00 17/01/2010 13:36
Silvio, quanto ci costi... Conti fuori controllo, 1.400 dipendenti di troppo, milioni buttati per gli show del Cavaliere, segretarie pagate come direttori. Ecco come Berlusconi ha trasformato la presidenza del Consiglio in una reggia

[di Primo Di Nicola - l'Espresso]


Una vera reggia, dove si moltiplicano dipendenti e sprechi. Con oltre un miliardo di euro l'anno bruciato per alimentare una burocrazia di corte che si allarga a dismisura e conta già 1.400 persone più del previsto. Mentre per allestire i set televisivi degli show del sovrano si spendono cinque milioni e si arriva a pagare 250 euro il noleggio di un computer per una sola giornata.
E dove ci sono segretarie con la stessa qualifica e retribuzione dei grandi capi.


Una follia, impossibile da immaginare nell'Italia normale dove aziende ed enti pubblici tagliano e licenziano a tutto spiano per fare quadrare i conti.

Ma non alla presidenza del Consiglio dove il miracolo si ripete nei piani più alti della nomenklatura berlusconiana.




Prendete Marinella Brambilla, storica segretaria del Cavaliere che da oltre vent'anni custodisce la sua agenda. E confrontate il suo curriculum con Manlio Strano, autore di saggi su riviste giuridiche e persino del regolamento interno del Consiglio dei ministri, appena nominato dal governo consigliere della Corte dei Conti.

Manlio Strano
, dopo una lunga trafila al servizio dello Stato, è diventato segretario generale di Palazzo Chigi lo scorso aprile. La sua qualifica? Dirigente generale di prima fascia, il top della carriera pubblica.

E indovinate qual è la qualifica della fedelissima Brambilla? Anche lei direttore generale.

E la Brambilla non è la sola miracolata.


Come lei sono state graziosamente elevate al rango di superdirigenti generali anche Lina Coletta, segretaria di Gianni Letta; Maria Serena Ziliotto, che assiste il sottosegretario alle Politiche per la famiglia Carlo Giovanardi e Patrizia Rossi, che tiene invece l'agenda del sottosegretario allo Sport Rocco Crimi.


Quella delle qualifiche-facili non è la sola anomalia in cui ci si imbatte scandagliando la giungla della presidenza del Consiglio.

Ci sono plotoni di alti funzionari senza incarichi operativi che passano il tempo conducendo improbabili studi, mentre si continua a imbarcare nuovi assunti con pingui stipendi e striminziti curricula.

Secondo i dati che "L'espresso" è riuscito a reperire, a palazzo Chigi lavorano ben 4.500 persone, oltre 1.400 in più di quelle previste nella pianta organica, a dimostrazione del fatto che quella dei dipendenti è ormai una spesa fuori controllo [...]



Si va in scena
Gli italiani conoscono benissimo quanto Berlusconi sia attento alla cura della propria immagine. Non a caso organizza le sue uscite cercando di sfruttarle al meglio a fini televisivi. Quello che i cittadini ignorano è quanto questo costi alle casse di Palazzo Chigi.

Per cominciare, il Cavaliere ha reclutato all'interno di una propria struttura ("ufficio del presidente") due personaggi con il compito di curare i suoi "eventi": Mario Catalano, idolo dei cultori del porno soft per essere stato lo scenografo di "Colpo Grosso", il primo spettacolo tv davvero scollacciato degli anni '80, e Roberto Gasparotti, ex teleoperatore Fininvest, cerimoniere dalle maniere forti e dai precedenti poco rassicuranti [...] Gasparotti ha avuto anche lui la superqualifica di dirigente generale. Mentre per esaudire le esigenze sceniche del premier sta contribuendo non poco a fare impennare le spese.



Qualche perla tra le tante
. Il 29 settembre, l'Aquila, consegna di qualche centinaio di appartamenti ai terremotati in contrada Bazzano. Per Berlusconi è previsto un rigido programma: arrivo alle 15.30, saluti e discorso, poi consegna delle chiavi a tre famiglie. Il tutto, naturalmente, sotto l'occhio delle telecamere che lo seguono passo passo grazie a un set attrezzatissimo.

Attrezzatissimo ma anche molto costoso. Stando ai preventivi della "D and Di Lighting & Truck", di cui "l'Espresso" è entrato in possesso, la fornitura comprende tra l'altro telecamere, maxischermi, impianti elettrici e di illuminazione, e persino «tre personal computer completi di pacchetto office» al costo di 1.500 euro, cioè 500 euro a computer. Uno pensa: computer acquistati. Macché: i 1.500 euro sono il costo del noleggio, ben 500 euro a pc per sole 48 ore.

Una follia che contribuisce allo scandaloso costo finale dell'"operazione case": oltre 300 mila euro, cifra con la quale si potevano costruire altri sei di quegli appartamenti da 50 metri consegnati quel giorno ai terremotati.


E quella abruzzese non è la sola prestazione da vertigine della "D and Di". Da mettere in bilancio per il 2009 ci sono anche gli oltre 110 mila euro delle attrezzature noleggiate per la cena in onore del Keren Hayesold United Israel appeal (agenzia internazionale che raccoglie fondi per sostenere Israele) a Villa Madama il 3 novembre:

10 mila euro se ne sono andati solo per l'impianto audio di un gruppo musicale
,

4 mila per una troupe appositamente attivata per «seguire il presidente durante l'evento» e altri 700 euro per una sola «telecamera fissa su cavalletto da posizionare fronte president».

Come pure i costi per l'incontro organizzato sempre a palazzo Madama il 6 maggio con gli industriali de "L'Italia del fare": quella cena, solo di apparecchiature è costata oltre 60 mila euro.


Secondo quanto risulta a "l'Espresso", dal suo insediamento (maggio 2008) alla fine di ottobre, cioè in 17 mesi, la gestione berlusconiana di questi eventi mediatici è costata quasi 5 milioni di euro: un'enormità a confronto dei 150 mila spesi da Romano Prodi per fronteggiare le stesse esigenze nei 25 mesi del suo ultimo governo (
...fatto il conticino? calcolatrice alla mano, Silvio spende per queste minchiate 294.118 € al mese, Romano Prodi 6.000. Insomma, il Re Sòla spende 49 volte più del mortadella... NdR) [...]



Per grazia ricevuta
Ma nella corsa all'elargizione degli incarichi che pesano sul bilancio di Palazzo Chigi, come quasi tutti i suoi colleghi ministri senza portafoglio, non si risparmia neanche l'ammazza-fannulloni Brunetta, che ha inserito molti amici nei ranghi della presidenza.

Come gli affiliati alla sua associazione Freefoundation.

Se chiamate però al numero telefonico del think tank vi risponde il centralino dello studio del commercialista Canio Zampaglione che oltre ad essere presidente dell'associazione è anche presidente del collegio dei revisori dei conti dell'Agenzia per l'innovazione, guarda caso sottoposta all'autorità di Brunetta.

Un altro amico, Rodolfo Ridolfi, vicepresidente di Freefoundation, risulta invece consulente sempre da Brunetta [...] mentre Stefania Profili, che Brunetta aveva avuto come segretaria nella sede nazionale di Forza Italia, con la stessa mansione è stata nominata dirigente generale al ministero.

E non è finita. Perché tra le file degli esperti di Brunetta, oltre all'ex ministro Gianni De Michelis (13 mila euro) c'è pure Secondo Amalfitano (26 mila euro), noto solo per essere stato sindaco di Ravello, località nella quale Brunetta ha preso casa.



Anche Mara Carfagna, ministro senza portafoglio alle Pari opportunità, si dà molto da fare
per incrementare l'abbuffata degli incarichi.

Lei recluta esperti e consulenti con occhio attento a tutti i fronti aperti. Alle giuste amicizie di partito, per cominciare. Ed ecco spuntare a capo dipartimento del suo ministero Isabella Rauti (165 mila euro), moglie del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ma anche al collegio elettorale campano: Antonio Mauro Russo, segretario organizzativo provinciale del Pdl di Salerno, città natale del ministro, ha una consulenza da 28 mila euro [...] Infine Federica Mondani reclutata (circa 20 mila euro) come advisor per le materie giuridiche ma, in quanto avvocato del Foro di Roma, messa al lavoro dal ministro per patrocinare alcune cause che le stanno particolarmente a cuore contro Sabina Guzzanti e il quotidiano "la Repubblica".




Michela Brambilla

 Altro caso da manuale, infine, quello del ministero del Turismo, regno di Maria Vittoria Brambilla. (nella fotina) Giovanissima, Mvb aveva tentato la strada della tv nella trasmissione di Canale 5 "Misteri della notte". A tenerla a battesimo fu il curatore del programma Cesare Medail. Ma l'esordio si rivelò un fiasco. Girata la ruota della fortuna, la Brambilla non ha però dimenticato il suo mentore Medail, ingaggiato come esperto al Turismo (29 mila euro) dopo che lo aveva anche ripescato come direttore della "Tv delle libertà", fallimentare organo dei suoi omonimi circoli [...] Naufragati i  circoli, la Brambilla ha ripescato anche lui con un compenso di 70 mila euro lordi. Una goccia nel mare magnum delle super spese della presidenza  (...Cesare Medail, per chi non lo ricordasse - spero che la foto aiuti - è il tizio che all'epoca della "scesa in campo" del futuro Re Sòla, armato di telecamera, chiedeva per strada ai passanti cosa pensassero dell'evento, incontrando per caso solo cittadini entusiasti all'idea. NdR) [...]



QUESTI, INVECE, SI SONO "INCARICATI" DA SOLI



Senza incarico da anni, eppure meritevoli della retribuzione di risultato: il premio concesso ai dirigenti meritevoli quando raggiungono gli obiettivi prefissati. Una vicenda kafkiana vissuta da due dirigenti di Palazzo Chigi.


Il primo, Pierfederico Asdrubali, nel febbraio 2008 scrive ai superiori e allega una relazione sull'attività svolta di sua iniziativa - e senza che nessuno glielo abbia chiesto - al dipartimento degli Affari economici. Fa quasi tenerezza il dirigente quando spiega come, pur in assenza di un rinnovo dell'incarico scaduto tre anni prima, «abbia continuato a prestare servizio presso il dipartimento senza soluzione di continuità quanto a impegno, contenuti e responsabilità». E per questo chiede il premio: vuole che gli uffici tengano conto della relazione «per la retribuzione di risultato per il 2007».

Identica la richiesta inoltrata nel febbraio 2009 dal referendario Pier Giorgio Gawronski, noto per essersi candidato alle primarie del 2007 del Pd e anche lui senza incarico dal dicembre 2005.

Monitoraggio della crisi economica, riflessione sulla governance economica, monitoraggio dei negoziati al Wto: questa l'attività dichiarata da Gawronski per il 2008 e i cui risultati, assicura l'interessato, «sono stati conseguiti con la dovuta tempestività, approfondimento, chiarezza, nonostante l'assenza di incarico e istruzioni». Insomma, nessuno ha chiesto a Gawronski di svolgere quel lavoro.

E qui arriva la nota comica. Perché in fondo alla richiesta compare un'autorevole approvazione: «Si considerano raggiunti gli obiettivi con la valutazione 100/100». Firmato: Franco Bucci, dirigente generale dell'ufficio di controllo interno di Palazzo Chigi.
 

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