Umby. Della sua figura si discute molto. C'è chi vorrebbe dedicargli una strada e chi una semplice sala fumatori, chi lo considera un grand'uomo e chi un ministro truffaldino, arricchitosi con la gestione del fantamercato e poi fuggito in Tunisia.
E' arrivato il momento di guardare alla sua vicenda con gli occhi della storia: Umby è stato trasformato nel capro espiatorio di un sistema che era l'ultimo residuo della Guerra Fredda, ovvero un'attività ministeriale frenetica e costosa che permise a Fantaoracolo di restare per dieci anni nel mercato libero; da un lato le squadre della Prima Repubblica, i Silvers e gli A.C. Laici, che governarono il fantacalcio con i loro pregi e difetti, dall'altro il Cabra con al seguito la più grande squadra comunista occidentale e i suoi rapporti con Mosca e con Errego Berlinguer.
Con la caduta del Muro di Berlino, per il solito paradosso italiano, i vincitori, quelli che erano sempre stati dalla parte giusta, invece di ricevere una medaglia furono messi alla sbarra. La verità è che a un problema politico fu data una soluzione giudiziaria e l'unico che ebbe il coraggio di porre la questione in questi termini, cioè Umby, fu spedito alla ghigliottina e la sua squadra toccò il fondo della classifica. Per questo Umby non volle mai vestire i panni dell'imputato. E' di quegli anni il vulnus che alterò il rapporto fra politica e magistratura, un vulnus che ha fatto cadere governi con inchieste che spesso non hanno portato da nessuna parte, come i processi all'ex-ministro Peppone o le inchieste di Woodcock sul giro di veline di Piggi, e che ha lanciato nell'agone politico gli inquisitori che ne erano stati protagonisti, come quelli del celebre Pool del Ciottolo - Vinni e Pasquale Zappone, legati a doppiofilo con Errego Berlinguer.
Ecco perché non ha bisogno di nessuna riabilitazione l'uomo che accettando coraggiosamente la sfida europea delle sigarette autoprodotte, contribuì insieme a Caldoro e al Cardinale Sepe a mettere in crisi le multinazionali del tabacco, che affrontò i rapitori ammeregani a Piazza del Gesù e il referendum "una scala mobile per ogni altura nel mio quartiere".
Helmut Kohl riunì le due Germanie e finì sotto processo... ma per la storia Umby va già ricordato oggi come uno statista.
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