Un pettirosso migrante

I pettirossi sono uccelli stanziali ma io ne ho conosciuto uno migrante.
Si è intrufolato nel mio furgone al poligono ed è rimasto intrappolato, io non me ne sono accorto ma Sile lo cercava dappertutto, ho pensato ci sarà un insetto e Sile lo vuole acchiappare. Giunto a casa ho chiuso il furgone e la mattina ho trovato il pettirosso che aveva passato la notte sul cruscotto. Appena ho aperto lo sportello è volato via, in un ambiente completamente diverso (la città) dal suo luogo d'origine (la campagna).
Chissà se ha lasciato una famiglia e se riuscirà ad adattarsi in questo nuovo mondo.

basettun, 07/12/2009 22.12:

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I pettirossi sono uccelli stanziali ma io ne ho conosciuto uno migrante.
Si è intrufolato nel mio furgone al poligono ed è rimasto intrappolato, io non me ne sono accorto ma Sile lo cercava dappertutto, ho pensato ci sarà un insetto e Sile lo vuole acchiappare. Giunto a casa ho chiuso il furgone e la mattina ho trovato il pettirosso che aveva passato la notte sul cruscotto. Appena ho aperto lo sportello è volato via, in un ambiente completamente diverso (la città) dal suo luogo d'origine (la campagna).
Chissà se ha lasciato una famiglia e se riuscirà ad adattarsi in questo nuovo mondo.

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Ciao Basettun,che storia.Povero pettirosso, spero che il suo istinto lo riporti indietro..

Non credo Isabel, i pettirossi non volano per lunghe distanze, il loro raggio d'azione è di circa 200 metri.
Ma se vuole, una mattina lo posso riportare a casa con lo stesso mezzo.

Chissà che cosa avrà provato il piccolo pettirosso, uscendo dal furgone
e pregustando la libertà ritrovata, una volta catapultato in un mondo a
lui estraneo. Ma io mi auguro che anche in città, seppure circondato da
cemento ed altri mille oggetti ostili, quel pettirosso abbia trovato un
cespuglio, un giardinetto di una vecchia casa, una siepe di qualche
parco, che possano costituire per lui una nuova casa. O magari, per un
colpo di fortuna, qualche altro suo simile disperso come lui… Un po’
come tanti nostri emigranti, che si sono stretti ai loro compagni di
ventura, nel tentativo di ritrovare il sapore del proprio nido
abbandonato. Gli storici hanno chiamato questo fenomeno “catena di
richiami”, io, nel mio piccolo, preferisco chiamarla solidarietà di chi
condivide una sorte comune. Ma forse, più semplicemente, il piccolo
pettirosso sta brigando per trovare la strada smarrita, quel mondo che
inconsapevolmente e senza colpa di alcuno ha improvvisamente perduto. E
il suo istinto - quella forza che lui possiede in maniera molto più
fine e sviluppata di noi civili ed artificiosi esseri umani - lo
porterà, forse, alla meta cercata.

Forse la verità è molto meno romantica, la sua compagna e i suoi figlioletti lo stanno ancora cercando ma lui non tornerà più, troverà un'altra pettirossa e si farà un altro nido in città. Lei lo aspetterà fino alla primavera, poi anche lei troverà un altro pettirosso e si farà un altro nido in campagna.
Lei racconterà di essere stata abbandonata e lui racconterà di essere stato rapito, ma l'importante è sopravvivere.

Ecco il... turista per caso

Caro Basettun i Pettirossi compiono anche loro delle migrazioni , anche di migliaia di km , e finiscono di accudire i loro figli ai primi di settembre , piu' o meno ...
Insettivoro che ama stare vicino alle case , dal canto armonioso , la leggenda narra che il suo rossore sul petto se lo sia procurato togliendo una delle spine della " corona " messa al nostro Gesu' durante la sua crocifissione ... Da sempre protetto e tutelato , ogni Autunno viene a trovarci nei nostri giardini e orti .

Ti cercavo di la' ......sei sparito ?

Ciao Poeta

Roberto

l' inglese

Ciao Roberto, bentrovato anche a te.

No, non sono sparito, anch'io a volte m'involo migrante o rapito per caso, ritorno, rivado, non scelgo una meta, se il bosco mi aggrada mi fermo e quando l'ho conosciuto mi assale il terrore di aver messo radici.

“Forse la natura erratica è solo un antidoto alla tossicità degli affetti che t’imprigionano. Le radici uccidono, anche se ti assicurano la vita.

Non è un controsenso ma solo uno dei tanti paradossi che ci consentono di proporre alternative alla banalità quotidiana.

Radici brevi, dunque, senza timore di sofferenze acute…”


Reggio Cal. 2 novembre di un anno qualsiasi



Un ricordo, un pensiero, un abbraccio!

Gabriella

Ciao Gabri, bentornata anche a te, vuoi condividere la luce dei miei occhi?

Non si può rifiutare la condivisione della luce ad un ARTISTA...e luce sia...

Gabri

dove sei stata?

Sono stata mandata a "quel paese" ma non è il mio ambiente e sono fuggita.

Hai fatto bene, il tuo posto è qui, a volte si dicono cose che non si pensano e si pensano cose che non si dicono. Le prime fanno male ma sono innocenti, le seconde sono gravi ma non hanno effetto.
Pace?

Pace, ma un pò di "guerra" non guasta.

A volte per ottenere la pace si deve fare la guerra

La notte scorsa ti ho sognato e, cosa strana, mi chiamavi Rita. Io ti correggevo e tu insistevi con il chiamarmi Rita.

Forse pensavi che non ti conoscessi più...i sogni mentono

Si, è vero, i sogni mentono!