Elke… Hai scritto un testo bellissimo…
Morgana… Lo hai commentato formulando domande che ogni uomo dovrebbe porre a se stesso…
Sì, siete meravigliose, e la vostra forza scuote e commuove…
Come già tante altre volte, Violet ha espresso nella maniera più semplice, concisa ed efficace ciò che avrei tentato di dire, scrivendo troppo come al solito… Ma, appunto, qualcosa aggiungo…
Che sia qualcosa a cui dobbiamo tornare, o qualcosa da creare, o l’una e l’altra cosa, ciascuno di noi, uomini e donne, deve liberarsi e cambiare per giungervi…
Nella mia esperienza, come ho già scritto a proposito dell’Uomo Antico di Violet, le donne sono più consapevoli, sono da più tempo impegnate in quest’opera di ritorno, di trasformazione, di creazione (sebbene non manchino, come ha ricordato Morgana, donne prive di consapevolezza, che hanno accettato il mondo maschilista)… Tuttavia, se le donne hanno ancora tanta strada da fare, gli uomini non sono neppure partiti… Non sono interessati a demolire la loro struttura maschilista e patriarcale, perché da questa stessa struttura derivano dominio, potere, sfruttamento, vantaggi… Non sono interessati a vivere: si accontentano di godere del simulacro di vita che il Mondo Vuoto offre… Non sono interessati a cambiare per poter scoprire ciò che la Vita Vera può essere, e che i versi di Elke mostrano… Sono incapaci di sentire e di immaginare ciò che le donne incamminate sul Sentiero della Consapevolezza sanno intuire, sentire, immaginare, e dunque vivere in loro stesse: ciò che saprebbero creare e vivere insieme a uomini di analoga sensibilità e forza, e capaci di riconoscere la loro sacralità, se mai ne incontrassero…
Forse un tale Uomo dovrebbe vivere qualcosa di analogo a ciò che ha scritto Elke: sentire «il cuore stringersi ed il sangue scorrere, per una Donna che forse non incontrerà mai, ma che sa che potrebbe anche essere presente in qualche luogo dimenticato all'interno di se stesso», e se non fosse «in grado di sognare ancora una Donna così, non sarebbe degno di essere suo Amante». E ancora questo sentire non basterebbe per renderlo Uomo…
Per me, il ricordo di ciò che è stato, ovvero dell’Armonia, è anche la possibilità di ciò che può ancora essere, e soprattutto di ciò che persino in questo momento può essere cercato, intuito, amorevolmente coltivato, sviluppato e custodito, dunque in qualche modo vissuto… Donne e Uomini in cui tale ricordo e tale possibilità siano custoditi, con la sensiblità e la forza necessarie, hanno forse il compito, o forse soltanto la possibilità, nel Mondo Vuoto a loro ostile, di trasformare se stessi, d’incontrarsi, di riconoscersi, di aiutarsi, oppure, se il filo del loro Fato non può intrecciarsi con altri fili, resistere alle lusinghe della vita falsa del Nulla, non cedere ai simulacri di gioia, di amore e di vita che il Mondo Vuoto offre, non cedere mai, bensì sempre ricordare e sempre custodire il Fuoco interiore…
E sempre il vento e l’ombra misuravano il tempo,
il sole portava riflessi come grate di gioia
alloggiata là fuori, incurante degli agguati—
quella che si sarebbe dovuta cercare.
Crevice Weeds