Infotdgeova -LiberaMente- Lo scopo di questo forum è principalmente quello di analizzare gli insegnamenti dei Testimoni di Geova in chiave critica, onde evidenziare gli errori e le contraddizioni presenti nelle dottrine e nella prassi del gruppo

UNA PALESE CONTRADDIZIONE

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    ilnonnosa
    Post: 379
    Registrato il: 14/01/2008
    Utente Senior
    00 01/04/2009 15:40

    I due tipi di risurrezione

    In Giovanni 5:28, 29 Gesù dice che “… l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone alla risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili alla risurrezione di giudizio”.

    Che differenza c’è, secondo i testimoni di Geova, tra questi due tipi di risurrezione?

    Dal loro libro “Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato” 1959, pp. 227-229, i testimoni di Geova, dopo aver sottolineato che: “Gesù menzionò due specie di risurrezione: “una risurrezione di vita” e “una risurrezione di giudizio”,

    affermano:

    “Le persone che riceveranno la “risurrezione di vita” saranno quelli che “hanno fatto il bene”… Perché ricevono essi una risurrezione di vita? Perché conobbero i comandi di Dio e li osservarono fedelmente; essi ‘fecero il bene’… La ‘risurrezione di giudizio’ è invece per quelle persone che col loro cuore desiderarono fare del bene, ma morirono senza avere l’opportunità di udire i propositi di Dio o di apprendere ciò che egli esige dagli uomini. Molte di queste persone possono essere state oneste. Possono essere state sincere nella loro credenza. Ciò nonostante ‘praticarono il male’. Non ebbero l’opportunità di imparare la Giustizia di Dio. Quindi avranno tale opportunità. L’avranno nella “risurrezione di giudizio”…”.

    La “risurrezione di vita” sarebbe concessa quindi a quelli che nella vita passata “fecero il bene”, mentre la “risurrezione di giudizio” sarebbe riservata a quelli che nella vita passata, pur desiderando fare il bene, “praticarono il male”.

    Il ogni caso, il diverso tipo di risurrezione (“di vita”, o “di giudizio”) dipenderebbe da quanto le persone avranno fatto durante la vita passata, e quindi del “Giorno del Giudizio”.

    Nel loro libro: “Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, 1990, p. 180, dicono invece:

    “… quando Gesù menzionò “quelli che hanno fatto cose buone” e “quelli che hanno praticato cose vili” si riferiva alle cose buone o cattive che avrebbero fatto durante il Giorno del Giudizio. A motivo delle cose buone che faranno, molti risuscitati progrediranno fino a raggiungere la perfezione umana verso la fine del millenario Giorno del Giudizio; il loro ritorno dai morti si rileverà pertanto una “risurrezione di vita”, poiché perverranno alla vita perfetta senza peccato.
    Che dire invece di quelli che ‘avranno praticato cose vili’ o cattive durante il Giorno del Giudizio? Il loro ritorno dai morti si rivelerà una “risurrezione di Giudizio”. In che senso? Nel senso di giudizio o condanna di morte. Il motivo sarà che avranno fatto cose cattive; si saranno ostinatamente rifiutate di imparare la giustizia e praticarla”.

    La “risurrezione di vita” e la “risurrezione di giudizio” dipenderebbero quindi, questa volta, da quello che si farà durante i mille anni del “Giorno del Giudizio”, non – come nel caso precedente – da quanto si è fatto in questa vita.

    Si può vedere inoltre come, mentre secondo il libro Dal Paradiso perduto al paradiso riconquistato la “risurrezione di giudizio” comporta una nuova opportunità per quanti hanno “praticato cose vili”, secondo il libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca la “risurrezione di giudizio” significa condanna di morte!

    Sbaglia “La Torre di Guardia” di Brooklyn, New York, che ha pubblicato il libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, oppure sbagliano “La Torre di Guardia” della Pennsylvania, e la “Congregazione Cristiana dei testimoni di Geova” di Roma, che hanno pubblicato il libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca?

    O forse, dal 1959, quando è stato pubblicato in italiano il libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, al 1982, o al 1990, quando è stato pubblicato in il libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, la dottrina dei testimoni di Geova è cambiata, ed essi insegnano oggi una dottrina opposta a quella che insegnavano con la stessa sicurezza nel 1959?

    In definitiva, almeno a proposito della “risurrezione di vita” e della “risurrezione di giudizio”, i testimoni di Geova insegnano dottrine contraddittorie e inconciliabili, oppure la loro dottrina cambia con gli anni, e quindi non si può essere mai sicuri che tra qualche anno essi non insegnino tutto il contrario di quanto insegnano oggi?

    Ciao Ilnonnosa.
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    marcos35
    Post: 293
    Registrato il: 08/07/2008
    Utente Junior
    00 01/04/2009 18:41
    quelli di sodoma e gomorra si/no/si/no
    [SM=g1543835] come dicono per quando riguarda i risuscitati delle città di Sodoma e Gomorra, una volta vengono risuscitati e unaltra volta no e cosi via.. chi vivrà vedrà, tutti questi pronostici non servono a nulla