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[dicono di lui] Stephen King ricorda Michael Jackson e la nascita di 'Ghosts'

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    00 24/07/2009 20:03


    «È il 1993. Mi trovo sul set della miniserie Stand, quando all'improvviso qualcuno mi consegna un telefono col Re del Pop all'altro capo della linea.
    Ciò che vuole, dice, è che io scriva il più spaventoso - il più SPAVENTOSO in assoluto - video musicale di sempre, destinato a intitolarsi Ghosts.

    "Sarà come i vecchi film di Frankenstein", mi spiega, "solo più spaventoso! TERRIFICANTE! Stephen, DOBBIAMO farlo. Sconvolgeremo il mondo!".

    Io feci del mio meglio, non perché si trattasse di Michael Jackson e non perché pensassi che avremmo scioccato il mondo, ma perché sono sempre interessato a provare qualcosa di nuovo. E per me scrivere un mini-musical sarebbe stato una cosa totalmente inedita.

    La storia di base che Jackson mi descrisse quel giorno riguardava una folla di cittadini arrabbiati - parliamo di conservatori dei sobborghi, non di contadini che brandiscono torce - che volevano che lo strano residente nel castello vicino lasciasse la città. Perché, dicevano, aveva una cattiva influenza sui loro figli.

    Ho associato questo filone con ciò che i miei genitori vedevano nel Rock 'n Roll quando ero piccolo, e che ancora vedono negli artisti più strani di quel genere musicale, come Ozzy Osbourne e Marilyn Manson. [...]

    Non sapevo che i rumors su Jackson e le voci sugli abusi ai bambini avessero già cominciato a circolare; ma, anche se lo avessi saputo, probabilmente sarei andato avanti lo stesso nel lavoro.
    Quando sei famoso, tutti ti accusano di tutto, dai piccoli furti all'assassinio di John Lennon.

    Il film fu girato per tre settimane, poi chiuse bottega per tre anni.
    Probabilmente, una volta ne sapevo il motivo; ma, se così fosse, ora non lo ricordo più. [...]

    Poi, le riprese del video di Michael Jackson's Ghosts ricominciarono bruscamente come si erano fermate.
    Mick [Garris, regista di Stand e Shining] ricorda di aver ricevuto una chiamata da MJ nel 1996: "Mick, sta per succedere! Dobbiamo credere che succederà!", gli disse.

    Ed è effettivamente successo, ma senza Mick dietro la macchina da presa.
    In quel momento stava lavorando alla versione miniserie di Shining, quindi Stan Winston prese le redini della regia.

    La storia si era allontanata dalla mia sceneggiatura originale, ma questo poco importa: quello che conta è che il video contiene alcuni dei migliori e più ispirati passi di danza della carriera di Jackson.



    Guardandolo, credo che capirete perché Fred Astaire aveva definito Jackson "un diavolo di ballerino".
    Vedrete anche la sua tristezza e il suo desiderio quasi doloroso di piacere al pubblico.

    "Sì, io sono strano", dicono i suoi occhi, "ma sto facendo il meglio che posso, e voglio rendervi felici. È così un male?".
    Si tratta di una tristezza fin troppo comune nelle persone che possiedono un talento tale da diventare un peso, invece di una benedizione.

    Pur essendo straordinariamente bello (anche se probabilmente aveva già cominciato con quella chirurgia che avrebbe poi rovinato quell'incredibile bellezza), Jackson era terribilmente timido, ed era difficile - talvolta impossibile - parlarci.

    Ma guardare quel vecchio video mi rende ancora felice... E no, questo non è un male.

    Vale la pena notare che non fu mai condannato in tribunale e, quando ne ho chiesto un parere a Mick, lui era deciso nella sua convinzione che Michael Jackson fosse davvero innocente in merito alle accuse di abuso su minori.

    Nel tribunale dell'opinione pubblica, tuttavia, è stato giudicato colpevole di "Stranezza di Primo Grado"; ed è finito isolato, passando da un castello infestato all'altro. Alla fine, è morto in uno di essi.

    Uomo strano. Uomo perduto. E non era il solo nella sua dipartita. Come James Dean, Elvis Presley, Kurt Cobain, Heath Ledger, e una dozzina di altri che potremmo nominare, se n'è andato troppo presto.

    Perché, cavolo, quel ragazzo sapeva ballare».

    - Dall'articolo Memories of Michael Jackson, pubblicato sull'Entertainment Weekly il 3 Luglio 2009.

    NEL VIDEO, il Re del Pop durante le riprese di Ghosts, 15 Aprile 1996.



    Post di Francesca De Donatis e video di Vincenzo Compierchio per il Michael Jackson FanSquare.
    [Modificato da francesca.dedonatis 21/09/2022 22:21]

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    heartbreaker.89
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    10 25/07/2009 11:58
    bellissimo pensiero... adoro stephen king e i suoi libri, anche lui è un grande
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    TuQuoQue
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    00 28/07/2009 17:20
    Re:






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    ohnunu
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    00 28/07/2009 17:35
    he called my wife, wanting the phone number for wherever I was that day. She gave it to him. Michael called back five minutes later, on the verge of tears. He hadn’t had a pencil, he said, so he’d tried to write the number on the carpet with his finger, and he couldn’t read it
    Ha chiamato mia moglie, chiedendo il numero di telefono per sapere dov'ero quel giorno. Lei glielo ha dato. Michael la richiamò dopo 5 minuti, sul punto di piangere. Non aveva una matita, ha detto, e ha tentato di scrivere il numero sul tappeto con il dito e non riusciva più a leggerlo.

    <3
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    Valeria TP
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    00 28/07/2009 18:09

    he called my wife, wanting the phone number for wherever I was that day. She gave it to him. Michael called back five minutes later, on the verge of tears. He hadn’t had a pencil, he said, so he’d tried to write the number on the carpet with his finger, and he couldn’t read it
    Ha chiamato mia moglie, chiedendo il numero di telefono per sapere dov'ero quel giorno. Lei glielo ha dato. Michael la richiamò dopo 5 minuti, sul punto di piangere. Non aveva una matita, ha detto, e ha tentato di scrivere il numero sul tappeto con il dito e non riusciva più a leggerlo.

    <3



    questa cosa è tenerissima. Basta leggere queste poche righe per avere il suo ritratto e capire com'era....come si può dubitare di quest'uomo.. [SM=g27829]


    Il tuo cuore e come un gabbiano che vola nel cielo della vita...lascialo volare libero..ti condurrà alla felicità
    Sergio Bambaren
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    spookyeletric+sound
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    00 28/07/2009 19:49
    Infatti l'episodio del tappeto è di una bellezza e ingenua spontaneità capace di rendere lo spirito di MJ molto meglio di tante parole.

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    liberiangirl1977
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    00 28/07/2009 20:29
    Re:
    ohnunu, 28/07/2009 17.35:

    he called my wife, wanting the phone number for wherever I was that day. She gave it to him. Michael called back five minutes later, on the verge of tears. He hadn’t had a pencil, he said, so he’d tried to write the number on the carpet with his finger, and he couldn’t read it
    Ha chiamato mia moglie, chiedendo il numero di telefono per sapere dov'ero quel giorno. Lei glielo ha dato. Michael la richiamò dopo 5 minuti, sul punto di piangere. Non aveva una matita, ha detto, e ha tentato di scrivere il numero sul tappeto con il dito e non riusciva più a leggerlo.

    <3




    Grazie per la traduzione, questo era l'unico passaggio che non mi era chiaro ed era anche quello più importante. Dio mio che sensibilità, vi giuro ragazzi che me lo sto immaginando proprio adesso al telefono che piange e che prova a scrivere sul tappeto il numero di telefono....è come se ce l'avessi qui davanti agli occhi adesso.
    E' un piccolo aneddoto che spiega tante cose di Michael....e Stephen King è una grande persona se ha saputo cogliere questo particolare e lo ha voluto ricordare in questa intervista. Evidentemente è rimasto impresso anche a lui.

    MICHAEL JACKSON IL RE DEL POP
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    Daniela_mar
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    00 24/08/2009 12:29
    e come può non rimanere impresso!!!
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    00 13/12/2010 23:07
    Riporto su, magari anche per una bella traduzione completa [SM=g27824]

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    soleluna74
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    00 14/12/2010 15:17
    magari...
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