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Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

il Vangelo nel Vangelo - (ovvero) la Bella Notizia E' spiegata attraverso lo sperpero d'AMORE

  • Messaggi
  • cavdna
    00 18/07/2009 12:39
    intrattenersi e mangiare con i peccatori E' davvero da bandire? i peccatori devono essere isolati?


    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    miei cari fratelli e sorelle,
    anche se in questo periodo molti sono assenti per le tanto attese vacanze,
    vi propongo:

    l’ostracismo proposto o imposto dallo schiavo fedele e discreto è un qualcosa che viene insegnato/evocato/proposto/praticato negli insegnamenti del MAESTRO???
    (….Signore da chi andremo??? solo tu hai parola di vita eterna ……)

    All’interno del 3d “i TdG ed il CD la WTS fa "esperienza" del buon Samaritano?” avevo promesso di affrontare la discussione sugli insegnamenti che provengono dalla “parabola” “il PADRE spendaccione”
    freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7165561


    E dopo aver tentato di mettere in risalto il mancato amore incondizionato da praticare a colui che si fa "nostro prossimo"
    (il buon Samaritano)

    ora eccomi qui che ci provo con lo sperpero del VERO AMORE

    si potrebbe iniziare col dire :
    nel Capitolo 15 del Vangelo di Luca sembra che il Maestro narri 3 (tre) parabole differente
    ma in VERITA’ è un’unica Parabola

    ovvero la Parabola della Misericordia

    si sperpera l’AMORE INFINITO/INCONDIZIONATO di DIO

    …continua

    Grazie [SM=x570890] [SM=x570892] [SM=x570890] [SM=x570864]

    Vi saluto in CRISTO RISORTO



    .
    [Modificato da cavdna 18/07/2009 12:47]
  • cavdna
    00 21/07/2009 19:40
    la spiegazione del Vangelo attraverso il Padre Misericordioso


    vi saluto in CROISTO SIGNORE

    miei cari fratelli e sorelle


    ....riprendo

    quindi un'unica Parabola

    ove si mette in risalto l'allontanamento/smarrimento

    1. l'allontanamento/smarrimento provocato da una azione di allontanamento

    2. l'allontanamento/smarrimento senza alcun movimento di allontanamento

    la pecora smarrità: compie l'azione di allontanamento/smarrimento, è la pecora che deliberatamente si allonta/smarrisce.......

    la "dramma" perduta : pur rimanendo nello stesso ambiente in cui era stata conservata, è la donna che la perde....


    ed ecco che per meglio spiegare questi allontanamenti/smarrimenti

    racconta loro l'allontanamento/smarrimento del figlio minore e quello del figlio maggiore

    continua

    grazie [SM=x570890] [SM=x570892] [SM=x570890] [SM=x570864]

    PS
    i cari fratelli "Piero e flabot"
    che di tanto in tanto si rifanno agli scritti Bibblici
    saranno interessati a questi contenuti??? [SM=x570868]



    vi saluto in CRISTO RISORTO


    .


    [Modificato da cavdna 21/07/2009 19:44]
  • cavdna
    00 22/07/2009 18:55
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mie cari fratelli e sorelle



    ...riprendo...

    io ritengo che attraverso questa Parabola (PADRE PRODIGO) si ha la possibilità di poter veramente conoscere il vero volto di DIO
    (.....Dio nessuno l’ha mai visto - ma il FIGLIO ci fa una vera ESEGESI - ci SPIEGA CHI E' e COSA E'- Ma Gesù exeghèsato=ce ne ha fatto l’esegesi, ce ne ha fatto il racconto, ce ne ha fatto la spiegazione)
    CRISTO dirà questa Parabola (le tre in una)

    perché gli scribi e i farisei mormoravano sul suo comportamento:
    "accoglieva e mangiava con i pubblicani e i peccatori"

    evidente che per quelle due categorie, (Cerchiamo di entrare in questo testo che è davvero una buona notizia per noi. Gesù non lasciava che delle persone dichiarate maledette, dichiarate peccatori da evitarsi fossero esclusi - UN PO' COME ACCADE ANCHE OGGI tra i TdG CON i DISSOCIATI E DISASSOCIATI???) condividere il pasto o accogliere un peccatore era sbagliato era contaminate era bandito era ....

    Strano comportamento ...

    credo che noi tutti conosciamo (anche in sola lettura, i Vangeli) i contenuti dei Quattro Vangeli

    e quale è stato il primo gesto pubblico del MAESTRO? [SM=x570868]

    - quello di mettersi in fila con i Peccatori,
    non perché EGLI era un Peccatore, ma per condividere con l'Uomo/Peccatore ogni cosa - per camminare con la miseria dell'uomo e poter dire che DIO ha condiviso con l'uomo ogni cosa anche la morte (eccetto il Peccato)

    e qui ora ci narra DIO (PADRE), che
    con AMORE, premura,
    simpatia e condivisione accoglie e mangia
    (quando noi vogliamo disprezzare qualcuno o allontanarlo - cosa diciamo? - abbiamo mai mangiato assieme??)

    Il primo gesto pubblico in fila con i Peccatori e
    ogni sua successiva "OPERA" viene fatta sempre con
    l'attenzione - con l'interesse degli emarginati - con i diseredati - con i bisfrattati - con i malati - con i ......

    (cosa fa lo schiavo fedele e discreto????
    - segue davvero simili insegnamenti??
    - segue davvero simili strade???)


    ...continua ....

    grazie [SM=x570890] [SM=x570892] [SM=x570890] [SM=x570864]

    vi saluto in CRISTO RISORTO


    .


  • cavdna
    00 25/07/2009 20:24
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    mie cari fratelli e sorelle



    ...riprendo...

    DIO che non abbandona la sua Creatura e CRISTO ci racconta ...

    (tralascio le precedenti : pecora/dramma - entrambe felicemente/festosamente concluse)

    e vediamo ora l'UNICA Parabola che non ha una conclusione - e la conclusione dipende dal PADRE e da i due figli (libero arbitrio)

    ..., un PADRE (è LUI che da l'unità alle due scene "figlio minore e figlio maggiore"),
    ma non vi è una madre
    (strana famiglia??? o è la famiglia di DIO [SM=x570868] )

    il figlio minore va dal PADRE, e chiede :
    dammi ciò che mi spetta del "patrimonio"
    (richiesta sicuramente irrispettosa/ingiuriosa/offensiva)

    tale richiesta sottointende che per il figlio il PADRE è già morto
    (infatti l'eredità ancora oggi la si divide alla morte e non durante la vita)

    e, ancora oggi il "diritto" prevede che il PADRE non è tenuto a dare seguito a tale richiesta.

    ma per il figlio, è come dire:
    io non posso attendere che tu muoia,
    oggi ho bisogno delle tue proprietà
    oggi ho la necessità di svingolarmi da te
    Il figlio, dicendo al padre “dammi adesso ciò che mi spetta”, è come se gli dicesse:
    papà, non posso aspettare che tu muoia.
    Anticipa ciò che deve succedere e che succeda in modo irrevocabile, senza che io debba qualcosa a te.
    E il padre, a quel punto, di fronte a questa richiesta del figlio, che chiede la sua parte di patrimonio, il padre acconsente.
    Il padre acconsente… Ma il testo ...comincia a indicare qualcosa di più profondo di una divisione del patrimonio.
    Purtroppo nella traduzione si è perso il senso pieno della richiesta.
    Il figlio chiede il patrimonio, in greco ousìa. Ma il testo dice che il padre divise tra i due figli tòn biòn --“tòn biòn”, divise la vita.
    Bìos è la vita.
    E’ importante discostarci dallo stretto Scrittura e penetrare il senso pieno dell'INSEGNAMENTO del MAESTRO.
    una parola che tutti conosciamo, perché dà origine a tante parole italiane.
    Vedete l’importanza di questa annotazione. Il figlio chiede dei beni, le sostanze; il padre, in realtà, tra i due figli divideva la vita, aveva fatto il dono della vita.
    E quindi, quel che è messo in evidenza è che il figlio rifiuta la paternità, non accetta, in sostanza, che il padre sia in vita.
    Questo giovane, a un certo punto, ha sentito il legame con suo padre come una schiavitù, un limite alla propria libertà; la casa in cui era vissuto l’ha sentita come una prigione: occorre andar via presto, conoscere l’indipendenza, l’autonomia.
    Permettetemi di dire: chi non ha provato in sé, ad un certo punto della sua crescita, questo bisogno? Chi non ha sognato nella giovinezza questa libertà, soprattutto quando non percepiva più il dono, ma invece del dono sentiva un’imposizione, una schiavitù?


    continua ....

    grazie [SM=x570890] [SM=x570892] [SM=x570890] [SM=x570864]

    vi saluto in CRISTO RISORTO


    .

    voglio vivere da cristiano cattolico praticante

    [Modificato da cavdna 25/07/2009 20:25]
  • cavdna
    00 05/08/2009 22:26

    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    Miei cari fratelli e sorelle


    ...riprendo......e

    Dicevo:
    chi non ha provato in sé, ad un certo punto della sua crescita, questo bisogno? Chi non ha sognato nella giovinezza questa libertà, soprattutto quando non percepiva più il dono, ma invece del dono sentiva un’imposizione, una schiavitù?

    E sarebbe da aggiungere

    Quanto di voi sperimentando l’amarezza/delusione di una organizzazione, hanno in cuor loro detto : basta con questa schiavitù, basta con questa oppressione…..BASTA!

    Comunque, che lo riconosciamo o no, questo è o può essere il nostro vissuto con Dio [SM=x570868] .
    Questo è il nostro vissuto con Dio, la nostra storia con Dio. Ognuno di noi esamini se stesso.

    Noi magari abbiamo conosciuto Dio come colui che ci ha formato nel segreto, ci ha tessuto nell’utero di nostra madre, colui che ci proteggeva e ci custodiva. Ma poi, a un certo punto della nostra crescita abbiamo sentito Dio come una presenza esigente, una volontà che urtava con la nostra, una presenza che ci poneva davanti un limite. Un limite!
    (analoga situazione con il CD???)

    Non foss’altro, ricordandoci che ciascuno di noi non è solo, ciascuno di noi ha altri accanto a lui, ciascuno di noi non può né tutto, né subito. Chi di noi, a un certo punto, non ha sentito questa pulsione dentro: “tutto e subito!”? E’ allora che, tentati da ciò che contraddice la volontà di Dio, abbiamo sentito Dio come un limite, abbiamo sentito il legame con lui come una prigione, l’ascoltare la sua parola come un’oppressione. Ecco il peccato, ecco il nostro bisogno di allontanamento.
    In qualche maniera abbiamo sentito il bisogno di ucciderlo, perché volevamo dimenticarlo, fare a meno di lui.
    (analogamente, la delusione/amarezza di un CD è troppa [SM=x570872] )

    Pensate quanti conservano con la fede un legame con Dio e poi, come arriva l’adolescenza, (la crescita / o / la delusione di una organizzazione) non riescono più a vedere il volto di Dio come un volto di tenerezza, non riescono più a sentire la volontà di Dio, quella paternità come un dono.
    E si allontanano, si allontanano dalla vita cristiana, si allontanano da questa relazione con Dio e poi vivono senza Dio.
    Certo, il peccato in noi è entrato in questa forma; e noi magari, non tutti, non tutti (ma non pensate che dicendo “non tutti”, la parabola poi non riguardi questi… aspettate la seconda parte -figlio maggiore)… e poi non tutti ce ne andiamo senza traguardo, ci basta andare lontano, lontano dal padre, come questo figlio.
    Siamo come Adamo ed Eva assaliti dal dubbio: pensiamo che il comando di Dio, il limite che Lui ha posto in qualche misura era una maniera da parte di Dio di sentirsi geloso di noi. Poco a poco noi deformiamo il volto di Dio; finiamo soprattutto per vederlo padre-padrone. Ma all’interno di questo processo non pensate che ci sia soltanto il giovane, il ragazzo. Perché l’immagine di un Dio padre-padrone è vero che ci viene spontanea dentro, se noi non riusciamo a capire il dono della legge; ma ci sono tanti “devoti” e “religiosi” di ogni “confessione” (ma in maniera più marcata il CD della WTS???) che contribuiscono a darci questa immagine del padre-padrone. Pensate che a volte, con buona intenzione, i nostri genitori, oppure anche uomini di Chiesa e di ogni confessione, ci hanno detto da piccolo e continuano anche dopo - e credevano di fare il bene e non sapevano di dire una bestemmia, la bestemmia più grande:
    “se tu sei buono, Dio ti ama, ma se non sei buono, Dio non ti ama più”.
    Guardate, questa è la bestemmia più grande del cristianesimo. Sarebbe già una bestemmia gravissima dire: se tu sei cattivo, Dio ti castiga. Ma uno può dire: beh, nel giudizio finale vedremo. (scuola applicata TdG [SM=x570872] ??? [SM=x570872] )Ma dire “se tu sei cattivo, Dio non ti ama più”, questa è la contraddizione più grande nei confronti del nostro Dio.

    E sarebbe da dire che il giovane che se n’è andato è anche stato assalito da questo dubbio… Ha detto: “sì, sì, è vero… Il padre è amore, mi ama se sono buono: ma se sono cattivo non mi ama più”. E così, fuggendo da Dio, quel figlio se n’è andato lontano, e anche noi ce ne andiamo lontano e imbocchiamo un cammino di morte. Le nostre sostanze, i doni che Dio ci ha fatto vengono sperperati, appare la sofferenza, la degradazione, la solitudine, perdiamo tutto quel che abbiamo. Ma poco a poco perdiamo anche quel che siamo. Quella fuga intrapresa si mostra soltanto sterile, illusoria, menzognera. Ma siccome siamo noi stessi ad aver scelto quella strada e non vogliamo subito riconoscere la nostra responsabilità, allora diciamo a Dio: “ma non poteva fermare la nostra fuga?”
    Piuttosto di pigliare la responsabilità che ce ne siamo andati, finiamo di rimproverare e dire: “ma se lui sapeva che andavamo verso la morte, perché non ci ha fermato?”. Magari qualcuno leggendo la parabola dirà:
    “ma perché il padre della parabola non ha costretto il figlio a restare a casa? Perché gli ha dato il patrimonio?”.
    Ma qui c’è l’immagine del nostro Dio, vedete. Il nostro Dio ha creato un uomo che può negarlo, che può dirgli di no, che può contraddirlo, che può addirittura desiderare la sua morte. Questa è la grandezza del Dio dei cristiani: ci ha amati a tal punto che ci lascia partire da lui nella nostra libertà. Ci siamo mai chiesto se, DIO incontrando uno di noi, gli dicesse:
    “Guarda, adesso tu fai un figlio, genera un figlio. E vedrai che questo figlio, una volta che l’hai generato, ti dirà: «Tu non sei mio padre, tu non esisti», ti sputerà addosso e desidererà di vederti morire”.
    Pensiamno davvero che noi genereremo quel figlio?
    Dio lo ha generato e siamo noi.
    Siamo noi… La grandezza del nostro Dio è che ha creato degli uomini che possono essere atei, cioè fare senza di lui. Non ha creato dei burattini il nostro Dio, non ci costringe neanche a credere in lui o ad accettarlo ad ogni costo. Uno dei grandi profeti di questo nostro secolo, Nietzsche, cantava, chiedeva la morte di Dio, dicendo che sarebbe stata finalmente la liberazione per gli uomini. E’ stato possibile anche questo. Il nostro Dio, vedete, non ha rivalità con gli uomini; ha voluto l’uomo come partner in alleanza e ha voluto un uomo come figlio, vero figlio, un uomo che, crescendo, può dirgli sì e può dirgli no, può accoglierlo o rifiutarlo.

    …continua…….

    grazie [SM=x570890] [SM=x570892] [SM=x570890] [SM=x570864]

    vi saluto in CRISTO RISORTO


    .

    [Modificato da cavdna 05/08/2009 22:28]
  • cavdna
    00 07/08/2009 12:44
    vi saluto in CRISTO SIGNORE

    Miei cari fratelli e sorelle


    ...riprendo......e
    (anche per tentare di dare una risposta alla tanto cara sorella in CRISTO Gabriella)

    Dicevo:
    Pensate che a volte, con buona intenzione, i nostri genitori, oppure anche uomini di Chiesa e di ogni confessione, ci hanno detto da piccolo e continuando anche dopo - credendo di fare il bene e non sapevano di dire una bestemmia, la bestemmia più grande:
    “se tu sei buono, Dio ti ama, ma se non sei buono, Dio non ti ama più”.
    Guardate, questa è la bestemmia più grande del cristianesimo. Sarebbe già una bestemmia gravissima dire: se tu sei cattivo, Dio ti castiga. Ma uno può dire: beh, nel giudizio finale vedremo. (scuola applicata TdG ??? ) Ma dire “se tu sei cattivo, Dio non ti ama più”, questa è la contraddizione più grande nei confronti del nostro Dio.


    E sarebbe da aggiungere

    La scuola TdG cosa insegna??
    Non insegna per esempio, che coloro che sono passati all’apostasia devono essere distrutti. ??

    Ma dalla Scrittura non si può essere estrapolare a piacere i versetti per poi far dire ciò che a noi più interessa

    È la stessa Scrittura che NELLA SUA completezza ci insegna:
    Perché tu ami tutte le cose esistenti, nulla disprezza di ciò che ha Creato (Sapienza 11, 24)
    Buono e pietoso E’ il SIGNORE, lento a l’ira e GRANDE nell’AMORE (sal 103, 8);
    e questo breve richiamo in riferimento a quando la Scrittura era ancora adombrata
    ma nella PIENEZZA dei TEMPI, l’INCARNAZIONE del CRISTO permetterà di meglio comprendere il vero VOLTO del PADRE. (CRISTO la vera LUCE toglie le ombre)
    ….per usare a tutti MISERICORDIA (Romani 11, 32)
    DIO E’ AMORE; (1 Giovanni 7)
    e se E' AMORE
    non può essere anche il contrario
    EGLI E' solo AMORE

    la doppia sfaccettatura è e appartiene come particolarità all'Umano

    Diviene chiaro che non vi E’ alcun castigo
    Ma solo rispetto (il libero arbitrio) – rispetto delle decisioni di ogni singolo
    E’ il singolo che deliberatamente decide di voltare le spalle al PADRE
    E’ il singolo che decide di non vivere al cospetto di DIO
    E non E’ DIO che lo ha abbandonato (lo vedremo proprio attraverso questa Parabola??), che lo ha distrutto (egli accetta rispettosamente la decisione del singolo – CHE AMORE!- CHE GRANDE AMORE!)

    E rientrando nella Parabola
    Ma il figlio partito da casa, dopo aver sperperato tutti i soldi, cominciò a trovarsi nel bisogno, a sentirsi privato di molte cose: fame, penuria, comunanza con i porci, animali i più impuri per gli Ebrei. E poi qui c’è una delicatezza del testo che ai più molte volte è sfuggente,
    con ogni probabilità, non comprendono e sorvolano. (volutamente??)
    L’avete sentito questo versetto strano, in cui dice: “Avrebbe voluto sfamarsi con le carrube che mangiavano i porci, ma nessuno gliene dava”. I superficiali, siccome non sono tanto attenti, lasciano correre ‘sta frase. Ma chi è con cuore puro (l’innocenza del bambino) direbbe: “Ma se le mangiavano i porci, non poteva mangiarle anche lui?” Ma è molto importante questa frase. Questo ragazzo non poteva vivere solo sfamandosi, nello stesso modo con cui i porci si sfamano. Noi uomini non ci basta mangiare come le bestie. Innanzitutto per crescere abbiamo bisogno per lungo tempo che qualcuno ce ne dia. Il grande mistero della paternità e della maternità… Una volta nati, abbiamo bisogno di genitori, i quali ci diano da mangiare e ci procurino da mangiare lavorando, per dieci, quindici anni, oggi, forse, fin troppo. (come cambia la società)
    Ma soprattutto abbiamo bisogno che qualcuno ci dia da mangiare. Le donne lo sanno: il bambino che cerca la mammella non cerca solo il latte, prima o poi cerca il volto della madre. E permettetemi di parafrasare: un bambino cresce non solo per il latte della madre, ma per ogni parola che esce dalla sua bocca. ‘Sto ragazzo sente il bisogno della comunità, di qualcuno che gratuitamente lo ami, gli dica: “Ecco, ti do da mangiare!” Soprattutto all’interno della coscienza antropologica che Gesù aveva, che forse magari qualcuno di noi purtroppo oggi ha perso, Gesù, nel dire ‘sta parabola, sapeva che la cosa più semplice, più elementare per dire a una persona “ti voglio bene”, è fargli da mangiare, guardate. E’ fargli da mangiare… Quando uno fa da mangiare a un altro, è come dirgli “io voglio che tu viva e per questo ti faccio da mangiare e te ne faccio bene”. Ecco perché questo figlio vorrebbe non solo mangiare le carrube, ma qualcuno che gliele dia. Ma non c’è. Il bisogno, la sofferenza, attenzione, non sono buoni maestri; anche questa è una di quelle cantilene che girano nella comunità cristiana e che sono in realtà chimere che non hanno nessun senso. La sofferenza non è vero che è buona maestra; può anche esser cattiva maestra. La sofferenza, il bisogno son solo la condizione in cui l’uomo è invitato a interrogarsi, l’uomo è invitato a pensare.

    Pensiamo a cosa causa l’ISOLAMENTO provocato dalla APPLICAZIONE degli insegnamenti imparti dal CD
    Pensiamo se tali comportamenti sono in linea con la Cristianità
    Pensiamo proprio alle vostre stesse esperienze narrate in questo ambito (FORUM) (Sonnyp –Piero, per tutti???)
    Pensate anche all’applicazione (di chi ancora vive tale realtà e di chi vive di una qualche reminescenza), che alcuni hanno praticato nei miei riguardi -tentando l'isolamento mediatico :

    prays, 16/07/2009 9.47:

    Va bè, dopo questa...
    affinché tu non abbia modo di peccare di presunzione e orgoglio così da incorrere in peccato mortale, vorrei chiarirti le nebulose idee che ti sei fatto.

    Non ti ho risposto perchè ho cercato semplicemente di ignorarti. Una risposta alle tue domande volutamente provocatorie e offensive avrebbe significato attribuirti una considerazione che da parte mia non meriti. Per cui, affinchè tu non abbia più alcun dubbio, ti dico chiaramente che MAI E POI MAI risponderò alle tue domande dirette, e nemmeno commenterò MAI qualche tuo intervento.

    E non per la tua ridicola presunzione di fare ragionamenti così inoppugnabili, ma perchè meriti soltanto di essere ignorato.




    _mackenzie_, 05/08/2009 20.16:



    Che bisogno c'è che aggiunga altro?! Ci sei tu che sei un insegnante così preparato... che peraltro non ammette precisazioni su ciò che scrive e tanto meno correzioni... confidando che Cristo sia risorto davvero.

    Ti saluto... rimandando al privato qualsivoglia altra approfondimento.

    Mac



    a conferma di un sistema "settario??"

    pensate che siano proprio esenti dalle applicazioni di una scuola TdG
    …continua…….

    grazie [SM=x570890] [SM=x570892] [SM=x570890] [SM=x570864]

    vi saluto in CRISTO RISORTO

    [Modificato da cavdna 07/08/2009 13:23]