ricordo che tempo fa scrivesti che il motivo dell'elezione di obama era il fatto che fosse di colore, ossia gli americani (in un periodo di crisi devastante e di guerra) avrebbero votato qualcuno solo perchè "poverino è nero non possiamo non votarlo senno' ci prendono per razzisti". io invece sostenevo che il successo di obama era dato dal fatto che, unico, aveva saputo offrire una speranza alla classe meno abbiente degli usa.
ora sembra voglia mantenere le promesse, in un recente discorso ha proposto senza mezzi termini cambiamenti epocali (che nessuno degli innumerevoli presidenti binachi aveva avuto il coraggio di fare) su sanità scuola e tasse. uno stato piu' giusto insomma dove la sanità e l'istruzione non siano un privilegio per i ricchi e a pagare le tasse non siano i piu' poveri.
ovviamente nel far questo si dovrà scontrare con le lobby più potenti d'america (a cominciare dalle assicurazioni private che guadagnano migliaia di miliardi di dollari grazie al fatto che in america non esiste una sanita' pubblica) e lo ha detto chiaramente, aggiungendo di essere pronto a combattere. altro che cioccolatino!
di seguito l'articolo di repubblica.
«Sono pronto alla lotta». Il presidente Barack Obama ha difeso in modo aggressivo, nel suo discorso del sabato alla nazione, le scelte del suo bilancio a beneficio di sanità, educazione ed energia affermando di essere pronto alla battaglia contro i «potenti interessi» colpiti dalle sue decisioni. «Capisco perfettamente che queste iniziative non piaceranno agli interessi particolari ed ai lobbysti che sono impegnati nel vecchio stile di fare denaro - ha detto Obama - So che sono pronti al combattimento. Per loro ho un semplice messaggio: anch'io sono pronto alla battaglia».
Obama ha sottolineato di avere promesso durante la campagna elettorale di far pagare più tasse ai ricchi, di investire nella energia pulita e nella educazione, di rendere accessibili a tutti la copertura sanitaria. «Questo è il mutamento che ho promesso come candidato. Questo è il cambiamento votato a novembre dagli americani. E questo è il cambiamento contenuto nel bilancio che ho mandato al Congresso», ha affermato Obama. Il presidente ha ammesso che far passare tale bilancio «non sarà facile» anche in un Congresso controllato dai democratici «perchè rappresenta un mutamento vero e drammatico» che minaccia lo '"status quo" a Washington.
«Il sistema attuale può star bene ai potenti interessi che hanno dominato Washington, grazie alle loro connessioni, per anni e che adesso sono pronti a combattere - ha detto Obama - Ma non sta bene a me. Io lavoro per gli americani». Il presidente ha citato espressamente, tra i potenziali avversari delle sue iniziative, l'industria della assicurazioni sanitarie, le banche, le compagnie petrolifere e del gas. Ma ha detto di essere pronto alla lotta.