Dio. Egli era negli uomini che lo avevano nel cuore e lo testimoniavano, come padre Massimiliano Kolbe che si offrì volontario al posto di un padre di famiglia quando i nazisti scelsero le persone da mandare nelle camere a gas.  L’intervento di Dio è sempre (o quasi, miracoli a parte) a livello personale, in chi lo accoglie. Non interviene nemmeno quando il male (terremoti, inondazioni ecc.) è dovuto alla natura che segue il suo corso in base alle leggi inscritte in essa e con cui gli uomini stessi possono entrare in conflitto, provocando inconsapevolmente dei disastri .

    In un bell’editoriale della Civiltà Cattolica del 2005 si legge giustamente: «le leggi che governano la natura sono state volute da Dio, certamente Egli potrebbe arrestarne o cambiarne il corso, ma non lo fa se non in casi estremamente rari, per esempio nel caso dei miracoli, per dare un segno specialissimo della sua presenza di amore nella storia umana. D’altra parte, la terra è affidata agli uomini che hanno il compito e la responsabilità di»custodirla al meglio. Potrebbero limitare i danni delle catastrofi naturali ma, purtroppo, non è in questa direzione che si muovono oggi la scienza e la tecnica, ecco perché il grande richiamo di Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato sii”«Sta qui il peccato più grave, di cui si rende colpevole l’uomo di oggi, poiché contraddice in maniera gravissima il disegno di Dio sugli uomini, che è sempre un disegno di amore e di salvezza. Non è dunque questione di chiamare in causa Dio per i disastri naturali, mettendone in dubbio la bontà e la provvidenza. A questo proposito, possiamo osservare che generalmente si ha un’idea non esatta della “provvidenza” di Dio. Si pensa cioè che essa consista nell’evitare alle persone di incorrere in situazioni che possono danneggiarle nella vita, nella salute e nei beni. Ma Dio non è il “tappabuchi” della malvagità, dell’insipienza e della pigrizia degli uomini, e neppure degli effetti disastrosi di eventi naturali: perciò non interviene per evitare le conseguenze disastrose di eventi naturali e di comportamenti umani colpevoli o imprevidenti. La sua provvidenza consiste nel fatto che Dio sa ricavare il bene per gli uomini anche dalle più dolorose e tragiche situazioni in cui li pongono gli eventi disastrosi della natura o la loro malvagità e insipienza».

    Dio permette il male -sia quando la causa è l’uomo sia quando è la natura-, non perché è indifferente ma perché da esso è capace di trarne un bene maggiore per l’uomo. Il male è una condizione necessaria dell’esistenza umana, Dio stesso si è coinvolto con l’uomo patendo l’incredibile ingiustizia della passione e della morte in croce. E da questo male ne ha tratto un bene più grande: la Resurrezione, ovvero la vittoria definitiva sulla morte che ha dato pieno senso all’esistenza dell’uomo. La croce è un mezzo per un bene maggiore, questo è il metodo di Dio. «Dio non viene a “tenere una lezione” sul dolore»ha spiegato Papa Francesco, «non viene neanche ad eliminare dal mondo la sofferenza e la morte; viene piuttosto a prendere su di sé il peso della nostra condizione umana, a portarla fino in fondo, per liberarci in modo radicale e definitivo».

    Nessuna religione riesce a stare di fronte al male del mondo senza scandalizzarsi, senza imbarazzarsi. Quella atea, ancora di più, esaspera la frustrazione degli uomini perché riconduce tutto in modo superstizioso al caso, alla “fortuna” e alla “sfortuna”. Soltanto il cristiano, al contrario, può rispondere, capisce il senso del male perché la croce di Cristo è all’origine della sua fede. Spesso, paradossalmente, vede addirittura fortificata la sua posizione o, giunge alla conversione come è accaduto all’ex ateo militante Scott Corendiventato cristiano dopo il male accaduto a sua figlia.

    Le catastrofi naturali sono anche un monito alla precarietà esistenziale della vita umana, una sfida mortale allo scientismo, all’onnipotenza della tecnica e alla superba idea di autonomia dell’uomo. «Dio non ci ha tirati fuori dai guai, Dio è il gancio per tirarci fuori da essi. Questo gancio è il crocifisso»ha spiegato il filosofo Peter Kreeft. Il male nel mondo è il monito più efficace per l’uomo perché pensi alla sua salvezza e riconosca l’Unico che può permetterla e rispondere al suo bisogno. Meglio una vita santa vissuta nella malattia che un vita sana destinata a divenire polvere.


    [Modificato da Credente 29/03/2016 19:21]