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Seychelles 2008

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    Zio Snake
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    00 05/02/2009 22:13
    Finalmente sono riuscito a postare questo piccolo resoconto del mio viaggio alle Seychelles.
    Spero di riuscire a trasmettervi a parole almeno il 5% delle magiche emozioni che ho provato.
    Cominciamo!

    Partenza da Venezia, scalo a Parigi, e da li 10 ore di volo diretto fino a Mahè, l’isola più grande delle Seychelles.
    Dopodichè, volo interno sino alla vicina Isola di Praslin, dove via mare siamo giunti finalmente a La Digue, prima tappa della nostra vacanza.

    Posso subito esordire dicendo che questo è stato, senza ombra di dubbio, il viaggio più sorprendente che io abbia mai fatto.
    Le Seychelles sono davvero quel paradiso, da molti esploratori e turisti, descritto.
    Ma permettetemi di annoiarvi con alcuni cenni storici.



    Queste isole erano disabitate sino al XVIII secolo. Furono avvistate per la prima volta da esploratori portoghesi, ma il primo sbarco documentato fu effettuato dall’equipaggio di una nave della Compagnia Britannica delle Indie Orientali, agli inizi del 1600.
    Da allora Pirati e Corsari utilizzarono le Seychelles come rifugio tra una scorribanda e l’altra.
    Dopodichè fu una colonia, in fasi alterne, Britannica e Francese.
    La tanto agognata Indipendenza giunse finalmente nel 1976.

    Avendo avuto modo di discorrere con un autoctono, appresi che la cultura Creola (che significa letteralmente “creare”) è una fusione di razze (principalmente Africani della Costa Orientale schiavizzati, Inglesi, Cinesi, Indiani e Francesi) che nei secoli assunse una propria identità.
    Questo incrocio di razze ha dato vita, in quasi 400 anni, ad una varietà fisionomica sorprendente: donne e uomini di colore ma con tratti orientali, occhi verdi e azzurri, capelli crespi biondi, nasino all’insù, ed altre simili incroci da rendere, specialmente alcune donne, delle bellezze tanto esotiche quanto mirabili.
    Non è raro trovare famiglie con 6 fratelli, uno diverso dall’altro: africano nero, orientale, mulatto europeo….insomma: la famiglia Benetton!

    Caratteristico il loro linguaggio, al 70% dialetto francese. Questa unica lingua colpisce subito per la sua sonorità e allegria: quando i Creoli parlano, difatti, pare che cantino, dando quindi vita ad un idioma sorprendentemente musicale.
    Affascinante, cosi come i loro vestiti e la loro architettura, bizzarra, originale e creativa. Creola, appunto.
    Parlando con la Guida, mi resi conto del loro orgoglio (per cosi dire) Nazionale, e di come la ferita della Schiavitù e della Deportazione sia ancora parzialmente aperta.
    Come biasimarli. Le nefandezze che i Coloni occidentali perpetrarono in quei secoli sono, a parer mio, una delle tante vergogne d’Europa.


    Prima tappa: La Digue.


    Appena sbarcati ci si trova nel sonnacchioso porto tropicale di La Passe (unico paese dell’isola).



    Ciò che colpisce subito è l’atmosfera ridente, rilassata e paradisiaca di questa piccola isola (3 km per 5). Qui il mezzo più usato resta ancora il bue e la bicicletta.
    Affascinante come le (poche) costruzioni coloniali e moderne si mischino con quelle tipicamente Creole (pseudo baracche dalle bizzarre forme e colori), tutto incorniciato dalla lussureggiante vegetazione che impera su tutta La Digue.
    Il risultato lascia senza fiato.
    Vi è un’unica Main Road che costeggia i ¾ della costa, che entra in parte all’interno dell’isola, diramandosi in innumerevoli sentieri percorribili unicamente a piedi e, in alcuni casi, in bicicletta.

    A Sud-Ovest troviamo la splendida Union-Estate, un tempo piantagione di cocco.
    Oggi è una sorta di Parco Naturale, dove oltre alle vecchie piantagioni del suddetto frutto (ancora ben coltivate e curate), troviamo una Old Plantation House, un vecchio e sinistro cimitero coloniale, una piantagione di Vaniglia, un cantiere navale (con all’interno una vecchia galera pirata ancora in costruzione…), una riserva di Testuggini Giganti (presenti ormai solo qui e nelle Galapagos), e dimostrazioni di come si estrae l’olio di copra.
    Tutto immerso in una sorta di enorme giardino naturale, lussureggiante, magnifico.



    Superato questo “Parco” si accede ad una vera Meraviglia: la spiaggia di “Anse Source D’Argent”, il Paradiso Tropicale che tutti abbiamo sempre sognato, una spiaggia di sabbia bianca e rosa, orlata da grossi blocchi di granito scolpiti dal mare simili a sculture astratte, della miglior fattura.



    E l’acqua sembra quella di una piscina: limpidissima, con sfumature che spaziano dal bianco, allo smeraldo e al turchese, ad una temperatura costante di 29°-30° (dopo le 11.00).
    Naturalmente lo Snorkeling è d’obbligo, grazie al quale ho potuto ammirare una vera e propria foresta sommersa, popolata da una vasta varietà di vegetazione subacquea e da una fauna ittica cosi variegata, cosi splendida nella sua moltitudine di forme e colori da lasciarmi senza fiato più e più volte. Per fortuna avevo il boccaglio…
    Ho scattato alcune foto con la mia Sub-Camera usa e getta che, per ovvi motivi, non vi posso postare. Peccato.



    Fortunatamente poca la gente che frequentava questi paradisiaci lidi. Un vero angolo di paradiso dove isolarsi e godere dei veri piaceri della Vita.















    Mi sono pure improvvisato novello Robinson Crusoe, avventurandomi nella limitrofa foresta a caccia di qualche invitante noce di cocco.
    Tornato in spiaggia, dopo diversi tentativi, sono incredibilmente riuscito ad aprire la coriacea noce e gustare assieme alla mia ragazza, dapprima il delizioso (e freschissimo!) latte di cocco, e poi la polpa stessa, dolce e gustosissima.
    Era da una vita che sognavo di farlo. 
    Le foto che vi posto non potranno mai e poi mai rendere giustizia allo spettacolo al quale hanno assistito i miei occhi. Resterà per sempre scolpito nella mia anima.

    A sud si trova la splendida Grand Anse, raggiungibile percorrendo un sentiero di circa 4 Km all’interno della foresta. Percorrendo quest’ultima, si possono scorgere alcune villette e baracche (al 90% dei residenti), dalle quali proviene sempre profumo di pesce e carne grigliata, oltre che di musica Tribale e Reggae. Unico.
    Ma torniamo alla suddetta spiaggia: bellissima, con sabbia bianca finissima quanto accecante, costeggiata da titanici blocchi di granito e caratterizzata da forti correnti che ne lambiscono la riva, a causa dei Monsoni.
    Nuotare è qui pericolosissimo, ed infatti ogni anno, puntualmente, diversi turisti vi muoiono…nonostante la sinistra fama e gli avvisi, ben leggibili.
    Il gusto del proibito e dell’adrenalina è quindi fatale a molti.
    Io mi sono “accontentato” di una nuotatina a riva (mai oltre i 10 metri), lottando con cavalloni altissimi e furenti.
    A parte me e la mia gentil signora, non vi era nessuno su questa splendida spiaggia. Eccezion fatta per un fotografo professionista (a giudicare dalle costose attrezzature al suo seguito), un assistente e due fotomodelli (maschio e femmina), intenti ognuno a svolgere il proprio mestiere.
    Ho provato ad inserirmi in qualche scatto: chissà che non compaia in qualche copertina!





    A nord abbiamo visitato le altrettanto splendide (e tranquillamente balenabili) Anse Severe e Anse Gaulettes.






    Infine, al centro dell’isola parte un ripido ed impervio sentiero che porta sino alla vetta più alta dell’Isola, il cosiddetto Nid D’Aigle (330 metri). Calcolando che era fine giornata, che ci trascinavamo dietro una bicicletta ed uno zaino, tutto rigorosamente in infradito (la visita era stata chiaramente improvvisata), ci siamo fermati, ormai sfiniti, a ¾ di percorso, e precisamente alla Belle Vue, un mirabile punto panoramico da dove è possibile gran parte della costa occidentale dell’isola.



    Il tramonto, da mozzare il fiato, avviene davvero molto presto: intorno alle 18:30 l’isola è già quasi completamente avvolta nell’oscurità.



    E la Natura, come il migliore dei registi, prepara la grande Scena Finale: la Volta Celeste.
    Cielo limpidissimo, sconfinato, zero inquinamento ambientale e luminoso, danno cosi la possibilità di ammirare le stelle come mai ho avuto modo in vita mia.
    Un manto di velluto tempestato di luci e diamanti, cosi vividi e “vicini”, da far credere di poter cogliere gli astri semplicemente allungando una mano verso il cielo.
    E il delicato scrosciare delle onde faceva da colonna sonora.
    Semplicemente indescrivibile.



    Seconda tappa: Praslin


    Partiti dalla Baia S. Anne (il porto dell’Isola), un motoscafo ci ha portato direttamente all’Hotel New Emerald Cove, posto sulla costa sud-orientale dell’isola: difatti non vi è altro modo per raggiungerlo se non via mare, poiché completamente circondato da formazioni granitiche e foreste, attraversate solo da qualche sentiero (praticabile solo a piedi). Quindi, non solo immerso nella Natura, ma anche disabitato, se non dai pochi ospiti dell’Hotel.

    E già la cosa mi eccitò non poco. Ma l’orgasmo lo raggiunsi quando vedemmo la camera assegnataci: un piccolo chalet arredato con estremo gusto (legno scuro, baldacchino, stile Zen raffinato) e con una veranda che dava direttamente sull’Oceano Indiano…praticamente avevamo la nostra splendida spiaggia privata.





    La mascotte dell'hotel: una Ninja Turtle! [SM=g7869]


    E il nulla attorno a me, se non molto raramente qualche sporadico ospite dell’Hotel di passaggio.
    Anche qui, paesaggi e mare da incanto, con possibilità di prendere, gratuitamente, una canoa dell’Hotel e partire all’esplorazione delle coste limitrofe.
    Cosa che, naturalmente, facemmo.
    Non so quanto la mia ragazza contribuì a pagaiare (porella, non è facile…e i miei ritmi non erano certo da femminuccia!), fatto sta che esplorammo alcune baiette e spiaggette naturali, selvagge, raramente (e qualcuna forse mai) visitata.
    A parte la bellezza dei luoghi, mi impressionò la morbidezza e la consistenza della bianca sabbia delle baiette: morbida, inconsistente, simile allo zucchero a velo. I miei piedi ancora sognano quelle sensazioni! 
    Non potendo portare la macchina fotografica (col rischio che si bagnasse), non potemmo scattare delle foto. Ma vi assicuro che i ricordi sono ben impressi nella nostra memoria.

    Piccola curiosità: detto Hotel, oltre ad essere gestito da due signore italiane, si trovava nei pressi di un’isola privata (che potevamo vedere dal nostro chalet).
    Questo splendido isolotto era stato acquistato dal proprietario della catena “CARREFOUR”, che non contento di una semplice villetta, decise di comprare l’intera isola…

    Finalmente ho poi avuto l’occasione di visitare la famosa Vallèe de Mai, un’area dove si estende una meravigliosa foresta preistorica (di circa 20 ettari), protetta dall’UNESCO.
    Assolutamente unica, in tutto e per tutto. Milioni di anni di totale isolamento hanno permesso alle specie animali e vegetali di questa foresta, di evolversi in completa solitudine. Risultando, appunto, unica al mondo.

    Innanzitutto questa Valle è considerata, da alcuni ricercatori, come l’originale Giardino dell’Eden delle Sacre Scritture. E una volta visitata, si capisce il perché.
    A parte la sua età, nell’ordine dei milioni di anni, la Vallèe de Mai custodisce al suo interno la leggendaria Palma del Coco De Mer, con esemplari maschi e femmine..
    Le palme maschio crescono fino ad un’altezza di 30 m., le femmine fino a 25. Le foglie possono raggiungere anche un’altezza di 14 metri. Si suppone che le palme vivano dai 200 ai 400 anni.
    Ma ciò che le rende cosi speciali sono le sue noci, che possono pesare fino a 24 Kg, rendendole inoltre i semi più grandi del Pianeta Terra!

    Assolutamente straordinaria anche la sua forma, simile in tutto e per tutto al bacino e all’inguine di una donna, Eva appunto.
    Mi perdoneranno per il volgare dettaglio le eventuali lettrici, ma all’interno di tale “inguine vegetale” vi è anche un vero e proprio clitoride.
    Il frutto del Coco De Mer maschio, invece, ha la forma di un cetriolo… vi posto dunque alcune foto dato che, ne sono certo, stenterete a credermi…





    Un buon modo per distinguere le toilette dei gentiluomini da quello delle signore... [SM=g7869]


    Proseguendo per la passeggiata in questo Eden (che per atmosfera e scorci, pare davvero uscire da Jurassic Park: mi aspettavo di essere sorpreso da un Velociraptor da un momento all’altro… ) ho avuto modo di ammirare alcune piante che producono una sorta di frutto cilindrico, dall’analogo effetto del Viagra, oltre ad alcune bacche rosse dalle straordinarie proprietà allucinogene.
    Incredibile poi una pianta, della quale ho scordato il nome Creolo (traducibile comunque in “Le Quattro Spezie”), che possiede delle foglie utilizzate in ambito culinario.
    Esse, difatti, sfregandole o tagliuzzandole, rilasciano un’aroma analogo a quattro spezie messe assieme: chiodo di garofano, pepe, cannella e noce moscata.
    Il meraviglioso aroma rilasciato, credetemi, oltre a ricordare effettivamente le suddette spezie, sembra provenire quasi da un altro pianeta….
    Notevole.





    La Varietà e la forma delle altre piante era straordinaria, cosi come gli uccelli endemici, i mammiferi, i rettili, gli anfibi e gli invertebrati che popolavano questa Valle Incantata, attraversata tra l’altro da alcuni ruscelli di acqua potabile.
    La sorgente, presente anch’essa nella Vallèe de Mai, produce un’acqua cosi deliziosa, che viene imbottigliata in loco.
    Squisita.

    E per tutta la traversata di detta foresta, gli unici suoni che udimmo furono il gorgoglio dei ruscelli nascosti, lo strusciare delle foglie al vento e qualche sporadico cinguettio. Per il resto, silenzio assoluto.
    Un’esperienza quasi onirica.

    Da li, ci rilassammo nella vicina Anse Lazio, considerata la spiaggia più bella dell’intero Oceano Indiano, e tra le 10 più belle al mondo.
    E come dar torto a queste altisonanti classifiche: la spiaggia, immensa e regolare, e composta da una sempre più bianca e splendente sabbia, dava su un tratto di oceano di rara bellezza.
    Acque tranquille, purissime, dai colori quasi accecanti, ideale per nuotare (avendo un fondo talmente pulito, esente da qualunque cosa che non sia sabbia bianca, liscio e regolare da parer artificiale). E dotato di una profondità invidiabile già a pochi metri dalla riva.
    Con l’immancabile, spettacolare Natura a fare da cornice.
    Servono altri commenti?









    E qui abbiamo avuto modo di trascorrere un pomeriggio con un’anziana coppia di toscani, che hanno girato il mondo intero, affascinandoci con i loro “racconti di viaggio”.
    L’anziano signore era inseparabile dalla sua splendida macchina fotografica professionale, affermando quanto sia tanto ineguagliabile quanto affascinante l’arte della fotografia, specie se si ha la fortuna di girare il mondo, ed illustrandomi con tale efficacia, semplicità e fascino i rudimenti di detta arte (che già da tempo, e l’esperto fotografo Dead lo sa, mi sta attraendo), da convertirmi totalmente ad essa.
    Convincendomi, quindi, una volta tornato in Italia, ad acquistare qualche manuale di fotografia, iscrivermi ad un corso (e, possibilmente, ad un circolo fotografico) ed investire una discreta sommetta nell’acquisto di una macchina fotografica seria.
    Cosa che sto diligentemente ponendo in essere.



    Terza tappa: Mahè


    Siamo cosi giunti agli sgoccioli della nostra vacanza…
    Sistemazione presso il “Le Meridien Barbarons Hotel”, splendida costruzione in stile New Age che da direttamente sull’Oceano.



    Qui il noleggio di un’autovettura è d’obbligo, data la vastità dell’isola. Dopo aver contrattato (da buon italiano…) sul prezzo, partimmo cosi alla scoperta dell’isola principale delle Seychelles.
    Non vi dico la fatica nel guidare un veicolo con guida a destra: leva del cambio, frecce direzionali, senso di marcia, tutto sembrava organizzato ad hoc per farmi uscire di strada, o coinvolgermi in qualche frontale (qui gli autisti degli autobus guidano come PAZZI!). So solo che la mia ragazza, a fine giornata, aveva dei capelli bianchi! 
    Visitammo cosi Victoria City, capitale delle Seychelles.
    Affascinante cittadina, con costruzioni coloniali perfettamente conservate ed altre più recenti e pittoresche.
    Bellissima Albert Street e Camion Hall, una sorta di quartiere dove comprare (e vendere) di tutto, mercanteggiare, fare affari. Il mercato del pesce e della frutta e verdura risiedeva nel quartiere cinese, con tanto di pagode e tipiche costruzioni orientali. Davvero affascinante.
    Li conobbi anche un certo Vadja, medium Indiano, che avvicinandosi improvvisamente a me ed alla mia ragazza iniziò a parlarci della sua vita (mi mostrò delle immagini che lo ritraevano sul Times e su altre riviste, in compagnia di una marea di VIP e star!). Alla fine insistette per lasciarci il suo numero di telefono e la sua e-mail (a suo dire, in caso di bisogno…) e leggerci la mano….incredibile come azzeccò parecchie sfumature del carattere mio e della mia ragazza…
    Comunque, gli chiesi subito di vedere un po’ come stava messa la mia linea della Vita. Morale: mi dovrete sopportare ancora per moooolto tempo.
    Meno male! 

    Nei pressi di Victoria c’era il Botanical Garden, mirabile giardino contenente al suo interno praticamente tutta la fauna e flora delle Seychelles. Vi era pure una roccia che celava una “Time Capsule” contenente tutti i semi della flora locale, da aprire non prima del 9 giugno 2044, come importante eredità biologica di questo splendido Paradiso.

    In generale, la parte Occidentale dell’isola era occupata da attività industriali, commerciali ed innumerevoli abitazioni.
    Bella comunque, ma sicuramente la parte meno affascinante di tutto ciò che visitammo.

    La parte orientale, invece, oltre ad ospitare una bellissima cascata, ci spiazzò per la sua natura lussureggiante e particolare, molto simile alle giungle della Cambogia e del Vietnam.
    La Natura, qui, non finisce mai di stupire….


    Finisce cosi questa splendido viaggio, che resterà per sempre scolpito nella nostra mente e nei nostri cuori.
    Natura, atmosfera, architettura, tradizioni, popolazione, tutto è amalgamato cosi bene e “dipinto” in una cornice cosi spettacolare, da far credere che il Paradiso esiste: è qui!
    Certo è che la Natura e Dio (o di chi ne fa le veci) sono state particolarmente generose con questo angolo del Pianeta Terra.
    Non so se riuscirò mai a tornare in queste meravigliose isole (lo spero con tutto il cuore), certo è che, da oggi, nei momenti di sconforto mi basterà riguardare le fotografie qui scattate per recuperare energia positiva ed ottimismo!
    [Modificato da Zio Snake 06/02/2009 07:36]
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    00 06/02/2009 10:39
    Grande Zio! [SM=g7935]

    Posti meravigliosi...
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    00 01/03/2010 22:41
    Grande Zio, mi sono riletto tutto il tuo report Seychelles, perché sono in cima alla lista per il mio viaggio di nozze ad Agosto (in ballottaggio anche con la crociera sul Nilo pensa... [SM=j7798] )

    le due domande cruciali: periodo e prezzo! [SM=g7869]


    Grazie! [SM=g7566]
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    Zio Snake
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    Re:
    KTeam82, 01/03/2010 22.41:

    Grande Zio, mi sono riletto tutto il tuo report Seychelles, perché sono in cima alla lista per il mio viaggio di nozze ad Agosto (in ballottaggio anche con la crociera sul Nilo pensa... [SM=j7798] )

    le due domande cruciali: periodo e prezzo! [SM=g7869]


    Grazie! [SM=g7566]




    [SM=j7798]

    Quanti ricordi.... [SM=g8362]

    Il periodo migliore è sicuramente la stagione secca, da aprile a ottobre (noi siamo andati fine settembre-primi ottobre).
    Quindi vai tranquillo, anche ad agosto la temperatura dovrebbe mantenersi a livelli sempre piacevoli. [SM=g7566]

    Prezzo: dipende quanto e come volete trascorrere il tempo in un PARADISO.
    Noi abbiamo fatto circa 15 giorni, all inclusive in alberghi buoni per un totale di 3500 euri a testa.
    E li vale fino all'ultimo centesimo.

    Due anni fa c'erano i primi segni di una sorta di turismo fai da te, con soluzioni economiche che prevedono l'essere ospitati in famiglie con camere libere.
    Io dico di lasciar perdere e puntare sui fantastici (ma chiaramente più costosi) Hotel disseminati nelle isole: in un viaggio di nozze tutto DEVE (nei limiti...) essere il più bello e perfetto possibile.


    Per il discorso Crociera sul Nilo-Seychelles, se posso darvi un consiglio, non pensateci nemmeno UN ISTANTE: Seychelles tutta la vita.
    Per un viaggio di nozze, poi, credo sia il massimo del massimo. [SM=j7798]

    Avrete sempre tempo per farvi anche una bellissima Crociera sul Nilo nel "vicino" Egitto". [SM=g7566]
    Ma le Seychelles restano un'esperienza che vi porterete dentro TUTTA la vita. Garantito.

    Sei hai domande o dubbi, chiedi pure: forse in qualcosa posso esserti utile. [SM=g7566]
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    Grazie Zio!

    sì sì, approfitterò di te senza dubbio allora, perché se troviamo disponibilità (è in effetti un po' tardi forse) è quasi deciso!

    3500 a testa sarebbe ottimo, con tutto il giro che hai fatto temevo molto peggio!
    Solo il volo viene 1000 a testa mi pare!!!

    Anche noi staremo 15gg, probabilmente i primi 15 di Agosto circa.

    Ovviamente tutto più di lusso possibile! [SM=g7566]


    Voi avete fatto con agenzia di viaggi?
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    Zio Snake
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    00 02/03/2010 20:15
    Agenzia Viaggi.
    Quando si tratta di viaggi cosi importanti e da sogno, meglio evitare più imprevisti possibili. [SM=g7566]

    Portatevi SOPRATTUTTO 3 cose: Dissenten, Plasil, Enterogermina.
    Oltre alla solita aspirina.
    La cucina creola può avere effetti indesiderati sul vostro stomaco.
    Non è cosi estrema come la cucina egiziana (li il cagotto è GARANTITO), ma meglio partire pronti per evitare di rovinarsi il soggiorno. [SM=g7566]

    E occhio ai condizionatori: non abusatene!
    Alcuni indigeni sono matti: tengono il clima a 4 gradi!!!! [SM=g10365] [SM=g7814]

    Quasi tutti accettano euro.
    Ma cambiatevi qualche rupia: è bello comprare oggettini nei loro bazar con la loro moneta.
    Parlano tutti inglese e qualcuno pure italiano!


    Pensa che un mio caro amico mauriziano, quest'anno (proprio in agosto) va a visitare la sua famiglia alle Mauritius (molto simile alle Seychelles, dicono. In effetti sono "quasi" attaccate).

    Mi aveva proposto di accompagnarlo: mi sarei pagato solo il viaggio.
    Vitto e alloggio era offerto da lui e la sua famiglia (quando viveva li faceva lo skipper e la guida turistica...).
    Purtroppo la mia signora è impegnata per lavoro in quel periodo, mannaggia la miseria... [SM=g7607] [SM=g8618]
    Saremmo stati vicini d'isola! [SM=g7869]
    [Modificato da Zio Snake 02/03/2010 20:17]
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    00 03/03/2010 13:29
    Ok, cercheremo di trovare il tempo di andare in Agenzia in settimana.

    Senti, ma mi confermi il millino per il volo vero? Che compagnia hai usato?

    E ancora una cosa: noi in realtà vorremmo essere molto liberi di fare come ci pare. Non vorremmo troppi obblighi "oggi si fa questo domani si fa quello", tu che dici rischio di perdermi molte cose se provo ad organizzarmi da solo, o è fattibile? (calcola che da soli ci siamo organizzati il coast to coast, non siamo proprio degli sprovveduti!)

    [SM=g8204] [SM=j7798]
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    Zio Snake
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    00 03/03/2010 13:58
    Per il prezzo PRECISO del volo A/R dovrei guardare le carte.
    Ma dovrebbe essere intorno ai 900-1000. Periodo settembre/ottobre.
    Quando torno a casa ti faccio sapere meglio.


    La compagnia era Air Seychelles. Ottima.
    Noi abbiamo fatto Verona-Parigi-Mahè.
    Tu che sei de Roma risparmierai tempo e danaro, perchè partirai direttamente dalla Città Eterna. [SM=g7566]


    Per il discorso libertà, andate tranquilli.
    Se uno decide per una vacanza culturale (tipo Crociera sul Nilo, o qualche capitale storica) allora la GUIDA e i viaggi organizzati sono d'OBBLIGO (per ovvie ragioni).

    Le Seychelles sono sostanzialmente un ENORME Parco Naturale (protetto dall'UNESCO): tutto è Riserva in quel paradiso.
    Noi abbiamo solo organizzato la parte logistica e le camere degli Hotel.
    Per il resto: una buona guida viaggio (io consiglio i libri della Lonely Planet), 4 chacchiere con gli indigeni e le Seychelles saranno VOSTRE. [SM=g7566]

    Quando visiterete La Digue (per me l'isola più bella delle Seychelles) vi renderete conto che potrete visitare TUTTA l'isola in bicicletta.
    Da soli, godendovi la Natura, scoprendo posti meravigliosi.
    Vi sembrerà un sogno. [SM=g7566]

    Per l'isola di Praslin ci siamo mossi via canoa (nei pressi dell'Hotel) e via autobus (Anse Lazio DOVETE vederla: i vostri 5 sensi andranno in TILT. [SM=g8362] ).
    Abbiamo scelto una gita organizzata solo nella famosa Vallèe de Mai, un’area dove si estende una meravigliosa foresta preistorica (di circa 20 ettari), protetta dall’UNESCO.
    Assolutamente unica, in tutto e per tutto. Milioni di anni di totale isolamento hanno permesso alle specie animali e vegetali di questa foresta, di evolversi in completa solitudine.
    Risultando, appunto, unica al mondo.
    Qui scegliete una guida. E' meglio. [SM=g7566]

    Per l'isola di Mahè, invece, abbiamo noleggiato un'auto (con guida a destra... [SM=g7607] [SM=g7814] ).
    Anche qui, tutto fai da te.
    2 chiacchiere con i Locali e l'immancabile guida cartacea ci hanno permesso di visitare tutto da soli in TOTALE serenità.


    Guarda Kikko, sono eccitato per voi: sapere che andrete è per me un pò come tornare in quel PARADISO... [SM=g8362] [SM=g8362]

    [Modificato da Zio Snake 03/03/2010 16:41]
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