Punto estremo dell’Europa, costituito da nove isole differenti per paesaggi e tradizioni. Per capirne lo spirito bisogna osservare l’orizzonte, dove le nuvole scorrono veloci e i colori mutano in pochi istanti, ascoltare il mare, guardare il passaggio dei gabbiani, assaporare tutta la forza emotiva che queste isole, incastonate nell’oceano come pietre preziose possono trasmettere.
SAO MIGUEL
E’ l’isola maggiore dell’arcipelago, un paradiso verde intenso in perenne contrasto di colore con il blu dell’oceano, l’azzurro e il bianco delle ortensie. Ponta Delgada, la capitale dell’arcipelago si affaccia su un’ampia baia, è una cittadina ricca di testimonianze artistiche, vitale, ma lontana dalla frenesia delle nostre città. Vila Franca do Campo, primo capoluogo dell’isola; Lagoa, capitale della ceramica e della pesca. Tra le bellezze naturali dell’isola: Vale das Furnas, un vasto cratere occupato in parte dal rigoglioso parco di Terra Nostra, con piante tropicali. Qui il vapore bollente delle “caldeiras” ricorda l’origine vulcanica dell’isola. Lagoa das Sete Cidades dove, fra splendide valli verdeggianti, si celano spettacolari “lagunas”. La riserva naturale di Ilheo de Vila Franca do Campo: al suo interno l’acqua cristallina invita ad un bagno rilassante.
TERCEIRA
L’isola ha un aspetto selvaggio con coste alte e rocciose, senza spiagge ed un vasto altopiano interno quadrettato di verdi campi. Angra do Heroismo, il capoluogo, è una città monumentale decretata patrimonio mondiale dall’UNESCO. Praia da Vitoria, primo insediamento dell’isola, ha un notevole centro storico; Sao Sebastiao, una bella chiesa gotica; Sao Carlos, Sao Bras e Lajes con le loro case assolate e le loro chiese, sono tutte località storiche e affascinanti da visitare. Numerosi i percorsi naturalistici: quaranta grotte con pareti di lava ad Algar do Carvao e il curioso cratere vulcanico della Caldeira de Guilherme Moniz.
FAIAL
Un’isola di tranquillità dall’aspetto ridente e fiorito, dominata dalla cima del vulcano Cabeço Gordo al centro dell’isola e dalle scure ceneri del Capelinhos a nord-ovest. Horta è il capoluogo, una città giardino con un porto turistico frequentatissimo, un centro storico con palazzi e chiese del XiX secolo, e nella parte alta, raggiunta da scalinate fiorite, stradine di pietra, vecchie case con piccoli giardini e qualche chiesa settecentesca. Da giugno a settembre, imbarcazioni debitamente equipaggiate permettono l’osservazione di capodogli, balene e delfini.
PICO
E’ un vulcano alto più di 2000 metri, con pareti impervie e brulle che degradano fino al mare fra valli, laghi e vigneti. L’attività principale dell’isola è stata, in passato, la caccia alle balene di cui rimane traccia in due importanti musei dedicati al mare. Ancora oggi si vive di pesca, ma balene e delfini rimangono unicamente oggetto di osservazione per i visitatori.
FLORES
L’isola più occidentale dell’arcipelago, è la natura nella sua esuberanza incontaminata. L’interno è un altopiano con valli profonde, pascoli e cascate; la costa invece alterna alte scogliere, dolci colline e basse pianure. Santa Cruz, il capoluogo, è una piccola cittadina, ma possiede una delle chiese più imponenti delle Azzorre. Tra le attrazioni naturali: numerose grotte; la Rocha dos Bordeosm, con giganteschi prismi basaltici formatisi da un’eruzione; la cascata di Ribeira Grande.
Queste sono quelle che ho visitato io. Quando poi imparerò finalmente a mettere le foto, vi mostrerò cose davvero impagabili.
Mancano Santa Maria, Graciosa, Corvo e Sao George, ma nella vita non si sa mai......
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Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?