Ricordo a tutti la formula della post-season:
- due gironi da 6 squadre ciascuno
GIRONE A: prima, quarta, quinta, ottava, nona, dodicesima
GIRONE B: seconda, terza, sesta, settima, decima, undicesima
Tie-breakers (nell'ordine): scontri diretti, differenza reti, fantapunti, miglior attacco, miglior difesa, fantapunti negli scontri diretti
- punti di partenza:
0 sotto i 23 punti in classifica di regular season
1 dai 23 ai 25
2 dai 26 ai 28
3 dai 29 ai 31
e così via. Per calcolare i vostri punti di partenza, prendete i punti in classifica, togliete 22, dividete per 3 ed arrotondate all'intero successivo. Il primo ha 2 punti bonus, il secondo, il terzo ed il quarto 1. L'ultimo in classifica parte da zero ma i distacchi rimango invariati (es. l'ultimo chiude con 24 punti, il quinto con 34. Secondo la tabella dovrebbero partire da 1 e 4 ma con questa regola partiranno da 0 e 3).
- passano il turno i primi 4. Tie-breakers: scontri diretti (nei gironi), differenza reti, fantapunti, miglior attacco, miglior difesa, posizione in regular season.
- nei playoff, la squadra meglio classificata ai playoff gioca il ritorno in casa. Se si affrontano, ad esempio, due seconde, fa fede la classifica di regular season.
- Unico tie-breaker nei quarti e nelle semifinali: posizione in regular season.
- Finale secca in campo neutro con replay in caso di pareggio. In caso di ulteriore pareggio i tie-breakers saranno: maggior numero di punti realizzati tra finale e replay, miglior posizione in regular season.
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"Dobbiamo prepararci a presentare le nostre scuse a Emilio Fede. L'abbiamo sempre dipinto come un leccapiedi, anzi come l'archetipo di questa giullaresca fauna, con l'aggravante del gaudio. Spesso i leccapiedi, dopo aver leccato, e quando il padrone non li vede, fanno la faccia schifata e diventano malmostosi. Fede no. Assolta la bisogna, ne sorride e se ne estasia, da oco giulivo. Ma temo che di qui a un pò dovremo ricrederci sul suo conto, rimpiangere i suoi interventi e additarli a modello di obiettività... Oggi, per instaurare un regime, non c'è più bisogno di una marcia su Roma nè di un incendio del Reichstag, nè di un golpe sul palazzo d'Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (...) Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti". (Indro Montanelli, 1994)