Ricerche in libertà

Paolo Barnard

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    ultimotemplareterra
    Post: 411
    Sesso: Maschile
    00 28/04/2009 13:30
    [Chi è Paolo Barnard]




    CHI SONO

    Sono un giornalista, o forse lo sono stato, e come tale ho lavorato per innumerevoli testate nazionali fra quotidiani e periodici, per la televisione in RAI, per riviste di cultura, per agenzie di stampa, per testate online. Mi sono occupato soprattutto di politica estera. Mai assunto, mai contrattualizzato. Ho scritto libri su terrorismo internazionale, Palestina e Israele, e sull’umanizzazione della Medicina. Ho tenuto conferenze per anni in giro per l’Italia sui temi delle mie inchieste (quelle di Report, RAI) e sul mio impegno come attivista per un ‘mondo migliore’. Nella mia vita ho fatto forse più volontariato che giornalismo, in campi diversi come i Diritti Umani, l’esclusione sociale, la lotta alla povertà nel mondo, l’aiuto agli ammalati terminali, l’impegno civico. Ho vissuto in Gran Bretagna e in parte negli USA.
    Mai iscritto a un partito, mai appartenuto a gruppi d’interesse legati al potere, mai raccomandato ovviamente; non ho mai compiaciuto a chi stava sopra di me sul lavoro, e per essere libero ho sempre fatto tutto quello che in questo Paese ti garantisce la non-carriera. Infatti non ho fatto carriera, non all’interno del Sistema né nelle nutrite fila dell’Antisistema (che richiede la medesima omologazione). Ho un attaccamento fortissimo al senso di giustizia, non sto zitto e dico ciò che penso sempre, a qualunque costo. Ho pagato e pago per questo prezzi alti, talvolta al limite del sopportabile.
    Detesto in modo assoluto la cultura dei ‘personaggi’, la cosiddetta Cultura della Visibilità (leggi Vip), sia quella massmediatica propria del Sistema che quella ‘antagonista’ del nostro Antisistema. La considero il peggior veleno che sia mai stato inoculato nel tessuto civico italiano, e in generale dei Paesi occidentali. Ci ha distrutti, pochissimi si rendono conto fino a che punto. Credo fortemente nella parità di tutti, nell’importanza di ciascuno a prescindere, nessuno conta più di qualcun altro. Mai.
    Per le mie idee e per ciò che ho fatto sto molto antipatico al Sistema e ancor di più all’Antisistema. Una condizione piuttosto insolita, e ora non so da che parte girarmi.
    P.B.


    http://www.paolobarnard.info/mondo.php

    PER UN MONDO MIGLIORE

    “Per Un Mondo Migliore”, il lungo documento che segue, fu la mia risposta/appello ai Movimenti all’indomani del primo Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre nel 2001. Fu poi aggiornato nel 2004 dopo la seconda vittoria presidenziale di G. W. Bush negli USA.

    Esso contiene l’elaborazione più completa della mia critica ai Movimenti fino a quell’epoca (integrata in seguito da Considerazioni sul V-day e L’Informazione è Noi), Movimenti che ritenevo (e ritengo) inconcludenti, contraddittori, e persino ipocriti, ma soprattutto auto-consegnatisi all’irrilevanza storica, fatto tragico per le speranze di un Mondo Migliore, e ancor più tragico per i destini di milioni di poveri che dal grande movimento di Porto Alegre si attendevano un aiuto reale. La mia critica in “Per Un Mondo Migliore” propone però anche indicazioni precise e dettagliate sulle alternative percorribili, cioè proposte concrete per un riscatto decisivo contro i Poteri Forti.
    “Per Un Mondo Migliore” fu pubblicato ovunque, anche in inglese all’estero, fu mille volte acclamato come “l’interessante provocazione di Paolo Barnard” da parte di ogni sorta di gruppo militante, ma poi nulla oltre quel chiasso.
    Sotto, ho messo altri miei lavori sugli stessi temi, che descrivono ulteriori tentativi di scuotere i Movimenti, finiti in nulla. Mi prendo la responsabilità di affermare che le mie intuizioni alla base delle proposte per ottenere un reale cambiamento verso un Mondo Migliore sono centrali. Altre vie non ne vedo, né alcuno ha saputo proporle.
    A voi la lettura e un’opinione.

    http://www.paolobarnard.info/mondo_doc.php
    [Modificato da ultimotemplareterra 28/04/2009 14:09]


    Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
    con la pelle, più che con il vestito,
    perchè il respiro della vita
    è nella luce solare
    e la mano della vita è nel vento

    Kahlil Gibran "Il profeta"
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    ultimotemplareterra
    Post: 411
    Sesso: Maschile
    00 28/04/2009 14:09
    Perchè ci odiano
    E’ probabilmente il libro oggi più censurato nella saggistica italiana. Praticamente nessun media televisivo né cartaceo ha voluto recensirlo, dunque né RAI, né Mediaset o La7, o alcuna radio pubblica o privata mainstream. Neppure L’Unità, Liberazione, Diario o La Repubblica (che ha letteralmente tolto una recensione dalle pagine sia del quotidiano che del Venerdì). Uniche eccezioni, Odeon Tv e il Manifesto. La Rizzoli lo propose a 102 contatti affinché fosse recensito, e fu ignorato da 101 di essi. Sappiamo che la censura è politica e viene dall’alto, e credo che la critica a Israele ne sia alla base.

    La documentazione che lo rafforza conta quasi 240 documenti ufficiali, spesso Top Secret, ed è perciò talmente inattaccabile, e scioccante, da costituire lo strumento definitivo per demolire la Guerra al Terrorismo di Bush/Blair/Putin/Olmert senza possibilità di smentite. E’ dunque uno strumento essenziale per controbattere efficacemente alle destre, o semplicemente per ogni cittadino che vuole capire la realtà di questa immane crisi internazionale.

    Il libro è scritto per poter essere capito da tutti, e contiene una spiegazione fruibile da chiunque di tutto ciò che è essenziale sapere per comprendere le crisi mediorientali e la criminosità della Guerra al Terrorismo.

    Israele viene svelato per ciò che è senza mezzi temini o tentennamenti: il più grande Stato terrorista della Storia mediorientale contemporanea, con prove alla mano che smontano pezzo su pezzo la narrativa che oggi permette a Tel Aviv di agire con impunità assoluta di fronte al mondo intero. Le fonti sono solo ebraiche, proprio per essere ‘blindate’.

    In ultimo, oggi che la Guerra al Terrorismo ci sta portando sull’orlo di una deflagrazione senza precedenti, ritengo vitale che sia divulgato al pubblico il senso ultimo del libro, che è: “Quasi tutto ciò che sappiamo sul Terrorismo islamico è falso, e ci può uccidere. Smettiamo di crederci. Se non ci racconteranno la verità sulle radici dell’odio contro di noi, quell’odio non si fermerà mai, perché mai sapremo affrontarlo. Vi offro gli strumenti per capire l’odio, per affrontarlo e per fermarlo. Ne va della nostra vita, come di quella di tanti cittadini del mondo”.