Officina della poesia "Nicola Imbraguglio" Laboratorio poetico

Anna

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    A.33
    Sesso: Femminile
    00 13/08/2009 14:37
    La luce del mattino bussa al vetro e il calore si espande nella stanza.
    La sveglia segna le sette e il suo suono echeggia nel silenzio.
    Anna, dopo una notte sciupata ad ascoltare i suoi pensieri, si alza. Capelli corti, occhi scuri e gonfi per il sonno, pelle chiara.
    In poco tempo passa dal bagno alla cucina ancora con lo sguardo addormentato.
    Accende il gas sotto la caffettiera, e prepara il bollitore con il latte. E’ tutto rigorosamente automatico, gesti ripetuti senza grandi sforzi.
    Il profumo del caffè fa allargare le narici, sussurra dolcemente buongiorno, è un inebriante inizio. Colazione quasi pronta, fette di pane tostato, una bella tazza di latte e caffè, burro e marmellata. Assapora tutto con lentezza. Un rito mattutino da non sprecare con la frenesia.
    Arriva il momento di cosa indossare.
    Guarda l’armadio con indolenza, uno di quelli moderni con lunghe antine. Prende un jeans
    e una camicia a righe
    Si reca allo specchio, ammirandosi, si sistema e poi dedica attenzione al suo viso.
    Si trucca prestando interesse a nascondere i primi segni del tempo che trascorre. Risalta lo sguardo con colori tenui e naturali, mentre alle labbra dona lucentezza con un tocco di rossetto.

    E’ sempre stato così. Ogni mattina, oggi invece è diverso.

    Sveglia ancor prima del suono, ascolta il palpito accelerato del suo cuore.
    La luce entra appena dagli spiragli delle porte socchiuse.
    Accanto, il suo Roberto, dorme tranquillamente, sembra non accorgersi di nulla, e lentamente scivola fuori dalle coperte.

    Anna si ritrova in bagno a guardarsi allo specchio.
    “Stranamente sveglia eh?”
    Con un sorriso curioso e un po’ nervoso sulle labbra si lava la faccia e poi dal cassetto estrae una scatoletta.
    Legge con attenzione le istruzioni e con un sospiro scarta l’involucro ed esegue quello che ha letto.
    Cinque minuti, solo pochi minuti, e la vita potrebbe cambiare il suo corso.

    I pensieri non smettono di fare a pugni nella sua testa.
    Volerlo o non volerlo. Lo vuole o non lo vuole. Come dirglielo, come la prenderà.
    Diventare grossa, piangere o vomitare, sono davvero in grado di accettarlo?
    Sarò capace di districarmi tra pannolini, biberon e pianti disperati? Magari non dorme neanche e Roberto?
    Saprò abbandonare le mie priorità per fare determinate scelte per questo esserino? Insomma potrei essere una brava mamma?
    E se poi il test fosse negativo? Come sentirsi sollevata o delusa?
    Anna sospirò.

    Dalla fessura della porta uno sguardo indagatore segue ogni movimento. Roberto rimane in disparte e silenzioso.
    La vede estrarre un scatoletta, leggerla con attenzione e poi eseguire con cura le istruzioni.
    Istintivamente Anna si mise la mano sul ventre e con il cuore in gola aspetta
    I pensieri si affollano.
    Non si è mai preparati a certi eventi anche se le pianifichi e questo non è pianificato
    Non ora, almeno per lei.
    La conosco bene la mia Anna, sempre in dubbio su tutto, troppo legata alla sua libertà, alle sue paure.
    Ed io?
    Ad essere sinceri non lo so, ed egoisticamente spero che il test sia negativo. Se dipendesse da me non saremmo mai genitori, perché sto bene con lei, ci divertiamo, facciamo esattamente quello che ci pare dove e con chi vogliamo.
    Ma di una cosa sono sicuro; sono pronto ad accettare ogni sua decisione, senza condizioni.
    Essere padre potrebbe essere una bella sfida dopotutto.
    Roberto attese.

    Come posso essere lunghi 5 minuti!!!
    [Modificato da A.33 13/08/2009 15:08]
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    lemieparole
    Sesso: Maschile
    00 30/08/2009 01:05
    è strano anto, potrebbe essere un buon racconto...ma dovresti ripulirlo, concentrarti meglio sui personaggi...ed evitare di passare dalla terza alla prima persona....prova a lavorarci su