00 26/10/2009 22:00
25 ottobre, decima giornata in Prima Divisione e a Como arrivano i lanciati toscani dell’Arezzo, terzi in classifica.

Tante novità in casa lariana dopo l’ultimo match casalingo di 15 giorni fa: domenica scorsa brutta sconfitta sul terreno della pericolante (come noi) Pro Patria, 1-0 il risultato, ma ringraziando il portiere Malatesta che ha evitato una goleada. Non ho visto questa partita, peraltro avrei avuto difficoltà per via della ennesima gestione sciagurata della vendita biglietti. Era una trasferta definita con “nessuna limitazione” ma le biglietterie dello stadio di Busto Arsizio sono state chiuse dalle 12 in poi, anche in tribuna, cioè tre ore prima del match… Incredibile. Stanno facendo di tutto per svuotare gli stadi.

Il ko con la Pro Patria è costato la panchina a Mister Di Chiara; il suo cammino in questa stagione dice 1 vittoria, 4 pareggi e 4 sconfitte con 3 gol fatti e 8 subiti: allargando però le cifre dal suo arrivo a febbraio troviamo 8 vittorie, 12 pareggi e 5 sconfitte, 20 gol fatti e 19 subiti. Non è stato sicuramente un allenatore spettacolare, il gioco non era certamente esaltante, ma i numeri non condannano affatto il nostro ex mister romano.

Dopo l’esonero sono circolati i nomi di Notaristefano e Carboni per rilevare la squadra, invece a sorpresa la scelta di Di Bari è caduta su capitan Oscar Brevi, che così a quasi 42 anni ha lasciato il ruolo da giocatore e ha intrapreso la carriera di allenatore, conoscendo già ambiente e team di lavoro. E’ affiancato (non avendo ancora il patentino) da Ottavio Strano, da molto tempo nello staff comasco.

La “prima” di Oscar è stata mercoledì sera in Coppa Italia, a Verona: Brevi tuttavia è rimasto in panchina come giocatore e nei titolari erano schierate un po’ di seconde linee e qualche giovane. E’ stata però una figuraccia, ha vinto il Verona per 6-0, risultato francamente inaccettabile. Se la Coppa Italia era vista come una seccatura non si doveva superare il turno precedente (la settimana prima), in cui si era vinto a Novara ai calci di rigore…

Comunque, dimenticata Verona, si pensa al campionato e al difficile Arezzo. C’è il cambio dell’ora e si inizia alle 14.30, in una giornata letteralmente favolosa, con sole caldo fuori stagione e cielo azzurrissimo senza una nuvola. All’arrivo al Sinigaglia gli spalti sono semi-deserti e mancano meno di 15 minuti al via: qualcuno entra nel frattempo ma anche stavolta non si supera il migliaio di spettatori (pochini), con anche una trentina di toscani in curva ospiti.

La prima formazione di Brevi presenta uno schema un po’ “flessibile” con Malatesta in porta, Maggioni, Preite, capitan Brioschi e Franco in difesa, Ardito, Salvi e Ezio Brevi mediani, Cozzolino e Terraneo esterni offensivi e Guazzo punta centrale. Nell’Arezzo ci sono gli ex Music (terzino acclamato dal pubblico, fu uno degli “eroi” del ritorno in serie A sette anni fa) e bomber Chianese, attuale capocannoniere del girone, ma con pochi ricordi sul Lario, in una stagione molto sfortunata.

La gara comincia ed è gradevole, i lariani gestiscono palla con più attenzione ed ordine del solito e creano qualche pericolo; Cozzolino è vivace sulla fascia sinistra e sguscia spesso nella difesa e anche Franco su quella fascia si propone spesso in avanti. Una sua volata di 40 metri al quarto d’ora termina con un tiro centrale, parato da Mazzoni (portiere aretino). Anche Salvi ci prova dal limite dell’area con un siluro, respinto in corner dall’estremo difensore, che si ripete poco dopo mandando in corner una punizione precisa ma un po’ lenta di Cozzolino… applausi per il Como!

L’Arezzo crea la prima vera palla gol al 40°… ma che rischio! Dopo un corner regalato dalla terna arbitrale ai toscani, la palla giunge a centro area e un forte tiro si stampa in pieno sulla traversa! Poi Malatesta è pronto e reattivo in un paio di altre azioni sul finire del tempo e l’ultima occasione è comasca, sull’asse Cozzolino-Terraneo con tiro però sballato. Si va negli spogliatoi, buon Como, pur coi soliti problemi davanti (e con l’assenza pesante del centravanti “di peso” Facchetti).

L’inizio della ripresa è bellissimo con azioni da una parte e dall’altra senza quasi sosta: Guazzo di testa, poi un tiro di Cozzolino e un contropiede dell’Arezzo che salta tutta la difesa, ma Malatesta compie un miracolo respingendo il tiro dell’attaccante ospite solo in area davanti a lui… che portierone!!! Ovazione per lui! Ancora Cozzolino si fa vedere con un tiro cross (smanacciato) e il giovane Terraneo raccoglie più volte applausi con buone giocate nella tre quarti toscana. Poi però ha un acciacco ed è sostituito, entra Kalambay al suo posto.

La partita si spegne un po’: escono Guazzo ed Ardito, sostituiti da Bretti e Riva, con Cozzolino che diventa punta centrale. E’ ammonito Maggioni (e sarà ahimè squalificato nella prossima gara, era stato sempre presente finora). Negli ultimi minuti ci sono due bei contropiede di Bretti e Maggioni, ma in entrambi Cozzolino è chiuso dalla difesa appena dentro l’area e le azioni sfumano con un po’ di rammarico. Poi è ancora bravo Malatesta in uscita e l’ultimo tiro (alto) è dell’Arezzo. Finisce 0-0 ma il Como esce tra gli applausi, sia di curva che di tribuna: c’è fiducia in Oscar Brevi e l’esordio è stato buonino.

La classifica però è sempre complicata: ultima la Paganese a 5 punti, Como e Sorrento a 8, Pro Patria a 9, Figline e Viareggio a 10… tuttavia la salvezza diretta è a soli due punti di distanza!
Prossimo turno domenica in Umbria a Foligno e l’otto novembre altro impegno insidioso al Sinigaglia con l’arrivo dell’ambizioso Benevento. Alla prossima!!!


Marcello Spreafico