Mentre pubblicavamo l’intervista con Chester Bennington e Brandon Boyd, cosa che noi originariamente avevamo pensato fosse stata fatta solo per The Indie Spiritualist, abbiamo capito che effettivamente questa sarebbe stata un’intervista di gruppo per l’Honda Civic Tour! Questa nuova parte è stata fatta grazie a Noize News. Diversi siti hanno diverse parti dell’intervista, mentre la maggior parte dell’intervista è la stessa di come l’abbiamo pubblicata ieri sera e ci sono parti dell’intervista che non sono state viste, sono felice del fatto che le nuove parti le potete leggere a seguire. Chester e Brandon parlano di cosa i fan si possono aspettare dall’Honda Civic Tour di quest’anno, gli Incubus non faranno parte del concerto in Virginia, quindi loro parlano con i fan riguardo dove si trovano (est coast vs west coast), successivamente parlano di uscite e partite a calcio, del loro uscire un po’ più “lontano” nella est coast in quando loro saranno in giro durante l’estate, e su come l’Honda Civic Tour possa rappresentare una produzione su grande scala paragonata ai tour all’estero. Chester discute sulle gare “open-wheel” e sull’ispirazione per VICTIMIZED.
Intervistatore: Gli Honda Civic Tour passati erano più orientati verso un genere più pop, come i Blink 182 e i My Chemical Romance. Cosa si aspettano i fan da questo Honda Civic Tour?
Chester Bennington: Beh, io credo che per noi, e intendo seriamente, la cosa più speciale riguardo questo tour è il fatto che tu hai due band di punta che cantano insieme sul palco, il che tipicamente può essere una cosa difficile da fare, perché di solito quando sei nella posizione di band di punta in un tour di questo genere, c’è il posto per una sola band di punta di solito. Quindi il fatto che gli Incubus devono uscire e fare un concerto completo con una produzione personale e tutto il resto è una cosa speciale. Ma comunque, noi veramente non guardiamo a cosa gli altri artisti hanno fatto durante questi tour e diciamo “Ok, quello che pensiamo è quello che dobbiamo fare”. Sai, noi stiamo solo andando fuori sul palco e facciamo quello che i nostri fan vogliono che noi facciamo, cioè cantare canzoni che loro conoscono con qualche richiamo alle nuove canzoni in modo tale da farli familiarizzare con esse. Quindi io penso che dal punto di vista dei Linkin Park, noi stiamo solo pensando ad andare sul palco e fare lo Show più potente che possiamo fare. E ovviamente fare più musica possibile. E mi aspetto che gli Incubus facciano lo stesso.
Brandon Boyd: Io penso che, cioè, solo che sia un buon momento e una grande opportunità avere due grandi rock ‘n roll bands che dividono il palco, penso sia molto meglio di quanto possiamo fare da soli in un nostro concerto, è come se ci sono due concerti di punta in uno e sarà davvero una bella cosa. Quindi è come se fosse un mini-festival, il che è fantastico. Gli Incubus hanno fatto già un tour organizzato dall’Honda Civic prima. Forse è stato uno dei primi, non ne sono sicuro, ma era tipo 10 anni fa. E ricordo che fu davvero fantastico. Penso che gli ascoltatori e gli amici e i fan e le famiglie che vennero a quei show fecero davvero una bella esperienza. Quindi so che noi come band vogliamo rifarlo ancora quest’anno. Personalmente, questa sarà la parte finale del tour di sponsorizzazione per il nostro ultimo album, e quindi noi non vediamo l’ora di fare un po’ di musica e davvero non vedo l’ora di vedere i Linkin Park con i miei occhi per la prima volta da.. non lo so, penso che vi ho visto una volta in uno show radiofonico tipo 10 anni fa. Quindi penso che sarà divertente potervi vedere ogni sera.
David Lindquist: Hey Chester, è giusto dire che avete un’affinita con le gare open wheel e puoi magari parlarci delle tue impressione sulle gare da 500 miglia?
Chester Bennington: Beh, dovrei dire che crescendo non è che mi appassioni così tanto, cioè, meglio dirlo in altri termini. Se potessi essere il pilota della macchina, sarei eccitato. Ma se devo star lì e guardare, sinceramente non voglio farlo. E’ come il baseball. E’ del tipo mi piace giocare, ma non starò lì seduto a guardare un’intera partita. Semplicemente non succederà. La stessa cosa è accaduta per me con le gare, e lo dico con rispetto. Voglio fare solo la parte divertente. Quindi non credo che crescendo sia ancora così interessato. Ma dovrei dire che come nel golf e sport come il tennis e il calcio, sport che mi hanno sempre scocciato da giovane, ora che sono un adulto mi affascinano per le capacità tecniche che il pilota deve avere nel far andare quella macchina. E’ davvero impressionante. Io non so come questi ragazzi, e ragazze, possano controllare queste macchine a quelle velocità. E’ fenomenale quello che devono fare, mentalmente e fisicamente. Quindi, per quanto riguarda le macchine, sono stato a qualche gara, ho avuto l’opportunità di andare nelle Indie 500 e fu veramente divertente. Quindi essere in una band e avere accesso a queste gare nel senso che incontri i piloti e guardi le macchine da vicino e tocchi le gomme è come se mi rendesse più cosciente riguardo tutto ciò che gira intorno non solo la gara, ma anche di tutto ciò che c’è dietro una semplice gara. Questi ragazzi sono forti, creano dei bellissimi show, ed è un’esperienza interattiva. I fan parlano sempre dei piloti, e guardano sempre le macchine. E’ una bella atmosfera. Mi ricorda molto la musica. Ci sono così tante similarità tra i piloti e il team e i fan e band come gli Incubus e i Linkin Park: noi cerchiamo di fare queste cose per i nostri fan e cerchiamo di dare loro quanto possiamo perché ci preoccupiamo di loro e apprezziamo il loro supporto per quello che facciamo. E tu hai le stesse sensazioni nelle gare. Sono stato ad un paio di gare di formula Indie e ad un paio di gare di Formula Uno e sono veramente degli sport impressionanti. Quindi in conclusione vorrei dire che il mio interesse è probabilmente all’apice in questo momento. Faccio spesso delle fantasie riguardo l’essere pilota quando un giorno lascerò i Linkin Park.Quindi potrei essere il più vecchio pilota novellino della storia di questo sport.
Intervistatore: Chester, suonere da soli in Virginia perché purtroppo gli Incubus non suoneranno per quella data. Puoi puoi dirmi riguardo la serata d’apertura e cosa ti aspetti? E magari ci puoi anticipare qualcosa su cosa i fan possono aspettarsi, dal momento che non ci saranno gli Incubus come nel resto del tour?
Chester Bennington: Beh, mi dispiace che non ci siano gli Incubus perché penso che sia fantastico per tutti quelli che assisteranno ai concerti vedere tutte e due le band insieme. Sarà un grande giorno. Comunque, penso che come ogni volta che usciamo sul palco e iniziamo qualsiasi tour è come se iniziassimo ogni volta ad offrire nuova musica negli Stati Uniti e questa cosa è buona visto che penso che abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei nostri fan e della critica per quanto riguarda il nostro ultimo album. Tutte le canzoni trasmettono grande energia. E penso che tutto ciò si presterà bene per i nostri show. Dicevamo, il primo show è sempre quello più stressante e carico di pretese per me personalmente perché la mia gola non è come una chitarra che si mette via in una bella custodia vellutata e nascosta dal mondo esterno fin quando non serve di nuovo. E’ un muscolo ed è un essere vivente, senza pulsante di accensione. E’ come un altro muscolo, se io lavoro ogni giorno in palestra alleno i miei muscoli in ogni senso e farmi male è meno frequente rispetto a quando sono seduto tipo tre settimane sul divano e poi un bel giorno mi alzo e vado a fare una corsa. Quindi è sempre molto stressante perché appunto anche se mi prendo cura di me stesso e mi mantengo in forma ogni giorno, non è che effettivamente canto al massimo delle mie potenzialità per due ore al giorno. Comunque penso che i nostri fan possano aspettarsi qualsiasi cosa vogliono. Loro pagano per vedere le loro band due band preferite, o solo una di esse. Quindi questo è quello che mi aspetto che i nostri fan si aspettino da noi. Non è veramente importante come ci si senta al primo show. Deve sempre essere uguale tutto fino all’ultimo show. Quando vai a cantare su un palco con la tua band è come se fosse la cosa più bella del mondo, come se volessi dare il massimo e mettere il cuore in quello che stai facendo. Per me i concerti sono la cosa che davvero mi dà più forza e completezza come musicista. Scrivere canzoni e avere persone che le ascoltano è fantastico, ma se non vado mai a cantare le canzoni che alla gente son piaciute, non saprei neanche se vorrei essere in una band, onestamente, perché alla fine tutto quello che avrei fatto sarebbe stato sedermi e scrivere canzoni e lasciare che qualcuno le ascoltasse. I live sono la cosa più importante per me, e quindi ogni show deve avere un coinvolgimento emozionale uguale. La stessa intensità, lo stesso livello di abilità tecniche. Quindi questo è ciò che sarà il primo show. Non sarà per niente diverso dal quindicesimo show in programma nel tour.
Intervistatore: So che siete entrambi della West Coast. Ma so cosa piace di più a voi quando venite a suonare sulla East Coast. Boston, New York, Philadelphia. So che avete una fermata in programmazione a Camden!
Chester Bennington: Beh, penso che se il tour va nella maniera migliore le band potrebbero andarci seriamente. C’è un certo groove nel quale ci stiamo buttando. E cominciando dalla Est Coast e andando in quel groove sarà davvero fantastico. Penso che quando passi da una costa all’altra degli Stati Uniti ci sia un cambio di vibrazioni. E’ come quando tu viaggi attraverso l’Europa o negli altri paesi. Sai, uno show che tu metti in piedi per le persone nel Kansas oppure a Philadelphia sarà molto diverso da uno show messo in piedi a Los angeles. E’ una vibrazione diversa. Per me, è davvero bello suonare nella Est Coast.
Brandon Boyd: Ogni singolo posto dove vai a suonare, questo è ciò che è bello dell’essere in tour, specialmente quando suoni in uno di questi grandi luoghi, qualche diversità si perde in questi posti perché molti di loro sono costruiti dagli stessi architetti e sono di proprietà delle stesse persone e tu che puoi sentire un po’ la stessa cosa come quando senti le stesse vibrazioni. E quello che veramente distingue i vari luoghi dove suoniamo è la gente che viene, dove ti trovi e infine le persone da dove vengono. Questo accade quando davvero cominci ad avere quel senso che ti fa’ distinguere i vari posti dove vai ed è essenzialmente ciò che rende tutto divertente. Viaggiare in tutti questi luoghi è divertente. Los Angeles è famosa per avere un pubblico molto annoiato, come pure New York. Credo che non sono mai stato ad un concerto dei Linkin Park a New York oppure a Los Angeles, ma io so dall’esperienza dei concerti con gli Incubus che il pubblico di Los Angeles come quello di New York non sembrano annoiati da me del tutto. Sono come entusiasti. Solo in un modo differente. Hai molti musicisti e persone che suonano in qualche band e persone che conoscono persone che suonano in una band tra il pubblico. Quindi è magari più difficile impressionarli ma loro comunque hanno il loro modo di apprezzare le cose, e noi abbiamo anche fatto alcuni dei nostri migliori show lì. Alcuni dei nostri mercati più redditizi sono proprio lì. Personalmente amo ascoltare, a volte ascolti gli accenti delle varie persone tra la folla, le persone che tra una canzone e l’altra ti urlano “Fai schifo” oppure “Ti amo” oppure sulla Est Coast “Suona questa cazzo di canzone!”. Capisci? C’è di più, e la Est Coast ha più fegato, ed è una cosa che trovo fantastica. E sulla West Coast senti un odore maggiore di marijuana. E un po’ di nebbia (causata dagli spinelli) in più. Quindi, Chester, sei di nuovo con noi?
Chester Bennington: Beh, questo è perché la marijuana della Esst Coast sa di sigarette. Sono tornato. Sto vivendo un periodo a dir poco magico qui a Burbank. Comunque, chiedo scusa per avervi abbandonati. Parlando tra me e me , pensavo che suonare nella East Coast è davvero...ogni pubblico ha le sue sottili differenze che le rendono caratteristiche. Sono abituato a suonare nella East Coast in inverno, perciò non mi capita mai di godermi Boston all'aria aperta, in quanto solitamente fuori ci sono cinque schifosissimi centimetri di ghiaccio. E nel frattempo piove. Perciò sarebbe bello godersi l'aria aperta ed il bel tempo. Infatti giorni fa parlavo con il mio staff pensando che potevamo addirittura fare una partita di calcio. Perchè giochiamo questo ruolo sempre quando andiamo in Europa. Soprattutto in Germania, giochiamo con dei giornalisti e li battiamo sempre. Perciò ero totalmente d'accordo sul giocare a Boston. Credo che d'ora in poi avremo molte più occasioni per conoscerci di più tra staff e band. Speriamo che avvicinandoci di volta in volta verso la West Coast, la differenza maggiore sarà che probabilmente capiterà che avremo voglia di fare qualcosa di diverso per i nostri fans. Non so quando o dove avverrà, ma ho la sensazione che molti si stanno chiedendo cosa aspettarsi. Forse quando raggiungeremo il massimo livello d'ispirazione durante un live, regaleremo qualche piccolo extra. Ma come tutti sappiamo avverrà inaspettatamente e in maniera del tutto spontanea e sarà un momento davvero bello. E questo momento deve ancora arrivare. Ma sicuramente prima o poi avverrà e sarà qualcosa di cui i fans parleranno per molto.
Brandon Boyd: Conosco un fiume in Ohio sulle cui rive possiamo campeggiare, fare bungee jumping ed altro.
Chester Bennington: Sarebbe fantastico, facciamolo!Intervistatore: La domanda è rivolta a Chester. Prima di tutto voglio complimentarmi con te per il nuovo album. Avendo debuttato alla numero 1 della classifica Billboard 200, siete diventati la band con più album in prima posizione di questo secolo. Quello che mi chiedevo era, dato l'ampio panorama musicale che avete ricoperto nella vostra carriera, cosa significa per voi una pietra migliare del genere?
Chester Bennington: E' fantastico. Non mi sarei mai neanche sognato di arrivare a questo punto. Ad ogni album ho sempre pensato che non avremmo mai potuto fare di meglio. E' come un testamento che lasciamo ai nostri fans, più che a noi stessi, in quanto la nostra fan base è sempre entusiasta del nostro lavoro in studio. E la vera prova del nove è quando una nostra canzone sopravvive al tempo. Ed arrivare alla prima posizione è la più grande speranza mentre componi un album. Questa persone ti danno un ottimo riscontro. Non è stato un obiettivo che come band ci siamo prefissati. Consideriamo molti altri aspetti, essendo forzati ad adottare un altro stile per lavoro. Dovendo considerare tanti aspetti, ci dimentichiamo totalmente obbiettivi come raggiungere le vette delle classifiche. Siamo talmente concentrati alla riuscita dei live da qui a sei mesi, quando e cosa filmare...per noi è stato un momento piacevole per prenderci una pausa e pensare che quel il nostro lavoro si stava dirigendo verso quel traguardo.
Intervistatore: Questa domanda è rivolta ad entrambi. Non è la prima volta che vi esibite sullo stesso palco. C'è qualche consiglio o informazione che vorreste scambiarvi l'uno sulla band dell'altro?Brandon Boyd: Non saprei, state attenti a non far cadere la saponetta. [ride]
Chester Bennington: Possiamo rispondere alla fine del tour? Divertente. Beh, siamo entrambi stati continuamente in tour negli ultimi 10, 12, 14 anni. Ormai ho perso il conto. Ho realizzato il tutto ora che il mio figlio più grande ha la barba e guida l'auto. E mi sono reso conto che il tempo vola. Quindi l'unico consiglio che mi sento di dare a questi miei amici che come noi sono nel mondo della musica da tempo è di continuare a divertirsi. Solo questo. Credo che l'estate che sta per arrivare sarà davvero entusiasmante e per i nostri fan sarà divertente andare a vedere entrambe le band dal vivo. Ed essere famosi per avere una tappa ogni sera con una band di tutto rispetto come gli Incubus, e vederli connettersi con i propri fans e successivamente fare lo stesso, sarà davvero speciale. Sono sicuro che avremo degli aneddoti da scambiarci su questo tour. Ma la cosa più bella del far parte di una rock band che è in tour è che un'infinità di cose può succedere in qualsiasi momento. A Singapore mi sono spaccato il labbro giocando a racquetball, e ho dovuto subire un intervento chirurgico per ricucirlo in modo da poter poi cantare l'indomani. Non puoi dare consigli in proposito. [ride]
Brandon Boyd: Non sbattetevi una racchetta in faccia.Chester Bennington: Ottimo consiglio, devo riconoscerlo.Brandon Boyd: Per me lo è perchè sarei il primo a farla finire proprio negli occhi. Sono spesso soggetto ad incidenti del genere. Aggiungerei di non portare con sè delle armi illegali negli aereoporti in periodi delicati per la sicurezza nazionale. (ndt: http://www.mtv.com/news/articles/1492055/incubus-singer-arrested-knife-at-airport.jhtml) Questo è un gran bel consiglio per me.
Chester Bennington: Non ci avrei mai pensato! Avrei pensato "Questa stupenda spada provieniente dal Giappone sarebbe fantastica da portare in viaggio".
Brandon Boyd: Succede anche ai migliori. Non scherzo.Chester Bennington: Lo so, ecco perchè sto ridendo. Prossima domanda.Brandon Boyd: E' successo a due di noi della band. Una volta per uno shuriken, un'altra per un coltellino a scatto.
Chester Bennington: C'era di mezzo una lama, lo sapevo...
Brandon Boyd: Ed anche era bella spessa.
Chester Bennington: Ottimo consiglio.Intervistatore: Ad oggi moltissime band cambiano continuamente formazione, ma in tutti questi anni voi avete quasi mantenuto quella originale. Come fate a sopportarvi dopo tutto questo tempo insieme? Dev'essere difficile!
Brandon Boyd: C'è un detto che parla di passare un lungo periodo in un ristretto tubo di metallo con i propri famigliari. Un periodo di tempo al di là della sopportazione umana. Ami tua madre, ma per quanto tempo staresti con lei in volo? Quanto dura la voglia di stare in macchina con tuo padre, tua madre e i tuoi fratelli? Da un lato pensi questo, ma dall'altro pensi anche che non c'è niente di più famigliare. Anche se ci sono dei momenti in cui feriscono i tuoi sentimenti o ti danno sui nervi, la maggior parte del tempo legato a loro è fondato sull'amore reciproco. Quindi finchè ci manterremo su questo concetto basilare, tutto va bene. Ed è giusto essere in collera con alcuni componenti della tua famiglia a volte, come anche quando ti danno ai nervi. La cosa migliore da fare in quei momenti è ricordarti chi sei. E cogliere la differenza tra un bisogno di esprimere le proprie frustrazioni e invece quando il tuo egos'infervora per motivi futili. I quali sono, per gli uomini, parlando per me e per i ragazzi della band, essendo loro la mia famiglia, quando abbiamo dormito o mangiato poco. Quindi finchè abbiamo dormito e mangiato a sufficienza, siamo a cavallo. Questa è la sincera verità. Dormi a dovere, procurati da mangiare a sufficienza, e tutto andrà per il meglio. Cosa ne pensi, Chester?
Chester Bennington: Penso che sia divertente. Ma effettivamente è la verità. All'interno dei Linkin Park abbiamo degli aspetti simili delle nostre personalità, così li condividiamo tra di noi. Ci piace lavorare sodo. A tutti piace fare ciò che è necessario in ogni aspetto di quello che facciamo. Ma c'è bisogno della presenza di ognuno di noi. E credo che abbiamo appreso questo concetto abbastanza presto...insieme valiamo molto più che singolarmente. Non bastano due o tre di noi. C'è bisogno di tutti e sei. E quando sei persone mettono insieme le loro creatività e le loro conoscenze diverse tra di loro, dobbiamo essere realistici sul cosa aspettarci l'uno dall'altro. Ed è una cosa di famiglia. E quando oltrepassi il confine dell'amicizia, la vita diventa reale e scorre velocemente. Intendo che ti esponi completamente. C'è la fase "primo appuntamento" in cui pensi che sia tutto stupendo, poi quella successiva in cui hai paura di farti coinvolgere troppo. Perchè da quel momento in poi guarderai tutti gli aspetti più sgradevoli dei caratteri degli altri, perciò quello che facciamo principalmente è trattarci col massimo rispetto. Ognuno da all'altro lo spazio di cui ha bisogno. E credo di poter dire con certezza che il far parte della mia band è l'esempio più pratico della relazione più funzionante della mia vita. Ma ho visto della band in cui vige il caos. Non c'è un capogruppo, c'è solo un eccesso di ego, non c'è orgoglio, nettantomeno scambio di opinioni. Tutte cose fondamentali, o perlomeno per il funzionamento della mia band, cioè all'interno dei Linkin Park ci concentriamo sulle cose importanti per la band. Non per i singoli individui. E penso che sia un modo di agire che applichiamo non solo nell'ambito professionale, ma anche nella vita. Condividiamo entrambe le cose.
Intervistatore: Siete famosi per i vostri concerti, per i vostri immensi palchi, come anche per le luci. Cosa devono aspettarsi i vostri fans dall'Honda Civic Tour? Sarà una cosa maestosa come quelle a cui siamo abituati?
Chester Bennington: Ogni tour è diverso dall'altro. Anche in uno stesso tour mondiale, il ciclo dell'album, e il tour cambiano produzione. Dipende dal luogo. Quelle negli USA sono le più grandi in quanto lì possiamo permettercele. Trasportare delle grandi produzioni in giro per il mondo è difficoltoso, per questo credo che le tappe in Australia saranno piuttosto sobrie da questo punto di vista. Ma quello che cerchiamo di fare è di incorporare nei live ciò che stiamo facendo in questo periodo. Sono molto curioso di vedere il lavoro finito, non l'ho ancora visto personalmente, m'interessa vedere cos'è riuscita a fare la crew di Ghost Town per i nostri concerti di quest'estate. E credo che sarà bellissimo. Perciò sono entusiasta. Ma non ho la più pallida idea di come sarà.
Brandon Boyd: Sono sicuro che sarà così, anch'io sono eccitato all'idea di vedere ciò che faranno i Linkin Park. Ho visto il video a scala naturale della loro produzione ed ha l'aria di essere fantastica. Penso che il nostro video sarà della stessa portata. Negli Stati Uniti abbiamo delle produzioni su vasta scala perchè possiamo permettercele, e quando andiamo oltreoceano, a seconda della lontananza, a livello logistico, si potranno vedere le varianti della stessa. Ma cerchiamo il più possibile di rendere grandioso qualsiasi concerto, a seconda delle circostanze. Ma per quanto riguarda l'Honda Civic Tour, per quello che so tramite gli Incubus è che sarà una fusione di tre diverse produzioni e di altre idee utilizzate durante il ciclo di questo tour. Sarà il migliore dei mondi che il pubblico ha visto finora.
Intervistatore: Chester, addentrandoci in alcuni pezzi del nuovo album, avresti menzionato "Victimized", che non è un pezzo mid-tempo. Anzi, tu ti sei espresso meglio dicendo che ascoltando la canzone, hai la sensazione di ricevere un calcio in faccia. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone?
Chester Bennington: Beh, ogni pezzo è differente dall'altro. Qualcuno di noi può trarre ispirazione dallo scoppio del motore di una macchina che passa. E poi in studio tutti cerchiamo di ricreare quel suono. Ed improvvisamente da quel suono nasce un ritmo, sulla quale subito dopo Mike inizia a rappare, e la melodia rimbomba nella mia testa. La creatività in studio è una cosa molto strana. E una stramberia che ti si appiccica e cresce alimentata dal tuo amore. Ed è fantastico quando avviene. E questa è una delle canzoni su cui Mike ha creato la melodia grandiosa e mi è piaciuto da subito come risultasse pesante...come il metal ma non così prevedibile. E ci siamo guardati sapendo già cosa ci voleva in quella canzone. Penso di aver gridato qualcosa del tipo "Cazzo!" a quel punto abbiamo iniziato a ridere pensando a questa parola come coro. Così Mike o Brad ha pensato di registrare una singola parola, e qualcuno ha pensato a "victimized", e sono stato subito d'accordo. Sono corso subito in studio ed ho gridato "victimized" senza pensarci. Quindi il verso successivo, "never again" è venuto da sè. Ed era bella e fatta. Piuttosto semplice. Credo che quel brano sia stato composto in base a quello che volevo fosse il mio contributo. Ed i versi di Mike sono fra i suoi migliori. Ritengo che il rapping di quest'album sia il migliore che Mike abbia mai fatto. C'è un'andatura su questo ritmo ed una sicurezza incredibile che non ho mai visto in lui prima. Perciò credo che sia anche questo ad aggiungere la pesantezza della canzone, il ritmo di Mike. Ma è una canzone complessa, e mi piace davvero tanto, è una delle mie preferite.
Fonte:
http://www.noizenews.com/archives/10063
[Modificato da Paci. 19/10/2012 00:26]
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