QUESITI DI PREVENZIONE INCENDI - A CURA DELL' ING. LUIGI ABATE

Centrale termica a gas metano

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    ale3000
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    00 03/03/2010 23:24
    Presso un condominio risulta istallata una caldaia alimentata a gas metano
    che presenta le seguenti caratteristiche di targa:

    - portata termica al focolare massima pari 129,4 kW,
    - portata termica utile 115 kW
    - portata termica bruciatore: variabile da 85 a 154 kW agendo sulla portata
    di combustibile gassoso.

    L'istallatore ha regolato tale portata in modo che la portata termica al
    bruciatore risulti 100 kW.

    La domanda è la seguente: la centrale termica è soggetta a controllo dei Vigili del Fuoco oppure no?


    RISPONDE ALESSANDRO GABRIELLI, DIRIGENTE DELLA DIREZIONE REGIONALE LAZIO:

    Essendo il bruciatore regolato a 100 Kw di potenza nominale, l'impianto non risulta soggetto a rilascio del certificato di prevenzione incendi, risulta comunque soggetto a quanto specificatamente disposto dal DM 12 aprile 1996.

    Essendo un bruciatore a portata variabile, il valore di potenza termica su cui viene impostato dovrà comunque risultare da apposita dichiarazione del responsabile alla conduzione dell'impianto ed annotato sulla documentazione a corredo dell'impianto stesso.
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    ale3000
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    Città: ROMA
    Età: 50
    Sesso: Maschile
    00 05/03/2010 14:06
    Domanda:

    Attività nr. 91 - centrali termiche a gas metano

    Il D.M. 12.04.1996 prevede che "più apparecchi termici alimentati a gas, di seguito denominati apparecchi, installati nello stesso locale o in locali direttamente comunicanti sono considerati come facenti parte di un unico impianto, di portata termica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi".
    Il quesito è se sia soggetto o meno al controllo dei VVf per l'attività n.91 un capannone riscaldato da un impianto composto da n.4 singole caldaie a camera stagna installate esternamente ed in punti diversi dell'edificio, collegate a unità termoventilanti interne con batterie ad acqua.

    Ringraziando sentitamente, porgiamo distinti saluti.

    V. M.


    Risponde il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco del Lazio, dott. Ing. Luigi Abate:

    Caro Collega, è certo, anche perché chiarito dal Ministero dell'Interno, che il suo impianto così come è stato realizzato non è soggetto alla prevenzione incendi e non necessita del c.p.i.
    Infatti le caldaiette murali sono collocate all'esterno ed a "camera stagna" ed il fluido intermediario per il riscaldamento degli interni è l'acqua calda.