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Uso ed abuso della Bibbia

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    bestfaffy
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    Registrato il: 28/08/2009
    Utente Junior
    00 09/09/2009 15:52
    Non capisto tutto questo accanimento [SM=x570872] Che la Bibbia fosse o meno a disposizione del popolo nel passato non cambia il fatto che oggi la Bibbia ce l'ha chiunque voglia. Criticare i commenti posti nelle Bibbie cattoliche (non tutte) è per un TdG pura ipocrisia, visto che non si può leggere ed interpretare la Bibbia da soli senza la guida del CD. Inoltre è "scoraggiato" (praticamente vietato) lo studio delle lingue bibliche ed il possesso di Bibbia Ebraica, NT Greco (che non sia quello fornito dalla WTS, quasi impossibile da avere) e la lettura di Bibbie diverse dalla TNM. Anche il fatto di avere una Bibbia ad uso e consumo esclusivo dei TdG, del tutto diversa dalle altre Bibbie, che è nata dall'esigenza di avere una Bibbia in sintonia con le loro dottrine (quindi una Bibbia modellata dalle dottrine e non il contrario) rende ancora più grave la posizione della WTS. Parlano tanto di "Religioni Organizzate" che hanno corrotto la Cristianità, ma omettono di dire che sono loro a portare la bandiera della corruzione.

    Premetto che io sono Evangelico, non Cattolico, ma ho una Bibbia delle Paoline e una versione elettronica della CEI. Entrambe sono ottime traduzioni e molti dei commenti che vi leggo sono utili. Magari alcuni sono opinabili, ma con la TNM non si può avere opinioni. Inoltre come traduzione è un'offesa.

    Infine voglio dire che tutti abbiamo un'intelligenza e l'assistenza dello Spirito Santo per la comprensione delle scritture, ma comunque tutti indistintamente abbiamo qualcuno che conosce la Bibbia da anni e ci assiste le prime volte che ci avviciniamo ad essa. Poi andiamo avanti da soli. Questo al TdG e solo a lui non è permesso.

    Parlare del passato è inutile.

    Per quanto riguarda lo sviluppo delle nazioni, l'erba del vicino è sempre più verde. Il nostro ritardo di sviluppo nei confronti della Germania è dovuto all'animato sviluppo politico e sociale del dopoguerra. Il paragone con gli altri invece non regge. Bisogna innanzitutto dimostrarne la superiorità e dove essa è presente è per la nostra penalizzazione dopo aver perso la II Guerra mondiale, non alla religione. Nel secolo (quasi un solo secolo) di esistenza dello stato italiano, siamo passati dal terzo mondo all'essere uno dei paesi più ricchi del mondo. Quello che siamo oggi bisogna ricercarlo nella storia e non nella religione.

    Ciao
    «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». [...] «Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi».
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    virtesto
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    Registrato il: 01/10/2005
    Utente Junior
    00 09/09/2009 16:14
    Le mezze verità di Polymetis e Trianello.
    Sono nuovo in questo forum ma vedo che si cerca di portare avanti le proprie tesi con mezze verità.
    Polymetis scrive, per esempio, che Occam era un cattolico e fu il primo a scrivere circa la separazione fra Chiesa e Stato. La mezza verità non scritta è che Occam fu per questo motivo espulso dalla Chiesa.

    Trianello cita la Francia come paese cattolico; se la Francia era o è cattolica allora lo è anche Berlusconi!!!!
    La rivoluzione del 1789 confiscò i beni della Chiesa. Poi lì nacque l'Illuminismo, non certo di estrazione cattolica. Sono del 1905 le leggi che separano definitivamentela Chiesa dallo Stato facendole totalmente laico.Ho frequentato la Francia tutti i mesi dal 1973 fino al 1990. Non ho visto il cattolicesimo all'opera, salvo le basiliche.

    Ancora Trianello scrive che "Il magistero cattolico si è a lungo prodigato perchè il popolo si avvicinasse alla scrittura..." Nel 1868 la rivista dei Gesuiti "Civiltà Cattolica" si oppose decisamente al progetto di estendere la lingua italiana ai branchi di zotici contadini soprattutto al sud.

    "L'esigenza di alfabetizzare gli strati popolari si è affermata in Europa con la Riforma Protestante che mirava a consentire a ogni fedele il libero esame attraverso la lettuira diretta delle Scritture e ha assunto una valenza politica nel corso dell'Ottocento, in seguito alla formazione degli stati nazionali" (Enc. Treccani)
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    virtesto
    Post: 44
    Registrato il: 01/10/2005
    Utente Junior
    00 09/09/2009 16:32
    Viaggiate per capire la differenza.
    Per capire in pieno la differenza fra un paese cattolico e uno protestante non dovete leggere Stark ma andarci di persona, come ho fatto io.

    Andate nell'Irlanda del Nord , a Belfast, andate a visitare i quartieri cattolici e poi quelli protestanti. In Belgio andate a vedere la francese e cattolica Vallonia e poi passate nella regione fiamminga dello stesso Belgio.
    In Svizzera osservate il Canton Ticino (da lì ci fu una forte emigrazione in America all'inizio novecento) e poi andate nella patria di Calvino e Zwingli, cioè Ginevra; visitate anche Basilea e poi notate la differenza.

    Nei Caraibi andate a Santo Domingo (ma non fermatevi in un villaggio vacanze), spagnola, e poi visitate Barbados o le Bahamas di estrazione inglese. Vedrete che differenza!

    Paragonate il Canada col Brasile (ambedue ricchi di suolo e materie prime; voglio dire:di base hanno lo stesso volume di ricchezza)

    La Spagna conquistò l'America Latina; definito in Sud-America:" El màs grande desastre historico" perchè questo? gli spagnoli portarono lì oltre alla religione cattolica, il feudalesimo. Ancora oggi sono "Las familias" che comandano nei vari Stati. Feudalesimo e cattolicesimo andavano d'accordo. La Chiesa cattolica , fin quando ha potuto ha osteggiato la democrazia.

    In America del Nord i famosi Pellegrini del "Mayflower" portarono dell'altro: La Bibbia da leggere appunto (Oltre che permearne la Costituzione americana) e la democrazia, la libertà.
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    romani
    Post: 5
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    Utente Junior
    00 09/09/2009 16:55
    lettura Bibbia
    Non possiamo mettere in discussione che "qualcuno" leggesse la Bibbia privatamente. Certamente non il popolo o meglio la plebe, cioè la gente semplice. Purtroppo l'analfabetismo era enorme e la chiesa cattolica non si preoccupava molto di istruire i fedeli. Mentre nei TdG è l'opposto. Studiano, diciamo così, la Bibbia senza avere conoscenze storiche, letterarie, ecc. In questo modo è facile manipolare la mente.
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    Polymetis
    Post: 8.413
    Registrato il: 08/07/2004
    Utente Master
    00 09/09/2009 20:36
    Per virtesto


    “Polymetis scrive, per esempio, che Occam era un cattolico e fu il primo a scrivere circa la separazione fra Chiesa e Stato. La mezza verità non scritta è che Occam fu per questo motivo espulso dalla Chiesa.”



    A parte il fatto che non ho citato solo Ockham, ma bensì tutta la riflessione della scolastica medievale derivata dalla lotta per le investiture, o casi letterari eclatanti come “La Monarchia” di Dante, a parte questo dicevo, che Ockham sia stato espulso dalla Chiesa te lo sei sognato. Spero tu ti renda conto che essere nemici del papa allora regnante, come metà dell’Italia che poteva essere ghibellina, non c’entra nulla con la scomunica (che fu tolta).


    “La rivoluzione del 1789 confiscò i beni della Chiesa. Poi lì nacque l'Illuminismo, non certo di estrazione cattolica.”



    La Francia era un potenza già dal Seicento, le Roi Soleil, Luigi XIV e il suo regno ti dicono nulla? Inoltre l’illuminismo è esattamente di derivazione cristiana, al contrario di quello che dici. Carl Schmitt, insieme a un mucchio di storici del pensiero, come Böckenförde, hanno mostrato che i fondamenti dello stato moderno e dell’etica illuminista altro non sono che un cristianesimo laicizzato. I cari “libertà, uguaglianza e fraternità” dei philosophes illuministi da dove credete che vengano? Tutti i cosiddetti illuministi avevano un retaggio cattolico, persino Voltaire aveva studiato dai gesuiti…


    “Per capire in pieno la differenza fra un paese cattolico e uno protestante non dovete leggere Stark ma andarci di persona, come ho fatto io.”



    Meraviglioso, adesso dobbiamo accettare te come metro di misura per valutare il progresso…


    “La Spagna conquistò l'America Latina; definito in Sud-America:" El màs grande desastre historico" perchè questo? gli spagnoli portarono lì oltre alla religione cattolica, il feudalesimo”



    Contrariamente a quello che le tue nozioni liceali di storia medievale possono immaginare, il feudalesimo non ha nulla della staticità e dell’immobilismo che si immagina chi conosce il medioevo dai film anziché dai manuali universitari di storia medievale. Il feudalesimo non è affatto l’immobilismo e lo sfruttamento dei poveri servi della gleba, queste sono semplificazioni che vanno bene per i sussidiari delle elementari e che sono demenziali per chiunque abbia dato un esame universitario di storia medievale negli ultimi 20 anni. Guarda, prenditi un manuale recente di storia medievale, quello di Montanari che è pure breve andrà benissimo…

    Ad maiora
    [Modificato da Polymetis 10/09/2009 11:56]
    ---------------------
    Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
    Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
    Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
    (Κ. Καβάφης)
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    flabot
    Post: 324
    Registrato il: 08/05/2009
    Utente Senior
    00 09/09/2009 20:54
    Caro Poly. [SM=x570869] visto che un errore simile capitò pure a me proprio con te, mi accontenterò di semplici scuse formali. [SM=g27823]
    La prossima volta la querela non te la leva nessuno [SM=x570870] [SM=g27823] [SM=g1678738] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570892] [SM=g1543902]
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    virtesto
    Post: 45
    Registrato il: 01/10/2005
    Utente Junior
    00 09/09/2009 21:48
    Polymetis patetico, patetico, patetico
    Quel Voltaire poi che ha studiato dai gesuiti... e Stalin sai dove aveva studiato????
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    Polymetis
    Post: 8.417
    Registrato il: 08/07/2004
    Utente Master
    00 10/09/2009 00:18
    Per Flabot


    "sto che un errore simile capitò pure a me proprio con te"



    Ma di che parli?


    "La prossima volta la querela non te la leva nessuno"



    Idem come sopra. Ma di che parli?

    Per virtesto


    "Polymetis patetico, patetico, patetico. "



    Sapiend nihil adfirmat quod non probat...


    "Quel Voltaire poi che ha studiato dai gesuiti."



    Era solo un esempio tra i mille che si possono fare. In realtà la genesi del concetto di diritti umani e del giusnaturalismo è ampiamente documentata come una secolarizzazione di dottrine cristiane. Il concetto stesso di diritto soggettivo è di matrice medievale, e la formulazione del concetto di diritti umani si deve alla seconda scolastica (l'università di Salamanca nel Cinquecento). Quanto alla separazione tra stato e Chiesa, come ripeto è un'invenzione del medioevo cristiano, una riflessione nata in seno alla lotta per le investiture. Come è noto Guglielmo di Ockham fu scomunicato da Giovanni XXII, noto ai più come "la puttana di Avignone" a causa del suo atteggiamento verso i francescani del ramo di Michele da Cesna, ma questo perché il nostro stava coi ghibellini, e infatti la scomunica in seguito fu tolta.


    e Stalin sai dove aveva studiato????



    Ad un seminario ortodosso. Sono sicuro che quei poveri preti ortodossi fecero un bel lavoro, ma putroppo la frequentazione dei marxisti rovinò il giovane.

    Ad maiora
    [Modificato da Polymetis 10/09/2009 00:25]
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    Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
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    (Κ. Καβάφης)
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    virtesto
    Post: 46
    Registrato il: 01/10/2005
    Utente Junior
    00 10/09/2009 10:19
    Il Protestantesimo, dottrina della felicità individuale

    Il Protestantesimo si diffonde in paesi con uno spirito nazionale forte e governi locali. Si vuole anche accedere in proprio a ricchezze prima destinate alla lontana Chiesa di Roma. Si vuole decidere con attenzione alla realtà locale, l'universalità di Roma è qualcosa di vago, costoso e corrotto. Si vuole un rapporto più diretto e semplice con ogni forma di autorità. Si vuole che i fedeli capiscano la religione che professano e si usa per la fede la stessa lingua usata per tutte le altre relazioni umane. Si cerca il rapporto diretto fra singolo e Dio. C'è una rivalutazione della persona umana, dell'opera umana, il rapporto diretto di ogni singolo con la Sacra Scrittura, senza interferenze e controllo, è un grande stimolo all'istruzione. Il singolo è responsabile di fronte a Dio e agli altri del suo operato. La libertà dell'individuo, non soggetto a venerare altre persone, o a pratiche di penitenze e sacrifici, in grado di affrontare con pari dignità ogni forma di autorità, diviene non solo importante come concetto, ma praticabile in concreto. Le persone si abituano ad agire con indipendenza e non solo e sempre da sudditi. Il contesto che si crea coinvolge anche la figura femminile, le donne reali vi possono avere cittadinanza e dignità, anche se non pari. Mentre nel cattolicesimo si è sudditi della Chiesa, qui si è "cittadini" della Chiesa. Formalità e burocrazie hanno molto meno peso nell'esistenza dei fedeli. Non si è figli, ma artefici, responsabili della Chiesa e di conseguenza del mondo. Dal momento che si subisce meno coercizione, meno potere istituzionale, in libertà si progetta e con efficienza si agisce. Si condivide anche meno la dimensione collettiva, si fa beneficienza senza forti legami di solidarietà. L'individuo può avere successo, cercare la propria felicità (la propria felicità individuale soltanto) e ritenersi completamente non responsabile della sofferenza e/o felicità altrui.

    Il successo è la manifestazione della propria predestinazione alla salvezza, le opere sono utili a sé e al mondo terreno, sono il "certificato" dell'essere prescelti. Non si ha l'individuo suddito impotente o ribelle, si ha l'individuo consapevole del proprio diritto di cittadinanza, convinto della legittimità del proprio agire. E fin qui tutto bene, ma ecco il problema: il confine fra potenza e pre-potenza, fra consapevolezza dei propri diritti e priorità sempre di ciò che è noi, rispetto a tutto ciò che è altro da noi, fra la libertà rispetto agli altri e la nostra libertà anche sugli altri, vedo un pericolo di onnipotenza che per me va eliminato come l'impotenza. Sarà forse perché, a me, tutti quelli che pensano di essere "eletti", non da elezioni democratiche, ma dall'alto, o dall'Altissimo, o di avere particolari "meriti" o "buoni sconto" etici, o si autoproclamano "al di sopra" della "gente comune", proprio non mi finiscono di piacere, ma non proseguirei il viaggio né col feudalesimo del cattolicesimo, né con l'arroganza del protestantesimo.

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    virtesto
    Post: 47
    Registrato il: 01/10/2005
    Utente Junior
    00 10/09/2009 10:34
    Ho riportato quel pezzo sopra da un libro di un filosofo 'indipendente'.Non dico il nome altrimenti Polymetis lo distrugge subito; verbalmente s'intende. Non ho tolto niente al pezzo;di proposito non l'ho tagliato. anche dove dice che il protestantesimo sarebbe arrogante, che, eventualmente si ritorcerebbe contro quanto io finora ho sostenuto. Preferisco comunque l'arroganza del protestantesimo al feudalesimo del cattolicesimo.
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    flabot
    Post: 329
    Registrato il: 08/05/2009
    Utente Senior
    00 10/09/2009 11:32

    Per Flabot

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    “Polymetis scrive, per esempio, che Occam era un cattolico e fu il primo a scrivere circa la separazione fra Chiesa e Stato. La mezza verità non scritta è che Occam fu per questo motivo espulso dalla Chiesa.”

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    A parte il fatto che non ho citato solo Ockham, ma bensì tutta la riflessione della scolastica medievale derivata dalla lotta per le investiture, o casi letterari eclatanti come “La Monarchia” di Dante, a parte questo dicevo, che Ockham sia stato espulso dalla Chiesa te lo sei sognato. Spero tu ti renda conto che essere nemici del papa allora regnante, come metà dell’Italia che poteva essere ghibellina, non c’entra nulla con la scomunica (che fu tolta).



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    “La rivoluzione del 1789 confiscò i beni della Chiesa. Poi lì nacque l'Illuminismo, non certo di estrazione cattolica.”

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    La Francia era un potenza già dal Seicento, le Roi Soleil, Luigi XIV e il suo regno ti dicono nulla? Inoltre l’illuminismo è esattamente di derivazione cristiana, al contrario di quello che dici. Carl Schmitt, insieme a un mucchio di storici del pensiero, come Böckenförde, hanno mostrato che i fondamenti dello stato moderno e dell’etica illuminista altro non sono che un cristianesimo laicizzato. I cari “libertà, uguaglianza e fraternità” dei philosophes illuministi da dove credete che vengano? Tutti i cosiddetti illuministi avevano un retaggio cattolico, persino Voltaire aveva studiato dai gesuiti…



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    “Per capire in pieno la differenza fra un paese cattolico e uno protestante non dovete leggere Stark ma andarci di persona, come ho fatto io.”

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    Meraviglioso, adesso dobbiamo accettare te come metro di misura per valutare il progresso…



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    “La Spagna conquistò l'America Latina; definito in Sud-America:" El màs grande desastre historico" perchè questo? gli spagnoli portarono lì oltre alla religione cattolica, il feudalesimo”

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    Contrariamente a quello che le tue nozioni liceali di storia medievale possono immaginare, il feudalesimo non ha nulla della staticità e dell’immobilismo che si immagina chi conosce il medioevo dai film anziché dai manuali universitari di storia medievale. Il feudalesimo non è affatto l’immobilismo e lo sfruttamento dei poveri servi della gleba, queste sono semplificazioni che vanno bene per i sussidiari delle elementari e che sono demenziali per chiunque abbia dato un esame universitario di storia medievale negli ultimi 20 anni. Guarda, prenditi un manuale recente di storia medievale, quello di Montanari che è pure breve andrà benissimo…



    Ad maiora







    Io non ho fatto nessuna delle dichiarazioni che qui mi contesti!!!!! [SM=x570869] [SM=x570869] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570870] [SM=x570870] [SM=x570870] [SM=x570870] [SM=x570869] [SM=x570869] [SM=x570869] [SM=x570870] [SM=x570870] [SM=x570870]

    Aspetto sempre le pubbliche scuse [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]
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    bestfaffy
    Post: 23
    Registrato il: 28/08/2009
    Utente Junior
    00 10/09/2009 11:56
    Re:
    virtesto, 10/09/2009 10.19:

    Il Protestantesimo, dottrina della felicità individuale

    Il Protestantesimo si diffonde in paesi con uno spirito nazionale forte e governi locali. Si vuole anche accedere in proprio a ricchezze prima destinate alla lontana Chiesa di Roma. Si vuole decidere con attenzione alla realtà locale, l'universalità di Roma è qualcosa di vago, costoso e corrotto. Si vuole un rapporto più diretto e semplice con ogni forma di autorità. Si vuole che i fedeli capiscano la religione che professano e si usa per la fede la stessa lingua usata per tutte le altre relazioni umane. Si cerca il rapporto diretto fra singolo e Dio. C'è una rivalutazione della persona umana, dell'opera umana, il rapporto diretto di ogni singolo con la Sacra Scrittura, senza interferenze e controllo, è un grande stimolo all'istruzione. Il singolo è responsabile di fronte a Dio e agli altri del suo operato. La libertà dell'individuo, non soggetto a venerare altre persone, o a pratiche di penitenze e sacrifici, in grado di affrontare con pari dignità ogni forma di autorità, diviene non solo importante come concetto, ma praticabile in concreto. Le persone si abituano ad agire con indipendenza e non solo e sempre da sudditi. Il contesto che si crea coinvolge anche la figura femminile, le donne reali vi possono avere cittadinanza e dignità, anche se non pari. Mentre nel cattolicesimo si è sudditi della Chiesa, qui si è "cittadini" della Chiesa. Formalità e burocrazie hanno molto meno peso nell'esistenza dei fedeli. Non si è figli, ma artefici, responsabili della Chiesa e di conseguenza del mondo. Dal momento che si subisce meno coercizione, meno potere istituzionale, in libertà si progetta e con efficienza si agisce. Si condivide anche meno la dimensione collettiva, si fa beneficienza senza forti legami di solidarietà. L'individuo può avere successo, cercare la propria felicità (la propria felicità individuale soltanto) e ritenersi completamente non responsabile della sofferenza e/o felicità altrui.

    Il successo è la manifestazione della propria predestinazione alla salvezza, le opere sono utili a sé e al mondo terreno, sono il "certificato" dell'essere prescelti. Non si ha l'individuo suddito impotente o ribelle, si ha l'individuo consapevole del proprio diritto di cittadinanza, convinto della legittimità del proprio agire. E fin qui tutto bene, ma ecco il problema: il confine fra potenza e pre-potenza, fra consapevolezza dei propri diritti e priorità sempre di ciò che è noi, rispetto a tutto ciò che è altro da noi, fra la libertà rispetto agli altri e la nostra libertà anche sugli altri, vedo un pericolo di onnipotenza che per me va eliminato come l'impotenza. Sarà forse perché, a me, tutti quelli che pensano di essere "eletti", non da elezioni democratiche, ma dall'alto, o dall'Altissimo, o di avere particolari "meriti" o "buoni sconto" etici, o si autoproclamano "al di sopra" della "gente comune", proprio non mi finiscono di piacere, ma non proseguirei il viaggio né col feudalesimo del cattolicesimo, né con l'arroganza del protestantesimo.




    Grazie per la "lezione di storia", ma ciò che afferma questo individuo che tu citi è parziale e non corrisponde affatto al pensiero evangelico. Mi spiego. La predestinazione è una dottrina nata con Calvino ed è sempre stata marginale. Purtroppo gli atteggiamenti di costoro sono tanto forti e a volte estremi che sono più conosciuti di quelli della maggioranza del mondo evangelico. La predestinazione è rifiutata dalla maggiorparte del mondo evangelico. L'egocentrismo e l'orgoglio sono solo alcuni degli aspetti negativi di questa dottrina che non si trova nelle Scritture. Infatti gli evangelici (di cui io faccio parte) dichiarano sulla base di molte Scritture che l'uomo è peccatore perduto e Dio ha provveduto, per tutta l'umanità, il sacrificio di Cristo per lavarne i peccati e permettergli di ottenere, per grazia e non per meriti, la riconciliazione con Dio. Nessuno è superiore agli altri e non esiste un elezione, solo una scelta che ogni uomo fa nei confronti del Signore accettandolo come Signore e Salvatore o rifiutandolo. La riconciliazione avviene quindi non per meriti di chi accetta il dono, ma per meriti di chi dona, cioè di Dio, escludendo qualsiasi presunta superiorità tra credenti e non credenti (che non necessariamente rimangono tali, fino alla morte hanno tutti la possibilità di credere). Spero che non si confondano più i Calvinisti con tutto il mondo evangelico di cui non sono assolutamente rappresentativi.
    «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». [...] «Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi».
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    Trianello
    Post: 6.336
    Registrato il: 23/01/2006
    Utente Master
    00 10/09/2009 17:44
    Virtesto ha scritto:


    Sono nuovo in questo forum ma vedo che si cerca di portare avanti le proprie tesi con mezze verità.



    Se ne sei convinto tu…


    Polymetis scrive, per esempio, che Occam era un cattolico e fu il primo a scrivere circa la separazione fra Chiesa e Stato. La mezza verità non scritta è che Occam fu per questo motivo espulso dalla Chiesa.



    Non è esatto quanto scrivi, Ockham fu scomunicato per ragioni meramente politiche (tanto è vero che, in seguito, la sua scomunica fu annullata). La sua formulazione concernente la divisione tra potere politico e potere religioso affonda invece le proprie radici nella filosofia scolastica, dando espressione compiuta ad un concetto di cui si era già ampiamente dibattuto nei secoli precedenti e che rimarrà invece completamente estraneo alla teologia protestante (e questo nonostante lo stesso Lutero fosse di formazione un occamista).


    Trianello cita la Francia come paese cattolico; se la Francia era o è cattolica allora lo è anche Berlusconi!!!!



    La Francia è stata per secoli una potenza prima della Rivoluzione, così come fu e rimase un paese profondamente cattolico (che mi dici dell’acerrima lotta anti-ugonotta della monarchia francese?) nonostante la parentesi della Rivoluzione francese (mai sentito palare, per esempio, della Vandea?). Perdonami, ma queste sono nozioni elementari.


    Ancora Trianello scrive che "Il magistero cattolico si è a lungo prodigato perchè il popolo si avvicinasse alla scrittura..." Nel 1868 la rivista dei Gesuiti "Civiltà Cattolica" si oppose decisamente al progetto di estendere la lingua italiana ai branchi di zotici contadini soprattutto al sud.



    Allora, a parte il fatto che quando citi la Civiltà Cattolica dovresti citarne alche il numero e le pagine, quello che ti sfugge è che, per quanto prestigiosa, questa rivista non rappresenta il Magistero cattolico. Poi, onestamente, non mi è chiaro il senso di questa tua citazione.


    "L'esigenza di alfabetizzare gli strati popolari si è affermata in Europa con la Riforma Protestante che mirava a consentire a ogni fedele il libero esame attraverso la lettuira diretta delle Scritture



    Il fatto che i pii pastori protestanti ritenessero essenziale alfabetizzare il popolo perché questo potesse accedere alla scrittura, non toglie che fino al XIX nessuno Stato europeo organizzo programmi di alfabetizzazione di massa e che quando alcuni cominciarono a farlo, tra questi c’erano anche dei paesi tradizionalmente cattolici (come la Francia o l’Austria, per esempio… per tacere, ovviamente, delle tante zone della Germania rimaste a maggioranza cattolica).


    Per capire in pieno la differenza fra un paese cattolico e uno protestante non dovete leggere Stark ma andarci di persona, come ho fatto io.



    Ma che diavolo di ragionamento è? Se io mi devo curare il cancro, mi rivolgo ad un oncologo, non a uno che conosce un sacco di malati di cancro. Così, per capire il perché ed il percome delle differenze culturali tra i paesi, io mi rivolgo ad uno studioso che ha passato la vita a studiare queste cose (con metodo scientifico) e non ad uno che magari ha anche fatto ventisei volte il giro del mondo, ma che magari non sa nemmeno quali sovrani stipularono la pace di Cateau-Cambresis (e considera che chi scrive, di formazione, è un antropologo e, pertanto, un convinto assertore dell’essenzialità della ricerca sul campo, ma fatta con metodo e disponendo del giusto bagaglio di nozioni).


    Paragonate il Canada col Brasile (ambedue ricchi di suolo e materie prime; voglio dire:di base hanno lo stesso volume di ricchezza)



    Ehm… forse ti sfugge il fatto che il Canada fu colonizzato per primo dai francesi e che una buona fetta di questo paese è francofono e cattolico. La differenza tra la situazione che oggi ritroviamo tra le nazioni dell’America del Nord e quella del Sud non ha nulla a che vedere con la religione delle potenze delle varie coloniali, ma dipende in buona parte da fattori come: la situazione degli stessi prima della colonizzazione, il sistema politico istaurato negli stessi dai colonizzatori e le dinamiche dei flussi migratori.

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    Deus non deserit si non deseratur
    Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

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    marcos35
    Post: 493
    Registrato il: 08/07/2008
    Utente Senior
    00 10/09/2009 18:35
    La Bibbia è il più bel regalo che Dio (dopo Gesù) cià fatto.
    Leggerla , studiarla, confrontarla con altre traduzione , è cosi emozionante e meravigliosa. nutre il nostro spirito senza uguali.

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