www.westy.it/articles-201023
finalmente su questo sito hanno pubblicato un mio racconto..vi piace??
lo posto anche qui
Un Abbraccio Infinito
Ciao a tutti. Mi chiamo Spank, sono un piccolo westy di... ho perso il conto, ma diciamo che ormai sono un pimpante ottantenne. Un cane di 80 anni, direte voi? Com'è possibile?
Eh, è possibile, miei cari, perché ormai da tanto tempo ho lasciato la vostra terra. Ora mi trovo in un posto bellissimo, in compagnia di tantissimi altri animaletti: ci sono prati e colline a perdita d'occhio e noi pelosoni possiamo giocare e correre insieme per tutto il giorno. Anche se in vita eravamo malati o vecchi, qui abbiamo ripreso vigore e salute. Il clima poi è perfetto, il sole non ci abbandona mai, ma senza scaldare eccessivamente; ci sono tantissimi alberi dove riposarci dopo i nostri giochi e mille ruscelli incontaminati per dissetarci dopo una bella corsa, o per fare una veloce nuotata. Il cibo non manca mai, così come gli amici, quelli veri. Qui infatti ho ritrovato Foxi, il mio primo compagno di giochi, nonché maestro di vita, colui che mi ha insegnato tutti i segreti per crescere forte e in gamba come lo era lui e che se né andato tanto prima di me... e poi c'è Lilli, il mio unico e grande amore, la dolcissima volpina che mi ha rubato testa e cuore. Ci siamo ritrovati quassù e stiamo sempre insieme.
Siamo felici, come nella migliore delle favole... eccetto per una cosa: proviamo tutti nostalgia per le persone speciali che ci hanno accompagnato nella nostra troppo breve vita terrena e che abbiamo dovuto lasciare indietro prima di intraprendere il viaggio verso questo luogo magico.
A me manca tanto il mio Luca... Luca, Luca, non c'è giorno in questi anni in cui io non ti abbia pensato e non ti sia stato vicino con tutto il mio cuore peloso.
Ricordo ancora il nostro primo incontro tanto tanto tempo fa: tu eri un bambino solo e timido, bisognoso di compagnia, io un cucciolo smarrito in cerca d'affetto... ed il destino ci fece incontrare e da allora le nostre vite sono cambiate.
Tu non eri più solo, ogni qual volta un amico ti faceva soffrire o non ti cercava c'ero io, sempre lì, al tuo fianco... ed io non ero più in quella vetrina sporca, a sentirmi osservare e criticare da gente snob, che non cercava un animale da compagnia, ma solo trofei alle esibizioni cinofile e non sapeva fare altro che criticarmi perché non ero perfetto come avrebbero voluto. Poi menomale tu mi hai salvato!
Abbiamo avuto la fortuna di crescere insieme, fianco a fianco, per bene 15 anni; ho condiviso con te l'età più bella della tua vita, gli anni in cui piangi spesso e ti sembra che tutto vada male, ma poi quando cresci e ti guardi indietro capisci che erano gli anni migliori; mentre tu con me non hai condiviso solo un'età, ma l'intera mia esistenza. Ti ho visto crescere e sono cresciuto con te, anche se un po' più velocemente, perché, com'è tristemente noto, per noi animaletti la vita è molto più breve. Da bambino timido, ad adolescente tranquillo, fino a diventare un bel ragazzone maturo e sicuro di sé, è stato questo il tuo percorso, ed io ero sempre al tuo fianco; per giocare insieme e condividere i momenti belli che questa vita offre, ma anche per offrirti il mio caldo petto peloso da bagnare con le tue lacrime tutte le volte che un problema ti faceva soffrire.
Ti ho lasciato in una nebbiosa mattina di novembre: un ragazzone grande e grosso in lacrime accanto al corpo privo di vita dell'amico più sincero che avesse mai avuto. E' stata l'unica volta che non ho potuto offrirti il mio pelo caldo su cui asciugare le tue lacrime, ed ancora me né rammarico. Hai preso la mia fredda zampina sinistra, quella collegata al cuore, e ci hai legato un braccialetto uguale a quello che porti tu ancora adesso (e che non hai voluto toglierti mai, neppure il giorno del tuo matrimonio) e poi assieme a mamma e papà mi avete sollevato e portato in una fossa scavata in giardino, nel punto più bello, sotto il ciliegio, con vista sul sorgere del sole. Niente sacchi di plastica a dividere il mio corpicino magro dall'umida terra, così presto essa si sarebbe nutrita di me, ed io avrei continuato a vivere in essa.
Ma io vivo, esisto ancora, non solo nella terra sotto il ciliegio, sono quassù, in questo bel posto e posso dirti che ero con te tutti i giorni della tua vita: quando ti sei sposato con Letizia, la tua fidanzata di sempre, ed eri così bello e raggiante; ho assistito ai tuoi dubbi quando lei avrebbe voluto prendere un altro cane, e tu ti sei rifiutato fino all'ultimo perché pensavi di farmi un torto, ed invece mi hai fatto tanto felice quando alla fine hai ceduto ed hai salvato Tobia da una brutta fine in quel canile.
C'ero quando se n'è andato tuo padre ed avrei voluto tanto poterti far coraggio come solo io sapevo fare. Ma poi qualche mese dopo è arrivato Nicola, il vostro primo figlio, a ripagarvi di tutto questo dolore... E dopo di lui, ecco Martina, bella come la mamma... Ero con te e ti ho sempre seguito in questi anni così felici: i figli, la casa nuova, un buon lavoro, una moglie meravigliosa.
Sei stato il mio orgoglio caro Luca, una persona esemplare! E se io sono quassù e mi merito di diritto un posto in questo paradiso è stato perché ho avuto la fortuna di crescere con una persona speciale come te. Altro dolore poi alla morte di mamma, la malattia di letizia, ma stringendo i denti e facendovi forza a vicenda siete andati avanti ed avete superato tutto insieme. Perché solo uniti si vince e questa è sempre stata la vostra grande forza! Anni poi che scorrono veloci come un fiume in piena, fino alla vecchiaia. Sei diventato nonno, amico mio, ed i tuoi nipoti ti adorano, state sempre insieme e ti sembra di tornare indietro a quando portavi a spasso i tuoi bambini ed eri così felice.
Ma il tempo non torna indietro... mai! E così in un tristissimo giorno di aprile, mentre fuori esplodeva la primavera, tu hai lasciato questa terra, come avevo fatto anch'io tanto prima di te. Eri sereno anche nella morte perché si era avverato quello che tu da sempre ti auguravi. Io c'ero sai, mentre davanti alla famiglia riunita ripetevi la solita frase: “Quando sono nato ero l'unico che piangeva mentre tutti intorno a me sorridevano; quando me né andrò mi auguro di essere l'unico che sorride mentre tutti gli altri piangono”. E così è stato: accanto a quel ferroso letto di ospedale avevi tutta la tua famiglia, il loro calore ti ha dato la forza di accettare serenamente la morte perché è anch'essa parte della vita.
Quando è successo tutto questo io mi trovavo quassù, stavo facendo un bel bagno nell'acqua di un fresco ruscello insieme al caro Foxi, quando una voce dentro di me mi ha fatto capire che dovevo andare. Con occhi lucidi e sguardo fisso all'orizzonte, ho iniziato a correre come un razzo sulla verde erbetta. Tremavo come una foglia mentre aspettavo vigile.... cosa aspettavo?? Ma di vederti arrivare, mio caro Luca!! Che emozione quando ti ho riconosciuto, eri proprio tu, grande e forte come il giorno di novembre in cui ci eravamo salutati, bello come il sole, e felice, raggiante nel ritrovarmi. Ci siamo corsi incontro, io che abbaiavo come un pazzo e tu che urlavi a tutto spiano il mio nome. Le nostre corse sono terminate in un grande abbraccio pieno di gioia quando finalmente ci siamo ritrovati! Tanti, mille baci hanno riempito il tuo viso, mentre il mio corpo si bagnava nuovamente delle tue lacrime. Ah, il loro sapore così salato! Quanto mi era mancato! Ci siamo guardati negli occhi, quegli occhi così sinceri e fiduciosi, per tanto tempo assenti dalla nostra vita ma non dal nostro cuore, e abbiamo capito che da questo momento in poi non ci saremmo lasciati più
Silver, amore mio!!
