Senza Padroni Quindi Romanisti

Barton sfuma

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    lucaDM82
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    00 13/10/2009 23:23
    Mora e il Bari, giù la maschera:
    «Barton non poteva comprare»
    L’ammissione dell’advisor: «L’operazione in tutto
    costava 50 milioni. Tim non aveva soldi a sufficienza»

    Tim Barton con Alessio Mora

    BARI — A volte ci vuole co­raggio anche per ammettere i propri errori. Alessio Mora, il manager che aveva condotto la trattativa per l’acquisto del Bari per conto di Tim Barton, è forse il soggetto uscito peg­gio dal naufragio dell’affare. La città del pallone non gli ha perdonato proclami e promes­se disattese. Dopo un lungo si­lenzio, l’advisor biellese deci­de di fare chiarezza. Recitan­do anche il mea culpa.

    Alessio Mora, che cosa è successo lo scorso primo ot­tobre?

    «Che la famiglia Matarrese ha dichiarato l’interruzione della trattativa per la cessio­ne della società a Tim Barton. Non poteva esserci un esito diverso. Perché nell’incontro del 28 settembre a Milano i Matarrese hanno giustamen­te preteso l’adem­pimento di un con­tratto prelimina­re. Ma Barton vole­va più tempo per analizzare una se­rie di aspetti che forse avrebbe do­vuto considerare prima».

    Lo stop è stato dovuto alla diffi­coltà nel reperire la somma?

    «Il problema non era nel conse­gnare il milione di euro. Ma nel fatto che l’operazione Bari fosse molto più onerosa di quanto Barton avesse preven­tivato. Ammetto che Tim ab­bia commesso un grave erro­re di valutazione. Perché l’affa­re non si fermava soltanto ai 25 milioni per l’acquisto della società. In più, infatti, ci sareb­bero stati i costi di gestione, nonché un’altra serie di adem­pimenti che avrebbero porta­to l’operazione ad oltre 50 mi­lioni di euro. Ecco perché lui voleva vedere ogni voce della due diligence nei dettagli e quanto più aggiornata possibi­le. Tuttavia, erano stati pattui­ti dei termini. Ed entro quelle date Tim non aveva la forza fi­nanziaria per concludere l’ac­quisto».

    Ciò significa che i dubbi sulla portata economica di Barton erano fondati?

    «No, affatto. Tim è un im­prenditore di successo. Ma qui parliamo di un’operazione onerosa per chiunque».

    I soggetti che avevate inter­pellato, dagli arabi al presi­dente della Hyundai Corpora­te fino al Banco di Santan­der, sarebbero stati coinvolti anche nell’acquisto del Bari?

    «Il calcio era un’idea che Barton avrebbe voluto attuare da solo per poi utilizzarla da volano pubblicitario per il pro­getto sull’energia. Lui cercava investitori per il fotovoltaico, ma, dati i tempi stretti, forse ha tentato di trovare finanzia­tori anche per il Bari. Riceven­do risposte attendistiche».

    Come si sono conclusi i rapporti con i Matarrese?

    «Ci siamo lasciati in un cli­ma cordiale. La famiglia Ma­tarrese è stata di parola: ha presentato conti in ordine e si è anche mostrata disponi­bile ad un’eventuale riduzio­ne del prezzo. Peraltro, avreb­bero avuto le carte in regola per impugnare il prelimina­re e pretendere un risarci­mento da Barton. Non lo han­no fatto perché sono perso­ne perbene».

    E’ vero che lei è stato sfidu­ciato da Barton?

    «No. Sto continuando a la­vorare per lui. Raccolgo mate­riale per illustrargli nel detta­glio l’eventuale costo dell’ope­razione. Nel comunicato lui aveva soltanto indicato in sé e nei suoi legali le persone cui rivolgersi per gli atti conclusi­vi. Come è normale che sia».

    Ciò significa che tornerete alla carica per il Bari?

    «Vogliamo credere a questo sogno. Ma non è facile. Se do­vessimo ricontattare i Matarre­se sarà soltanto con un’offerta irrinunciabile e definitiva. E, in tutta onestà, oggi siamo molto lontani dall’obiettivo».

    Non pensate che dopo quanto accaduto la città pos­sa esservi ostile?

    «Capisco la delusione della gente. Perciò non rispondo a tutti gli insulti che ho ricevu­to. Si è addirittura detto che pagavamo i giornalisti o che alcuni di loro ci venissero a prendere all’aeroporto. Tutto falso. Così come non è vero che ho collezionato fallimenti in serie: è accaduto solo una volta a causa di una dipenden­te che non ho mai assunto. Questa storia mi ha fatto solo pubblicità negativa, ma io non volevo prendere in giro nessuno».

    Avete accantonato anche il progetto sull’energia?

    «No. C’è una società costi­tuenda sul fotovoltaico. In tal senso, Bari resta un terreno fertile. Ma ci presenteremmo solo se potessimo anche ac­quistare la squadra. Le istitu­zioni baresi sono venute me­no alle promesse sull’ener­gia? Le leggi ed i piani in atto possono far venire meno cer­te disponibilità. Ma non è cer­to questo che ci ha frenato. Chissà, forse un giorno riusci­remo a mettere in atto ciò che avevamo programmato. Nel frattempo, auguro al Bari le migliori fortune».

    Davide Lattanzi



    questo mora ricorda maccarone
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    BeautifulLoser
    Post: 2.683
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    00 13/10/2009 23:49
    dai... "bluff" mi sembra un po' esagerato [SM=g27985]

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    Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better.
    (Samuel Beckett, Worstward Ho)
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    lucaDM82
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    Città: ROMA
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    00 14/10/2009 01:16
    Re:
    BeautifulLoser, 13/10/2009 23.49:

    dai... "bluff" mi sembra un po' esagerato [SM=g27985]



    sfuma [SM=g27988]


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    BeautifulLoser
    Post: 2.683
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    00 14/10/2009 02:25
    Re: Re:
    lucaDM82, 14.10.2009 01:16:



    sfuma [SM=g27988]






    è più clemente. e, a giudicare dal contenuto dell'intervista, più vicino alla realtà.
    già mi da un fastidio enorme questa mania (tutta italiana) di inventarsi i virgolettati nei titoli degli articoli ("tim non aveva soldi a sufficienza"), quando nell'intervista il tipo dice una cosa completamente diversa.
    e come con fioranelli. vogliono farlo passare per un fallito o un poveraccio o un imbroglione perché "non gli bastavano i soldi".
    intanto si osannano i veri ladri perché "portano i campioni", "fanno sognare", "fanno vedere le stelle" ecc. e delirano di "paperoni".
    come se 50.000.000 di euro, tuoi e sudati, li spendi così, per sfizio. come se gran parte dei cittadini di questo paese non avesse problemi ad arrivare, in maniera onesta, a fine mese.

    invece di intravedere nella rinuncia un gesto di serietà, preferiscono farla passare per una presa per il culo.
    [Modificato da BeautifulLoser 14/10/2009 02:27]

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    lucaDM82
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    00 14/10/2009 13:44
    Re: Re: Re:
    BeautifulLoser, 14/10/2009 2.25:




    già mi da un fastidio enorme questa mania (tutta italiana) di inventarsi i virgolettati nei titoli degli articoli ("tim non aveva soldi a sufficienza"), quando nell'intervista il tipo dice una cosa completamente diversa.
    e come con fioranelli. vogliono farlo passare per un fallito o un poveraccio o un imbroglione perché "non gli bastavano i soldi".
    intanto si osannano i veri ladri perché "portano i campioni", "fanno sognare", "fanno vedere le stelle" ecc. e delirano di "paperoni".
    invece di intravedere nella rinuncia un gesto di serietà, preferiscono farla passare per una presa per il culo.



    Quoto.