00 08/06/2009 19:01
Pier Silvio Berlusconi a Bongiorno
"Mediaset, se vorrai, sarà sempre casa tua: non ci sono sfratti. Ora sei un professionista libero, con la tua storia impareggiabile. Potrai lavorare per noi ma potrai anche non farlo se non ti va. Non hai obblighi. Nemmeno quello della riconoscenza". Si chiude così, con "un abbraccio forte" la risposta, affidata ad una lettera aperta pubblicata dal Corriere della Sera, del vicepresidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi a Mike Bongiorno.

Il presentatore (che recentemente ha compiuto 85 anni) ospite di Daria Bignardi, ha spiegato in tv la fine del rapporto con Mediaset affermando: "Il responsabile è Pier Silvio Berlusconi perchè è giovane ed è arrivato dopo, quindi non sapeva tutto il lavoro che ho fatto insieme a suo padre in 30 anni".

Ecco la lettera aperta di Pier Silvio Berlusconi a Bongiorno:
"Caro Mike, vorrei esprimerti ancora, anche pubblicamente, la stima, l'affetto e la riconoscenza che nutro nei tuoi confronti dopo tanti anni di lavoro comune", esordisce Pier Silvio Berlusconi, "Quanti incontri, quante cene, quanti tuoi programmi ho visto partire dal fondo dello studio. Primi anni Novanta, io lavoravo già, e tu eri uno splendido settantenne che passava da una trasmissione all'altra, Tutti per uno, La ruota della fortuna, Bravo Bravissimo. Contratti rigidissimi e rare deroghe giusto per Sanremo e dintorni. Così è stato fino al dicembre 2008. Anno dopo anno, ferree esclusive che ti compensavamo con generosità. Anche a costo, in assenza di programmi giusti, di essere costretti a tenerti in panchina. Qualche mese fa ci siamo chiesti: ma è giusto? Non sarebbe meglio svincolare Mike, lasciandolo lavorare anche per altri, e per il 2009 negoziare volta per volta singole prestazioni alla sua altezza? Mike merita un programma di prestigio, un programma che faccia ascolti: quando lo troveremo o quando lui ce lo proporrà accendiamo le luci dello studio e si parte. Tutto questo", afferma ancora Pier Silvio Berlusconi, "ti è stato spiegato in modo trasparente. Ed ecco perché, caro Mike, nessuno ti ha consegnato targhe ricordo, nessuno ha organizzato tristi cerimonie degli addii con brindisi e regalo".