Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

La nuova nascita

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    Aronne73
    Post: 51
    Registrato il: 26/06/2008
    Utente Junior
    00 25/07/2009 08:52

    ciao a tutti e pace nel nostro Signore e DIO CRISTO GESU'
    al covo ieri....
    VOI non potete nascere di nuovo, perchè è geova che fa nascere di nuovo è lui che decide.....chi far nascere....
    allora io gli ho chiesto....
    ma quelli che si sentono unti fra di voi....con quale criterio prendono gli emblemi..(pasto serale)?
    non ho ricevuto risposta.....
    voi che ne dite....
    con quale altra domanda si può mandarli in TILT? [SM=g1876717]
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    Reietto74
    Post: 485
    Registrato il: 05/03/2009
    Utente Senior
    00 25/07/2009 09:10
    grassetto mio:


    *** w03 15/2 pp. 21-22 parr. 17-20 Cosa significa per voi il Pasto Serale del Signore? ***

    17 Se un compagno di fede fa domande in merito alla chiamata celeste, un anziano o un altro cristiano maturo può considerare la cosa con lui. Ma questa non è una decisione che uno può prendere per un altro. Chi ha veramente questa chiamata non ha bisogno di interpellare altri per sapere se ha tale speranza. Gli unti ‘hanno ricevuto una nuova nascita non da seme riproduttivo corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola dell’Iddio vivente e permanente’. (1 Pietro 1:23) Mediante il suo spirito e la sua Parola, Dio pianta il “seme” che fa dell’individuo “una nuova creazione”, con la speranza celeste. (2 Corinti 5:17) Ed è Geova a fare la scelta. L’unzione “non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio”. (Romani 9:16) Come può dunque una persona essere sicura di avere la chiamata celeste?

    Cosa dà loro la certezza


    18 La testimonianza dello spirito di Dio convince i cristiani unti che hanno una prospettiva celeste. “Avete ricevuto uno spirito di adozione come figli”, scrisse Paolo, “mediante il quale spirito gridiamo: ‘Abba, Padre!’ Lo spirito stesso rende testimonianza col nostro spirito che siamo figli di Dio. Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo, purché soffriamo insieme per essere insieme anche glorificati”. (Romani 8:15-17) Sotto l’influsso dello spirito santo, lo spirito o atteggiamento prevalente degli unti li spinge ad applicare a se stessi ciò che le Scritture dicono riguardo ai figli spirituali di Geova. (1 Giovanni 3:2) Lo spirito di Dio fa sentire loro che sono figli di Dio e produce in loro una speranza unica. (Galati 4:6, 7) Sì, la vita eterna sulla terra come esseri umani perfetti circondati da familiari e amici sarebbe splendida, ma non è questa la speranza che Dio ha dato loro. Mediante il suo spirito ha infuso in loro una speranza celeste così forte che sono disposti a sacrificare tutte le prospettive e gli affetti terreni. — 2 Corinti 5:1-5, 8; 2 Pietro 1:13, 14.
    19 I cristiani unti sono certi di avere la speranza celeste, di essere stati introdotti nel nuovo patto. Gesù lo menzionò quando istituì la Commemorazione e disse: “Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue, che dev’essere versato in vostro favore”. (Luca 22:20) I contraenti del nuovo patto sono Dio e i cristiani unti. (Geremia 31:31-34; Ebrei 12:22-24) Gesù è il mediatore. Il nuovo patto, reso operativo dal sangue versato da Cristo, ha tratto un popolo per il nome di Geova non solo dagli ebrei ma anche dalle nazioni e lo ha reso parte del “seme” di Abraamo. (Galati 3:26-29; Atti 15:14) Questo “patto eterno” consente a tutti gli israeliti spirituali di essere risuscitati alla vita immortale in cielo. — Ebrei 13:20.
    20 Gli unti sono certi della loro speranza. Sono stati introdotti anche in un altro patto, il patto del Regno. Riguardo alla loro partecipazione con lui, Gesù Cristo disse: “Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io faccio un patto con voi, come il Padre mio ha fatto un patto con me, per un regno”. (Luca 22:28-30) Questo patto fra Cristo e i suoi coregnanti rimarrà operativo per sempre. — Rivelazione 22:5.

    [Modificato da Reietto74 25/07/2009 09:10]
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    voyager62
    Post: 746
    Registrato il: 09/02/2008
    Utente Senior
    00 25/07/2009 11:04
    Dico la mia:
    *** w03 15/2 pp. 21-22 parr. 17-20 Cosa significa per voi il Pasto Serale del Signore? ***


    17 Se un compagno di fede fa domande in merito alla chiamata celeste, un anziano o un altro cristiano maturo può considerare la cosa con lui. Ma questa non è una decisione che uno può prendere per un altro. Chi ha veramente questa chiamata non ha bisogno di interpellare altri per sapere se ha tale speranza.


    Semmai dovrebbe interpellare il Corpo Direttivo per sapere se le chiamate celesti, dopo la riapertura del 2007, sono ancora disponibili per quest’anno! [SM=x570879]

    Gli unti ‘hanno ricevuto una nuova nascita non da seme riproduttivo corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola dell’Iddio vivente e permanente’. (1 Pietro 1:23)


    Francamente per questi nuovi unti non mi sento di scomodare addirittura la parola di Dio, è infatti bastato un articolo su una Torre di Guardia del 2007, per riaprire una chiamata chiusa dal 1935! [SM=x570867]

    Mediante il suo spirito e la sua Parola, Dio pianta il “seme” che fa dell’individuo “una nuova creazione”, con la speranza celeste. (2 Corinti 5:17)


    Io tralascerei di indicare in Dio la causa di queste chiamate, è bastata una votazione del CD per fare questo, se la causa fosse stata Dio, le chiamate non sarebbero aumentate così a dismisura nel 2008 solo perché era uscito quell’articolo, quindi non mi sento di attribuire a Dio la paternità di quelle nuove chiamate, ma ritengo molto più corretto attribuirla al Corpo Direttivo! [SM=x570889] [SM=x570881]

    Ed è Geova a fare la scelta. L’unzione “non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio”. (Romani 9:16) Come può dunque una persona essere sicura di avere la chiamata celeste?


    A quanto pare geova per fare questa scelta deve aspettare che il CD lo autorizzi. [SM=g1543783]


    Cosa dà loro la certezza


    18 La testimonianza dello spirito di Dio convince i cristiani unti che hanno una prospettiva celeste.



    Ma no! Basta la testimonianza di un’articolo de “La Torre di Guardia”!!! [SM=x570874]
    “Avete ricevuto uno spirito di adozione come figli”, scrisse Paolo, “mediante il quale spirito gridiamo: ‘Abba, Padre!’ Lo spirito stesso rende testimonianza col nostro spirito che siamo figli di Dio. Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo, purché soffriamo insieme per essere insieme anche glorificati”. (Romani 8:15-17)


    Sarebbe interessante notare che Paolo non scrisse affatto che un giorno questa chiamata si sarebbe interrotta nel 1935 e che sarebbe stata riaperta, dapprima in sordina per i posti vacanti abbandonati dagli unti che si sono allontanati dal geovismo e poi nel 2007 riaperta per tutti quelli che lo vogliono, ma non scherziamo però! Non si può superare il numero di 144.000!!! [SM=g27832]


    Sotto l’influsso dello spirito santo, lo spirito o atteggiamento prevalente degli unti li spinge ad applicare a se stessi ciò che le Scritture dicono riguardo ai figli spirituali di Geova. (1 Giovanni 3:2)


    Cioè, tradotto dal geovese, devono impegnarsi di più nel servizio di campo ed applicarsi per poter compilare rapportino degno di un unto! [SM=x570881]


    Lo spirito di Dio fa sentire loro che sono figli di Dio e produce in loro una speranza unica. (Galati 4:6, 7)


    A me sembra che sia solo il CD che fa sentire questa “speranza unica” in mezzo a tanti condannati a mangiare frutta, sorridere, lavorare ed ubbidire alla teocrazia per l’eternità, se fosse vera una simile favola allora sarebbe preferibile l’inferno! [SM=x570881]


    Sì, la vita eterna sulla terra come esseri umani perfetti circondati da familiari e amici sarebbe splendida,


    Strano che il CD non dica nulla dei familiari ed amici che verranno sterminati prima solo perché non credono a loro! [SM=x570888]


    ma non è questa la speranza che Dio ha dato loro.


    Se è per questo, quella “speranza” non è stata data a nessuno! (e meno male!!!) [SM=g1537158]


    Mediante il suo spirito ha infuso in loro una speranza celeste così forte che sono disposti a sacrificare tutte le prospettive e gli affetti terreni. — 2 Corinti 5:1-5, 8; 2 Pietro 1:13, 14.


    Ed ecco qui il colpo da maestri del CD! La speranza celeste è stata riaperta, ma coloro che la vogliono devono essere “disposti a sacrificare tutte le prospettive e gli affetti terreni” cioè, tradotto dal geovese, devono:
    1) sacrificare tutte le prospettive terrene cioè lavoro e beni materiali e fare i pionieri, cioè donare alla WTS tutti i loro beni materiali e andare a cercarle con assiduità nuovi clienti;
    2) sacrificare gli affetti terreni, cioè rinunciare alle proprie famiglie e a costituirsene una loro per andare a vendere giornaletti laddove la WTS lo ritenga opportuno!

    [SM=x570876]


    19 I cristiani unti sono certi di avere la speranza celeste, di essere stati introdotti nel nuovo patto.


    I Tdg unti possono solo essere certi di essere dipendenti della WTS a tempo pieno, altro che nuovi patti!!! [SM=x570881]


    Gesù lo menzionò quando istituì la Commemorazione e disse: “Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue, che dev’essere versato in vostro favore”. (Luca 22:20)


    Gesù ha istituito il nuovo patto con TUTTI ed è aperto a TUTTI, non ha previsto che un’organizzazione di 2000 anni dopo avrebbe potuto limitarlo e tantomeno che dal 100 al 1879 sarebbe stato praticamente annullato da una “grande apostasia”. [SM=x570880] [SM=g1537154]


    I contraenti del nuovo patto sono Dio e i cristiani unti. (Geremia 31:31-34; Ebrei 12:22-24) Gesù è il mediatore.


    Solitamente quando Dio contrae un patto con esseri umani, questo patto è aperto a TUTTI, infatti nell’A.T. veniva concesso ai “residenti stranieri” ed ai proseliti di poter LIBERAMENTE entrare in quel patto, tantopiù col vangelo che fin dall’origine è stato un patto aperto non solo agli ebrei ma a tutti i popoli del mondo, altrimenti sarebbe strano che il patto di Mosè che ebbe (dal 1200 a.c.) svariati milioni di aderenti, fosse stato rivolto soprattutto agli israeliti, mentre il nuovo patto di Cristo, se fosse stato riservato a soli 144.000 aderenti, fosse stato allargato anche ai gentili, non c’erano per caso dal 33 d.c. 144.000 ebrei fedeli? I nemici di Cristo dovettero agire di nascosto ed in combutta con invasori romani per metterlo a morte, altrimenti la folla (ebrea) si sarebbe ribellata, in quanto gli ebrei erano in maggioranza con Cristo, altrimenti i sacerdoti ed i farisei non avrebbero sentito la necessità di metterlo a morte! Non avrebbe potuto a quel punto Cristo scegliere i 144.000 tra di loro, piuttosto che aspettare quasi 2000 anni per sceglierne 90.000 tra gli americani entro il 1935 e altri 10.000 nel XXI secolo? [SM=x570868]


    Il nuovo patto, reso operativo dal sangue versato da Cristo, ha tratto un popolo per il nome di Geova non solo dagli ebrei ma anche dalle nazioni e lo ha reso parte del “seme” di Abraamo. (Galati 3:26-29; Atti 15:14)


    Ma se nel I secolo nessun cristiano si immaginava che un giorno, americani in vena di raccontar favole per far dollari, avrebbero potuto chiamarli “popolo di geova”, come la mettiamo?
    Infatti furono chiamati “Cristiani” in quanto riconoscevano in Gesù il Cristo ed il loro Dio.
    [SM=g27823]


    Questo “patto eterno” consente a tutti gli israeliti spirituali di essere risuscitati alla vita immortale in cielo. — Ebrei 13:20.


    Ma va!?!?
    Hanno detto una cosa giusta: “Questo “patto eterno” consente a tutti gli israeliti spirituali di essere risuscitati alla vita immortale in cielo” infatti TUTTI gli israeliti spirituali senza limiti di numeri e di tempo sono chiamati alla speranza celeste, da dove li tirano fuori quei 144.000? Da Apocalisse, un libro pieno di simboli e da un contesto pieno di numeri simbolici!!!
    Non vi dice niente 12 (tribù d’Israele) x 12 (apostoli) x 1000 (immensità)?
    [SM=g1660613]


    20 Gli unti sono certi della loro speranza. Sono stati introdotti anche in un altro patto, il patto del Regno.


    Certo che un regno con 144.000 re a quel punto andrebbe chiamato “Repubblica” della peggior specie clientelare, da far rimpiangere anche gli ultimi anni della prima repubblica!
    Scherzi a parte, non c’è scritto da nessuna parte che il patto cristiano sarebbe stato riservato solo a 144.000 per lo più americani, e tantomeno sarebbe logico che il vangelo, se fosse stato destinato a così pochi individui nella storia umana, fosse diventato il libro più stampato nella storia dell’umanità!
    Non sarebbe stato più logico, a questo punto, dare ragione agli gnostici che ritenevano l’insegnamento di Cristo riservato a pochi eletti privilegiati?
    Satana insegna sempre le stesse cose: cristianesimo alterato e per pochi eletti!
    [SM=x570881]


    Riguardo alla loro partecipazione con lui, Gesù Cristo disse: “Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io faccio un patto con voi, come il Padre mio ha fatto un patto con me, per un regno”. (Luca 22:28-30)


    Se dovremmo intendere letteralmente le parole del Salvatore, allora dovremmo accettare che quel patto fu tra Gesù ed i suoi apostoli, perciò parleremmo di 12 re e non di 144.000! Tantopiù che Apocalisse (Rivelazione) riporta che la Gerusalemme Celeste ha 12 porte ed ognuna con impresso il nome di un apostolo!
    Meno male che gli apostoli non erano né stupidi né Tdg, e capirono benissimo che il patto che Cristo proponeva era aperto a TUTTI, peccato che non fecero i conti con C.T. Russell che pretese quel patto solo per sé stesso e per coloro che lo avrebbero seguito nei suoi abbagli, fino al 1914!
    [SM=x570870]


    Questo patto fra Cristo e i suoi coregnanti rimarrà operativo per sempre. — Rivelazione 22:5.


    Allora sarebbe il caso che:
    1) visto che i 90.000 unti del 1935 morirono quasi tutti da fedeli Tdg;
    2) che i 10.000 unti del 2008 sono quasi tutti nati dopo il 1935;
    Si affrettino a richiudere, e questa volta definitivamente, le porte per far parte dei 144.000, altrimenti meno di 44.000 cristiani nei primi 18 secoli sono davvero troppo pochi!
    Tantopiù che solo a Gerusalemme nel 35 erano 5.000 uomini PIU’ donne e bambini, per non contare che dopo proseguirono, guidati dallo Spirito Santo, con una crescita impressionante dovunque (come riportato in Atti degli Apostoli) ed a Efeso nel 60 erano ormai tanto numerosi da mettere in crisi gli affari degli orafi in una città di 300.000 abitanti! [SM=g1543794]

    Per quel che riguarda i veri insegnamenti cristiani questo patto è aperto a TUTTI, senza restrizioni e senza ipocrisie!

    [SM=g1543902]
    Se la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio, l'ignoranza lo è ancora di più!
  • cicciobello36
    00 25/07/2009 14:30
    Re:
    Aronne73, 25/07/2009 8.52:


    ciao a tutti e pace nel nostro Signore e DIO CRISTO GESU'
    al covo ieri....
    VOI non potete nascere di nuovo, perchè è geova che fa nascere di nuovo è lui che decide.....chi far nascere....
    allora io gli ho chiesto....
    ma quelli che si sentono unti fra di voi....con quale criterio prendono gli emblemi..(pasto serale)?
    non ho ricevuto risposta.....
    voi che ne dite....
    con quale altra domanda si può mandarli in TILT? [SM=g1876717]
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    non sò se ai letto attentamente il capitolo 24-25 del vangelo di matteo dove cristo descrive il segno della fine, è parla dello schiavo fedele. in quel capitolo mette in risalto il fatto che lo schiavo fedele non è stato separato da quello malvagio, all'ora quando cristo scegliera lo schiavo?
    dal momento che sempre in matteo dice che ogni occhio lo vedra, è non è stato visto ancora da nessuno?
    nel verso 33 parla della separazione delle pecore, ma oggi alla luce degli eventi mondiali e del comportamento delle persone cristo à separato le sue pecore?
    tutto questo raggionamento fa parte della scelta sia degli unti che delle altre pecore di cristo, se qualc'uno puo spiegarmi forse troveremo lo schiavo fedele e discreto di cristo. [SM=x570880] [SM=x570880] [SM=g1543902] salvatore [SM=g1543902]
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    moscarossa
    Post: 302
    Registrato il: 07/08/2005
    Utente Senior
    00 14/08/2009 03:33
    Se uno non ha lo Spirito di Cristo non e' di Cristo
    Ciao Proietto,
    scusami, ma mi sembra difficile credere che questo tuo messaggio sia farina del tuo sacco. Penso piuttosto che per sbrigartene hai fatto qualche copia/incolla. Difatti non parli di te stesso, ma degli unti del regno della Torre di Guardia e così tu dici:

    >17 Se un compagno di fede fa domande in merito alla chiamata celeste, un anziano o un altro cristiano maturo può considerare la cosa con lui. Ma questa non è una decisione che uno può prendere per un altro. Chi ha veramente questa chiamata non ha bisogno di interpellare altri per sapere se ha tale speranza. Gli unti ‘hanno ricevuto una nuova nascita non da seme riproduttivo corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola dell’Iddio vivente e permanente’. (1 Pietro 1:23) Mediante il suo spirito e la sua Parola, Dio pianta il “seme” che fa dell’individuo “una nuova creazione”, con la speranza celeste. (2 Corinti 5:17) Ed è Geova a fare la scelta. L’unzione “non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio”. (Romani 9:16) Come può dunque una persona essere sicura di avere la chiamata celeste? <

    Rispondendo a questo tuo paragrafo, ti dico che la chiamata a Cristo al cielo, è per tutta la popolazione mondiale che pone viva fede in Gesù Cristo, e non per qualche prima classe. In Efesini 4:4 sta scritto: “V’è un corpo unico (la Chiesa) ed un unico Spirito, come pure siete stati chiamati ad un’unica speranza, quella della vostra vocazione”. Cioè: chiamati a Cristo, unica speranza, per vivere insieme a Lui per l’eternità. La nuova nascita è altresì per tutti i fedeli a Cristo, e se uno non è nato di nuovo non vedrà il Regno di Dio (Gv.3:3). Questo parla proprio a te, cui il CD ti dice che non sei nato di nuovo, ed allora non fai parte dell’unico Regno di Dio.
    Hai citato 2Cor.5:17 che dice: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura”. Nato di nuovo, non vedi questo?
    I tdg, ben non credono al destino, ma il nascere di nuovo per loro, sarebbe come essere da Dio destinati. Ma si son dimenticati che Dio mette davanti ad ognuno la via della Vita e quella della morte, da scegliere? Non ha Egli detto: scegli la vita? E se sta a Dio di far nascere di nuovo come figli di Dio chi Egli vuole, perché affannarsi cercando di salvare molti, non sapete che così facendo, potreste salvare qualcuno che non è voluto da Dio
    Tu hai messo in grassetto il verso Rom.9:16, cui parla di Dio che fa misericordia, cui avendo promesso le sue benedizioni al mondo mediante Abramo, vengono poi incanalate via Giacobbe al posto di Esaù, ma venuto Cristo la vera progenie eterna di Abramo, è in Cristo che otteniamo i beni di Dio. Sta scritto per i galati, tutti: Se siete di Cristo, siete dunque progenie di Abramo; eredi secondo la promessa”. Sei tu di Cristo?

    Poi tu citi la Scrittura e dici:
    >“Avete ricevuto uno spirito di adozione come figli”, scrisse Paolo, “mediante il quale spirito gridiamo: ‘Abba, Padre!’ Lo spirito stesso rende testimonianza col nostro spirito che siamo figli di Dio. Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo, purché soffriamo insieme per essere insieme anche glorificati”. (Romani 8:15-17) Sotto l’influsso dello spirito santo, lo spirito o atteggiamento prevalente degli unti li spinge ad applicare a se stessi ciò che le Scritture dicono riguardo ai figli spirituali di Geova. (1 Giovanni 3:2) Lo spirito di Dio fa sentire loro che sono figli di Dio e produce in loro una speranza unica. (Galati 4:6, 7) Sì, la vita eterna sulla terra come esseri umani perfetti circondati da familiari e amici sarebbe splendida, ma non è questa la speranza che Dio ha dato loro. Mediante il suo spirito ha infuso in loro una speranza celeste così forte che sono disposti a sacrificare tutte le prospettive e gli affetti terreni. — 2 Corinti 5:1-5, 8; 2 Pietro 1:13, 14. <)

    Rispondo:
    tu se hai creduto a Cristo col cuore e l’hai ricevuto come tuo Signore, Padrone, Salvatore e Dio (Gv.1:1,12-13; allora, Dio ha dato anche a te il diritto di chiamarLo ABBA/PADRE, perché l’ha dato a TUTTI (V.12). E se mai uno diviene figlio di Dio, mai può parlare di entrare nell’eredità di Dio e mai può chiamarlo Padre. Ma gli unti della Torre quando pregano si rivolgono a Dio chiamandoLo Padre, o Geova? Se Lo chiamano Geova, vuol dire che non gli sono divenuti figli.
    Il verso da te citato, Rom.8:15-17, parla di noi tutti i credenti in Cristo, i quali in Cristo siamo divenuti figli (adottivi) di Dio per chiamarlo Padre, purché soffriamo con Cristo, perché allora con Cristo saremo glorificati.
    Parlando di me per esempio sento fermamente nel mio cuore che godrò l’eternità insieme a Cristo e con Cristo sarò glorificato, senza far parte dei 144000, perché in Cristo siamo tutti uguali e Dio non ha riguardi alla qualità delle persone.
    Vi sarà una unica e sola gregge esattamente come vi è un unico e solo Pastore Gesù Cristo.
    Se uno ti dice che questo discorso non è per te, sappi che ti sta dicendo una bugia, perché se credi in Cristo è pure per te. Egli ti dice: e mi sarai testimone in fino all’estremità della terra. (At.1:8). Sei un testimone di Cristo?

    Per non essere troppo lungo mi fermo qui.
    Moscarossa