Le domande!

Direi che per le domande che ognuno di noi avrà senz'altro da porre dopo la visione delle interessanti foto jakute sia necessaria una discussione apposita per non rovinare la raccolta fotografica.

Qiundi eccola!

Hai chiesto a qualcuno del perchè di quel mostruoso caldo all'interno delle stanze dell'albergo?

In una foto si vedono registrati ben 28,4°!!!

Nei locali pubblici era uguale?

Nelle case?

Negli alberghi maggiori, esiste un sistema "compensativo" che, in funzione della T° esterna, ad esempio più bassa, aumenta il calore nei vani interni in misura proporzionale. Non ho però, nè compreso il meccanismo, nè il senso di tutto ciò...

In questa maniera, potrei dire che si evitano accumuli od incrostazioni di galaverna e ghiaccio sull'immediato intorno, all'esterno degli infissi.

Nei locali pubblici, la T° è molto più contenuta (sui 18-20°C) con gli addetti, spesso operanti in maniche corte.

Nelle abitazioni, credo i livelli vengano stabiliti in maniera centralizzata, un po' come avviene a Mosca. Dieci anni fa, mi riusulta che, nella capitale russa ed anche a Kiev, S. Pietroburgo etc., il calore erogato in maniera programmata nelle civili abitazioni, non supersse mai i 14-16°C.

A Jakutsk, interverranno ulteriori problemi, derivati da un isolamento non sempre conforme al gelo estremo dell'inverno (18-20°C in meno, mediamente di Omsk, Novosibirsk etc. da novembre a marzo). Come già più volte accennato, non è che si sia costruito in maniera così diversa qua, rispetto alla periferia di Kiev (!).

E l'assedio spaventoso del ghiaccio sulle pareti degli edifici...la dice lunga in merito!

Sarebbe anche interessante, esser potuto entrarvi: sia nei condomini medi, che nei pochi di lusso. Non credo avrei trovato identica T° (!)


Gianni S.

in alcune foto,mi è parso di notare le appendici esterne di alcuni impianti per l'aria condizionata.

Ma,fa così caldo in estate o,si tratta di qualcosaltro?

Angelo.

Ho fotografato intenzionalmente alcune facciate di edifici, proprio per evidenziare la gran diffusione di impianti di condizionamento. In effetti, pur con alcune "puntate" termiche decisamente verso il basso, a Jakutsk fa piuttosto caldo fra metà giugno e metà agosto, con ricorrenti giornate oltre i 30-32°C e, talora, condizioni afose.

Avevo letto come, negli alberghi più vecchi, non dotati di aria condizionata, ci sia da trascorrere notti col disagio dell'afa...credo il "Lena" sia uno di quelli...(!). I nativi, per quel poco che ho potuto apprendere, amano questo periodo e spendono tutto il proprio tempo libero all'aria aperta, con grigliate di pesce fuori città sino a tarda notte...che dura, fra l'altro, solo fra le h. 01 e le 02 a fine giugno.

In luglio, d'altronde, la T° media di Jakutsk è vicina ai 19°C: uguale dato si registra su una lunghissima linea ideale, congiungente Parigi ad Irktusk, via Berlino, Varsavia, Mosca ed Omsk...
Piuttosto, mi stupisce come, questi impianti non vadano rovinati ogni inverno, a giudicare da come sono invasi letteralmente dal ghiaccio. Almeno, molti di essi...

Saluti condizionati.


Gianni S.

Riallacciandomi alla foto della deliziosa "poliziotta" russa (quanto ben di Dio sprecato ) che sensazioni si prova girovagando,da conclamato straniero,in questi desolanti e degradati quartieri jakuti?

Hai avuto qualche timore o,si capisce immediatamente che,disadattati o "mariuoli" non fanno parte di questo tessuto sociale?

P.S: certo che,essere arrestati da cotanta bellezza...farebbe venir voglia di delinquere.

Angelo.

Vorrei premettere come, dopo trent'anni di viaggi attraverso buona parte dell'emisfero Nord (almeno a N del Tropico...!), posso individuare con sufficiente nettezza, una sorta di isolinea delle donne più belle (o, quanto meno, che potrei ritenere più piacenti).

Questa linea ideale, ha i suoi punti più sud-occidentali in Boemia e decorre verso ENE, via Cracovia, Kiev, Mosca, sino a Kazan. Non essendovi stato, posso solo ipotizzare, che essa prosegua sino almeno a Omsk-Novosibirsk, prima cioè che, certi tratti orientali del volto, divengano troppo marcati. Una simile ellisse, esclude dunque i Paesi Baltici, Scandinavia e settori Nord della Russia Europea...come pure gran parte dei Paesi Balcanici...poi, queste son solo opinioni personali, naturalmente...(!)...e qualche eccezione la concederei a Danzica e Sofia...

La poliziotta russa dell'immagine di Jakutsk, rappresenta non già la norma, quanto un caso piuttosto isolato, in un panorama che (riferito alla bellezza femminile), perde parecchi punti rispetto ai comparti più occidentali del Continente-Russia...pur mantenendosi almeno al livello dell'Europa Occidentale...

Per rispondere più specificamente ad Angelo, posso dire che, certamente, un pochino ci si sente osservati, ma non più di tanto perchè una virtù dei Russi è la discrezione...(aggiungiamoci anche il freddo!).

I tassi di delinquenza devono essere assai modesti a Jakutsk; naturalmente, ho anche potuto trovare il disgraziato che prova a venderti la pelle alla Militsija in cambio, magari, di una bottiglia di vodka...(!)

Si tratta comunque di casi isolati (mettiamoci anche quel piccolo furfante del giornalista locale...!) e la Militsija non appare affatto sprovveduta, oppure violenta e basta.

I miei casuali rapporti con la Polizia (anche nello "sfortunato" caso del Wyoming!), son stati sempre buoni o molto buoni, in tutti i Paesi ove son stato: dalla Bolivia sino all'Uzbekistan (!). Non ha certamente fatto eccezione Jakutsk quest'inverno: credo, gli addetti della Militsija sappiano perfettamente distinguere il viaggiatore un po' pazzo ma inoffensivo..da chi va in cerca di grane...(!) E non solo a Jakutsk, comunque....poichè, nel novembre 1998 ad esempio (in piena "bagarre-Ocalan"), non esitavo a fotografare i candidi blindati schierati a Taksim.Istanbul...naturalmente dopo un cenno di consenso acquisito...!

Dopo un paio di giorni di "presa visione", posso affermare di aver girato in assoluta tranquillità, notte e giorno, anche i più foschi cortili di Jakutsk, senza aver mai provato quel sottile timore che ogni tanto, ti fa voltare all'indietro...

Infine, ai disadattati e mariuoli, credo spetti un posticino sotto i ghiacci della Lena...senza tanto chiasso intorno... e con l'approvazione di tutti...(!)


Gianni S.

Ma una foto della bella signora Direktor non l'abbiamo?

Ma, Danilo...tu ti riferisci certamente a Mrs. Hanna, la manager d' hotel , in procinto di spiccare il volo per Novosibirsk. Salvo definirla una "interessante" signora, forse quaranta-due/cinquenne, non è che...potessi chiederle di mettersi in posa...

Comunque, resto della ferma convinzione che l'Italia sia un grande Paese e che, gli Italiani, possano oggi girare il mondo nel più sacrosanto rispetto.

Tuttavia, in molti, restiamo ancora prigionieri di quegli obsoleti retaggi, ormai residui di un passato putrescente...secondo i quali, per una donna non può esser credibile, il richiedere ad uno sconosciuto straniero, solamente una conversazione...senza secondi fini.

Senza poter disquisire di liberalità di costumi (anche perchè...non c'entra nulla!), i Russi sono semplicemente privi di quella maliziosa e talora maligna o morbosa attitudine mediterranea, sempre desta a crocifiggere il malcapitato di turno. A casa nostra, l'elenco sarebbe lunghissimo ed ora è sbarcato ai vertici della Protezione Civile.

Se son mazzette, per cortesia, la mia opinione è che... restino tali...senza privati ricami (supposti o reali che sian stati!).


Gianni S.

Gianni Sperone, 14/02/2010 14.10:

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Tuttavia, in molti, restiamo ancora prigionieri di quegli obsoleti retaggi, ormai residui di un passato putrescente...secondo i quali, per una donna non può esser credibile, il richiedere ad uno sconosciuto straniero, solamente una conversazione...senza secondi fini.

i Russi sono semplicemente privi di quella maliziosa e talora maligna o morbosa attitudine mediterranea, sempre desta a crocifiggere il malcapitato di turno.

Gianni S.

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A prescindere che,le mie domande (e penso anche quelle di Danilo) avevano uno sfondo ironico....le ragazze dell'Est Europeo,non vengono certo in Italia per imparare l'arte del ricamo.....

Angelo.

Infatti, occorre spesso distinguere fra ciò che vediamo in Italia, dove si accolgono volentieri... dai delinquenti del Sud alle avventuriere dell'Est...e la realtà nei Paesi d'origine.

In Russia, ripeto, predomina, da un lato una garbata discrezione, dall'altro un sentimento diffusamente intriso di quell'ingenuità, qua perduta da tempo.

Poi, le solite eccezioni..., vi sono anche coloro che uccidono le persone per farne spezzatini surgelati (fatti di Perm etc..)


Gianni S.

Che tipo di atteggiamento adottano,i residenti,verso un turista capitato inspiegabilmente (per loro) in un luogo così ostile (meteorologicamente) e privo di ogni interesse turistico.

La comunità dei giovani fà "gruppo" come nel resto d'Europa?

Cos'è che più ti ha colpito,limitatamente al tempo che hai vissuto per strada,delle abitudini di quel popolo?

A prescindere dalle temperature,quali sarebbero,secondo la tua opinione,le maggiori difficoltà da affrontare nel caso si decida di vivere stabilmente a Jakutz?

Grazie.....

Angelo.

A Jakutsk non potrebbe nemmeno esistere il turista per definizione: gli unici esemplari che si possano aggirare casualmente per la capitale sulla Lena, sono costituiti da "viaggiatori dell'estremo" (come mi definì la stessa Miss Roxanne) oppure semplici stranieri, di cui son del tutto ignote le motivazioni perchè abbiano a trovarsi lì.

La gente mantiene comunque un'indifferenza od una discrezione che, quasi sempre, supera la curiosità. Quest'ultima, infatti, resta appannaggio delle famose classi più abbienti che, grazie al fatto di conoscere un po' di inglese, colgono l'occasione per avere qualche informazione su mondi lontanissimi dal loro...
La gente "normale" tira dritto per i propri affari (magri, credo!) e dunque, non ha voglia o tempo da scialare in chiacchiere...fatta salva una pur cordiale disponibilità all'aiuto "spicciolo".

I giovani mostrano di raggrupparsi secondo lo stile dell'Europa Centro-Settentrionale: maschi e femmine, per lo più separati fra di loro ma, sempre, assai più composti e meno sguaiati dei loro omologhi nostrani.

Gli abitanti di Jakutsk colpiscono, non per un qualche peculiare, specifico aspetto, quanto piuttosto per la immensa uniformità che li
accomuna a quelli di altre centinaia di agglomerati del Continente Russia.

Vivere a Jakutsk non credo sia molto diverso rispetto ad Omsk o Kazan (ed il dato mi è stato confermato in loco); c'è, in qualche spirito più libero, una maggior voglia di fuggire...ma, si tratta di un aspetto davvero confinato a percentuali decimali di popolazione.
Ormai, gli abitanti della città più fredda del mondo, sono per certi versi affezionati all'inverno interminabile, ai salmoni, ai capricci del Grande Fiume ed alle notti bianche di fine giugno...
Il loro orizzonte, in fondo, non è così grigio, anche a quelle lati-logitudini, disperse nella Siberia più remota...Pochi conoscono Mosca ma, molti, ne citano l'aria "malsana" perchè troppo calda...(!)


Gianni S.