The Michael Jackson Experience

Basta che funzioni [il nuovo film di Woody Allen]

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  • °°°FoReVeR°YoUnG°°°
    00 23/09/2009 12:15


    In attesa di ritornare a Londra, e dopo l’isolata parentesi spagnola, Woody Allen fa ritorno nella “sua” New York. E lo fa ripescando a piene mani in quel milieu intellettual-artistico che rappresenta il brodo primordiale che l’ha formato, da cui è emerso e che ha raccontato con sapienza in decenni di cinema, ma ricollegandosi direttamente alle tematiche affrontate nel recente Vicky Cristina Barcelona. Quello di Basta che funzioni è, di conseguenza, un Allen che tiene il piede in due staffe, con tutti i vantaggi ma soprattutto le contraddizioni del caso.

    L’idiosincratico e nevrotico Boris affidato al Larry David di Curb Your Enthusiasm è esplicitamente una rappresentazione dell’Allen di ieri e di oggi, e questa polarità sembra caratterizzare anche tutto il film: che se nella prima parte ha un ritmo, un’andatura e un registro propri del Woody di qualche tempo fa, nella seconda cambia passo e si adegua ad alcune recenti – e più discutibili – tendenze. E se è pur vero che la penna dell’autore è ancora di una classe superiore - e dialoghi e battute in grado di lasciare il segno ce ne sono - il tempo, l’età (e forse alcune vicende personali) si fanno sentire forse più del dovuto.

    Le stoccate migliori, infatti, Allen le porta a segno quando rimane concentrato su situazioni e temi che gli sono storicamente più congeniali, quando si mette in scena attraverso un protagonista che, dichiarando esplicitamente la sua (presunta) superiorità intellettuale rispetto al resto del mondo, guarda ad esso con uno sprezzo mai davvero nichilista ma ricco di sarcasmo ed ironia, accettando una posizione elitaristicamente minoritaria che non gli impedisce comunque di cedere al richiamo dell’amore, in tutta la sua meravigliosa e imprevedibile irrazionalità.

    Successivamente, la narrazione di Basta che funzioni si slabbra e rallenta, vittima della recente ossessione del suo autore di voler dichiarare ad ogni costo come le dinamiche sentimentali ed amorose siano o debbano esser vissute nel nome di una libertà di scelta e comportamento che ha come fine ultimo solo la conquista di un brandello di felicità per sé e per gli altri. Nulla di male in questo, tutt’altro. Ma come in Vicky Cristina Barcelona (film del quale non riprende però i toni “calienti” per appoggiarsi sornione sull’atmosfera della Grande Mela) Allen sembra tanto ansioso di convincere i suoi personaggi ed il suo pubblico (al quale non a caso di rivolge direttamente attraverso il personaggio di Boris) da mancare in spessore e sincerità, risultando costruito e forse vittima della voglia di giustificarsi di fronte al mondo.

    Ciò nonostante, non c’è pessimismo né compiacimento, in Basta che funzioni, tantomeno nel suo ragionar d’amore. Ché l’amore romantico e “per sempre” non viene negato: semmai viene riaffermato che per trovare la nicchia giusta nella quale incastonarsi, a volte è necessario non fermarsi al primo tentativo.
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    KeV.
    Post: 22
    Età: 41
    Sesso: Maschile
    00 10/10/2009 13:33
    I saw this movie this summer and unfortunately was rather disappointed. I'm a big fan of Larry David and quite a chunk of Woody Allen's work. It just doesn't work out in this movie. Larry David's lack of acting skills are very apparent, the dialogue is just not very funny, and the storyline disappointingly weak.