00 18/07/2009 00:10
Questa è la storia di come cominciò a piacermi la mia vagina. E’ imbarazzante perché non è politically correct. Voglio dire, so che sarebbe dovuto succedere in una vasca con i Sali del Mar Morto, con un disco di Enya. E io felice di essere donna. Conosco la storia. Le vagine sono meravigliose. L’odio che nutriamo per noi stesse è solo repressione interiorizzata e l’odio nei confronti di una cultura patriarcale, ma non corrisponde alla realtà. So tutto questo. Se fossimo cresciute in una cultura in cui ci avessero detto che le cosce grasse sono bellissime, ingolleremmo tutte frappè e biscotti, mollemente sdraiate, le cosce che si espandono…Ma non siamo cresciute in una cultura del genere, io odiavo le mie cosce, e odiavo ancora di più la mia vagina. Pensavo fosse estremamente brutta. Ero una di quelle donne che l’aveva guardata e se n’era pentita. Mi faceva star male, compativo chiunque dovesse andare lì dentro.Per sopravvivere, cominciai a far finta che tra le mie gambe ci fosse qualcos’altro. Immaginavo mobili – accoglienti futon con trapunte di cotone leggero, piccoli divani di velluto, tappeti di leopardo -, oggetti graziosi – fazzoletti di seta, portavasi traforati -, oppure scenari e paesaggi in miniatura – laghi trasparenti o umide paludi irlandesi. Mi abituai talmente alle mie fantasie, che mi dimenticai del tutto di avere una vagina. Ogni volta che facevo sesso con un uomo, lo immaginavo dentro un guanto foderato di visone, una rosa rossa, o una tazza cinese.Poi incontrai Bob, l’uomo più comune che avessi mai conosciuto. Era alto e magro, anonimo e indossava abiti color kaki. Non gli piacevano i cibi speziati né ascoltare i Prodigy. Non nutriva alcun interesse per la biancheria intima sexy. D’estate stava all’ombra. Non parlava dei suoi sentimenti intimi. Non aveva nessun problema o grana, e non era nemmeno alcolizzato. Non era particolarmente divertente, loquace o misterioso. Non era tirchio o poco disponibile. Non era egocentrico o carismatico. Non amava la guida veloce. Bob non mi attraeva in modo particolare. Non l’avrei notato in nessun modo, se non avesse raccolto il resto che mi era caduto sul pavimento della rosticceria. Quando, porgendomi le monete, la sua mano sfiorò casualmente la mia, qualcosa accadde. Andai a letto con lui… e fu allora che avvenne il miracolo.Venne fuori che a Bob piacevano le vagine. Era un intenditore. Gli piaceva il loro odore, ma soprattutto il loro aspetto. Aveva bisogno di guardarle. La prima volta che abbiamo fatto sesso insieme, mi disse che doveva gurdarmi.- Sono qui - dissi.- No, te… - replicò. – Devo vedere te. –Accendi la luce-risposi.Pensai fosse uno svitato e cominciai ad agitarmi nell’oscurità. Accese la luce.Allora disse: - Ok, sono pronto, pronto per vederti - Sono qui – agitai la mano – proprio -qui!-Cominciò a spogliarmi.-Che cosa stai facendo, Bob?- gli chiesi.-Ho bisogno di vederti- rispose.-Non ce n’è bisogno- dissi – tuffati dentro!--Devo vedere come sei fatta- rispose.-Ti sarà già capitato di vedere un divano di cuoio rosso…-Bob continuò. Non aveva nessuna intenzione di fermarsi. Io volevo vomitare e morire.-E’ una cosa molto intima, non puoi semplicemente entrare dentro di me?--No, devo guardare-Trattenni il respiro. Lui guardò e guardò. Ansimò e sorrise, fissò e gemette. Cominciò a respirare affannosamente e la sua faccia cambiò. Non sembrava più un uomo comune, sembrava una meravigliosa bestia famelica.-Sei bellissima – disse – Sei elegante e profonda, innocente e ribelle.--Hai visto tutto questo, là?- chiesi.Era come se mi stesse leggendo il palmo della mano.Rimase a guardare per circa un’ora, come se stesse studiando una mappa, osservando la luna, fissandomi negli occhi, ma era la mia vagina. Nella luce lo osservavo mentre mi guardava, ed era così autenticamente eccitato, così pacifico ed euforico, che cominciai a bagnarmi ed eccitarmi.Cominciai a vedermi come lui mi vedeva. Cominciai a sentirmi splendida e deliziosa come un bel quadro o una cascata. Bob non era intimorito, non era disgustato. Cominciai a gonfiarmi, cominciai a sentirmi orgogliosa. Cominciai ad amare la mia vagina. Bob vi si perse e io ero lì con lui, e tutti e due ci smarrimmo insieme.



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