Cara Ilaria e Giovanna, siamo Luigi e Meri anche noi genitori di una stella ( Jonathan ).
Abitiamo in un piccolo paese nel comune di Lastra a Signa ( Firenze ),
In quell’ anno eravamo in 5 coppie che aspettavamo un figlio, e quasi tutti dovevano nascere
Nello stesso periodo.
Ricordo il giorno del test eravamo al settimo cielo, una vita nasceva dentro di me, una piccola
Creatura nata dal nostro amore, era incredibile.
Una gravidanza perfetta ( troppo perfetta ), la paura che potesse succedere qualcosa era sempre presente, ( purtroppo quando hai qualcosa di bello e così ).
Arriva il giorno della AMNIOCENTESI e passiamo una settimana con la paura della risposta,
Con la paura che qualcosa non vada al posto giusto. Purtroppo è andata cosi: ci chiamarono dalla genetica dall’Ospedale di Careggi dicendo che c’era qualcosa che non tornava,
ci chiesero di andare li al più presto per darci delle risposte,
( Questa e la prima volta che lo abbiamo pianto ).
La strada per arrivare all’ospedale sembrava infinita, mille pensieri passavano per la mente,
Mille paure, avrà una malformazione, sarà malato, sarà sarà sarà mille volte sarà.
Arrivammo in ospedale e ci presentarono una dottoressa molto carina e gentile che ci spiegò tutto, ci disse che non c’era nulla di cui preoccuparsi il problema era solo il cromosomo y
Che era più piccolo del normale e non comportava nessun rischio o pericolo per il bambino,
era solo un discorso di altezza che avrebbe preso dalla madre invece che dal padre,
( ricorderò sempre quella dottoressa, in ospedale la chiamano il dinosauro da quanto tempo
lavora in genetica! )
Finalmente eravamo arrivati quasi alla fine, il corredino era li pronto, tutti i giorni lo guardavo per poter immaginare come poteva essere quel corpicino, e a chi potesse rassomigliare eravamo euforici.
La pancia cresceva poco, lui si muoveva poco, eravamo un pò preoccupati e decidemmo di
Andare in ospedale per un controllo, arrivammo a Torre Galli e ci dissero che mi volevano ricoverare perché era sera e non c’erano i dottori per farmi un ecografia, ma poi ci fecero sentire il battito del suo cuoricino che batteva benissimo e quindi più sereni e tranquilli tornammo a casa, anche perché dopo qualche giorno dovevo fare l’ecografia di controllo.
Arriva il giorno dell’ecografia finalmente, ( intanto alcune amiche avevano già partorito )
Quindi anche noi non vediamo l’ora di vederlo.
Mi sdraio sul lettino, il dottore mi mette il solito gel e comincia, …….prima un gran silenzio,
poi l’abisso ( signora non c’è più liquido amniotico è il bambino e morto ) . Gelo totale mio marito disse sta scherzando? Come morto!.
Guardai Luigi che anche lui era rimasto pietrificato,mi abbracciò e cominciai a piangere,
nel frattempo il dottore stava cercando di rintracciare per telefono la mia ginecologa
per spiegargli l’accaduto,poi si rivolse verso di noi dicendo che era meglio andare il prima
possibile all’ospedale perchè il bambino era ( secondo lui ) circa due settimane che era
morto, e che ero in pericolo di vita anche io perchè rischiavo la setticemia.
Il buio più totale, dall’amore immenso che provavo fino allora all’odio infinito.
Stavo per morire anche io, non volevo tutto questo, perchè questo, a noi , confusione tanta confusione.
La corsa sfrenata verso l’ospedale, non volevo più che lui stesse dentro di me, dall’amore al rifiuto totale.
Mille domande e nessuna risposta ( perché nostro figlio ci ha abbandonato se andava tutto bene,
perché? Perché? ).
Arrivammo a Torre Galli e anche a loro sembrava impossibile tutto questo, mi fecero un ecografia di controllo.
E constatarono il decesso del bambino, decisero di metterci nel reparto dei cesari per farci evitare le altre mamme con i neonati !!
Passammo tutta la notte in coma, i dottori decisero di farmi partorire normalmente perché
Era pericoloso con il cesareo, mi misero un ovulo per farmi venire le contrazioni, ( anche il travaglio mi sono dovuta sorbire ! ).
In quel momento odiavo tutti, dopo nove ore di travaglio e dolori sempre più forti decisero di farmi l’epidurale ( non facciamola più soffrire invano dissero i dottori ! ).
Li, soli. io e mio marito e il morto (lo chiamo morto perché in quel momento odiavo anche lui )
Decidemmo di non vederlo, anche perché ce lo avevano sconsigliato non sarebbe stato un bel vedere.
Mi portarono in sala parto, mio marito lo fecero stare fuori, ero sola, sola con tutte le mie paure, mi dicevano spingi spingi Meri brava, finalmente, eccolo, ploffff, chiesi l’ho fatto?
vidi i volti dei Dottori addolorate nei miei confronti, si mi dissero, e mille sensazioni
Mi avvolsero nella mente, il mio piccolo Jonathan non lo avrei mai visto, non c’era più niente
Che ci legava, il vuoto dentro di me che dolore immenso!!!!!.
Ora che sono qui, dopo otto anni, vi dico che il mio piccolo mi manca tanto anche ora, potessi
Tornare indietro lo guarderei lo prenderei in collo e chi sene frega se era diventato un piccolo
Mostriciattolo, era sempre mio figlio e mi manca il contatto con lui, lo amerò per sempre.
Il giorno dopo tornammo a casa io e mio marito con il nulla in mano, aspetti nove mesi
Per avere solo l’illusione di essere genitore e niente più.
Dopo qualche mese di nuovo incinta, paura totale ma dura solo due mesi, e ancora più in crisi, la paura era sempre più grande non potere avere dei figli.
In tanto ci Arrivano i risultati dell’autopsia di Jonathan : tutto nella norma il bambino era
Sano nesun tipo di malformazioni, si tratta di una morte bianca in utero (destino infame ).
Novembre 2002 sono rimasta incinta un'altra volta la terza, iniziare questa gravidanza!! con tanta paura di non arrivare in fondo. Esami su esami, l’unica da fare e una cura di seleparina per la coagolazione.
30-08-2003 alle ore 12.00 il nostro miracolo nasce ASIA kg 2840 cm 47 l’ostetrica !!! e bella come il sole, E lei e il nostro sole.
Luglio 2007 un altra gravidanza, la mia ginecologa mi manda come gravidanza a rischio
Sotto il prof. mello di careggi, lui mi fa fare duemila esami, e mi chiede gli esami di cui i
Vetrini e la paraffina dell’ autopsia Di Jonathan.
Dopo 7 anni siamo riusciti a sapere di che cosa e morto il nostro angelo: un ma
funzionamento della placenta che non riusciva ad alimentare il bambino, pur troppo è morto di fame. ( perché non se ne sono accorti prima! maledizione non si poteva fare qualcosa in tempo? Non si saprà mai, in tanto il nostro angelo e lassù che ci protegge, ).
Il 10-03-2008 alle ore 12.15 un altro miracolo nasce GINEVRA kg 2580 cm 45, la seconda cosa più bella della nostra vita,
dopo tanta sofferenza e un angelo in cielo ora ne abbiamo due sulla terra che valgono più della nostra vita.
Luigi e Meri
Un bacio e un abbraccio a tutta voi mamme speciali.