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Non-solo-Ultras-Empoli: notizie ultras altre città

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    pippo re
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    00 05/10/2009 18:38
    ah! e vittima di tutte le leggi speciali che non contrastano solo l'ultras anzi servono solo a far fare l'abbonamento a SKY-FO ai tifosi normali stufi dei continui controlli, del caro prezzo, delle problematiche per il reperimento dei tagliandi d'ingresso ecc ecc
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    pippo re
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    Compagno di Muro
    00 05/10/2009 18:30
    Re:
    Matteo BB, 05/10/2009 18.18:

    Settore ospiti Firenze, tifoso Laziale diffidato per la maglia di Luciani
    di Riccardo Mancini Fonte: ansa

    Al termine di Fiorentina-Lazio, un tifoso biancoceleste ha scavalcato la recinzione del settore ospiti, avvicinando un calciatore della Lazio per ricevere la maglia ufficiale della squadra indossata dal giocatore Luciani. Con la regia delle telecamere della Sala Gos, personale della Questura di Firenze è intervenuto tempestivamente, bloccando il supporter mentre tentava di rientrare nel settore. Accompagnato in Questura, il tifoso, un trentaquattrenne di Latina, è stato denunciato per scavalcamento delle recinzioni e invasione del terreno di gioco, ed è stato sottoposto a Daspo per la durata di cinque anni con la prescrizione di presentarsi presso gli uffici di polizia tre volte durante i giorni in cui si disputeranno incontri di calcio della Lazio. A suo carico, nel corso dei riscontri, sono emersi precedenti per rapina, furto, reati in materia di stupefacenti, estorsione, evasione e ricettazione. Lo stesso era stato anche denunciato per la violazione della sorveglianza speciale.

    TMW


    Tifoso condannato per la sua maglia, Luciani sorpreso: "Mi dispiace, mi scuso per quello che è accaduto"
    di Daniele Baldini Fonte: Daniele Baldini-lalaziosiamonoi.it

    Intensa, emozionante, con finale sorprendete. E’ stata la domenica di Alessio Luciani, il giovane difensore che all’84’ di Fiorentina – Lazio ha messo la prima firma su una carriera ancora tutta da scrivere. L’adrenalina dell’esordio in serie A, la voglia di condividere con i suoi tifosi una gioia infinita a tinte biancocelesti. Poi, suo malgrado, il fattaccio. Già, perché nell’apice dell’esultanza, a due passi dalla sua gente, un tifoso biancoceleste ha scavalcato la recinzione del settore ospiti, avvicinandolo. Voleva ricevere la sua maglia. Con la regia delle telecamere a circuito chiuso, il personale della Questura di Firenze è intervenuto, bloccando il supporter mentre tentava di rientrare nel settore. Accompagnato in Questura, il tifoso, un trentaquattrenne di Latina, è stato denunciato per scavalcamento delle recinzioni e invasione del terreno di gioco, ed è stato sottoposto a Daspo per la durata di cinque anni. Una conclusione inaspettata per il capitano della Primavera di Sesena, che suo malgrado si è reso protagonista di un episodio spiacevole. Un dispiacere sincero, espresso questa mattina alla redazione de lalaziosiamonoi.it: “Non ho parole per descrivere ciò che è avvenuto – ha sottolineato Luciani -. Volevo solo condividere la gioia per il mio esordio con la maglia che amo insieme ai tifosi che ci hanno seguito fino a Firenze. Non so bene cosa possa essere successo. Al termine della partita sono andato sotto lo spicchio biancoceleste per festeggiare, volevo solo lanciare i pantaloncini. Ricordo che un tifoso mi ha chiesto la maglia, ma la cosa non mi ha creato nessun problema. Non immaginavo potesse accadere tutto questo. Adesso ho saputo che questo ragazzo è stato fermato e condannato a 5 anni di Daspo. Mi dispiace tantissimo per lui. Non doveva accadere, mi scuso per quello che è accaduto”.

    TMW


    La prima vittima dell'eliminazione delle barriere al Franchi. Se il metro di giudizio rimane questo, a Firenze fioccheranno diffide per gli ospiti.




    per me non è vittima dell'eliminazione delle bariere ma dell'ottusita della questura come tanti diffidati in tutta italia
    a me non sembra almeno da quello che cè scritto che sia entrato in campo con una pistola o una bomba ma semplicemente per chiedere la maglia ad un suo beniamino.
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    Matteo BB
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    Compagno di Muro
    00 05/10/2009 18:18
    Settore ospiti Firenze, tifoso Laziale diffidato per la maglia di Luciani
    di Riccardo Mancini Fonte: ansa

    Al termine di Fiorentina-Lazio, un tifoso biancoceleste ha scavalcato la recinzione del settore ospiti, avvicinando un calciatore della Lazio per ricevere la maglia ufficiale della squadra indossata dal giocatore Luciani. Con la regia delle telecamere della Sala Gos, personale della Questura di Firenze è intervenuto tempestivamente, bloccando il supporter mentre tentava di rientrare nel settore. Accompagnato in Questura, il tifoso, un trentaquattrenne di Latina, è stato denunciato per scavalcamento delle recinzioni e invasione del terreno di gioco, ed è stato sottoposto a Daspo per la durata di cinque anni con la prescrizione di presentarsi presso gli uffici di polizia tre volte durante i giorni in cui si disputeranno incontri di calcio della Lazio. A suo carico, nel corso dei riscontri, sono emersi precedenti per rapina, furto, reati in materia di stupefacenti, estorsione, evasione e ricettazione. Lo stesso era stato anche denunciato per la violazione della sorveglianza speciale.

    TMW


    Tifoso condannato per la sua maglia, Luciani sorpreso: "Mi dispiace, mi scuso per quello che è accaduto"
    di Daniele Baldini Fonte: Daniele Baldini-lalaziosiamonoi.it

    Intensa, emozionante, con finale sorprendete. E’ stata la domenica di Alessio Luciani, il giovane difensore che all’84’ di Fiorentina – Lazio ha messo la prima firma su una carriera ancora tutta da scrivere. L’adrenalina dell’esordio in serie A, la voglia di condividere con i suoi tifosi una gioia infinita a tinte biancocelesti. Poi, suo malgrado, il fattaccio. Già, perché nell’apice dell’esultanza, a due passi dalla sua gente, un tifoso biancoceleste ha scavalcato la recinzione del settore ospiti, avvicinandolo. Voleva ricevere la sua maglia. Con la regia delle telecamere a circuito chiuso, il personale della Questura di Firenze è intervenuto, bloccando il supporter mentre tentava di rientrare nel settore. Accompagnato in Questura, il tifoso, un trentaquattrenne di Latina, è stato denunciato per scavalcamento delle recinzioni e invasione del terreno di gioco, ed è stato sottoposto a Daspo per la durata di cinque anni. Una conclusione inaspettata per il capitano della Primavera di Sesena, che suo malgrado si è reso protagonista di un episodio spiacevole. Un dispiacere sincero, espresso questa mattina alla redazione de lalaziosiamonoi.it: “Non ho parole per descrivere ciò che è avvenuto – ha sottolineato Luciani -. Volevo solo condividere la gioia per il mio esordio con la maglia che amo insieme ai tifosi che ci hanno seguito fino a Firenze. Non so bene cosa possa essere successo. Al termine della partita sono andato sotto lo spicchio biancoceleste per festeggiare, volevo solo lanciare i pantaloncini. Ricordo che un tifoso mi ha chiesto la maglia, ma la cosa non mi ha creato nessun problema. Non immaginavo potesse accadere tutto questo. Adesso ho saputo che questo ragazzo è stato fermato e condannato a 5 anni di Daspo. Mi dispiace tantissimo per lui. Non doveva accadere, mi scuso per quello che è accaduto”.

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    La prima vittima dell'eliminazione delle barriere al Franchi. Se il metro di giudizio rimane questo, a Firenze fioccheranno diffide per gli ospiti.
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    pippo re
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    Matricola
    00 02/10/2009 19:20
    scusate il msg sotto l'ha scritto niccolo ma mi piaceva metterlo anche qui

    ESSERE ULTRAS

    L'ultras non ha un nome per il mondo esterno, solo gli amici lo conoscono. L'ultras non ha volto, spesso un cappuccio gli copre la testa, una sciarpa la bocca. L'ultras non si veste in modo normale, non segue le mode, boccia le novità. Quando sale su un treno, cammina su un marciapiede anche se non ha vessilli della propria squadra, lo riconosci. L'ultras attacca se attaccato, aiuta nel bisogno. L'ultras non smette di essere tale appena si toglie la sciarpetta o rientra a casa dopo una trasferta, continua a lottare 7 giorni su 7. L'ultras veterano da l'esempio a quello giovane, e quello giovane rispetta il veterano. L'ultras giovane è fiero di stare al lato del veterano, di imparare dalle sue critiche e inorgogliosirsi dai suoi complimenti Quando la gente guarda un ultras non lo capisce, e lui non vuole essere capito dalla gente, non dà spiegazioni sul suo modo di essere. Ogni ultras è diverso, c'è quello che veste solo materiale ultras e della sua squadra e quello che non ha neanche una maglietta del suo gruppo. C'è quello che si muove solo col gruppo e quello che fa gruppo per se. Gli ultras sono diversi ma li unisce l'amore per la propria squadra, la tenacia nel resistere oltre 90 minuti in piedi sotto la pioggia o al freddo, li unisce il riscaldarsi con un coro cantato a squarciagola, li unisce la sicurezza dell'amico che gli dorme accanto sul treno che ti riporta dalla trasferta, li unisce la passeggiata goliardica nella città avversaria, li unisce la gioia di partire per una trasferta e la stanchezza del ritorno, li unisce quel panino diviso in due dopo ore di digiuno,li unisce quella sigaretta offerta nello scompartimento e ridata in curva, li unisce quella litigata sull'esterno sinistro panchinaro fatta nella penombra di un treno notturno, li unisce quello sguardo dopo uno scontro, li unisce la mentalità. Le cose che ci uniscono, contemporaneamente ci dividono dal mondo esterno, ci allontanano da genitori preoccupati, da zii scandalizzati, da compagni di classe impauriti e da professori disgustati.L'ultras è l'eccezione alla regola, è l'inaspettato che ti sorprende, è la sorpresa che ti smorza il sorriso quando pensi di averla fatta franca.L'ultras è anche il braccio che ti tira sul vagone prima che si chiudono le porte. L'ultras non e` violenza gratuita, è la difesa intransigente di uno stile di vita messo in pericolo da biglietti nominativi, dalle pay-tv, dall'imborghesimento delle nuove generazioni, dalla tv-spazzatura e, soprattutto, dalla repressione. L'ultras è questo e molto altro, altri sentimenti non rinchiudibili in parole, incombrensibili alla gente comune che preferisce vivere dietro un vetro piuttosto che infrangerlo e entrare nella realtà.


    N.B.: questo messaggio va a chi visita e scrive sul nostro sito perdendo il principale motivo per cui questo esiste..L'ESSERE ULTRAS!!



    [Modificato da WEB RE1976 03/10/2009 14:24]
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    pippo re
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    Matricola
    00 02/10/2009 18:55
    Sfottò agli ex tifosi Adebayor sospeso due gare
    02/10/2009 - di Calcio Mercato; Fonte: www.calciomercato.com
    L'attaccante del Manchester City, Emmanuel Adebayor, è stato squalificato per due giornate per aver corso tutto il campo ed essere andato dall'altra parte del terreno di gioco a celebrare il suo gol contro il suo ex club, l'Arsenal, di fronte ai tifosi dei Gunners.

    La Football Association ha anche comminato al togolese una volta di 25,000 sterline (27.500 euro circa). Adebayor sta scontando al momento una sospensione di tre giornate per un intervento duro sull'attaccante dell'Arsenal Robin van Persie, avvenuto nella stessa gara.

    I tifosi dell'Arsenal reagirono in modo duro contro la gioia di Adebayor, lanciando oggetti in campo che hanno anche colpito uno steward.


    poi sono sempre gli ultras a creare situazioni di pericolo e tenzione...........
    [Modificato da WEB RE1976 03/10/2009 14:21]
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    pippo re
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    Curioso di passaggio
    00 01/10/2009 10:22
    Ill.moMinistro degli Internip.c.Presidente della Repubblica p.c.Presidente del Consiglio p.c.Ministro di Giustizia p.c.Sindaco di Brescia p.c.Prefetto di Brescia p.c.Questore di Brescia p.c.Sindaco di Verona p.c.giornali e tv

    scrivo questa lettera alla vigilia dell’anniversario di una data che miha cambiato la vita: il 24 settembre del 2005. Mipresento: sono Paolo Scaroni, abito a Castenedolo, piccolo paese dellaprovincia di Brescia. Eroun allevatore di tori. Eroun ragazzo normale, con amicizie, una ragazza, passioni, sani valori -anchesportivi- e la giusta curiosità. Facevo infatti molto sport e viaggiavoquando potevo. Erosoprattutto un grande tifoso del Brescia. Unapersona normale, come tante, direbbe Lei.

    Ogginon lo sono più (per la verità tifoso del Brescia lo sonorimasto, sebbene non possa più vivere la partita allo stadio com’erosolito fare: cantando, saltando, godendo oppure soffrendo).

    Tuttoè cambiato il 24 settembre del 2005, nella stazione di Porta Nuovaa Verona. Quelgiorno, alla pari di migliaia di tifosi bresciani -fra i quali molte famigliee bambini- avevo deciso di seguire la Leonessa a Verona con le miglioriintenzioni, per quella che si preannunciava una sfida decisiva per il nostrocampionato di serie B. Finita la partita, siamo stati scortati in stazionedalla polizia senza nessun intoppo o tensione. Dopo essermi recato al barsottostante la stazione, stavo tornando con molta serenità al trenoriservato a noi tifosi portando dell’acqua al resto della compagnia (erastata una giornata molto calda ed eravamo quasi tutti disidratati). Tuttigli altri tifosi erano già pronti sui vagoni per fare velocementeritorno a Brescia. Mancavano pochi minuti ed i binari della stazione eranocompletamente deserti. Cosa alquanto strana visto il periodo, l’orarioe soprattutto la città in cui eravamo, centro nevralgico per ilpassaggio dei treni. Improvvisamente,senza alcun preavviso o motivo apparente, sono stato travolto da una caricadi “alleggerimento” del reparto celere in servizio quel giorno per mantenerel’ordine pubblico e picchiato a sangue, senza avere nemmeno la possibilitàdi ripararmi. Sottratto al pestaggio dagli amici (colpiti loro stessi dallafuria delle manganellate), sono entrato in coma nel giro di pochissimoe quasi morto. Dopocirca venti minuti dall’aver perso conoscenza sono stato caricato su un’ambulanza-osteggiata, più o meno velatamente, dallo stesso reparto che miaveva aggredito- e trasportato all’ospedale di Borgo Trento a Verona. Lìsono stato operato d’urgenza. Lì sono stato salvato. Lì sonotornato dal coma dopo molte settimane. Lì ho passato alcuni mesidella mia nuova vita. Una vita d’inferno. Nelfrattempo la mia famiglia, in uno stato d’animo che fatico ad immaginare,subiva pressioni e minacce affinché la mia vicenda mantenesse unbasso profilo. Aimiei amici non andava certo meglio, nonostante tutti gli sforzi per faruscire la verità. Ovviamente,alcune cose di cui sopra le ho sapute molto tempo dopo la mia aggressione.Il resto l’ho scoperto grazie al lavoro del mio avvocato. Dallaricostruzione dei fatti e tramite le tante testimonianze, emerge un quadroinquietante, quasi da non credere; ma proprio per questo da rendere pubblico. Inseguito alle gravissime lesioni subite, presso la Procura della Repubblicadi Verona è iniziato un procedimento a carico di alcuni poliziottie funzionari identificati quali autori delle lesioni da me subite. Nonostanteil Giudice per le Indagini Preliminari abbia respinto due volte la richiestad’archiviazione, il Pubblico Ministero non ha ancora esercitato l’azionepenale contro gli indagati. Midomando per quale ragione ciò avvenga e perché mi sia negatagiustizia. Oggi,dopo avere perso quasi tutto, rimango perciò nell’attesa di un processo,nemmeno tanto scontato, considerati i precedenti ed i tentativi di screditarmi.Oltretutto i poliziotti erano tutti a volto coperto, quindi non identificabili(com’è possibile tutto questo?), sebbene a comandarli ci fosse unapersona riconoscibilissima. Dopole tante bugie e cattiverie uscite in modo strumentale sul mio conto aseguito della vicenda, aspetto soprattutto che mi venga restituita la dignità. Ill.moMinistro degli Interni, sebbene la mia vicenda non abbia destato lo stessoscalpore, ricorda un po’ le tragedie di Gabriele Sandri, di Carlo Giuliani,ed in particolare di Federico Aldrovandi (accaduta a poche ore di distanzadalla mia), con una piccola, grande differenza: io la mia storia la possoancora raccontare, nonostante tutto. Ledinamiche delle vicende sopra citate forse non saranno identiche, ma lavolontà di uccidere sì, è stata la medesima. Altrimentinon si spiega l’accanimento di queste persone nei miei confronti, soprattuttose si considera che non vi era una reale situazione di pericolo: era tuttotranquillo; ero caduto a terra; ero completamente inerme. Ma le manganellate,come descrive il referto medico, non si sono più fermate. Forse,ho pensato, oltre alla vita volevano togliermi anche l’anima. Perfarla breve, in pochi secondi ho perso quasi tutto quello per cui avevovissuto -per questo mi sento ogni giorno più vicino a Federico-e senza un motivo apparente. Sempre ovviamente che esista una giustificazioneper scatenare tanta crudeltà ed efficienza. Lemie funzioni fisiche sono state ridotte notevolmente, e nonostante la lungariabilitazione a cui mi sottopongo da anni con molta tenacia non avròmolti margini di miglioramento. Questo lo so quasi con certezza: l’unicacosa funzionante come prima nel mio corpo infatti è il cervello,attivo come non mai. Dopo quattro anni non ho ancora stabilito se questasia stata una fortuna. Hoperso il lavoro, sebbene abbia un padre caparbio che insiste nel mandareavanti la mia ditta, sottraendo tempo e valore ai suoi impegni. Hoperso la ragazza. Hoperso il gusto del viaggiare (il più delle volte quelli che eranoitinerari di piacere si sono trasformati in veri e propri calvari a causadelle mie condizioni fisiche), nonostante mi spinga ancora molto lontano. Hoperso soprattutto molte certezze, relative alla Libertà, al Rispetto,alla Dignità, alla Giustizia e soprattutto alla Sicurezza. Quellasicurezza che Lei invoca ogni giorno, e tenta d’imporre sommando nuoveleggi e nuove norme a quelle già esistenti (fino a ieri molto efficaci,almeno per l’opinione pubblica). Peccatoperò che queste leggi non abbiano saputo difendere me, Federico,Carlo e Gabriele dagli eccessi di coloro che rappresentavano, in quel momento,le istituzioni. Ill.moMinistro degli Interni, alcune cose mi martellano più di tutto:ogni giorno mi domando infatti cosa possa spingere degli uomini a tanto.Non ho la risposta. Ognigiorno mi domando se qualcuna di queste tragedie potesse essere evitata.La risposta è sempre quella: sì. Amio modesto parere, ciò che ha permesso a queste persone di liberarela parte peggiore di sé è stata la sicurezza di farla franca. Sembraun paradosso, ma in un Paese come il nostro in cui si parla tanto di “certezzadella pena”, di “responsabilità” e di “omertà”, proprio coloroche dovrebbero dare l’esempio agiscono impuniti infrangendo ogni leggescritta e non, disonorano razionalmente la divisa e l’istituzione rappresentata,difendono chi fra loro sbaglia impunemente. Ill.moMinistro degli Interni, dopo tante elucubrazioni, sono giunto ad una conclusione:se queste persone fossero state immediatamente riconoscibili, responsabiliperciò delle loro azioni, non si sarebbero comportate in quellamaniera ed io non avrei perso tanto. Lechiedo quindi: com’è possibile che in Italia i poliziotti non portinoun segno di riconoscimento immediato come accade nella maggior parte delleNazioni europee? Ill.moMinistro degli Interni, io non cerco vendetta, semmai Giustizia. Miappello a Lei ed a tutte le persone di buon senso affinché questiuomini vengano fermati ed impossibilitati nello svolgere ancora il loro“dovere”. Chiedoquindi che si faccia il processo e nulla sia insabbiato.

    Cordialisaluti. PaoloScaroni, vittima di uno Stato distratto.


    Non so a voi ma a me fa accapponare la pelle ..... in che bello stato viviamo ...........

    [Modificato da WEB RE1976 01/10/2009 10:33]
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    zeman!
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    00 01/10/2009 10:20
    Re: Re:
    pippo re, 01/10/2009 10.03:


    vedi.........classico intervento punzecchiatore.......
    perche non hai scritto anche di sandri plaitano furlan ecc ecc tutte vittime dello stato sulle quali è stato steso un velo?
    Ha! pure raciti viso che ormai le indagini si sono spostate all'interno delle caserme ma sul quale non abbiamo più sentito dire niente
    questi secondo te hanno avuto giustizia?




    scusa ma basta leggere la discussione su sandri, quello che ho scritto...per vedere che hai detto una bischerata.

    per non parlare del ragazzo ucciso a mazzate postai persino il link per mandare mail di protesta, e io l'ho mandata, ho messo per giorni come avatar il simbolo della battaglia di grillo fatta per mandare via i condannati delle forze dell'ordine.

    leggere i messaggi come questo, che non risponde hai fatti, secondo me questo è punzecchiare, se avessi voluto punzecchiare avrei risposto al messaggio successivo, quello che parla di casualità e intento ecc.
    se valgono per uno, valgono per tutti, ma non l'ho fatto.

    ora vado in ferie veramente, se non rispondo ad altro non te ne avere a male.
    [Modificato da zeman! 01/10/2009 10:23]
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    pippo re
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    00 01/10/2009 10:03
    Re:
    zeman!, 25/09/2009 11.17:

    Antonio Currò
    2001 Durante Messina – Catania viene colpito alla testa il giovane tifoso del Messina Antonino Currò da un petardo lanciato dalla tifoseria avversaria. Dopo un immediato intervento le condizioni si sono aggravate . E’ poi morto dopo essere entrato in coma.

    chissà se ha avuto giustizia




    Tifoso in fin di vita per l'esplosione di una bomba carta nello spareggio promozione col Catania: lo sfogo del padre
    Messina, dalla festa alla tragedia "Mio figlio in coma irreversibile"

    di Lucio Luca
    MESSINA -Santo Currò nasconde le lacrime dietro gli occhiali scuri. Seduta in un angolo c'è la giovane fidanzata di Nino, 24 anni, il ragazzo che domenica sognava di scendere in piazza per festeggiare la promozione del "suo" Messina e invece lotta con la morte in un lettino di ospedale. "Me l'hanno ammazzato", dice con un filo di voce il padre del giovane tifoso giallorosso colpito alla testa da una bomba carta lanciata dalla curva dei supporter catanesi. "Si va allo stadio solo per uccidere la gente", sospira dietro una smorfia di rabbia e impotenza. "Spero soltanto che chi ha scagliato quel petardo abbia il coraggio di costituirsi alle forze dell'ordine".

    Nino è in coma che i medici definiscono irreversibile. L'esplosione gli ha provocato danni permanenti. Attaccato alle macchine, il giovane messinese ha una flebile attività cerebrale, ma ci sono poche speranze. Non vogliono arrendersi, però, gli amici del ragazzo, originario di Rometta Marea, un piccolo centro a pochi chilometri da Messina. Hanno registrato una cassetta con le loro voci: "Svegliati Nino, abbiamo vinto, siamo in serie B. Svegliati, ti aspettiamo per fare baldoria".
    Al Policlinico arrivano giocatori del Messina, il presidente Emanuele Aliotta, il sindaco Salvatore Leonardi. Anche durante la premiazione della squadra in Comune, nessuno ha esultato più di tanto. Non c'è festa in riva allo Stretto per una serie B che mancava da nove anni e che è stata conquistata dopo lo spareggio con il Catania. Non c'è festa a piazza Cairoli, il cuore della città, dove domenica sera, quando si è diffusa la notizia del gravissimo incidente a Nino Currò, i tifosi hanno ammainato le bandiere. Quella maledetta bomba carta, lanciata dalla tribunetta Valeria che ospitava cinquecento tifosi del Catania, ha trasformato una giornata di gioia in tragedia.

    Tutto è avvenuto qualche minuto prima dell'inizio della partita. Dal settore riservato agli ospiti, parte l'ordigno che centra in pieno Nino Currò e il fratello Filippo, di un anno più giovane. Nino crolla a terra, mentre Filippo rimane ferito lievemente al braccio e al torace. Un terzo fratello, Alessandro, ignaro di quanto è avvenuto, continua a fare il tifo dall'altra parte dello stadio: lui è riuscito a trovare un biglietto di gradinata, lontano dagli scontri. "Me lo sentivo, non volevo che andassero alla partita racconta il padre dei ragazzi era troppo pericoloso. Ma Nino si è impuntato: l'aspettava da un campionato intero questa sfida, per il Messina avrebbe fatto di tutto. Seguiva la squadra in casa e in trasferta, non poteva perdersi la partita della promozione. Ma io me lo sentivo che finiva male...".
    La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta. Gli inquirenti stanno visionando le riprese effettuate allo stadio e sono certi di individuare in tempi brevi i responsabili. I cinquecento tifosi del Catania, infatti, sono stati tutti schedati prima dell'ingresso allo stadio "Celeste" e le attenzioni sarebbero puntate su alcuni minorenni. Resta però la rabbia per un incidente che forse si poteva evitare: "All'ingresso siamo stati perquisiti da cima a fondo racconta un amico di Nino Currò possibile che nel settore dei catanesi sia entrata una bomba senza che nessuno se ne accorgesse? È uno scandalo, qualcuno deve pagare".

    Gli amici di Nino, che lavorava nel bar del padre, ce l'hanno anche con il questore di Messina che ha definito gli incidenti del "Celeste" "normali per un incontro di calcio, così come viene vissuto oggi". Battuta infelice, subito corretta dal questore Giuseppe Zannini Quirini, che allo stadio era stato colpito di striscio da un bullone di ferro lanciato dai soliti teppisti: "Volevo semplicemente dire che, grazie alle forze dell'ordine, si è evitata la guerriglia in città tra le opposte fazioni. L'episodio del "Celeste" è triste e gravissimo. Ho solo sottolineato che il bullone contro di me e i ripetuti lanci di oggetti in campo, negli stadi purtroppo stanno succedendo spesso".
    Oltre alla tragedia di Nino Currò, nel bilancio del derby bisogna inserire i danni alle stazioni ferroviarie prese d'assalto dai catanesi per smaltire la rabbia della sconfitta. A Galati Marina, un passeggero ha lanciato dal treno in corsa un estintore contro la cabina del dirigente della stazione. E in diversi casi i tifosi hanno lanciato pezzi di giornale imbevuti di benzina e poi incendiati.

    Da "www.repubblica.it" del 20 giugno 2001

    dopo 15 giorni di coma morità




    vedi.........classico intervento punzecchiatore.......
    perche non hai scritto anche di sandri plaitano furlan ecc ecc tutte vittime dello stato sulle quali è stato steso un velo?
    Ha! pure raciti viso che ormai le indagini si sono spostate all'interno delle caserme ma sul quale non abbiamo più sentito dire niente
    questi secondo te hanno avuto giustizia?
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    Avanti Ultras
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    Compagno di Muro
    00 01/10/2009 01:41
    http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Sport/Calcio-morto-tifoso-Tolosa-ferito-scontri-Belgrado/29-09-2009/1-A_000050296.shtml

    Calcio: morto tifoso del Tolosa ferito in scontri a Belgrado

    29 Settembre 2009 11:24 SPORT

    BELGRADO - E' morto il 28enne tifoso del Tolosa ferito gravemente durante gli incidenti scoppiati il 17 settembre scorso durante la partita di Europa League con il Partizan. Il giovane era ricoverato in terapia intensiva a Belgrado. Gli scontri erano scoppiati all'esterno di un bar nel centro della citta'. Gia' nel 2007 i tifosi del Partizan erano stati protagonisti di aggressioni ai danni di supporter di altre squadre, allora il team era stato espulso dall'Europa League.

    (RCD)

    [Modificato da WEB RE1976 01/10/2009 09:56]
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    _Cateno_
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    Compagno di Muro
    00 25/09/2009 12:02
    ..beh si, certo, se si fa ricorso alla casualitá allora se ne puó parlare, non credo proprio la bomba carta fosse stata tirata con l´intento d´ammazzare, certo, poteva magari avere piú luciditá, e capire che di danni poteva crearne.....il tombino forse é stato usato per darlo in testa ad un avversario? Non mi pare, giusta e semplice ribellione ad un sistema che non stava rendendo pari trattamento ad un ragazzo appena ammazzato, e da chi poi.......
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    zeman!
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    00 25/09/2009 11:17
    Antonio Currò
    2001 Durante Messina – Catania viene colpito alla testa il giovane tifoso del Messina Antonino Currò da un petardo lanciato dalla tifoseria avversaria. Dopo un immediato intervento le condizioni si sono aggravate . E’ poi morto dopo essere entrato in coma.

    chissà se ha avuto giustizia




    Tifoso in fin di vita per l'esplosione di una bomba carta nello spareggio promozione col Catania: lo sfogo del padre
    Messina, dalla festa alla tragedia "Mio figlio in coma irreversibile"

    di Lucio Luca
    MESSINA -Santo Currò nasconde le lacrime dietro gli occhiali scuri. Seduta in un angolo c'è la giovane fidanzata di Nino, 24 anni, il ragazzo che domenica sognava di scendere in piazza per festeggiare la promozione del "suo" Messina e invece lotta con la morte in un lettino di ospedale. "Me l'hanno ammazzato", dice con un filo di voce il padre del giovane tifoso giallorosso colpito alla testa da una bomba carta lanciata dalla curva dei supporter catanesi. "Si va allo stadio solo per uccidere la gente", sospira dietro una smorfia di rabbia e impotenza. "Spero soltanto che chi ha scagliato quel petardo abbia il coraggio di costituirsi alle forze dell'ordine".

    Nino è in coma che i medici definiscono irreversibile. L'esplosione gli ha provocato danni permanenti. Attaccato alle macchine, il giovane messinese ha una flebile attività cerebrale, ma ci sono poche speranze. Non vogliono arrendersi, però, gli amici del ragazzo, originario di Rometta Marea, un piccolo centro a pochi chilometri da Messina. Hanno registrato una cassetta con le loro voci: "Svegliati Nino, abbiamo vinto, siamo in serie B. Svegliati, ti aspettiamo per fare baldoria".
    Al Policlinico arrivano giocatori del Messina, il presidente Emanuele Aliotta, il sindaco Salvatore Leonardi. Anche durante la premiazione della squadra in Comune, nessuno ha esultato più di tanto. Non c'è festa in riva allo Stretto per una serie B che mancava da nove anni e che è stata conquistata dopo lo spareggio con il Catania. Non c'è festa a piazza Cairoli, il cuore della città, dove domenica sera, quando si è diffusa la notizia del gravissimo incidente a Nino Currò, i tifosi hanno ammainato le bandiere. Quella maledetta bomba carta, lanciata dalla tribunetta Valeria che ospitava cinquecento tifosi del Catania, ha trasformato una giornata di gioia in tragedia.

    Tutto è avvenuto qualche minuto prima dell'inizio della partita. Dal settore riservato agli ospiti, parte l'ordigno che centra in pieno Nino Currò e il fratello Filippo, di un anno più giovane. Nino crolla a terra, mentre Filippo rimane ferito lievemente al braccio e al torace. Un terzo fratello, Alessandro, ignaro di quanto è avvenuto, continua a fare il tifo dall'altra parte dello stadio: lui è riuscito a trovare un biglietto di gradinata, lontano dagli scontri. "Me lo sentivo, non volevo che andassero alla partita racconta il padre dei ragazzi era troppo pericoloso. Ma Nino si è impuntato: l'aspettava da un campionato intero questa sfida, per il Messina avrebbe fatto di tutto. Seguiva la squadra in casa e in trasferta, non poteva perdersi la partita della promozione. Ma io me lo sentivo che finiva male...".
    La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta. Gli inquirenti stanno visionando le riprese effettuate allo stadio e sono certi di individuare in tempi brevi i responsabili. I cinquecento tifosi del Catania, infatti, sono stati tutti schedati prima dell'ingresso allo stadio "Celeste" e le attenzioni sarebbero puntate su alcuni minorenni. Resta però la rabbia per un incidente che forse si poteva evitare: "All'ingresso siamo stati perquisiti da cima a fondo racconta un amico di Nino Currò possibile che nel settore dei catanesi sia entrata una bomba senza che nessuno se ne accorgesse? È uno scandalo, qualcuno deve pagare".

    Gli amici di Nino, che lavorava nel bar del padre, ce l'hanno anche con il questore di Messina che ha definito gli incidenti del "Celeste" "normali per un incontro di calcio, così come viene vissuto oggi". Battuta infelice, subito corretta dal questore Giuseppe Zannini Quirini, che allo stadio era stato colpito di striscio da un bullone di ferro lanciato dai soliti teppisti: "Volevo semplicemente dire che, grazie alle forze dell'ordine, si è evitata la guerriglia in città tra le opposte fazioni. L'episodio del "Celeste" è triste e gravissimo. Ho solo sottolineato che il bullone contro di me e i ripetuti lanci di oggetti in campo, negli stadi purtroppo stanno succedendo spesso".
    Oltre alla tragedia di Nino Currò, nel bilancio del derby bisogna inserire i danni alle stazioni ferroviarie prese d'assalto dai catanesi per smaltire la rabbia della sconfitta. A Galati Marina, un passeggero ha lanciato dal treno in corsa un estintore contro la cabina del dirigente della stazione. E in diversi casi i tifosi hanno lanciato pezzi di giornale imbevuti di benzina e poi incendiati.

    Da "www.repubblica.it" del 20 giugno 2001

    dopo 15 giorni di coma morità
    [Modificato da zeman! 25/09/2009 11:24]
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    CLAY60
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    00 25/09/2009 11:02
    Dimentichi il tifoso del Messina ucciso a Catania. E il tombino usato come arma in atalanta-milan.
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    _Cateno_
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    00 25/09/2009 10:55
    Re:
    CLAY60, 25/09/2009 9.53:

    le 2 peggio tifoserie d'Italia. Quelle che cercano il morto, quelle responsabili dei tornelli, degli stewards e altre menate varie.... [SM=x1380979]



    ...chi cerca il morto scusa?? Gli atalantini? No, anzi, ne hanno subito uno per colpa dei soliti noti, 16 anni fa. I catanesi? No, perché se alludi al morto di quella sera, non é stato un tifoso a farlo fuori. (anche se un ragazzo ha pagato con un lunga detenzione) Solo chi dico io continua a far finta di niente, perché, di sicuro meglio cosí, piuttosto che ammettere un "fuoco amico".



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    CLAY60
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    00 25/09/2009 09:53
    le 2 peggio tifoserie d'Italia. Quelle che cercano il morto, quelle responsabili dei tornelli, degli stewards e altre menate varie.... [SM=x1380979]
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    zeman!
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    00 25/09/2009 09:03
    Atalanta-Catania, scontri tra tifosi
    Un gruppo di ultrà bergamaschi ha atteso un pullman dei tifosi
    catanesi: ne è scaturita una violenta rissa
    BERGAMO, 23 settembre - Scontri tra tifosi si sono verificati intorno alle 19 a Bergamo, dove alle 20.45 è in programma la partita di serie A Atalanta-Catania. Un gruppo di ultrà bergamaschi ha atteso un pullman dei tifosi catanesi sbucando da una via laterale nei pressi dello stadio. Le due tifoserie sono entrate in contatto e ne è scaturita una violenta rissa. Allertata dai residenti la polizia è arrivata subito sul posto e ha fermato almeno quattro tifosi, che sono stati portati in questura.

    LA RICOSTRUZIONE - Il pullman con a bordo una sessantina di tifosi siciliani è stato preso di mira da lanci di oggetti da parte di un gruppo di ultrà atalantini mentre, scortato dalle forze dell'ordine, stava percorrendo via Baioni verso lo stadio. I supporter del Catania sono scesi dal mezzo e tra i due gruppi sono volate botte e cinghiate. La polizia ha fatto risalire i tifosi siciliani sul pullman e li ha scortati fino allo stadio. Nel frattempo, nella vicina via Crescenzi, quattro tifosi dell'Atalanta, probabilmente tra i responsabili dell' assalto, sono stati bloccati dalla Digos e portati in questura. La loro posizione è al vaglio degli inquirenti. Poco dopo, nei pressi della curva sud dello stadio, una trentina di tifosi bergamaschi ha fronteggiato le forze dell' ordine per chiedere l'immediata liberazione dei quattro ultrà. Al momento la situazione è sotto controllo.

    ANCORA TENSIONE - Grande tensione a Bergamo prima della partita Atalanta-Catania. Intorno alle 20 circa 200 ultrà bergamaschi si sono diretti sotto la tribuna centrale, all'esterno dello stadio, al grido di 'Ultras liberì. Sono stati subito fronteggiati da una trentina di carabinieri schierati a protezione dell'ingresso. Gli ultras erano inferociti per il fermo di quattro loro compagni avvenuto mezz'ora prima in seguito a tafferugli con un gruppo di tifosi ospiti. I capi ultrà hanno parlamentato per circa dieci minuti con i responsabili delle forze dell'ordine, mentre agenti e tifosi si fronteggiavano a meno di un metro di distanza gli uni dagli altri. Gli ultras si sono poi allontanati e la situazione è tornata per il momento alla calma.

    corriere dello sport
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    zeman!
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    00 22/09/2009 07:01
    Pro Patria e Varese, gli steward gestiscono le gare
    (CALCIOPRESS) - L'afflusso e il deflusso dei tifosi che hanno assistito agli incontri Varese-Lumezzane e Pro Patria-Lecco, gare valide per la quinta giornata del girone A della Prima Divisione di Lega Pro, sono stati totalmente gestiti dagli steward delle squadre di casa. Il provvedimento è stato disposto dalla Questura.

    Come si apprende dall’agenzia Adnkronos, all'interno degli stadi di Varese e di Busto Arsizio l'afflusso e il deflusso dei tifosi sono stati totalmente gestiti dagli steward delle squadre di casa. Il provvedimento è stato preso su disposizione del Questore, Marcello Cardona.

    Gli incontri Varese-Lumezzane e Pro Patria-Lecco si giocavano per la quinta giornata del girone A della Prima Divisione di Lega Pro.

    Le forze dell'ordine hanno stazionato all'esterno dello stadio svolgendo attività preventiva. A Busto Arsizio è stato consentito l'accesso anche a numerosi tifosi del Lecco purchè muniti della Tessera del tifoso. Gli steward hanno gestito egregiamente le tifoserie e non si è registrato alcun particolare problema.

    Soddisfatto il Questore Cardona: ''Ringrazio le società e i tifosi che hanno contribuito a far si che le partite siano state gestite direttamente dai loro steward. Adesso aspetto la conclusione dei lavori esterni agli stadi per richiedere al Prefetto l'accesso a tutti gli sportivi che vorranno andare ad assistere alle gare a Varese e a Busto''.

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    zeman!
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    00 17/09/2009 17:26
    Lo chiede Roberto Greco, presidente del Coordinamento tifoserie ultras. La Uefa accorda alle squadre italiane il lutto al braccio
    ROMA
    «Il calcio italiano si deve fermare, per onorare gli eroici paracadutisti della Folgore, caduti oggi a Kabul: le partite di Genoa, Roma e Lazio in Uefa Europa League devono essere rinviate. Il calcio ha un’occasione per dimostrare che, nel nome dei soldi, non si può passare anche sulle vite umane».

    Lo chiede, in una nota, Roberto Greco, presidente del Coordinamento tifoserie ultras. «Sarebbe uno scandalo - dice Greco - se nel giorno della morte di sei parà, le squadre italiane scendessero in campo. Ad ogni modo, qualunque sia la decisione delle società, i gruppi ultras diserteranno gli stadi di Genova, Basilea e Roma».

    La Uefa ha accolto la richiesta della Figc di autorizzare le squadre italiane impegnate oggi nelle gare di Europa League a testimoniare il dolore e la solidarietà di tutto il calcio italiano per la tragica scomparsa dei militari della Folgore, vittime di un attentato terroristico nei pressi di Kabul.
    Per le partite in casa, cioè allo stadio di Marassi, dove alle 19.00 è prevista Genoa-Slavia Praga, e all’Olimpico di Roma per Lazio-Salisburgo, prima del fischio d’inizio verrà osservato un minuto di raccoglimento e le squadre giocheranno con il lutto al braccio.
    In trasferta in Svizzera sul campo di Basilea, la Roma scenderà in campo con il lutto al braccio.

    Come già annunciato, per quanto riguarda tutti i campionati italiani, dalla serie A al settore giovanile, nel prossimo turno di gara verrà osservato prima delle partite un minuto di raccoglimento per onorare la memoria dei militari italiani.

    la stampa
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    zeman!
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    00 17/09/2009 17:25

    Il patron (che aveva definito “ballerine” i giocatori dopo la gara con la Roma) deve ricucire il legame con i supporter Ieri un’altra puntata di questa crisi
    Siena, la curva pagherà la multa
    Autotassazione per i 10.000 euro comminati per il caso De Rossi

    Ma fra Stronati e il cuore del tifo il rapporto resta ancora gelido...


    SIENA - L'episodio del pomodoro tirato a Gio­vanni Lombardi Stronati nella serata della pre­sentazione della squadra fu un gesto isolato, su­bito condannato dai gruppi organizzati della ti­foseria del Siena. Ma il rapporto tra il cuore del sostegno bianconero e la proprietà è chiaramen­te in crisi di 'risultati', tanto per usare una ter­minologia calcistica. La tifoseria bianconera, at­traverso un comunicato diffuso ieri, ha annun­ciato di voler pagare in proprio la multa di die­cimila euro inflitta alla società. Questo il testo del comunicato: « In merito alla sanzione com­minata alla società Ac Siena di euro 10.000 - si legge nella nota - la Curva Robur ha deciso di autotassarsi e di raccogliere prima delle gare interne con Chievo e Livorno la somma neces­saria al suo pagamento. Questo affinché la So­cietà non debba assumersi responsabilità non proprie, visto che siamo sempre stati liberi di esprimere i nostri pensieri sull'operato di tutti e che non abbiamo o vogliamo debiti, neppure morali. Distinti saluti. Curva Robur ». Non man­ca uno spunto polemico nei confronti del presi­dente Stronati, le cui dichiarazioni post Roma non sono piaciute alla tifoseria. Se la solidarie­tà a De Rossi era 'istituzionale', il popolo bian­conero comunque ha ribadito in un primo co­municato diffuso martedì che il coro finale ('co­me il suocero') rivolto al centrocampista roma­nista scaturisse da alcuni atteggiamenti 'provo­catori' dello stesso subito dopo la segnatura di Riise (nel testo si citano uno sputo e il gesto del dito medio) e non dai trascorsi burrascosi dello stesso contro il Siena, sotto forma di infortunio a Ardito in un lontano match di coppa Italia ed espulsioni di Brevi e Locatelli provocate con furbizia. Nello stesso comunicato di martedì la Curva Robur rimproverava a Lombardi Strona­ti le sue simpatie giallorosse, peraltro mai nega­te dallo stesso ma quanto meno inopportune in questo momento; dulcis in fundo, il popolo bian­conero non ha gradito che fosse rinfacciato il costo degli amplificatori allo stadio. 'Per quan­to ci riguarda potete pure toglierli', è il messag­gio che si legge nella prima nota diffusa dai so­stenitori. Ieri la seconda, nella quale è chiara la sensazione che tra la tifoseria organizzata e il presidente il rapporto sia ai minimi termini.
    C'è spazio per ricucire il tutto? Probabilmen­te sì, ma la somma di situazioni che si sono ve­rificate nel corso degli ultimi mesi hanno vera­mente abbassato il livello di popolarità di Stro­nati.
    Basta tornare alla mente all'estate: la ge­stione della vicenda Giampaolo ha lasciato il se­gno, con il lungo tira e molla che ha creato mol­ta incertezza. Nel giorno della (ri)presentazione del tecnico, parte della tifoseria organizzata pretese un primo colloquio con presidente e tec­nico per capire i risvolti della faccenda. Poi il caso Portanova, con la cessione repentina del difensore ad una diretta concorrente come il Bo­logna. Anche in questo caso c'è stato bisogno di un nuovo colloquio chiarificatore tra tifo orga­nizzato e società, incontro cui peraltro Lombar­di Stronati non ha preso parte, delegando l'assi­stente Federico, il ds Gerolin e il segretario Per­sichetti. Adesso questo nuovo casus belli. E con il distacco sempre più evidente dalla conduzio­ne tecnica della squadra: mentre Giampaolo (che mai aveva fatto una cosa del genere) spa­rava a zero sulla direzione arbitrale, il presiden­te in un certo qual modo ne prendeva le distan­ze, aggiungendo anche in un'intervista a un quo­tidiano locale nel dopo partita una considera­zione sulla squadra ( « i giocatori sembravano ballerine ») che di certo non sarà piaciuta trop­po al gruppo.

    Stefano Salvadori/Infopress
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    CLAY60
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    00 14/09/2009 12:23
    Senesi.....puah!
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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 14/09/2009 07:11
    Vergogna a Siena, cori sul suocero di De Rossi
    Alcuni esponenti del tifo senese hanno urlato slogan contro il centrocampista: il suocero è stato ucciso qualche mese fa

    SIENA - Incredibile e sconcertante episodio all'Arena Montepaschi di Siena durante i minuti finali della gara fra i padroni di casa e la Roma, poi vittoriosa per 2-1. Alcuni tifosi toscani, assiepati in curva, hanno infatti intonato cori contro Daniele De Rossi, centrocampista giallorosso colpevole di essere oggetto di alcune ruggini agonistiche fra i club. "Dov'è il suocero, dov'è il suocero" corrisponde ad un pesante insulto, perchè Massimo Pisnoli, papà della signora Tamara De Rossi, è scomparso di morte violenta da pochi mesi. Sentito il coro, al fischio finale dell'arbitro Damato, il giocatore giallorosso è partito di corsa verso la curva senese, ma è stato subito placcato dai compagni di squadra che lo hanno a lungo abbracciato, convincendolo a desistere dal suo proposito. De Rossi si è poi messo la maglia in faccia ed è rientrato velocemente negli spogliatoi.
    L.S.
    calciomercato.it

    un po' di fatti del passato

    ucciso il suocero di de rossi

    primi arresti per la morte del suocere di de rossi
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    fish76
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    Compagno di Muro
    00 13/09/2009 19:35
    Oggi pur controvoglia mi sono trovato a Firenze a vedere la viola in maratona (a gratis senno' mi c'avevano belle visto). Volevo dire che sono andato anche con moglie e bambino, la prima cosa che ho notato di positivo gia' da fuori lo stadio e' che a differenza di Empoli, pur evidenziando la differenza di piazze c'e' pieno di famiglie con bambini al seguito, un'altra cosa che ho notato e' che i giallini come rompano i coglioni ad Empoli non ce n'e', all'entrata dello stadio volevano vedere solo il biglietto, il documento non lo chedevano, avevo una borsa con un po' di roba per il nini e non me l'hanno neanche controllata,come non controllavano le borse delle donne, mi hanno chiesto solo se avevo l'accendino!!!
    Ma che a Empoli si fa conca?
    E siamo anzi sono ridicoli, ma come fanno a Firenze penso che facciano dappertutto cosi, da noi per entrare se c'e' una fila di 30 persone ci si sta' mezz'ora, li scorreva che era una meraviglia.
    Ma la facessero finita di fare tutte queste pagliacciate!!!
    Un'annotazione anche sul tifo viola: la fiesole mi ha dato una buona impressione cantando per tutta la partita (la parte centrale sempre unita e compatta, ai lati a sprazzi a secondo dell'andamento della partita), la ferrovia e' stata di una tristezza impressionante, semideserta con solo una cinquantina di persone dietro lo striscione dei viola korps che ovviamente non si sentivano mai. Tifosi rossoblu poca roba.
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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 10/09/2009 07:11
    Avanti Ultras, 09/09/2009 23.09:


    ps. io parlo per noi ma negli ultimi anni ad empoli non ho visto distruggere saccheggiare ecc...poi quello che fanno gli altri non lo so.
    saluti a web e zeman



    allora posta un mio commento che critico e condanno comportamenti degli ultras dell'empoli, perchè hanno compiuto atti in disaccordo con quei 4 punti...
    vale sempre anche la richiesta precedente.
    e aspetto ancora più curioso.


    Avanti Ultras, 09/09/2009 23.09:


    Io non conosco di persona zeman(visto solo in foto) ,ma facendo molte trasferte non ricordo di averlo visto al sud ma neanche molto al nord(rispetto se anni fa era presente)cmq se poi va per conto suo e in altri settori non puo' sapere come viviamo noi la trasferte e quello che facciamo!cmq per me chiuso qui ognuno la pensi come vuole io continuo a non volere la tessera del tifoso!



    vedi per evitare di perdere di vista la cosa fondamentale (per me) ti avevo dato ragione, ho fatto solo una trasferta in vita mia, a zurigo dove sono andati tutti, quindi ripeto posta un mio commento (negativo) su come gli ultras dell'empoli vivono la partita, senza dimenticare di farmi vedere un mio commento che condanna, critica dei comportamenti dichiaratamente in accordo con le 4 regole del messaggio precedente
    aspetto moooolto curioso.







    [Modificato da zeman! 10/09/2009 07:52]
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    Avanti Ultras
    Post: 384
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    Compagno di Muro
    00 09/09/2009 23:09
    Re: Re:
    WEB RE1976, 09/09/2009 10.11:

    Posso invece dire che zeman le trasferte se le fa eccome..... non tutte specialmente quelle nel profondo sud ma alle sue 10-12 trasferte l'anno non manca mai .... anche se va con i suoi amici sempre mischiato con i tifosi di casa per non essere inquadrato dalla polizia nel settore ospiti.

    Guarda che se ti scoprono ti danno il DASPO anche a te [SM=x1380984]





    Io non conosco di persona zeman(visto solo in foto) ,ma facendo molte trasferte non ricordo di averlo visto al sud ma neanche molto al nord(rispetto se anni fa era presente)cmq se poi va per conto suo e in altri settori non puo' sapere come viviamo noi la trasferte e quello che facciamo!cmq per me chiuso qui ognuno la pensi come vuole io continuo a non volere la tessera del tifoso!

    ps. io parlo per noi ma negli ultimi anni ad empoli non ho visto distruggere saccheggiare ecc...poi quello che fanno gli altri non lo so.

    saluti a web e zeman


    [Modificato da Avanti Ultras 09/09/2009 23:10]
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    WEB RE1976
    Post: 5.339
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    Anziano
    00 09/09/2009 10:11
    Re:
    Avanti Ultras, 09/09/2009 1.50:


    Zeman dato che non sei un ultras e sarai uno di quei tifoso con la sua bella tesserina ,a quel punto ingegnati a seguire la squadra in trasferta ,ma non credo lo farai come non fai adesso!!!!!!!

    Posso invece dire che zeman le trasferte se le fa eccome..... non tutte specialmente quelle nel profondo sud ma alle sue 10-12 trasferte l'anno non manca mai .... anche se va con i suoi amici sempre mischiato con i tifosi di casa per non essere inquadrato dalla polizia nel settore ospiti.

    Guarda che se ti scoprono ti danno il DASPO anche a te [SM=x1380984]


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    zeman!
    Post: 10.656
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    00 09/09/2009 07:43
    Avanti Ultras, 09/09/2009 1.50:


    Zeman dato che non sei un ultras e sarai uno di quei tifoso con la sua bella tesserina ,a quel punto ingegnati a seguire la squadra in trasferta ,ma non credo lo farai come non fai adesso!!!!!!!



    infatti mai visto una partita in trasferta in vita mia, solo gli ultras lo fanno, facendo sacrifici, gli altri tifosi son tutti con sky o la7 o conto tv, anzi ho visto solo zurigo empoli, ma li c'erano tutti mi sa che non vale.

    Avanti Ultras, 09/09/2009 1.50:


    ps.cmq rangers e desperados portano in giro il nome della citta' di cui fai parte e tifi anche te!



    ma io non ho nulla contro gli ultras o se si comporta da ultras, ultras come era definito un tempo, ma oggi appare evidente il concetto di quel che rientra nella mentalità ultras si è molto allargato, devastazione di treni, problemi ai traghetti, saccheggi e furti nei punti di ristoro, danni alle auto, aggressioni con coltellate nelle chiappe, ecc. una volta non erano considerati comportamenti degni di un ultras, ma oggi visto che la gente che si definisce ultras si risente di condanne o critiche di questi atti, ripeto mi fanno credere che il concetto di ultras si è molto allargato e non in meglio secondo me.
    per me son atti indegni, meritori di ferma condanna, sempre e comunque e ho sempre creduto che non fossero del bagaglio ultras, e le condanno, e ripeto se ultras si sente offeso da questo, bene non credo rientri nella definizione di ultras a cui ero abituato a credere.

    io sapevo che c'erano alcune regole semplici che erano la base della mentalità ultrà.
    -l'ultras eventualmente si scontra, cerca lo scontro con altri ultras
    -l'ultras non rapina, distrugge, saccheggia
    -l'ultras non cerca lo scontro coi i non ultras
    -l'ultras usa eventualmente le mani, non altre armi improprie

    siccome io rispetto il movimento ultras, più di molti sedicenti ultras, sfido chiunque si sente offeso dai miei scritti e che si definisce ultras, a trovare e postare un mio scritto, commento critico su atti che rientrano in quelle 4 regole.
    non capisco e non capirò mai perchè gli ultras, come li ho imparati a conoscere io, non si sentono offesi, oltraggiati, incazzati contro chi compie atti palesemente al di fuori della mentalità ultras (vecchia maniera) e non abbiamo mai preso posizione o condannato tali degenerazioni in modo forte e chiaro.

    p.s. aspetto curioso.

    mi spiace web che nel giorno del tuo compleanno ti faccio un po' superlavorare nel controllare il forum, ma non cancellare i messaggi di nessuno.



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    Avanti Ultras
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    Compagno di Muro
    00 09/09/2009 01:50
    ''un nuovo nome ti hanno già dato pazzo,teppista, emarginato, i giornalisti voglion spiegare solo che un ultras ti può capire ''
    perche'non perseguire in modo cosi' asfissiate assassini stupratori ecc invece di accanirsi contro gli ultras!!!! non credo che togliere gli ultras si risolva i problemi dell'italia!

    Zeman dato che non sei un ultras e sarai uno di quei tifoso con la sua bella tesserina ,a quel punto ingegnati a seguire la squadra in trasferta ,ma non credo lo farai come non fai adesso!!!!!!!
    ps.cmq rangers e desperados portano in giro il nome della citta' di cui fai parte e tifi anche te!

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    _Cateno_
    Post: 80
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    Compagno di Muro
    00 07/09/2009 11:19
    Re:
    zeman!, 06/09/2009 21.15:





    ...si ok, hai ragione, forse sono in malafede...


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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 06/09/2009 21:15
    _Cateno_, 06/09/2009 20.58:



    ...che vuoi che ti dica, tanto di partito preso sei contro gli ultras, [...]




    allora sei in male fede, ci sono dozzine di scritti miei in cui critico comportamenti sbagliati delle forze dell'ordine, ho postato decine di messaggi di lodevoli iniziative degli ultras, su sandri i primi scritti critici sull'assurdità delle parole del questore le ho scritte io,
    se usi il cerca con la parola ernestina messaggi di zeman! trovi ad esempio questo:

    zeman!, 08/03/2006 20.26:

    ricordo un lontano empoli padova....ultras in laterale nord...e nella laterale sud....empolesi teanquilli e tifosi del padova.....i forestieri per farsi vedere si misero in prima fila tutti in piedi.....ma essendoci posto ....gli empolesi lasciarono 3-4 file vuote e si gustarono la partita in tutta tranquillità.......durante l'intervallo ci furono contatti civili,si parlava tranquillamente di calcio......quando dal piano superiore si affaccia ernestina che lancia invettive e persino una bottiglina di liquore......inizia il lacio di oggetti verso il piano superiore della tribuna....gli omini in pigiama assenti........
    inizia il secondo tempo e tutti guardano la partita.....
    verso il minuto 85 avviva un braco di omini in pigiama e dizstrugge a manganellate quei 20 padovani.....li porta via....con maniere assurde...fuori da ogni regola di civiltà......ero un ragazzetto.....ma mi è rimasto impresso.....quindi non crediamo che questi ominidi siano sempre nel giusto.....gli episodi di sassuolo non sono isolati........ma avvengono spesso allo stadio e non.....certo ci sono pecore nere tra gli ultras,o sedicenti tali....ma chedo che se si contano le pacore nere da ambo le parti.....la partita finisce in parità......


    [Modificato da zeman! 06/09/2009 21:16]
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    _Cateno_
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    Compagno di Muro
    00 06/09/2009 20:58
    Re: Re:
    zeman!, 06/09/2009 19.40:



    certo come argomentazioni son veramente forti, se speri che ti dica speriamo, sbagli di grosso.





    ...che vuoi che ti dica, tanto di partito preso sei contro gli ultras, se c'è da tirare fuori degli esempi tiri fuori sempre e solo avvenimenti che hanno come protagonisti gli ultras, senza però mai sapere fino in fondo le cose. Io che sono anni che vado dietro all'Empoli, pemettimi di dire che, 90 volte su 100, la ragione è dalla parte nostra, chiaro che, chi informa, chi deve portare a conoscenza, ribalta la frittata, perchè screditare è bene, screditare è giusto.
    Quando tiri in ballo gli ultras, t'avessi mai sentito, di rimbalzo, fare qualche esempio dove è la polizia la colpevole. Ma ti è mai venuto in mente che, forse, se negli anni si fosse visto punire le forze dell'ordine lo stato di acredine verso loro non sarebbe a questi livelli? Perchè a me, non è nemmen tanto il fatto di veder emanate continuamente leggi su leggi per arginare noi, ma quanto il fatto di veder passare loro sempre come i poverini del caso.
    L'unica cosa che posso condannare, degli ultras, è la storia del motorino a San Siro e le lame usate negli anni da diversi. Per il resto, una scazzottata forgia il carattere, senza contare che queste, basta tu legga qualsiasi libro che tratta la storia di qualunque società d'Italia, esistono da ben prima che nascesse il movimento ultras.
    A me, che tu mi dica "speriamo" o meno non me ne importa proprio nulla, tanto io smetto davvero, articolo 9 o meno, i miei amici meritano rispetto!


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    zeman!
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    Vecchio Saggio
    00 06/09/2009 19:40
    Re:
    _Cateno_, 06/09/2009 17.53:

    ...gli stadi, da gennaio, saranno solo vostri, buon divertimento.



    certo come argomentazioni son veramente forti, se speri che ti dica speriamo, sbagli di grosso.


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