rock 85, 21/02/2009 14.54:
è specificato benissimo..bravo ratto..
chiedo una cosa a pollicino..invertiamo i termini della questione..mettiamo che povia avssse raccontato una storia al contrario...ci sarebbe stata polemica?no anzi...tutti contenti ad applaudire
premesso che concordo con ratto e aggiungerei che individui come grillini sono portati a fare polemica su questi argomenti, anche quando non è necessario, per ottenere visibilità e vantaggi, ma penso che la "storia al contrario" sia impossibile.
il motivo è semplice, non è mai esistita (e penso mai esisterà) alcuna forma di discriminazione nei confronti degli etero, non esistono etero che si vergognano di amare le donne, che si fingono gay e che non si accettano, non esistono genitori che, scoperta l'eterosessualità del figlio gli intimano di andarsene di casa, non esistono persone che sono state perseguitate o uccise per la loro eterosessualità.
ma analiziamo un momento il testo di povia:
INTRO:
Luca era gay e adesso sta con lei Luca parla con il cuore in mano Luca dice
sono un altro uomo,
e fino a qui si racconta di un gay che si innamora di una donna, nulla di male.
1^ STROFA:
Luca dice: prima di raccontare il mio cambiamento sessuale volevo chiarire che
se credo in Dio non mi riconosco nel pensiero dell’uomo che su questo
argomento è diviso,
non sono andato da psicologi psichiatri preti o scienziati sono andato nel mio
passato ho scavato e ho capito tante cose di me
già qui le prima questione, per capire il "motivo" della sua omosessualità il protagonista guarda al suo passato, qualcuno guarderebbe mai alla sua infanzia per capire le ragioni della propria eterosessualità?
mia madre mi ha voluto troppo bene un bene diventato ossessione piena delle
sue convinzioni ed io non respiravo per le sue attenzioni
mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare stava fuori
tutto il giorno per lavoro io avevo l’impressione che non fosse troppo vero
mamma infatti chiese la separazione avevo 12 anni non capivo bene mio padre
disse è la giusta soluzione e dopo poco tempo cominciò a bere
mamma mi parlava sempre male di papà mi diceva non sposarti mai per carità
delle mie amiche era gelosa morbosa e la mia identità era sempre più confusa
ed eccoci. il protagonista racconta tutta una serie di drammi e sventure, padre assente, madre ossessiva, insomma sarebbe diventato gay per colpa di questi traumi, peccato che la stragrande maggioranza dei gay che io conosco non li ha avuti, io poi ho avuto un infanzia perfetta...altri invece con infanzie disastrose e genitori criminali amano la figa a piu' non posso.
in ogni caso, nonostante povia sostenga contraddittoriamente (a mio avviso per non essere troppo criticato) che non è una malattia poi però parla di una serie di traumi che avrebbero scatenato l'omosessualità nel protagonista. è una contraddizione palese, o l'omosessualità è una condizione normale di alcuni soggetti, ossia è la loro natura e non una malattia, oppure è uno stato di disagio che si genera a seguito a traumi e sconvolgimenti e allora, come l'anoressia o gli altri disturbi della personalità è una malattia e va curata.
2^ STROFA:
sono un altro uomo ma in quel momento cercavo risposte mi vergognavo e le
cercavo di nascosto c’era chi mi diceva “è naturale” io studiavo Freud non la
pensava uguale
poi arrivò la maturità ma non sapevo che cos’era la felicità un uomo grande mi
fece tremare il cuore ed è li che ho scoperto di essere omosessuale
con lui nessuna inibizione il corteggiamento c’era e io credevo fosse amore sì
con lui riuscivo ad essere me stesso poi sembrava una gara a chi faceva meglio
il sesso
e mi sentivo un colpevole prima o poi lo prendono ma se spariscono le prove poi
lo assolvono cercavo negli uomini chi era mio padre andavo con gli uomini per
non tradire mia madre
come sopra, il protagonista, per la mancanza di una figura paterna e per l'ossessività materna va con un uomo grande. dunque il suo comportamento non è frutto della sua natura ma di disturbi causati da altri. e di nuovo dunque è chiaro, trattasi di disturbo o malattia non di condizione.
Lica dice per 4 anni sono stato con un uomo tra amore e inganni spesso ci
tradivamoio cercavo ancora la mia verità quell’amore grande per l’eternità
poi ad una festa fra tanta gente ho conosciuto lei che non c’entrava niente lei mi
ascoltava lei mi spogliava lei mi capiva ricordo solo che il giorno dopo mi
mancava
questa è la mia storia solo la mia storia nessuna malattia nessuna guarigione
e qui sta l'ipocrisia, dopo aver descritto i danni mentali che a suo avviso hanno generato l'omosessualità di luca, e il fatto che grazie a una donna li ha superati dovrebbe avere l'onestà di ammettere che dal suo punto di vista luca si era ammalato di un disturbo da cui è guarito, individuandone le cause. invece no, non lo dice perchè non lo puo' dire, ma l'intera canzone di questo parla.
caro papà ti ho perdonato anche se qua non sei più tornato
mamma ti penso spesso ti voglio bene e a volte ho ancora il tuo riflesso ma
adesso sono padre e sono innamorato dell’unica donna che io abbia mai amato
lieto fine con il gay guarito, che superati i traumi del passato puo' finalmente tornare alla normalità e godersi il vero amore con la sua donna.
ripeto, non penso che la canzone di povia sia scandalosa, non credo si debbano fare crociate e le trovo un po' ridicole, tuttavia non amo le ipocrisie e le finzioni, la canzone da, almeno nel caso in questione, una risposta chiara, i gay sono tali perchè nel corso della propria vita si "ammalano" in seguito a gravi episodi che li segnano. ma se capiti e aiutati possono guarire.
questo è il messaggio.