Officina della poesia "Nicola Imbraguglio" Laboratorio poetico

Il nuovo Nichilista

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    Nihil.
    Sesso: Maschile
    00 25/10/2009 15:38
    Aggiorno con la mia nuova identità la carta poetica, che si è arricchita di altre invidiabile "perle" in questi 3 anni

    Con testo a fronte

    S’inscrive in aria stantia
    questo cercarsi, spellarsi
    spalmarsi in versi lunghi ed arsi

    come fossimo sfusi, circonfusi
    d’identità, solidità e molte altre A’
    rigorosamente con accento calcante
    racchiudente, estirpante

    ci vorrebbe il testo a fronte

    quando mi specchio e non vedo niente
    se non luce infranta, santa e non benedetta

    perché non c’è più fonte pura
    da cui sgorgano parole
    ma solo fango, ed acqua limacciosa

    e allora eccomi, prendimi e dragami:

    tieni lo sguardo basso all’orizzonte
    e la mano pregna, nel fondo
    schiusa all’oro.


    Di nere farfalle

    Non sai come si adagiano sulle mani
    si stendono sul palmo e dormono
    d’un sonno di cui vibrano le ali

    crescono su pagine consunte
    su classici che sfidano la polvere
    dall’alto d’uno scaffale, e non si offendono
    se le trascuri per fare l’Amore

    -lei stesa sul tavolo le gambe schiuse
    come fosse un poema questo leggerci
    nel corpo, e poi sottolineare con il fiato
    le parti da non dimenticare-

    loro guardano e se ti giri
    le scorgi tremare

    filano i ricordi e li legano alle parole
    e se una per caso muore

    rimane una traccia d’inchiostro
    l’ombra d’una poesia che vuole
    il suo eterno ritornare.



    Ofelia remix

    “Non chiedermi cosa mi si spezza dentro

    ho scorte di rime dure per la nausea
    mi porto appresso il chiodo d’ogni Amleto,
    mi mento finché posso o credo -a questo ruolo-
    sono catene anche le urla
    le lamette e la cera da depressa

    mi stringo al ventre, mi ritrovo nella vagina
    (Ma)donna in attesa del suo bambino
    potrei dirti “Scorticami, rosicami, divorami!”
    ma sarebbe solo un altro crescendo
    punte di maiuscole a solleticare il Cielo

    -e allora leggimi, copiami, remixami
    perché del muro delle pagine sono stanca-
    vorrei solo un respiro che si sciogliesse
    sul mio seno, un corpo caldo d’uomo

    con una rosa nera che gli spunti
    -come un feto- dalla bocca.”


    Nichilismo 1.1

    Ritorneremo anche al culto del sole

    al saluto delle cose, al calcolo retinico delle ore
    a chiedere pioggia sul solco e all’aspersione dell’orto

    o forse segneremo con penne di pavone il Nuovo Testamento,
    vi cercheremo l’ultima l’apocalisse nascosta
    (è sempre della fine che si torna a parlare
    l’aurora non ha l’audience della cassa da morto)

    e allora via che si salta sul carro della Tradizione
    -ma occhio, è a trazione anteriore-,
    un giorno col Papa e l’altro col papà
    a visitare le ultime aree di arie ariane protette

    e se il gioco non funziona, rimane il tumulo con cipresso
    l’ascesso dell’ascensore che in assenza di piano superiore
    discende sempre più a fondo, anche se il profondo
    ha l’odore di un parcheggio d’anime a ore.


    Oltreuomo (una poesia per tutti o per nessuno)

    Essere duri con se stessi
    scavarsi, come roccia o marmo
    non la mano, né il callo
    ma dalla selezione delle sementi
    germina il cuore

    l’ombra lunga che espande l’esilio
    da quel Tu, che è corpo ma prima parola

    è uno sgranarsi in prospettiva
    questo nostro mutilarci in uno scorcio
    in un paesaggio attraversato da sentieri interrotti
    ragnatele di sogni dove non esiste (D)io

    e allora lascia che sia Lei
    a lanciare i tuoi dadi:

    questo e non altro
    si chiama Amore.


    Bela Lugosi

    Il sangue non è dimora

    scorre sottile per le vene, in cerchio
    come un cane in cerca della coda

    e se il collo s’atteggia a sorgente

    (ascolta… è il fascino della pelle
    che allunga i canini)

    il morso vacilla a contatto del rosso
    s’imporpora d’angoscia, mentre il cuore
    stantuffa come siringa l’eroina

    e tu non sai se il letto diventa bara
    e domani sentirai ancora le tempie esploderti dalla voglia
    di quel cacciare ed essere scacciati

    che t’insegue come un’animale nella –tua- notte

    e sai,

    non ho neanche aglio o croce
    per difendermi da me stesso

    ma solo la notte affogata nel whisky
    e questo braccio, segnato da buche
    come un cimitero.









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    Il mio blog: http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.ListAll&friendID=503508930



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    elfo nero
    Sesso: Maschile
    00 25/01/2010 22:55
    "Bela Lugosi" è bellissima

    [SM=g11198]
    I let fall flowers of blood