POVERO BOBO
(CALCIOPRESS) - Tessera del tifoso verso il flop come era previsto e prevedibile? Parrebbe proprio di si, visti gli ultimi sviluppi.
Insomma, la Tessera del tifoso si sta di fatto avvitando su se stessa e sta (fortunatamente) per impantanarsi da sola. Non si vede proprio come sia ragionevolmente ipotizzabile farla entrare in vigore dal gennaio del prossimo anno, secondo le (pie) intenzioni del ministro Maroni.
Va ancora considerato che la quasi totalità dei tifosi non organizzati, che dovrebbero essere gli utenti finali del documento, non ha affatto compreso quale sia lo scopo di uno strumento visto come un ulteriore paletto (dopo biglietti nominativi e tornelli) messo sulla loro strada per frenarne ulteriormente l’accesso negli stadi. In trasferta e non.
Resta infine da osservare che le leggi vigenti in materia di ordine pubblico, come pure quelle che regolano il controllo dell’afflusso degli spettatori all’interno degli stadi, sono già molto restrittive e comunque tali da svuotare pericolosamente gli impianti (divenuti, in certi casi, vere e proprie cattedrali nel deserto).
L’auspicio è che lo stop richiesto dalla serie A e serie B sia la spallata finale a questo (incoerente) progetto. Una presa di posizione, quella della LNP, che giunge davvero a proposito e contribuisce a bloccare un provvedimento dai contorni vagamente liberticidi. Un boomerang per la crescita del sistema calcio, già alla deriva per suo conto in ordine a tante (troppe) altre ragioni di natura strutturale e finanziaria.
Ci mancava solo la Tessera del tifoso, una curiosa (discutibile) iniziativa tutta italiana e sconosciuta negli altri Paesi della UE, per affossare definitivamente lo sport più amato nel Bel Paese.
Sergio Mutolo -
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