Master
"Concordo" disse Menelruth. "Il tempo ci e' nemico, oggi e per chissa' quanti giorni a venire. Muoviamoci in fretta e restiamo concentrati. Arhiael, sopratutto tu. Non farti troppe domande, non adesso. E non in presenza di tre elfi, perche' potrebbero persino risponderti"
"Giusto" disse Dhargo "Anche mia nonna, per inciso, ne aveva di saggezza da parte. Diceva sempre che non c' 'e nulla da guadagnare a discutere con gli elfi". Il cacciatore stava legando le barelle alla sella di Mandorallen e Guthlaf. Celenandor gli appioppo' uno schaffo alla base del collo, e Dhargo riprese il suo lavoro con un ghigno sardonico sulla faccia
"Arhiael, perdona se le mie parole ti hanno turbato. Cio' che intendevo farti capire e' che nessun nobile di Lond Arador puo' aver alcun controllo sulle anime dei defunti. Dunque i tuoi cari, ovunque siano, se a destinazione o ancora in viaggio o, persino, ancora da queste parti perche' legati all' esito di questa storia, non hanno nulla da temere dalla Contessa ed i suoi tirapiedi" disse il Noldo.
"Vero" intervenne Celenandor. "Signori, direi che siamo pronti"
"Aiutatemi a rimettermi in piedi" disse Deor, con un filo di voce. Sorretto da Menelruth, il dunadan si isso' sulla sella del cavallo di Griogaire.
"Pensavo che il nostro nuovo amico venisse con noi" disse Ronan
"Troppo riconoscibile. Non possiamo rischiare che qualcuno abbia visto Griogaire arrivare fino a qua" disse Menelruth "Ed inoltre e' una bestia difficile da condurre. No, meglio non rischiare. Il cavallo nero portera' Deor ed il bambino. Heru, aiutami a fare salire lady Aisling sul tuo destriero, ecco, cosi'".
Menelruth ed il noldo misero con cautela la dama sulla sella, seduta di traverso. La gamba le era stata steccata e fasciata di nuovo, e sembrava stesse leggermente meglio. Il noldo si isso' in sella dietro di lei, e Celenandor porse il bambino al padre. "Eccoti qua, giovane guerriero. In gamba, sei con i tuoi genitori!" disse.
In quel momento, Albar ed Anarya tornarono dalla loro ricognizione.
"Rapporto?" disse Menelruth
"Non buono" disse Anarya. "Non possiamo essere certi che siano spie, ma c' e' una serie di impronte che si muovono verso la citta', poco oltre la foresta. A qualche miglio di distanza, ho creduto di vedere anche un cavallo passare tra due colline, molto rapido. Non possiamo escludere che qualcuno abbia assistito alla fine del combattimento"
"Capisco...va bene, a maggior ragione sbrighiamoci. Athorman?"disse Menelruth
"Pronto"disse il dunadan, afferrando le briglie del cavallo nero.
"Amici, cugino, non so cosa dire. Avete salvato me e la mia famiglia da una fine certa e molto brutta. State facendo troppo per noi, vi prego di non correre rischi inutili" disse Deor.
"Non siamo arrivati fin qua, in tanti anni, prendendo decisioni avventate. Tranquillo cugino, tra pochi giorni tutto sara' finito, e chi dovra' pagare, paghera' con tutti gli arretrati" lo rassicuro' Menelruth "Hai combattuto come un leone, e sei stato forte per la tua famiglia. Non c'e' coraggio piu' grande, e me ne ricordero' quando saremo a Lond Arador. Ora va, sei in ottime mani. Athorman vegliera' su di voi e curera' le vostre ferite"