00 23/05/2009 13:00
Sentenza della Corte d'Appello

La Corte d' appello di Lione, in data 9 settembre 2008, ha rigettato una decisione del tribunale di grande istanza di Montbrison che faceva "espresso divieto al signor Y., testimone di Geova, d' inculcare o d' informare, in qualunque modo, ai suoi figli (dagli 8 ai 12 anni) dei precetti, credenze, divieti o obblighi raccomandati dai testimoni di Geova, o di farli partecipare a qualsiasi riunione, manifestazione o culti organizzati da questo gruppo". Dinanzi alla Corte d' appello, la madre, signora X., ha detto che le scelte religiose dell’ex marito sono completamente divergenti dalle sue. Ha precisato anche: “ i bambini non devono essere influenzati dalle pratiche e convinzioni di ciascuno dei due genitori."
Non sono stati dello stesso avviso i giudici della Corte d' appello di Lione che hanno ribaltato completamente la decisione di divieto presa in prima istanza poiché " il giudice agli affari familiari può (...) intervenire solo se il problema relativo agli insegnamenti religiosi e all’educazione generale dei genitori hanno ripercussioni effettive al presente e in un futuro prossimo. " Pertanto, la richiesta della signora X. è stata rigettata.
Questa sentenza crea giurisprudenza facendo luce sul rispetto della libertà di religione e sul diritto dei genitori di insegnare ai propri figli i precetti etici e religiosi che riconoscono più adatti ai loro figli.
[SM=x1061966] No all'ipocrisia e alla diffamazione. Tolleranza zero.