Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

Matteo 5:5 e le altre scritture neotestamentarie dimostrano la speranza terrena?

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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 18/07/2009 13:19
    Una delle dottrine peculiari dei Testimoni di Geova è quella di credere che esistano due speranze di vita differenti per i cristiani: la speranza celeste per i 144000 e quella terrena per il resto dei cristiani. A sostengo di ciò spesso riportano come cavallo di battaglia la scrittura di Matteo 5:5

    "Beati i mansueti, perché erediteranno la terra."

    A leggere così parrebbe che Gesù abbia indicato un secondo tipo di speranza all'uditorio presente al suo sermone del monte, ma è realmente così? Oppure si tratta di una semplicioneria dovuta al non leggere questo passo secondo le concezioni mentali israelitiche?

    Innanzi tutto chiediamoci: cosa intendevano gli israelisti per "terra"? Intendevano il terzo pianeta abitato del sistema solare forse?

    Sappiamo che quando gli Ebrei vennero liberati dalla prigionia in terra d'Egitto, tramite Mosè, Dio promise di condurre il popolo nella 'terra dove scorre miele e latte', altrove qeusta 'terra' viene indicata come 'terra promessa' giacchè designata dal Signore come promessa a Israele in qualità di Suo Popolo Eletto.

    La 'terra promessa' era il paese di Canaan, che venne dato agli Israeliti quando, dietro la guida del condottiero Giosuè, ne occuparono le zone e i territori. Le parole di 'terra' o 'terra promessa' divennero quindi sinonimo di posto o luogo nel quale Dio avrebbe benedetto la Sua Gente.

    Passiamo a Gesù e al Suo Vangelo. Gesù era ebreo. E' chiaro quindi che usasse sensi e parole connotate dalla sua cultura ebraica di provenienza. Qual era la promessa che Gesù stava facendo ai suoi ascoltatori durante il Sermone del Monte? Quella di 'ereditare il regno dei cieli'. Lo si può leggere in tutto il contesto del capitolo 5 di Matteo. Ecco che perciò la 'terra' che Cristo promette ai miti, nel verso 4, altro non è che ancora 'il Rengo dei Cieli', ossia la 'terra promessa' di cui Gesù stava parlando nel suo discorso.

    Che la 'terra' indicata nel verso 5 di Matteo 5 sia chiaramente 'il regno dei cieli' ciò è dimostrato, dicevo, dall'analisi del contesto del capitolo. Inseriamo il verso 5 nel suo contesto:

    "1 Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui, 2 ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo:
    3 «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.
    4 Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.
    5 Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.
    6 Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.
    7 Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.
    8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
    9 Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
    10 Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.
    11 Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi."

    (Matteo 5:1-11)

    Che certamente il termine 'terra' veniva considerato dagli israeliti coms sinonimo di 'posto' o di 'luogo' benedetto è proprio questo sermone del monte di Cristo, dove viene indicato che la 'terra' e il 'regno dei cieli' sono la stessa cosa (infatti 'il regno dei cieli' è la terra promessa da Cristo).

    Facciamo un ragionamento logico. Dal verso 5 leggiamo che i mansueti erediteranno la terra; dagli altri verso invece leggiamo che i perseguitati (verso 10 e 11), gli adoperatori per la pace (verso 9) e i puri di cuore (verso 8) come promessa hanno il 'regno dei cieli'. E allora le cose sono due: o tutti i perseguitati, adoperatori di pace e puri di cuore non possono essere mansueti oppure la 'terra' promessa ai mansueti deve per forza essere 'il regno dei cieli'. Infatti se una persona è allo stesso tempo mansueta e perseguitata cosa succede? Metà di essa se ne va in cielo e l'altra metà se me sta sulla terra?
    Se una persona è pura di cuore e allo stesso tempo mansueta, cosa succede? Il suo corpo viene diviso in due e metà di essa se ne resta sulla terra mentre l'altra metà se ne va in cielo?

    E' ovvio che non può essere così. Onde per cui è logico, e anche coerente con l'uso che la parola 'terra' aveva raggiunto nella cultura ebraica in qualità di metafora, che la 'terra' di cui parla Gesù in Matteo 5:5 altro non è che un altro modo per indicare 'il regno dei cieli'.

    Se partiamo da questo assunto, allora comprendiamo anche le vecchie profezie bibliche relative ai salmi 'i giusti stessi possederanno la terra' e altre di simile livello, dove sempre si parla di 'terra' sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, e comprendiamo che la promessa, quella definitiva, che è stata fatta all'Israele Spirituale (la Chiesa di Cristo) assumono altri significati, e che non è che esistano diverse speranze ma solo una, la più eccelsa in assoluito, quella di andare nel reame celeste a godere della luce di Dio per tutta l'eternità, che era proprio la cosa che gli apostoli desideravano di poter fare il prima possibile.


    [Modificato da Bicchiere mezzo pieno 18/07/2009 14:17]
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
  • Citocromo c
    00 18/07/2009 13:30
    Guarda anche qui: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4591250
    [SM=x570901] [SM=g1543902]
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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 18/07/2009 13:46
    Altro cavallo di battaglia usato dai Tdg per avvalorare la speranza terrena dei cristiani è quello di Apocalisse.

    In Apocalisse si legge infatti di "nuovi cieli" e "nuova terra" che avrebbero contraddistinto il nuovo mondo avvenire del signore. E' chiaro però che l'Apocalisse è pieno di simbolismi e quindi non ha senso usare una parte di questi simbolismi come ragione dimostrativa di qualcosa di materiale.
    Se bisogna prendere il brano in maniera simbolica, allora va preso in maniera simbolica, se letterale letterale.
    Perciò se in Apocalisse si legge che verranno fatti 'nuovi cieli e nuova terra' allora, se prendiamo tale passo come dimostrazione che ci sarà una terra fisica, dovremmo prendere in maniera letterale anche il fatto che il passo li definisce 'nuovi' e quindi credere che l'universo fisico oggi conosciuto verrà smantellato per far posto a un'altro universo fisico che sostituirà quello attuale.

    Se invece consideriamo metafora il brano allora dobbiamo considerarlo tutto così e non quindi una testimonianza di una possibile presenza di una 'terra abitata' (inteso come il pianeta terra, così come lo intensdiamo noi) dove i cristiani vivranno in terno.

    Altri passi, ma meno usati, per avvalorare la promessa terrena, sono ad esempio il brano di Efesini dove si parla della riconciliazione di tutto il creato nella persona di Gesù Cristo:

    "10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra." (Efesini 1:10)

    In realtà se inseriamo il passo in questione la musica suona un po' diversa:

    "3 Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 4 In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, 5 avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, 6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 7 In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 8 che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 9 facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, 10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra."

    (Efesini 1:3-10)

    Il versetto 7 grassettato, è fondamentale per la chiave di lettura corretta dell'intero contesto che poi conduce al versetto 10. Qui il discorso dell'apostolo Paolo è molto semplice: il sangue di riscatto di Gesù Cristo ha concesso la riconciliazione di tutto il creato in Gesù, quindi sia delle cose celesti che delle cose terrene. Questa riconciliazione però è già cominciata nel momento stesso del suo sacrificio (per chi ovviamente decide di farne uso) affinchè attraverso il suo sangue gli uomini sulla terra possano essere raccolti sotto il suo capo, così come già lo sono le persone del reame celeste (gli angeli).
    E' un chiaro discorso riferito alla speranza nutrita dagli apsotoli nel messaggio salvifico del vangelo e nella riconciliazione degli uomini di tutto il mondo tramite di esso; nulla da prendere in considerazione per quanto riguarda l'aspetto della speranza finale dove qui in questo passo non viene nemmeno considerata.


    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 18/07/2009 14:15
    Se la speranza di vita eterna sulla terra fosse reale, i dati scientifici in nostro possesso non dovrebbero avvalorarla?
    Se la vita sulla terra fosse eterna, siccome essa dipende dal sole, tant'è che senza di esso non potrebbe più esseerci, allora questo dovrebbe significare che il nostro sole sia anch'esso eterno.

    tratto da: http://www.coelum.com/?goto=tips&tip_n=11


    Gli Astronomi ritengono che splenderà ancora per 5 miliardi di anni. Dunque la sua fine è molto spostata nel tempo. Se teniamo poi conto che una specie vivente resta sulla Terra in media 10 milioni di anni e che l'uomo è comparso 4 milioni di anni fa, se ne deduce che la specie umana resterà per altri 6 milioni di anni. Come si vede la nostra specie scomparirà molto prima che si spenga il Sole.

    La durata del Sole viene ipotizzata sulla base dello studio della luce solare (spettroscopia) che ci presenta il Sole come una stella di colore giallo e cioè a metà della sua vita. Non dobbiamo dunque preoccuparci. La minaccia più concreta non viene dal Sole ma dall'uomo stesso. Si pensi per ipotesi ad una guerra atomica che in poche ore farebbe sparire l'uomo dalla faccia della terra.;



    Tratto da: http://www.astroala.it/didattica/sole/futuro_sole.htm


    Quando la riserva di idrogeno sarà esaurita, trasformata in elio dalla fusione nucleare, la fusione dell’idrogeno cesserà e mancando la pressione che impedisce il collasso della stella, la forza di gravità prenderà il sopravvento comprimendo ed innalzando la temperatura del nucleo di elio provocando dunque una nuova fusione nucleare. Tre atomi di elio saranno trasformati in un atomo di carbonio, elemento più pesante dell’ elio, la velocità della reazione quindi incrementerà sempre più e la pressione ricomincerà a contrastare la gravità. Come conseguenza, il Sole si espanderà ed entrerà nella fase di gigante rossa e crescerà fino ad inglobare l’orbita di Marte, forse la Terra non verrà inghiottita ma data la vicinanza dalla superficie solare, sulla Terra si raggiungeranno temperature altissime tali da provocare l’evaporazione dei bacini, in queste condizioni la Terra diventerà inospitale per tutti gli esseri viventi. Il Sole rimarrà in questa fase per circa 700 milioni di anni. Quando anche la fusione dell’elio sarà terminata, le parti esterne del Sole saranno espulse nello spazio dando vita ad una nebulosa planetaria. Il nucleo, invece continuerà a contrarsi diventando una nana bianca delle dimensioni della Terra e non avendo più la possibilità di innescare altre fusioni nucleari; pian piano si spegnerà.



    Questo è quello che dice la scienza!!

    Un Tdg potrebbe obiettare dicendo che è nella capacità onnipotente di Geova di rendere la nostra stella eterna al fine che la vita umana possa sulla terra possa durare per sempre. Ma il punto non è questo: il punto è un altro.

    Se l'obiettivo originale di Dio fosse stato quello che la terra esistesse per sempre per quale motivo allora avrebbe crato il sole come un stella non eterna atta a scomparire un giorno lontano nelle profondità dello spazio?

    Per caso, ha modificato il sole rendendolo temporaneo dopo il peccato di Adamo ed Eva per poi rirenderlo eterno quando il nuovo sistema di cose prenderà il posto di quello vecchio satanico?

    E' ridicolo il solo pensarlo.





    [Modificato da Bicchiere mezzo pieno 18/07/2009 15:28]
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    Trianello
    Post: 6.105
    Registrato il: 23/01/2006
    Utente Master
    00 18/07/2009 15:23
    Bisogna considerare il fatto però che quando i cristiani parlano di "speranza celeste" lo fanno in relazione al fatto che ritengono che la beatitudine per l'uomo consista principalmente nello stare alla presenza di Dio. Tutti i cristiani credono nella risurrezione della carne e nel rinnovamento del mondo (anche se, intelligentemente, evitano in genere di compiere speculazioni in tal senso). Ovviamente non possiamo sapere, al momento, in che cosa consisterà questo rinnovamento del mondo, quello che sappiamo è che questo sarà costituito di enti materiali, tra i quali certamente ci saremo noi (speriamo) con i nostri corpi perfezionati dallo spirito.

    -------------------------------------------

    Deus non deserit si non deseratur
    Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

  • cavdna
    00 18/07/2009 15:50
    Re:
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mio caro fratello "Bicchiere mezzo pieno" che scrivi :

    Bicchiere mezzo pieno, 18/07/2009 13.19:

    ............Inseriamo il verso 5 nel suo contesto:

    "1 Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui, 2 ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo:...............




    R I S P O S T A

    mio caro fratello


    rimanendo nel contesto, potrebbe interessare anche quest'altro aspetto [SM=x570868]

    non mi pare che in quella terra di Canaan
    vi erano dei monti, (alture) così come l'intendiamo noi oggi
    (dove salì [SM=x570868] )

    .....vide le folle, e salì

    e distinque dalle folle i suoi discepoli, (solo costoro fanno il movimento di accostarsi) che si avvicinaroro a LUI

    forse l'insegnamento era solo per le loro orecchie i loro cuori [SM=x570868]

    come avrebbero potuto ascoltare le folle il dialogo di uno che si mette comodamente seduto???
    (l'insegnamento è rivolto a tutte le folle - è questo che viene fatto credere ai più [SM=x570868] )


    grazie [SM=x570892] [SM=x570864]

    vi saluto in CRISTO RISORTO

    .
    [Modificato da cavdna 18/07/2009 15:54]
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    Vlady100
    Post: 64
    Registrato il: 31/05/2009
    Utente Junior
    00 18/07/2009 16:37
    Nel link sotto ce qualcosina che scritto io sul tema di tera nuova, se vuole puo dare una okiata, ciao
    studentibiblici.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8645834&...
    Noi "speriamo nel Dio vivente, il quale è il Salvatore di tutti gli uomini e principalmente dei credenti." (1 Timoteo 4:10).
    FORUM DI STUDENTI BIBLICI
  • cavdna
    00 18/07/2009 17:32
    Re:
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mio caro fratello "Vlady..." che scrivi :

    Vlady100, 18/07/2009 16.37:

    Nel link sotto ce qualcosina che scritto io sul tema di tera nuova, se vuole puo dare una okiata, ciao




    R I S P O S T A

    mio caro fratello


    ancor prima di tentare di entrare nel merito di ciò che hai linkato

    allora saprai anche darmi circa l'indicazione di quale "monte" il SIGNORE salì

    riconosci quel luogo come zona montuosa??? [SM=x570872]

    saprai anche darmi una qualche altra spiegazione circa il mio post [SM=x570868]

    attendo

    grazie [SM=x570892] [SM=x570864]

    vi saluto in CRISTO RISORTO

    .
    [Modificato da cavdna 18/07/2009 17:35]
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    ottonio
    Post: 111
    Registrato il: 09/07/2004
    Utente Junior
    00 19/07/2009 18:33
    Ciao,

    'ereditare la terra' deve per forza voler dire "abitare sulla terra" o "avere la speranza terrestre", come abitualmente ci vogliono far credere i TdG?

    Ricordiamoci che fino agli anni 30 i TdG non sapevano nulla della speranza terrestre per i cristiani.

    [Torre di Guardia 01.04.1989, p.29]:

    Quando mi battezzai, nel 1930, non si sapeva molto di quelli che avrebbero avuto la vita eterna sulla terra. Perciò sia John che io alla Commemorazione prendevamo gli emblemi, come a quel tempo facevano tutti. Anche nel 1935, quando la “grande folla” del capitolo 7 di Rivelazione fu identificata come una classe terrena di “pecore”, il nostro modo di pensare non cambiò. (Rivelazione 7:9; Giovanni 10:16) Poi, nel 1952 La Torre di Guardia a pagina 63 [ediz. italiana del 1° giugno 1953, pagina 174] chiarì la differenza fra la speranza terrena e quella celeste. Comprendemmo che non avevamo la speranza della vita celeste, ma quella di vivere su una terra paradisiaca. — Isaia 11:6-9; Matteo 5:5; Rivelazione 21:3, 4.



    Quindi, in che modo diverso si potrebbe comprendere il versetto di "ereditare la terra"? In che modo si potrebbe essere "erede della terra" se non nel modo di viverci su di essa?

    La risposta ce la dà la WTS essa stessa. Leggete cosa scrisse:

    [Torre di Guardia 01.04.1975, p.214]:

    Nel suo Sermone del Monte Gesù disse ai suoi discepoli: “Felici quelli che sono d’indole mite, poiché erediteranno la terra”. (Matt. 5:5; Sal. 37:11) In armonia con questa ispirata dichiarazione, Gesù Cristo, essendo l’uomo d’indole più mite o più mansueto della terra, ereditò la terra.

    [Torre di Guardia 01.12.1974, p.730]:

    [Cristo disse] che quelli che sono ‘d’indole mite erediteranno la terra’. Sì, quelli d’indole mite che dovranno essere con Cristo nel suo regno celeste domineranno sopra questa terra. (Riv. 5:9, 10)

    [“Lo spirito santo: La forza del Nuovo Ordine avvenire”, p.128-129, 1977]:

    Quegli apostoli e altri scrittori cristiani della Bibbia ponevano forse dinanzi ai credenti battezzati una speranza terrena, la speranza di divenire figli del Padre eterno, Gesù Cristo, e di vivere per sempre su una terra paradisiaca? No! Ponevano dinanzi a coloro ai quali predicavano e scrivevano la speranza di quelli che allora erano generati come figli di Dio, figli di Geova. (Isaia 9:6, 7) Negli ispirati scritti cristiani, ai discepoli di quel tempo si assicurava che avevano la chiamata a un regno celeste e che la loro speranza era di essere lassù coeredi di Gesù Cristo. (Colossesi 1:13; 1 Corinti 1:26-31; 2 Pietro 1:10, 11) Una sola cosa era posta loro dinanzi; non erano lasciati nell’incertezza. In questo modo lo spirito santo recava testimonianza a quei discepoli del primo secolo che erano figli di Dio, eredi di Dio. Ciò significava che, allo stesso tempo, erano coeredi del glorificato Gesù Cristo.

    [Torre di Guardia 15.03.2009, p.23]:

    Rimanendo fedeli sino alla morte potranno vivere in cielo con Gesù Cristo per regnare sulla terra a beneficio degli esseri umani pentiti. (Riv. 2:26,27; 5:9,10) Erediteranno la terra in un senso molto più ampio rispetto all’antico Israele. – Matt. 5:5.



    Quindi non è detto che questa scrittura si deve comprendere nel senso di paradiso terrestre.

    Ciao.
    [Modificato da ottonio 19/07/2009 18:55]
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    Sal80.
    Post: 216
    Registrato il: 14/04/2009
    Utente Junior
    00 19/07/2009 18:46

    Ottonio: [Torre di Guardia 15.03.2009, p.23]:

    Rimanendo fedeli sino alla morte potranno vivere in cielo con Gesù Cristo per regnare sulla terra a beneficio degli esseri umani pentiti. (Riv. 2:26,27; 5:9,10) Erediteranno la terra in un senso molto più ampio rispetto all’antico Israele. – Matt. 5:5.



    Quindi non è detto che questa scrittura si deve comprendere nel senso di paradiso terrestre.



    Ma, ma questa è quasi una confessione che quella scrittura si riferisce a quelli che vanno in cielo (nuova dimensione)???!! [SM=x570889]
    Stupenda scoperta Ottonio, addirittura una tg del 2009!
    Che stiano preparando qualche colpo di scena illuminativo con conseguente scissione di altre classi:
    1. Quelli che credevano di andare in cielo e invece adesso vanno in terra
    2. Quelli che credevano di vivere per sempre sulla terra andranno in cielo

    Ma un momento! Alla fine non cambia niente, sempre due rimangono [SM=g27823]

    Sal
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    (Mario70)
    Post: 3.907
    Registrato il: 17/07/2005
    Utente Master
    00 19/07/2009 21:23
    Re:
    Sal80., 19/07/2009 18.46:


    Ottonio: [Torre di Guardia 15.03.2009, p.23]:

    Rimanendo fedeli sino alla morte potranno vivere in cielo con Gesù Cristo per regnare sulla terra a beneficio degli esseri umani pentiti. (Riv. 2:26,27; 5:9,10) Erediteranno la terra in un senso molto più ampio rispetto all’antico Israele. – Matt. 5:5.



    Quindi non è detto che questa scrittura si deve comprendere nel senso di paradiso terrestre.



    Ma, ma questa è quasi una confessione che quella scrittura si riferisce a quelli che vanno in cielo (nuova dimensione)???!! [SM=x570889]
    Stupenda scoperta Ottonio, addirittura una tg del 2009!
    Che stiano preparando qualche colpo di scena illuminativo con conseguente scissione di altre classi:
    1. Quelli che credevano di andare in cielo e invece adesso vanno in terra
    2. Quelli che credevano di vivere per sempre sulla terra andranno in cielo

    Ma un momento! Alla fine non cambia niente, sempre due rimangono [SM=g27823]

    Sal




    No sal, semplicemente credono che rispetto agli ebrei (che aspettavano un messia liberatore della loro terra) la restaurazione ci sarà per l'intera terra.

    Per bicchiere:
    Bravo! ottima analisi, prima o poi devo trovare il tempo per mettere su un bel sunto contro la dottrina dei due destini... [SM=x570874]

    Ciao
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    Topsy
    Post: 1.954
    Registrato il: 26/06/2006
    Utente Veteran
    00 20/07/2009 00:42
    Re: Re:
    (Mario70), 19/07/2009 21.23:




    No sal, semplicemente credono che rispetto agli ebrei (che aspettavano un messia liberatore della loro terra) la restaurazione ci sarà per l'intera terra.


    Ciao




    Per ciò che attiene l'ebraismo quanto hai ricordato è incompleto. Il profetismo ebraico attende per gli Ultimi Giorni, la venuta del messia che, secondo una visione maestosa del discendente di David, incarnerà la giustizia, radunerà gli esiliati, unificherà la nazione, e instaurerà una pace duratura in terra. Isaia 2 e 11 annuncia che le nazioni si volgeranno verso di lui per beneficiare del suo insegnamento, i popoli verranno a Sion per apprendere l'ammaestramento divino, le nazioni non saranno più in lotta tra loro e cesseranno di prepararsi alla guerra. La dimensione "universale" di questi versetti è evidente.


    [Modificato da Topsy 20/07/2009 00:42]
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    virtesto
    Post: 13
    Registrato il: 01/10/2005
    Utente Junior
    00 20/07/2009 16:01
    A proposito di matt. 5.5 vi dò un'interessante informazione. La TNM non scrive:"Beati ecc." Ma :"Felici ecc" . La differenza fra le due parole è enorme e qui notate , ancora una volta, quanto è diabolico il CD.

    Nei testi originali greci si usa appunto la parola "MAKARIOS" che vuol dire: " Chi gode o si spera che goda la visione di Dio in paradiso....retto comportamento e ricompensa celeste" Ha cioè, quella parola, un significato tecnico nell'ambito religioso. Si parla, tecnicamente di 'macarismi'

    In italiano, giustamente, viene tradotto con ' beati' facendo sempre attenzione al suddetto insito significato.

    La TNM traduce 'felici' perchè ' Beati' si riferirebbe agli UNTI!!!!!! e in matteo 5/5 non si parla di Unti.

    Io non posso dilungarmi perchè scrivo con una sola mano. Spero che POLYMETIS, che ha fatto l'università, legga questa nota e cos' potrà essere più esaustivo su quello che volevo dire.
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    Trianello
    Post: 6.128
    Registrato il: 23/01/2006
    Utente Master
    00 21/07/2009 13:39
    Il termine greco makarios rende qui probabilmente il termine ebraico ashere e può essere tradotto con beatitudine, fortuna, felicità, successo. Nelle traduzioni inglesi viene spesso reso con happy. Essendo la TNM, fondamentalmente, una traduzione di una traduzione, nulla di strano se in questo caso troviamo il termine che in italiano è il più semanticamente prossimo a quello inglese.
    Secondo un importante esegeta italiano, B. Maggioni, qui sarebbe meglio tradurre fortunato invece di beato.

    -------------------------------------------

    Deus non deserit si non deseratur
    Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

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    Polymetis
    Post: 8.264
    Registrato il: 08/07/2004
    Utente Master
    00 21/07/2009 13:50
    Qui è questione di lievi spostamenti semantici.
    Makaria per un greco è la beatitudine, nel senso che in greco è l'attributo che indica la condizione degli dèi (se legga ad esempio la Lettera a Meneceo di Epicuro), ed è più forte nella percezione che ne ha un greco di "eudaimonia" (felicità). Con questo termine esiste pure un corrispondente del nostro "crepa!"/”va alla malora!” che suona "vattene tra i Beati!" (perché chi è nell'oltretomba è beato).
    Ciononostante, concordo con Trainello nel dire che non è un errore tradurre con felicità, è semplicemente meno raffinato. La WTS ha semplicemente scelto un mucchio di termine "alternativi" alle traduzioni "canoniche" perché vuole scrostare il lessico biblico da quello che le sembra troppo "cattolico", è una mossa tipica.
    Ovviamente la sensibilità diversa che suscitano le parole eudaimonia e makaria non può insegnartele un dizionario, è questione di frequentazione della lingua e dei contesti in cui queste parole vengono usate.
    ---------------------
    Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
    Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
    Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
    (Κ. Καβάφης)
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    virtesto
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    00 21/07/2009 18:20
    Per Polymetis e Trianello: consultate il "Grande lessico del Nuovo Testamento" a proposito di Makarios e poi fatemi sapere. Siete completamente fuori strada. Non avete capito l'operazione che hanno fatto sulla TNM mettendo 'felici' invece di 'beati'. Ad maiora.
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    (Mario70)
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    00 21/07/2009 18:33
    Re:
    virtesto, 21/07/2009 18.20:

    Per Polymetis e Trianello: consultate il "Grande lessico del Nuovo Testamento" a proposito di Makarios e poi fatemi sapere. Siete completamente fuori strada. Non avete capito l'operazione che hanno fatto sulla TNM mettendo 'felici' invece di 'beati'. Ad maiora.



    Guarda che non ti hanno detto che la tnm sbsaglia a tradurre, semplicemente che il termine migliore è beato.

    Il fatto che si è cercato di trovare parole alternative a quelle che usano le grandi religioni è un modo per distinguersi da quelle che loro chiamano la grande meretrice.

    Termini chiari come:
    chiesa diventa congregazione
    vescovo diventa sorvegliante
    prete diventa anziano
    diacono diventa servitore di ministero
    la croce diventa un palo
    la messa diventa la commemorazione
    la grazia diventa immeritata benignità
    il sermone diventa discorso pubblico

    Ce ne son centinaia di esempi, hanno fatto di tutto per far dimenticare parole chiave usate dalla precedente religione, in parole nuove che hanno un lessico tutto speciale e che si capisce solo all'interno del proprio culto.

    Ciao
    [Modificato da (Mario70) 21/07/2009 18:33]
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    Achille Lorenzi
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    00 21/07/2009 18:37
    Una mia considerazione su vari passi, compreso Mt 5:5, usati dai TdG per sostenere la loro dottrina della "terra paradisiaca" si trova in questa pagina:

    www.infotdgeova.it/dottrine/terra.php

    Achille
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    virtesto
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    00 21/07/2009 18:40
    Anche la Chiesa Cattolica riprende il significato di Makarios nel suo intendimento di 'Beato':"
    Per beatificazione si intende il riconoscimento formale da parte della Chiesa dell'ascensione di una persona defunta in Paradiso, e la conseguente capacità di intercedere a favore di individui ecc."

    Gesù in matt,5.5 dicendo Beati a quella moltidudine vuole elevarli al massimo della considerazione; andranno in cielo.

    Ecco perchè la TNM abbassa a 'felici',al la grande folla spetta 'felice' e non 'beati'
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    (Mario70)
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    00 21/07/2009 19:03
    Re:
    virtesto, 21/07/2009 18.40:

    Anche la Chiesa Cattolica riprende il significato di Makarios nel suo intendimento di 'Beato':"
    Per beatificazione si intende il riconoscimento formale da parte della Chiesa dell'ascensione di una persona defunta in Paradiso, e la conseguente capacità di intercedere a favore di individui ecc."

    Gesù in matt,5.5 dicendo Beati a quella moltidudine vuole elevarli al massimo della considerazione; andranno in cielo.

    Ecco perchè la TNM abbassa a 'felici',al la grande folla spetta 'felice' e non 'beati'



    Peccato che la tnm traduce sempre felici in tutto il capitolo 5 anche per chi chiaramente è detto che va in cielo...

    ciao
    [Modificato da (Mario70) 21/07/2009 19:08]
  • nicolas_60
    00 21/07/2009 20:39
    bisognerbbe mettere in discussione molte scritture riguardanti la terra : eccone alcune
    (Isaia 65:21 Michea 4:4. 2 Pietro 3:13; Isaia 65:17. Salmo 37:29.


    8 Venite, guardate le attività di Geova,
    Come ha posto avvenimenti stupendi sulla terra.

    9 Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra.
    Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia;
    Brucia i carri nel fuoco.

    10 “Cedete e sappiate che io sono Dio.
    Certamente sarò esaltato fra le nazioni,
    Certamente sarò esaltato sulla terra”.



    [SM=x570872]
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    (Mario70)
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    00 21/07/2009 20:49
    Re: bisognerbbe mettere in discussione molte scritture riguardanti la terra : eccone alcune
    nicolas_60, 21/07/2009 20.39:

    (Isaia 65:21 Michea 4:4. 2 Pietro 3:13; Isaia 65:17. Salmo 37:29.


    8 Venite, guardate le attività di Geova,
    Come ha posto avvenimenti stupendi sulla terra.

    9 Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra.
    Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia;
    Brucia i carri nel fuoco.

    10 “Cedete e sappiate che io sono Dio.
    Certamente sarò esaltato fra le nazioni,
    Certamente sarò esaltato sulla terra”.



    [SM=x570872]


    Che nell'AT la speranza fosse di vivere sulla terra sembra cosa ovvia, ecco perchè ce ne sono diverse di scritture che ne parlano.
    E' nel NT che Cristo ha chiarito che la dimora dei credenti (tutti) è nei cieli e tutto il NT spinge in questa direzione.
    2 pietro come l'apocalisse espongono il problema in chiave apocalitica, l'apocalittica è uno stile letterario che ha avuto successo presso i giudei prima e i giudeo cristiani dopo, io non gli darei troppo peso.
    Ciao

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    Bicchiere mezzo pieno
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    00 21/07/2009 21:00
    Riguardo al capitolo 65 di Isaia è interessante cosa fa notare una parte dello scritto di questa pagina: http://www.infotdgeova.it/terra.htm


    “Consideriamo inoltre il contesto delle parole di Isaia: è chiaro che il profeta si riferiva innanzi tutto alla fine della morte e delle sofferenze causate dai nemici di Israele. È quindi la morte prematura che avrebbe dovuto cessare per sempre. È lo stesso discorso che viene fatto anche qualche capitolo dopo nel libro di Isaia:
    «Poiché, ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra; e le cose precedenti non saranno ricordate, né saliranno in cuore. Ma esultate e gioite per sempre di ciò che io creo. Poiché, ecco, io creo Gerusalemme causa di gioia e il suo popolo causa d'esultanza. E certamente sarò gioioso in Gerusalemme ed esulterò del mio popolo; e non si udrà più in essa suono di pianto né suono di grido di lamento» (Isaia 65:17-19).
    Si parla quindi di pianti e lamenti causati dalla morte prematura, ed è questa che Dio promette di eliminare per sempre. Che si parli di morte prematura è indicato anche nei successivi versetti:
    «Non ci sarà più da quel luogo lattante di pochi giorni, né vecchio che non compia i suoi giorni; poiché uno morirà come semplice ragazzo, benché all'età di cent'anni; e in quanto al peccatore, benché all'età di cent'anni il male sarà invocato su di lui».
    Altre traduzione rendono questi passi in maniera più chiara:
    «Non ci sarà più, in avvenire, bimbo nato per pochi giorni, né vecchio che non compia il numero dei suoi anni; chi morirà a cent'anni morirà giovane e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent'anni» (Riveduta). «Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto» (CEI).
    Quindi la morte e la vecchiaia sarebbero esistite anche in questa nuova società. Perché non si legge "non invecchieranno più e non moriranno più", se questo fosse ciò che il profeta intendeva dire?”



    Inoltre non dimentichiamoci anche il significato iniziale che avevano le profezie e che poi sono state riattualizzate dalla speranza promessa da Gesù, il quale ha indicato che non la terra è il destino finale dell’uomo ma il Regno dei Cieli. Questo dimostra che quei passi in cui si parla di ‘vite’ e di ‘fico’ è da intendersi in maniera simbolica, infatti il passo fa semplicemente capire l’atmosfera di gioia e di felicità che ci sarà fra le persone bendette da Dio: questo il senso vero del profeta Michea!

    Per quanto riguarda il senso di ‘terra’ dei Salmi credo di aver già risposto con l’analisi del capitolo 5 verso 5 di Matteo. Su 2 Pietro invece è applicabile lo stesso discorso di ‘nuovi cieli’ e ‘nuova terra’ come per l'Apocalisse, ossia in maniera simbolica, altrimenti sarebbe da prendere alla lettera anche che i cieli e la terra verrebbero distrutti per poter poi essere ricreati.

    La 'terra' che la Bibbia promette, da Matteo 5:5 si comprende che è il Regno dei Cieli alla presenza di Dio, tant'è che anche la 'grande folla' del capitolo 7 di apocalisse sta 'dinanzi al trono' di Dio, trono che è sempre in Cielo e non è possibile che sia sulla terra.

    Apocalisse 7:9

    "Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano"



    [Modificato da Bicchiere mezzo pieno 21/07/2009 21:01]
    La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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    virtesto
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    00 21/07/2009 22:02
    Per MARIO 70: La parola 'beato' non esiste assolutamente in tutta la TNM; la cosa non riguarda solo il cap.5 di Matteo. In tutta la TNM 'Makarios' viene tradotto, sbagliando, sempre con felice. Così viene eliminato, completamente, il problema ,eventuale, di applicare 'Makarios' a chi non è Unto.

    Chissà se ora avete capito.

    io sono nuovo in questo forum. Noto che tutti giocate a fare come gli stambecchi. Chissà se avete capito.
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    Cattolico_Romano
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    00 21/07/2009 22:47
    Re:
    virtesto, 21/07/2009 22.02:


    Chissà se ora avete capito.

    io sono nuovo in questo forum. Noto che tutti giocate a fare come gli stambecchi. Chissà se avete capito.




    [SM=x570868]
    [Modificato da Cattolico_Romano 21/07/2009 22:47]
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    (Mario70)
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    00 22/07/2009 07:37
    Re:
    virtesto, 7/21/2009 10:02 PM:

    Per MARIO 70: La parola 'beato' non esiste assolutamente in tutta la TNM; la cosa non riguarda solo il cap.5 di Matteo. In tutta la TNM 'Makarios' viene tradotto, sbagliando, sempre con felice. Così viene eliminato, completamente, il problema ,eventuale, di applicare 'Makarios' a chi non è Unto.

    Chissà se ora avete capito.

    io sono nuovo in questo forum. Noto che tutti giocate a fare come gli stambecchi. Chissà se avete capito.




    Sarai pure nuovo, ma datti una calmata, guarda che con quello che ho scritto ho confermato quello che hai detto tu [SM=x570872].

    Ciao
  • nicolas_60
    00 22/07/2009 12:49
    Il Salmo 37 conferma questa speranza. “I mansueti stessi possederanno la terra”. (Salmo 37:11) Questo versetto non parla semplicemente di una restaurazione temporanea della nazione di Israele nella Terra Promessa. Lo stesso salmo specifica: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. (Salmo 37:29)# Va osservato che secondo questo salmo la vita eterna sulla terra è una ricompensa per i “mansueti”, o miti.
  • nicolas_60
    00 22/07/2009 13:06
    Re:
    [QUOTE:95793314=Bicchiere mezzo pieno, 21/07/2009

    (Isaia 65:17-19).

    Per quanto riguarda il senso di ‘terra’ dei Salmi credo di aver già risposto con l’analisi del capitolo 5 verso 5 di Matteo. Su 2 Pietro invece è applicabile lo stesso discorso di ‘nuovi cieli’ e ‘nuova terra’ come per l'Apocalisse, ossia in maniera simbolica, altrimenti sarebbe da prendere alla lettera anche che i cieli e la terra verrebbero distrutti per poter poi essere ricreati.

    Può essere che '' cieli sta per governi - autorità - e terra sta per nuova società ? (una nuova società umana)

    La 'terra' che la Bibbia promette, da Matteo 5:5 si comprende che è il Regno dei Cieli alla presenza di Dio, tant'è che anche la 'grande folla' del capitolo 7 di apocalisse sta 'dinanzi al trono' di Dio, trono che è sempre in Cielo e non è possibile che sia sulla terra.

    Può essere che il Regno dei cieli è (come insegnanano i TdG) un governo celeste di cui Cristo e il Rè e che avrà sudditi da una parte all'altra delle estremità della terra ?

    Apocalisse 7:9

    "Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano"

    Non può essere che, visto che il trono, l'Agnello (Gesù quale Re del regno) esercita influena portando grandi benefici all'umanita sulla terra, si può stare in piedi davanti al trono stando quì sulla terra ?









    [SM=x570868] [SM=x570872]




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    (Mario70)
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    00 22/07/2009 13:26
    Re:
    nicolas_60, 7/22/2009 12:49 PM:

    Il Salmo 37 conferma questa speranza. “I mansueti stessi possederanno la terra”. (Salmo 37:11) Questo versetto non parla semplicemente di una restaurazione temporanea della nazione di Israele nella Terra Promessa. Lo stesso salmo specifica: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. (Salmo 37:29)# Va osservato che secondo questo salmo la vita eterna sulla terra è una ricompensa per i “mansueti”, o miti.




    Ma lo hai letto il post di topsy?
    Che gli ebrei avessero questa credenza non significa nulla, Cristo e i suoi discepoli parlano di speranza celeste e parlano in generale non solo ad una classe specifica.

    Leggiti attentamente questo bell'articolo:
    http://www.infotdgeova.it/dottrine/destini.php

    Ciao
  • nicolas_60
    00 23/07/2009 11:20
    Ok....la bibbia parla di 2 risurrezioni, dice:
    Felice e Santo chi prende parte alla prima risurrezione.
    Poi distingue due gruppi : piccolo gregge e grande folla (come la maggioranza di voi quì sopra lo avrà studiato dai TdG )
    Gesù im maggioranza parlava con i suoi discepoli della prima resurrezione, quella celeste.
    Infatti, mica saremo tutti re e sacerdoti uniti a Cristo ?
    E chi saranno i sudditi su cui Cristo Regnerà.
    Qualcuno potrà dire che tutto ciò si verificherà in cielo, governati e sudditi.
    Ma allora la terra che fine farà ?
    Non dice Dio che la terra non sarà fatta vacillare per sempre '
    E che la terra è lo sgabello dei Suoi piedi ?



    [SM=g1876715] che caldo oggi a Napoli
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