Per me va benissimo: posto di seguito i tre personaggi spero vadano bene.
Arynde
Nome: Arynde
Razza: Fata
Allineamento: legale buono
Congrega: nessuna
Karma: 6000
F-M-S: 400
Potenza 0
Agilità 0
Resistenza 0
Metri a round: 9 in volo
Res.magica +2
Sensi sviluppati: udito, olfatto, vista
Bonus taglia +3
Capacità di razza
Incanti 3/giorno, infravisione banshee +2
Abilità di razza:
Metamorfosi +1
Ammaliare +1
Visione accecante +1
Tutt’uno con la natura +1
Empatia fa’erica +1
Passo di vento +1
Mutaforma +1
Skills dal paniere comune:
- Affinità naturali +2
Aspetto fisico: Fatina di rara bellezza come poche davvero. Crine castano, occhi diamantini che rilucono al sole e sotto le stelle.
Una creaturina divina, con le ali di seta e la voce d’usignolo. Tinuviel la chiamano gli Elfi della Foresta data la sua voce tanto meravigliosa da non sembrare nemmeno divina…
BG: Nata proprio durante la festa Hinuit di dieci anni fa all’interno di un bocciolo di rosa. Fu così che venne al mondo e si dice che la prima cosa che udì fosse il canto delle sue sorelle durante la festa che presero il fiore portandolo con loro nell’alto dei cieli e danzando per tutta la notte.
Anche la piccola Arynde, ancor prima di emettere i primi vagiti, iniziò a cantare, intonando assieme alle sue sorelle odi ed inni alla madre natura.
Un giorno mentre per la foresta passava un certo Alberon, Capocongrega della gilda degli artisti, Arynde si trovava a cantare appoggiata ad un albero, in tranquillità intonando versi al sole e alla natura, come sempre faceva. Quando Alberon la sentì rimase ammaliato da quelle parole tanto che, scovatala, restò per molto ad udirla cantare.
Si andò avanti così per molti giorni finchè il gran maestro non decise di farsi notare e proporre alla giovane fatina l'ingresso nella sua gilda.
Inizialmente la giovane Arynde temeva quell'uomo e solo dopo vari tentativi, nel corso dei giorni successivi, la fatina accettò l'invito dell'uomo.
Da lì in avanti Arynde scoprì il mondo che si apriva oltre la foresta, conobbe altre razze, altre culture e potè mettere al servizio di tutti la sua voce incantando ogni persona che la udiva cantare.
Visse così la fatina, tra le sue sorelle, la sua congrega e i tanti fiori che la foresta di luce nutriva.
[Modificato da Zirakzigil1987 21/11/2009 21:10]