00 05/03/2010 13:21
Domanda:

Salve, avrei una semplice curiosità da soddisfare, quando si verifica un incendio per corto circuito come fate a stabilire il punto dove ha avuto origine il corto circuito e soprattutto, le vostre ipotesi si basano su dati certi o sono semplici supposizioni.
Mi potreste fare qualche esempio di indizi che vi fanno capire da dove è partito il corto circuito…e poi il non sapere cosa si trova nei locali che stanno bruciando può mettervi in difficoltà nel capire l'esatto punto di origine del corto?
(Ad esempio se qualcosa brucia piu' facilmente di altro vicino a dove pensate sia l'origine del corto questo può farvi sbagliare le vostre ipotesi oppure se dite un punto è perchè ne siete sicuri.)
Grazie in anticipo per la risposta. Saluti. R.


Risponde l’ing. Maurizio Daddato, Dirigente del Corpo Nazionale VVF, esperto di Fire Investigation:

Si deve premettere che il termine "corto circuito", così come riportato nei giornali e nei mass media, è un termine gergale che sta ad indicare che la probabile causa di incendio è di natura elettrica. Si noti che volutamente mi riferisco al termine natura elettrica. Con la dizione "corto circuito" infatti ci si riferisce ad un ben preciso evento anomalo nell'impianto elettrico, che solo gli esperti elettrotecnici, dopo mirate ricerche sanno accertare. Nell'immaginario collettivo l'incendio da utilizzatore (es. televisore, frigorifero o apparato elettrico generico) è giustificato come incendio causato da un corto circuito. Di seguito si riportano le principali cause di incendio di natura elettrica: Effetto Joule, falso contatto, sovraccarico o sovracorrente, corto circuito, incendio da utilizzatore, arco elettrico ed energia elettrostatica. Come si vede il corto circuito è solo una delle cause di incendio di natura elettrica. Molte volte l'utilizzatore elettrico si riscalda per un suo anomalo funzionamento e ciò determina come effetto in cascata il corto-circuito finale dell'apparato.
Circa la determinazione del punto di origine, in cui si sospetta che si sia originato l'incendio stesso, si procede esaminando i vari danneggiamenti, affumicature e bruciature lasciati dal fuoco sui materiali viciniori.
L'esame di tali indicatori e delle impronte lasciate, porta varie volte (non sempre) ad individuare il luogo e il punto ove si è sviluppato il "bozzolo di focolaio d'incendio". Il corto circuito in genere lascia un'impronta ben precisa, sui cavi là dove si è originato, chiamata "rame perlinato". Ciò vuol dire che ritrovando ed esaminando questa impronta si riesce a stabilire che colà si è verificato un corto circuito, ma non è detto che questi sia la causa dell'incendio in esame, potrebbe anche essere l'effetto di un fuoco esterno sui cavi.
Il "rame perlinato" inoltre non è la sola impronta lasciata dal corto-circuito, molte volte si ritrovano, specialmente nei quadri elettrici, gli effetti elettromagnetici ad esso collegati.
In generale possiamo dire che dall'esame dello scenario dell'incendio ed esaminando i resti di materiale bruciato, si riesce qualche volta a capire ove il bozzolo di focolaio si è sviluppato e come poi, coinvolgendo altri materiali combustibili, si è successivamente propagato il fuoco.
La metodica della ricerca delle cause di un incendio si può schematizzare come un discorso a spirale, nel corso del quale vengono man mano inserite le tessere di un mosaico così come un grande puzzle, ed il Fire-investigator ha il compito di riscostruirle nel coacervo dei materiali bruciati e poi di sistemarle in modo giusto nello scenario del luogo ove è avvenuto il sinistro.