IL FOCOLARE

l'angelo curzio

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    sancio panza
    Post: 731
    Città: PRATO
    Età: 53
    Sesso: Maschile
    00 26/01/2010 14:22
    Piove sul centro di Prato.Ma non è la pioggia fredda che ti entra nelle ossa nè la pioggia della burrasca che ti investe come una secchiata in estate.E' una pioggia calda,triste,lenta che colpisce solo chi qui ci è nato e cresciuto.Sono gli angeli della città,le anime di chi a Prato è nato,è cresciuto,l'ha amata,per lei ha combattuto ed adesso comenei film,sta lassù,a controllare che i suoi sogni ed i suoi sforzi non siano stati vani.
    E piangono.E il primo tra loro,il più appassionato,
    l'angelo Curzio,piange ancor di più rendendosi conto che dalla sua
    posizione privilegiata,voluta proprio per poter meglio controllare,ha
    guardato molto,troppo attentamente all'orizzonte senza accorgersi
    di cosa succedeva già in casa.Non è colpa di gialli neri o rossi,nè
    importerebbe se lo fosse,ma il pratese,un tempo pieno di iniziativa e
    determinazione fino ad arrivare all'arroganza,guardandosi attorno
    scuote la testa e pensa solo che sarebbe meglio andar via.E così,in
    mezzo a tante piccole persone che pur di salvare la faccia raccontano a tutti come le cose vadano bene,non ci resta che chinare il capo quando diciamo qual'è la nostra "patria" parlando con abitanti
    di città vicine,anch'esse con problemi ma che almeno hanno mantenuto la loro dignità.
    Noi abbassiamo il capo,pensando alla nostra città consegnata nelle mani di chi non la vuole non la ama non le interessa.Ad una città che in un epoca difficile è riuscita ad avere il peggio da ogni situazione,ad ingigantire ogni problema che poteva avere,a farci perdere quel senso di appartenenza che ognuno dovrebbe avere.E mentre lo sguardo resta fisso sulle scarpe,mentre negli orecchi rimbombano le risatine di scherno di chi ci dileggia,senti scendere le lacrime dell'angelo Curzio,che ti avvolgono e ti segnano.
    Ed è pensando a lui,ad altri come lui,che pensi
    che bisogna credere che non sia troppo tardi.Che dobbiamo far diventare la speranza una certezza.Ed allora ci crediamo.Crediamo di essere ancora in tempo,crediamo di poter riprendere la nostra fierezza di essere pratesi.
    Perche mio figlio,al quale oltre l'italiano cercherò di insegnare anche il bistrattato pratese,non debba mai abbassare lo sguardo di fronte a nessuno dicendo di essere pratese,ma anzi possa lui
    ridere ironicamente e presuntuosamente davanti al forestiero di turno.
    Perche sappia che,a dispetto della globalizzazzione,sempre e comunque
    chi è di Prao vorrà esse rispettao.Perche possa dire che Prato,con i
    suoi pregi e difetti,sarà sempre la miglior città dove nascere,vivere e purtroppo morire.
    Ed allora il difetto principale degli italiani e dei toscani tornerà ad essere di non essere pratesi,in centro smetterà di piovere e l'angelo Curzio tornerà a sorridere ed a scrutare
    l'orizzonte...fiero di essere pratese!
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    sancio panza
    Post: 731
    Città: PRATO
    Età: 53
    Sesso: Maschile
    00 26/01/2010 14:27
    questa era una lettera che ho scritto nel maggio del 2006,inviato inutilmente a un giornale locale,che visto lo schieramento non l'avrebbe pubblicata neanche se lo fosse meritato.
    Scrivevo dello stato della mia città,con delusione,disincanto,tristezza...un pò di cattiveria,qualcuno ci vedrà del razzismo...insomma..quello che era il mio stato d'animo
    é cambiata l'amministrazione,da poco tempo per poter capire se cambieranno le cose
    qualcosa fanno,l'impressione forse più per non fare brutta figura che per altro,certe cose non si potranno più rimediare,altre interessano fino a un certo punto
    tanta gente nel nome di un credo politico sparla,rema contro,inizando dopo 10 giorni a dire che non stava cambiando nulla
    io non sono schierato,non mi interessa da che parte arriva la fregatura,amo solo la mia città e spesso mi incazzo con i miei concittadini
    credo che curzio continui a girarsi nella bara

    p.s.
    per chi non lo sapesse curzio malaparte si è fatta sotterrare sopra la collina che domina prato..in modo da poterla guardare e difenderla da eventuali nemici
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    dr.oste
    Post: 1.140
    Città: VENEZIA
    Età: 59
    Sesso: Maschile
    00 26/01/2010 18:43
    Hai ragione Sancio, ma è il destino di tutte le città e di tutte le patrie. Tu a Venezia ci sei stato, io ti ho raccontato di una città svenduta al miglior offerente, capace di disperdere centinaia di anni di storia. Ora è diventata una città in vendita, dove l'unica preoccupazione è fregare il turista e sfruttare i milioni di visitatori che arrivano.
    Capisco il tuo stato d'animo, che è lo stesso che ho io, quello di chi ama la propria città e la vede persa......
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    kamo58
    Post: 1.074
    Sesso: Femminile
    00 28/01/2010 16:57
    Ogni città ha il suo angelo che piange. Parlo per la mia, Roma. Anch'essa profondamente cambiata. Non c'è più quel clima di anni fa, neanche quello della mia giovinezza. Dovunque vai è una massa di turisti da spennare in tutti i modi, che di questa città non gliene importa più di uno scatto da portare a casa. Che sporcano e lasciano immondizia in luoghi dove la storia s'è sedimentata nei secoli. Gente disperata che ti chiede elemonisa a tutti gli angoli, disperata ma quanto? Molto spesso dietro ci sono racket che li sfruttano, quasi sempre. Zingari che non si sopportano più, che t'assalgono sulle metro, che rovistano nei cassonetti e lasciano tutto a terra, imbrattando ancora di più la città, di quanto non lo sia per l'inciviltà di chi la abita. L'amicizia, l'aiuto tra vicini, quelli che si vedono nei film degli anni 50, girati in questa città, sono scomparsi. C'è un muro di incomunicabilità, dove la gente si chiude in sè stessa, trincerandosi dietro cuffie di Ipod o cellulari.
    Dopo la tua metafora Sancho, ho avuto un'illuminazione, sarà mica per questo che piove sempre più spesso? [SM=g1807585]