00 21/05/2009 20:54
Dopo le "prove generali" in Sardegna e Trentino, la transizione verso il digitale terrestre entra nel vivo: dal 20 maggio parte lo "switch over" nel Piemonte occidentale, compresa Torino, che è quindi la prima grande città italiana a passare al Dtt. Per switch over si intende la prima fase, in cui a passare al digitale sono solo RaiDue e Rete 4, cui segue (a distanza di qualche mese) lo "switch off", ovvero il totale spengimento delle frequenze analogiche e il passaggio di tutte le tv, nazionali e locali, al digitale. Fase che il Piemonte occidentale vivrà dal 24 settembre al 9 ottobre.
Fra alcuni utenti si sta diffondendo in queste settimane una sorta di panico, sebbene la Rai abbia annunciato una lettera agli abbonati con i "fondamentali" per passare indenni dalla tv analogica a quella digitale e una serie di spot per convincere gli italiani che il salto è "semplice come comprare un litro di latte": pochi sanno cosa significhi effettivamente "switch over" e molti temono di restare senza tv da un giorno all'altro, o quantomeno di trovarsi invischiati in complicati aggiornamenti tecnologici per vedere i canali digitali. Va detto che i televisori venduti dopo il 3 aprile sono tutti, per legge, dotati del decoder necessario alla sintonizzazione delle tv digitali terrestri, e buona parte degli apparecchi venduti negli ultimi due anni lo montano comunque "di serie".
Chi ha un tv non dotato di decoder può cogliere l'occasione per sostituirlo con un modello più recente oppure acquistare un decoder esterno, un set-top-box (più piccolo di un videoregistratore) da collegare al televisore tramite presa scart: costa meno di 30 euro nel caso se ne scelga uno privo di lettore di smart card, ma è meglio orientarsi su un modello con lettore integrato, che all'occorrenza può ricevere i canali premium (a pagamento) di Mediaset, La7 e altri operatori (costo fra i 50 e i 100 euro a seconda dei modelli e degli accessori, per arrivare ai 150 euro dei modelli ad alta definizione, in gradi di ricevere futuri canali HD). Chi ha sia un tv sia un videoregistratore privi di sintonizzatore Dtt farà bene a scegliere un modello con due uscite scart per poter collegare entrambi gli apparecchi: non sarà comunque possibile vedere un programma e registrarne un altro, dal momento che il decoder digitale ha un solo sintonizzatore.
Dopo il Piemonte occidentale, la "rivoluzione digitale" in tv si estenderà gradualmente a tutta Italia entro il 2012: già dopo le vacanze estive sarà il turno di Roma e Napoli (insieme con Lazio e Campania), mentre Milano e la Lombardia passeranno al digitale terrestre nella prima metà del 2010.
Questo il calendario varato dal Governo.
dal 14 al 23 settembre 2009: switch off in Valle d'Aosta;
20 maggio 2009: switch over nel Piemonte occidentale (province di Torino e Cuneo);
16 giugno 2009: switch over nel Lazio con l'esclusione della provincia di Viterbo:
10 settembre: switch over in Campania:
dal 24 settembre al 9 ottobre 2009: switch off in Piemonte occidentale;
da 15 al 30 ottobre 2009: switch off in Trentino e provincia di Belluno;
dal 26 ottobre al 13 novembre 2009: switch off in Alto Adige;
dal 16 al 30 novembre 2009: switch off nel Lazio (provincia di Viterbo esclusa);
dal 1° al 16 dicembre 2009: switch off in Campania
primo semestre 2010: switch over in Lombardia (esclusa la provincia di Mantova), Piemonte orientale e Piacenza;
secondo semestre 2010: switch over in Emilia Romagna (esclusa Piacenza), Veneto, Mantova, Friuli Venezia Giulia, Liguria (esclusa La Spezia);
primo semestre 2011: Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, province di Cosenza e Crotone;
primo semestre 2012: switch over in Toscana, La Spezia, Umbria, Viterbo;
secondo semestre 2012: switch over in Sicilia e Calabria (escluse Cosenza e Crotone).

Intanto la Rai si impegna a fare investimenti per "non meno di 700-750 milioni di euro per il digitale terrestre fino al 2012", ha detto il direttore generale di Viale Mazzini, Mauro Masi, in una conferenza stampa per la presentazione delle iniziative Rai per il Dtt: "Prevediamo di fare investimenti per 290 milioni di euro qui al 2012 per gli impianti, salvo integrazioni. Poi abbiamo uno zoccolo minimo di investimenti sul prodotto per 90-100 milioni annui. Così comunque già oggi sono impegnati a livello di budget non meno di 700-750 milioni di euro fino al 2012. Quindi la cifra che Viale Mazzini metterà sul digitale terrestre "deve essere aumentata anche se facciamo i conti con bilanci problematici".
Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, aggiunge: "Dobbiamo abituarci a pensare in digitale. Quello che ci aspetta non è solo un passaggio di tecnologia ma qualcosa di più e di molto più complesso".
Contestualmente è stato annunciato il lancio di Tivusat, la nuova piattaforma satellitare di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, che prenderà il via entro l'estate per garantire a chi avrà problemi di ricezione dei canali, dopo il passaggio al digitale terrestre, la visione dei canali dei tre gruppi televisivi: "Non esiste un problema di diminuzione di copertura nel passaggio dall'analogico al digitale - ha detto Luca Balestrieri, direttore del digitale terrestre Rai - ma aree che non sono coperte dal segnale analogico. Per queste, sarà necessario rivolgersi alla copertura satellitare. Se c'è un problema di ricezione infatti, oggi, c'è per quelle aree che hanno già problemi con l'analogico".

Da: Affaritaliani.it