00 05/12/2009 13:32






MASSIMO AIOLFI


«Vogliamo guadagnarci il rispetto»




di Mattia Meier


Cantù-Milano, oppure Cantù-Varese. Fate voi. Di sicuro Aiolfi di derby accesi e appasionanti è uno che se ne intende. Certo se parliamo di emozioni e passione questa sera a Cadempino non saremo ai livelli del campionato italiano, ma l’ex viceallenatore dell’Oregon Scientific non nasconde che qualcosa di speciale la sfida odierna ce l’ha:

«Di per se quella di stasera è una partita come le altre, sempre 2 punti vale. È però innegabile che il derby resta il derby, sia esso contro Lugano o contro Vacallo».



Difficile quindi che ai tuoi mancherà la voglia:


«Esatto, le motivazioni saranno a mille. Il cuore sarà importante, perchè dove non arriveremo con la tecnica dovremo arrivarci con la passione, l’agonismo».



Come si affronta una partita del genere?


«Le indicazioni sono sempre quelle, essere motivati, credere in se stessi. Sarò ripetitivo, ma parte tutto dalla mentalità. A Friburgo siamo andati così sotto perchè non siamo entrati in campo con un atteggiamento positivo; se pensiamo di partire battuti allora non avremo scampo nemmeno contro la SAV. Ma sono fiducioso, in questi giorni abbiamo lavorato bene in palestra, in più abbiamo gente come Gray e Grimm che il derby lo conoscono bene, il loro apporto sotto l’aspetto dell’‘‘esperienza’’ può essere decisivo».



Due parole sugli avversari?


«Vacallo è una squadra i cui giocatori si trovano anche a occhi chiusi. In più ogni uomo in campo è duttile: può mettere palla per terra come tirare da tre, oppure batterti con l’uno contro uno. Sarà importante non farli entrare nei loro giochi, o perlomeno renderglielo difficoltoso».



Cosa chiederà quindi ai suoi giocatori Aiolfi, per battere la SAV?

«Noi dovremo avere pazienza in attacco, tanta. L’idea è di sfruttare qualsiasi occasione di contropiede in quanto ritengo che contro la difesa schierata dei gialloverdi potremmo andare in contro a difficoltà non da poco. Un giocatore chiave? Non c’è. Non abbiamo nessuna presunta stella in squadra, e a me va bene così. Ciò significa che vinceremo solamente se tutti daranno il loro contributo».



Contando magari su un palazzetto «caldo»...


«Per quanto riguarda il presunto torpore del Palamondo posso solo dire che è compito nostro infiammare il pubblico. Meglio noi giocheremo più i presenti saranno partecipi».




by Il Corriere del Ticino.





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RODRIGO PASTORE




«Non sottovaluteremo Massagno»




di ma.me


Per coach Rodrigo Pastore la partita di questa sera è «una partita come le altre». Difficile non credere ad un allenatore metodico come l’argentino:

«Come tipologia di partita è più importante per loro che per noi. Per tante squadre batterci, come pure ottenere una cosiddetta ‘‘sconfitta onorevole’’,può cambiare una stagione. Sicuramente loro ci metteranno tanto agonismo e grinta, come sempre fanno quando giocano in casa».



Proprio per questo fatto può essere una gara insidiosa:


«Sì, può diventare una partita pericolosa. Loro hanno quattro americani forti, che in pratica rappresentano il 90% del potenziale offensivo della squadra, il che significa l’attacco gravita intorno a questi giocatori. Inoltre dopo il cambio d’allenatore ho potuto appurare un cambiamento nello stile di gioco: ora la SAM ha più spazio in attacco rispetto a prima, e viste le caratteristiche dei loro stranieri questo potrebbe anche metterci in difficoltà. Parlo del tiro di Fitzgerald, dell’atletismo di Morin, della capacità di penetrare e di coinvolgere i compagni di Gray e del gioco interno di Grimm».



Detto degli avversari, parliamo della sua squadra:


«Sinceramente penso che la loro difesa incontrerà diverse difficoltà nel fermare il nostro attacco, ma ogni partita ha la sua storia. Non so se applicheranno la stessa difesa utilizzata da Losanna. Noi sicuramente non entreremo in campo convinti di aver già vinto perchè non è la nostra filosofia».


La partita contro Losanna potrebbe aver fatto suonare un campanello d’allarme, ma il coach non la vede proprio così...


«Sembra che facciamo notizia solo se perdiamo o giochiamo male. Ma non siamo andati in difficoltà mica solo con Losanna. Una partita è fatta di tante situazioni, se in un determinato momento a noi ‘‘gira male’’ può anche essere per merito dell’avversario che abbiamo di fronte no? In ogni caso, bisogna ammettere che domenica qualcosa non ha funzionato, direi che è mancata una corretta lettura della situazione. Per un intero quarto non siamo riusciti a scovare una soluzione mentre ritengo che una buona squadra dovrebbe trovare scelte migliori più in fretta. Ma situazioni come queste vengono utili perchè così sappiamo che abbiamo ancora da lavorare; quando ti trovi confrontato con simili momenti d’impasse è importante capirne il perchè».




by Il Corriere del Ticino.