PESTFORUM Discussioni sui problemi di infestazione

dal GIORNALE DEI SERVIZI AMBIENTALI: Cimex lectularius

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    Lyvius
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    00 06/03/2010 13:21
    Ho ricevuto una copia del semestrale in titolo, perchè il supplemento al n. 12/09 tratta di Cimex lectularius.
    "di Laura Bruni", cita la firma.
    Titolo:

    Come fare scacco matto alla cimice del letto!


    Ahia, cominciamo bene ...: negli scacchi si una mossa per dare scacco matto all'avversario.
    Più semplicemente: dare matto.
    Se non mi credete, potete fare una piccola e facile ricerca nel web; un normale vocabolario, comunque, sarebbe più che sufficiente.
    Andiamo oltre: l'occhiello.

    Le cimici dei letti sono un fenomeno contenuto ma sempre meno isolato [...]


    Apperò, peccato che siano segnalate in tutt'Italia, isole comprese.
    Sono un fenomeno tanto contenuto che, per mettere ordine ai dati italiani che raccolgo, ho bisogno di un database piuttosto potente.
    Anche in questo caso, un "giretto" nel web avrebbe fatto evitare di scrivere semplicionerie.

    Dopo questo preambolo, la voglia di smettere la lettura è forte.
    Forse sono esigenze di redazione e titolo-occhiello sono scritti da altri ...
    Andiamo avanti.

    La si può trovare ovunque: in casa, in ufficio, sui treni o negli hotel.


    Giuro: l'articolo inizia così!!!
    Ma non era "un fenomeno contenuto e sempre meno isolato"?
    In effetti, l'abbiamo trovata proprio in quegli ambienti (mai in uffici), vero Franco?
    Il problema è diverso: gli italiani ancora non sanno riconoscerla ma c'è, eccome se c'è!
    Poco sotto:

    Stiamo parlando delle famigerate bed bugs, conosciute come cimici dei letti, dal loro nome latino cimex lectularius. Si tratta di un insetto piccolo, appartenente alla famiglia delle Cimidae, che parassita preferenzialmente l'uomo ma non disdegna animali domestici, roditori, conigli, pipistrelli e uccelli.


    Ovvio che tutti gli italiani conoscono "le" bed bugs, note presso gli anglosassoni come cimici dei letti ...
    La famiglia "delle" Cimidae invece è nuova, tanto che la Checklist delle specie della Fauna d'Italia e Fauna Europaea ancora non la riportano [SM=g27994]
    Anche il vezzo di scrivere il genere con l'iniziale minuscola (cimex lectilarius) dev'essere nuovo.
    "Parassita l'uomo" o "parassitizza l'uomo"? [SM=g27993]
    Questa, poi, è una vera e propria castroneria (di seguito alla precedente):

    Originariamente la sua presenza dell'animale in Europa era limitata ad ambienti trasandati e sporchi ma oggi l'esponenziale aumento del numero dei viaggi ha, di fatto, introdotto l'insetto anche negli ambienti più curati.


    Siamo solo ai primissimi "pensierini" ... [SM=g27993]
    Devo smettere: urge un Maalox! [SM=g27994]
    [Modificato da Lyvius 06/03/2010 14:26]
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    Esistono centonovantatrè specie di scimmie con coda e senza coda; di queste, centonovantadue sono coperte di pelo. L'eccezione è costituita da uno scimmione nudo che si è auto-chiamato Homo sapiens. (D. Morris)
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    Lyvius
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    00 06/03/2010 14:39
    Rieccomi.
    Gustosa la descrizione, rigorosamente scientifica.
    Cito solo un piccolo periodo, altrimenti facciamo la fortuna del produttore del Maalox.

    Le cimici adulte sono di colore bruno rossiccio, con un corpo lucido e appiattito ma di forma ovale, non più grande di 5-7 mm: corazzato da un armatura boccale pronta a mordere e succhiare il sangue, piccole antenne piantate sul capo e due ali abbozzate sulla schiena.


    Non ho parole.
    Se questo è il livello di preparazione scientifica dei divulgatori italiani, il ministro Gelmini ha tutta la mia solidarietà: che senso ha tenere in piedi una Scuola quando partorisce simili nefandezze?
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    Esistono centonovantatrè specie di scimmie con coda e senza coda; di queste, centonovantadue sono coperte di pelo. L'eccezione è costituita da uno scimmione nudo che si è auto-chiamato Homo sapiens. (D. Morris)
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    00 08/03/2010 22:28
    Eheh, Livio, che fai? Tiri i baffi alla tigre? [SM=x1835168]

    In effetti, già dal titolo si intuisce che l'autrice si intende poco sia di scacchi che di cimici dei letti (non "del letto").


    Le cimici dei letti sono un fenomeno contenuto, ma sempre meno isolato: chiunque può avere bisogno di un intervento speciale per eliminare un'infestazione.



    Ehi... sembra di leggere Flaiano... "La situazione è grave, ma non seria".... [SM=x1835168]


    Ecco una serie di spunti interessanti per imparare a riconoscere l'animale, gestire la situazione... ed eliminare it problema.



    Gli spunti interessanti risultano formidabili per scegliere dove fare l'happy hours o trascorrere una serata piacevole. Se avessi un problema di cimici dei letti, probabilmente preferirei delle istruzioni utili.
    E se davvero è un attimo riconoscere, gestire ed eliminare, come mai tutti 'sti problemi di cimici?


    Una mattina d'inverno ci si sveglia con una puntura al braccio e si pensa alle zanzare fuori stagione. Ma non è il solito il morso: siamo talmente avvezzi alle punture estive che le sappiamo riconoscere al tatto. Questa è diversa, è più fastidiosa: trattasi di un eritema locale pruriginoso.



    Siamo talmente bravi a riconoscere le punture "al tatto", e i sintomi delle punture di Cimex sono così inequivocabili, che persino i dermatologi spesso e volentieri prendono fischi per fiaschi, diagnosticando invece scabbia, intolleranze alimentari, problemi di acari e quant'altro. Pensa te...


    Originariamente la sua presenza dell'animale in Europa era limitata ad ambienti molto trasandati e sporchi ma oggi l'esponenziale aumento del numero dei viaggi ha, di fatto, introdotto l'insetto anche negli ambienti più curati.



    Risulta da dati storici che, nella sola Londra, attorno al 1930 circa il 30% delle abitazioni risultava infestato da cimici dei letti.
    Che l'aumento dei viaggi sia stato "esponenziale", mi permetto prudentemente di dubitarne, anche se posso concedere che sia stato notevole.
    E' il solito pregiudizio vecchio come il cucco, ma condito in salsa global...


    Oggi è ospite indesiderato di molti treni in tnghilterra ed in altri Paesi d'Europa, e più di qualche episodio è stato registrato anche nel nostro Paese.



    Considerato lo stato medio di igiene e pulizia dei treni italiani, quest'ultima affermazione è palesemente in contrasto con quanto detto sopra... [SM=g27987]
    In realtà le ferrovie italiane stanno messe male esattamente come quelle degli altri paesi del mondo, solo che sui giornali parlano di "zecche". Ma tu guarda...


    E dacché il treno è un luogo ideate per il loro annidamento sui bagagli o tra 1e pieghe dei vestiti dei viaggiatori, è facile comprendere come possa capitare di trovarle praticamente ovunque.



    Mica tanto facile da comprendere, soprattutto se detto così.


    Originariamente, infatti, questi insetti erano in grado di volare e procurarsi il cibo; solo dopo aver perso tale funzionalità, hanno ripiegato sul sangue umano come nutrimento.



    Sì, e le zanzare invece succhiano il sangue, pur avendo ancora le ali, perchè sono proprio "stronze dentro"... [SM=x1835168]
    Mi chiedo dove la sventurata autrice abbia pescato questa "perla" evoluzionistica, o in base a quale logica se la sia inventata.


    Le uova misurano circa 1 mm: sono biancastre e generalmente si trovano su superfici rugose, forse perche più protette.



    No, tesoro, dipende dal fatto che le cimici non riescono ad arrampicarsi sulle superfici lisce, per cui è ben difficile che vi depongano le uova. E comunque di solito non vengono deposte a casaccio, ma in prossimità degli annidamenti.


    Una cimice femmina depone da 1 a 5 uova per giorno nell'arco di 2 0 3 mesi, dando alla luce un totale di 200-300 figli nell'arco di una vita.



    Da 1 a 15 e più (media 5) - i mesi sono 4-6 e il totale raggiunge facilmente 500. Ovviamente non "dà alla luce" nulla, ma si limita a deporre uova.


    Tra gli indicatori più comuni della presenza dell'animale c'è il caratteristico odore acre, frutto delle loro secrezioni ghiandolari;



    Guarda caso è invece l'indicatore meno comune e meno affidabile della presenza di cimici. E nella sintassi della frase c'è qualcosina che "gratta". [SM=x1835164]



    la presenza delle loro feci sotto forma di macchioline brune visibili su cuscini, lenzuola e pavimenti, o direttamente l'insetto morto.



    Se uno aspetta di vedere escrementi su cuscini, lenzuola e pavimenti, nonchè di trovare cimici morte in giro, fa ben a tempo a morire dissanguato prima...
    Questi davvero non sanno di cosa stanno parlando.


    Quest'evidenza di prove è, naturalmente, direttamente proporzionale all'entità dell'infestazione, che lungi dall'essere al primo stadio, è gia fortemente radicata e richiede l'intervento di disinfestatori specializzati.



    Mi sfugge il senso... se ci sono segni di presenza vuol dire che ci sono cimici, e se ci sono cimici c'è infestazione. Dopodichè si tratta di valutarne il livello e decidere in che modo procedere. L'intervento professionale è comunque richiesto anche in caso di infestazione in stadio iniziale (il "primo stadio" è quello dei razzi), per cui tutto il discorso non ha nessuna logica.


    A questo proposito riportiamo qualche suggerimento liberamente tratto da un valido manuate operativo redatto da professor Roberto Romi, primo ricercatore dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma, in collaborazione con l'ANID (Associazione Nazionale Imprese di Disinfestazione) nonchè l'associazione inglese ed australiana, da sempre attente a promuovere iniziative volte alla divulgazione delle buone pratiche da conoscere quando si hanno di fronte episodi d'infestazione.



    L'"associazione australiana" (giacchè quella inglese non mi risulta sia cointeressata) è davvero attentissima a queste problematiche, al punto da pubblicare ogni 6 mesi circa un Code Of Practice disponibile liberamente (e gratuitamente) online. Il "valido manuale operativo" a cui si fa riferimento è appunto una traduzione malfatta e "monca" del Code of Practice 2008, integrata (per la parte relativa al ciclo biologico) con la traduzione di un altro documento del World Healt Institute vecchio di quasi 30 anni. In compenso costa 30 €.
    Decisamente troppi per un lavoro malfatto di copia-traduci-incolla, e oltretutto pieno di errori, inesattezze e informazioni fuorvianti.


    L'unica forma gradita al cliente è l'eradicamento completo del problema che, naturalmente, non può essere conseguito in un solo trattamento.



    Direi più che altro che, se non viene eradicato, il problema non è risolto e riparte. Sul fatto che non possa essere conseguito in un singolo trattamento, resta tutta da vedere: dipende dal livello di infestazione, dalla competenza dell'operatore e dal metodo usato. A volte si può fare.


    Molti insetticidi, infatti, hanno solo un effetto di lavaggio e detersione che non implica necessariamente l'eliminazione dell'infestante o delle sue uova.



    Prego? Cosa significherebbe?
    E comunque nessun insetticida permesso ha effetto sulle uova, quindi... [SM=x1835165]


    E in quest'ottica che diventa essenziale il monitoraggio costante durante il programma operativo, dacché un controllo inadeguato porta spesso alla diffusione dell'infestazione.



    ...?


    Altra regola virtuosa è la pazienza, virtù dei forti e dei professionisti, perché la fretta, si sa, è cattiva consigliera: sarebbe infatti controproducente dichiarare guerra aperta al materasso o sfidare le tende all'ultimo sangue.



    Al di là del fatto che la virtù dei forti (nonchè dei porti e dei morti) mi risulta sia la calma, non capisco tutta questa voglia di violenza a carico di materasso, tende e altri arredi...


    Mai dunque trattare il lunedì il materasso, il martedi l'armadio, il mercoledì gli anfratti della stanza "incriminata"



    Tranquilli, giovedì gnocchi, come da proverbio....
    Pare che il motivo di queste regole alquanto esoteriche sia:


    perché ciò porterebbe alla dispersione dell'insetto anche nelle stanze vicine. Occorrerà come minimo una seconda visita o anche piu d'una ed un sopralluogo finale per accertare il successo del trattamento.



    Ora... mi lascia assai perplesso un disinfestatore che in una giornata tratta solo il letto o solo l'armadio, per poi tornare il giorno dopo a trattare le tende e quello dopo ancora qualcos'altro. Di solito non funziona così, e del resto mi chiedo quale cliente sarebbe disposto a subire una presenza così continua, invasiva e, tutto sommato, inconcludente.


    Per quanto riguarda gli attrezzi è auspicabile procedere con un`attrezzatura ridotta al minimo, per evitare di estendere l'infestazione durante il trasporto dell'attrezzatura.



    Pensavo fosse auspicabile portarsi dietro esattamente ciò che serve... e non è poi che le cimici sian lì pronte a saltare sulla roba del disinfestatore... boh, non capisco...


    Ogni oggetto va poggiato su porzioni di territorio pre-ispezionato e, naturalmente, in alcun caso sui letti della camera infestata.



    Altrettanto oscuro...


    II disinfestatore procederà poi ad ispezionare i materassi, facendo attenzione più alle zone buie che a quelle esposte alla luce: cuciture, bottoni, etichette sono nicchie perfette per le cimici che preferiscono rifugiarsi alla base del letto piuttosto che sulla superficie.



    Ah, beh...


    Altro punto di annidamento strategico sono i buchi di viti e bulloni, che andranno accuratamente svitati e controllati.



    Secondo me è meglio svitare normalmente e controllare accuratamente. [SM=g27987]


    Una volta ispezionato il letto, si potrà passare alle zone limitrofe: struttura, testata, cassettoni, guardaroba e tutto il mobilio (soprattutto se contiene valigie)



    Struttura de che, se il letto è già stato ispezionato?
    Idem come sopra, testata de che? E poi si dice "testiera"...
    Il fatto che un mobile contenga o meno valige è assolutamente indifferente, o è infestato o non lo è. E si controlla comunque.


    Nulla dovrà sfuggire all'occhio attento del disinfestatore: un "rastrellamento" in piena regola, libri, monitor, cuffie, prese elettriche, crepe di intonaco, intelaiature varie: tutto pur di individuare, catturare ed eliminare le "forze nemiche"



    Sì, così, senza pietà... [SM=x1835168]


    Per il trattamento a vapore si dovrebbe cominciare con il materasso per poi procedere con l'aiuto di un augello nelle varie fessure potenzialmente infestate: tra i limiti del sistema si evidenzia che, essendo a base d'acqua non si possono trattare i punti di corrente, che sono ottimi rifugi per le cimici.



    Resto perplessissimo tanto sull'aiuto di un "augello" (in compenso mi vengono in mente parecchie battute a doppio senso) quanto sul fatto che non si possano trattare prese e interruttori con il vapore. Io lo faccio normalmente, e il trucco è addirittura banale (vediamo chi ci arriva).
    Resta il fatto che di fatto è invece impossibile trattare prese ed interruttori con gli insetticidi classici, anch'essi a base acquosa. Quindi?


    Procedendo con ordine, codificando e disciplinando a dovere le fasi dell'intervento il disinfestatore eradicherà senza problemi l'infestazione, scomodando l'ospite indesiderato una volta per tutte. Così i clienti dormiranno per sempre felici e contenti.



    E detto così, in effetti, suona benissimo. Peccato che poi le cose non filino così lisce.

    Sono francamente perplesso dall'inserimento di un articolo del genere (confuso, inesatto, estremamente superficiale) in una pagina di "tecnica di disinfestazione". A cosa dovrebbe servire, di grazia?

    E' pacifico che chi l'ha scritto probabilmente è la prima volta che si occupa di questo problema, ragion per cui si è limitato a copiare e incollare insieme (un brutto, brutto vizio moderno) un po' di notizie che, così a naso, sembrano avere un senso.

    Cui prodest?

    Statemi sani...


















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